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Autore: Dreamerina    21/12/2005    4 recensioni
Diciamo che questo è il "seguito" di "Solo loro due". E' sempre Ron che riflette riguardo ad Harry ed Hermione. Sulle note di "Non capiva che l'amavo" di Paolo Meneguzzi.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qui seduto sul letto ripenso a noi. Lo so, non dovrei. Me l'hai detto tante volte, me l'avete detto. E pure, non ci riesco. E' qualcosa di troppo forte per me. E' stupido pensare che da un giorno ad un altro io possa vederli felici. Più che stupido, è ingiusto. Ma io so che mi dovevo fare da parte, e l'ho fatto. Il mio cuore mi diceva altro, lo so, ma lei... Beh è lei che comanda le mie scelte. Non siamo più io e lei, sono solo lui e lei. Mi dovrei sentire escluso da loro due? No, perchè non l'hanno mai fatto. Loro non hanno mai fatto nulla. Non sono loro che girano intorno al mondo, è il mondo che gira intorno a loro. Come si vive quando tutti gli occhi sono puntati su due sole persone? Non lo so, e forse non lo potrò mai sapere. Ma è giusto che sia così. Io non sono mai stato nessuno, loro invece...

Non sono stato mai bravo a cogliere l'occasione giusta. Ripenso a quei giorni che il vento ha portato via, quando forse avrei avuto ancora una possibilità. Mi sbaglio di nuovo, vero? Si, perchè il suo cuore non ha mai accettato estranei, solo lui. Non ha mai ceduto, per lui. Non si è mai spento, aspettando lui. Che sciocco che sono stato quando ho pensato che lei potesse essere, anche per un solo attimo, mia. Mia. Una parola vuota per lei. Lei appartiene solo a lui. E non è importante quanto siano distanti, perchè loro sono sempre vicini. Che assurdità è l'amore. Due persone come loro non potrebbero mai vivere senza. E' la loro linfa vitale.

Quando eravamo ancora loro due ed io. Allora si che era bello. Non che adesso non lo sia. Ma quante sere passate allo stesso bar ridendo e scherzando? Tante, forse infinite. Allora si che osavo, che potevo osare. Ma lei non c'era mai, almeno con me. Lei era sempre e solo per lui. I suoi sguardi, i loro sguardi, sempre così... Si, sempre così intensi e profondi. Quanto li odiavo quando si capivano con il solo sguardo. Un loro modo di comunicare. Irritabile, perchè io non sono mai riuscito a comprenderlo. Non c'erano parole neanche allora, solo loro due.

Non ne ho mai parlato con nessuno, neanche con gli amici che adesso non vedo più. Avrei potuto farlo benissimo, ma ogni volta che sedeva con me, che parlava con me, era tutto splendido. Non so spiegare il vero motivo, ma lei ha sempre saputo prendere il meglio di me. Ed io non avrei mai potuto tradirla così. E' tutto semplicemente perfetto quando c'è lei. Nessuna parola può spiegare lei, il suo modo di essere e di fare. Nessuna, o forse solo una, ma è la peggior parola che io possa dire, sapendo che lei è solo sua.

Quando mi guardava, così intensamente... non sapeva, non ha mai saputo che il suo sguardo era luce negli occhi miei, lei è luce per me. Un qualcosa di indescrivibile. Non è stata mai una ragazza bellissima, ma il suo essere carina in tutto per me la rende così. Assurdo. Questi pensieri sono assurdi. Ciò che è fatto è fatto. Come si dice? Non si piange sul latte versato. Vero, ma io non riesco a non farlo.

La sua voce era un suono dolcissimo. E' un suono dolcissimo. Un tempo lo concepivo come solo mio, adesso solo come di lui. Sono contento che si tratti di lui. Il mio migliore amico. Neanche lui sapeva nulla. Forse se l'avesse saputo, non me l'avrebbe mai strappata via. O forse si. Lui è sempre stato migliore di me, in tutto. Non mi ha mai fatto sentire inferiore, lo ammetto, ma me l'ha portata via. Da un lato, è stato meglio. Che le avrei mai potuto dare io? Nulla. Amore forse, ma lei non ha bisogno di quello mio. Avrebbe pianto fino alla morte, lo so. Ed io non avrei mai voluto questo.

Quante volte ho pensato di dirglielo. Quante volte ho creduto di farcela. Ma come potevo? Meglio amica che inesistente nel mio mondo. Sapevo che non sarebbe mai stata mia e non volevo rovinare l'ultimo frammento del nostro rapporto, l'amicizia. Perchè lei non è mai stata esplicita. Non con me, almeno. Ma il suo modo semplice di fare, di parlare, vale più di mille parole dette tra i singhiozzi. Ed io non la vorrei mai vedere piangere, in special modo per lui, anche se so che lei è parte di lui e lui di lei.

Lui, il mio migliore amico, non ha mai avuto nessuno fin quando non ha conosciuto me e lei. Quanto ci ha messo a capire che lei non è nulla senza di lui? E quanto ci ha messo per capire che anche lui non vale niente senza di lei, che lei è l'aria che respira, l'amore di cui ha bisogno? Tanto, troppo forse. Ma adesso queste sono parole prive di significato, perchè adesso lui e lei sono solo loro due, un'unica anima.

Non capiva che l'amavo e ogni volta che soffriva io soffrivo. Quante notti ho pianto senza dire niente perché perché perché perché. Non capiva che l'amavo e ogni volta che non c'era io morivo quante notti ho pianto senza fare niente e mi nascondevo all'ombra di un sorriso.
Non capiva che l'amavo.

Ma che si può fare? Lei è così. Lei è Hermione. L'unica che mi abbia colpito così nel profondo. Il ricordo è una lama nell'anima un dolore che brucia senza pietà. Il suo nome vivrà nell'eternità, come un segno profondo e indelebile.

Si, ora so che è così. Non soffro più. Vedo loro due insieme, i miei due migliori amici, Harry ed Hermione Potter. Non me lo sarei mai aspettato, e pure è andata a finire così. Anche se lei non capiva che l'amavo.

Mi è venuto in mente questo seguito. Non so come può sembrare. Sempre Paolo Meneguzzi per rimanere in tema, ecco. La canzone è Non capiva che l'amavo.

Recensite e fatemi sapere!

Ciao!

  
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