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Autore: mileybest    17/01/2011    3 recensioni
-Tu non mi hai mai amato,come io ho amato te.- Dice con la voce ancora rotta dal pianto. Rimango immobile,di fronte a questa rivelazione. -Per te c'è sempre stata solo Elena. Ma...è ovvio,tanto sono abituata ad essere sempre l'eterna seconda.-
Non mi ama. Non come io vorrei. Il suo cuore non appartiene a me.
-Lo fai per lei,vero? Stai partendo per lei?-
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Mistyc Falls,anno 2020

Corro fino a non avere più fiato in corpo, corro fino a eliminare ogni traccia di vita sulle mie gambe che,ormai,hanno perso la sensibilità.

Non oso immaginare come sono ridotta, per un bel po' di volte sono riuscita a cadere a faccia a terra e a tagliarmi passando per i fitti arbusti che popolano il bosco.

Ma non mi importa.

Ho solo un obbiettivo in mente, e devo portarlo a termine.

I polmoni stanno scoppiando e inizio ad avvertire il bruciore causato dalle ferite che mi sono fatta.

Ma tutto...pur di fermarlo.

E dopo quelle che mi sembrano ore, noto una luce debole fra gli alberi.

Finalmente.

Rallento non appena accanto alla luce vedo il motivo per cui mi sono ridotta in questo stato.

Sotto la luce della luna piena...è ancora più bello,davvero...più bello.

Perfino con quell'espressione angosciata e piena di sensi di colpa,non posso fare a meno di bloccarmi smettendo addirittura di respirare ammirando la sua meravigliosa figura.

Ho scoperto ogni cosa di lui e del suo passato,ogni cosa di me e del mio futuro,ma il mio cuore non riesce a non aumentare il battito quando avverto la sua presenza vicina,nonostante tutto.

-Te lo avevo detto.- Mormora lui,con una voce tremendamente bassa e roca,non voltandosi.

Respiro a gran fatica,incapace di parlare dopo quella terribile corsa.

-Non...-sussurro,provando ad avvicinarmi a lui,con il cuore che batte all'impazzata. -Non volevi nemmeno salutarmi?-

Lui alza lo sguardo,sconvolto quasi più di me,tentando di nascondere una smorfia di pure dolore accorgendosi,forse, di come sono conciata...per colpa sua.

-Perchè non mi odi?-

Adesso il tono di voce è più alto,i suoi occhi verdi brillano vicino alla luce delle lanterne che illuminano la sua casa.

L'espressione del suo volto,però,sembra peggiorare di secondo in secondo. Inutile dire che mi fa infuriare.

Gli ho sempre detto che non deve sentirsi sempre in colpa! Ma per quanto provi a ripeterglielo,lui non si dà pace.

La sua anima è prigioniera delle tenebre eterne.

Credevo che grazie a me fosse riuscito a rivedere la luce.

-Perchè io a differenza tua, ti amo Stefan!-

Il mondo scompare,il tempo si ferma,esistiamo solo noi.

Noi e il nostro dolore comune.

Il volto di Stefan,adesso,è ancora più tormentato.

Ci ho provato a odiarlo,ho provato a ignorarlo,a detestare il suo non sorridere mai,a stargli lontana quando ho scoperto il suo segreto,ma non ci sono riuscita.

-Se pensi che questo possa farmi cambiare idea,ti sbagli di grosso...se pensi che io non ti ami,allora non mi conosci affatto...se non ti amassi non me ne andrei.-

-Io voglio che resti.-

è praticamente impossibile convicerlo,ma non riesco più a pensare alla mia vita senza di lui. Non ho mai provato niente del genere per nessuno.

-è difficile da capire...ma lo sto facendo per te.-

Lacrime amare fremono per uscire dagli occhi e rigarmi le guance,non provo a fermarle,a che servirebbe?

Ho perso tutto.

E non mi importa di piangere davanti a lui,non quando mente cosi spudoratamente.

-Non è vero, se te ne vai lo fai per te,Stefan.- Sospiro,osservandolo attentamente negli occhi,dopo tutto quello che è successo mi mente ancora. Lui non se ne vuole andare per me,non vuole sparire dalla mia vita per salvare la mia.

Non mi ama. Non come io vorrei. Il suo cuore non appartiene a me.

-Lo fai per lei,vero? Stai partendo per lei?-



Italia,Venezia,anno 2019


-Non rompere,Damon.-

Intimo a mio fratello,quando bussa alla porta dello studio dove sto leggendo per l'ennesima volta il diario della persona più cara che ho avuto in duecento e passa anni di esistenza.

Il suo nome è un invocazione che non posso più permettermi di fare ad alta voce.

-Non sono Damon.- Dice una voce femminile fuori dalla porta.

Sospiro.

Il mio essere vampiro sta perdendo colpi.

-Entra pure,Caroline.-

La ragazza che Damon chiama quasi affettuosamente “Barbie vampira” e che a me ricorda tanto la mia migliore amica persa da tanto,fa capolino nello studio e chiude piano la porta.

Come ogni volta si guarda intorno rimanendo stupita di quanti libri e fogli di ricerche sono presenti nella stanza,grande quasi come il salotto del Pensionato di Mistyc Falls.

Dopo aver dato una lunga occhiata in giro,i suoi occhi chiari si posano su di me.

Sbuffa.

-Arriverà un giorno in cui non sarai più seduto su quella diavolo di sedia e uscirai a goderti l'eternità?- Chiede esasperata,andando ad aprire le tende presenti nella sala e facendo illuminare la stanza dalla luce del sole.

Lancio un ringhio,chiudendo di scatto il diario e a velocità sovrannaturale chiudendo le tende che Caroline ha aperto.

-Insomma,Caroline! Quante volte te lo devo ripetere di non toccare niente qua?-

Lei incrocia le braccia al petto roteando gli occhi.

-Centotrentasette.-

-E ancora non l'hai imparato.- Sospiro.

-Lo sai perchè ignoro le tue proteste.- Sussurra lei,andando verso il tavolo e sfiorando il diario, di quella che era anche una sua cara amica,sospirando poi affranta.

-Certo che lo so.-

So bene che fa sempre cosi perchè vuole che torni ad essere l'amico sempre pronto a proteggerla e a farle da consigliere su come cacciare conigli,sempre con lo sguardo da “è martedi”. E le sono grato per questo,ma deve capire che non posso. Lo Stefan che conosceva non tornerà mai.

-E allora perchè non fai nulla? Sono stufa di questo scambio di ruoli,Stef. Sei tu quello che dovrebbe controllare me,non il contrario. Sono io la vampira che ha bisogno di una guida su cui contare,non tu. - Si avvicina a me a passo umano e stringe le sue mani fra le mie.

È incredibile quanto la sua presenza mi faccia bene. Caroline è rimasto l' unico appiglio a cui aggrapparmi,per non sprofondare in un abisso buio e cupo dal quale non potrei uscire.

È diventata un punto fondamentale,un po' come lo sono stato io i primi anni della sua trasformazione.

Gli anni più felici della mia esistenza.

-Non hai più bisogno di una guida,sei una perfetta vampira.- Lei sorride chinando il capo.

-Ma ho bisogno del mio migliore amico.- Mormora,evitando di incrociare il mio sguardo.

Per lei è doloroso vedere come mi sono ridotto. Passare le giornate a leggere e bere qualche goccia di sangue in bottiglia giusto per non far stare in pensiero lei e Damon.

Libero una mano dalla sua presa e le tocco leggermente la guancia,facendo in modo che guardi i miei occhi.

Non sopporto di vederla cosi...debole. Ma non posso darle false speranze.

-Anche io.- Le dico.

Vorrei tanto tornare ad essere il vecchio Stefan,lo Stefan che non si tira indietro,sempre pronto ad aiutare gli altri,volenteroso e di straordinarie abilità di protezione. -Ma...non posso,non posso proprio,Care. Tu lo sai che per te ci sono,sempre,ma non

chiedermi di tornare quello che ero un tempo...senza...-

Lei toglie la mia mano dalla sua guancia brutalmente e va dall'altra parte della stanza,dandomi le spalle.

-Certo. Senza di lei non puoi più fare niente.- Dice,sprezzante.

-Dai ora non fare cosi.-

-E cosa dovrei fare?- Domanda girandosi con gli occhi lucidi.-Dimmelo tu,cosa devo fare? Non sei l'unico che ha perso tutto nel mondo,Stefan! Io cosa dovrei dire? Ho visto senza poter fare nulla Matt morire,davanti a me! Lo hanno ucciso davanti a me!- Urla,tirando un pugno all'aria.

Ricordo bene. Giorni di agonia,sono stato tanto tempo a consolarla per quella brutta perdita.

-Care...-

-E la famiglia! Ho dovuto cancellare la memoria a mio padre e mia madre, facendo credere che sono scappata e che non c'era bisogno di preoccuparsi,e l'ho fatto per aiutare te e tuo fratello!

-Lo so...-

La prendo per le braccia,cercando di fermarla.

-Tu cosa hai fatto per me? NIENTE! Niente Stefan,io ho sacrificato la mia vita per te e a te non te ne è fregato un cazzo!-

-Caroline smettila!- Le grido contro tirandole un ceffone per farle riprendere il controllo.

Lei singhiozza,massaggiandosi la guancia.

I suoi capelli biondi le coprono il resto del viso.

-Caroline...-provo a dirle,dispiaciuto,facendo qualche passo verso di lei.

La mia amica,però,allunga il braccio e mi mostra la mano,facendomi bloccare.

Si asciuga con l'altro braccio le ultime lacrime,prima di guardarmi di nuovo.

-Tu non mi hai mai amato,come io ho amato te.- Dice con la voce ancora rotta dal pianto. Rimango immobile,di fronte a questa rivelazione. -Per te c'è sempre stata solo Elena. Ma...è ovvio,tanto sono abituata ad essere sempre l'eterna seconda.-

Mi si mozza il respiro vedendo Caroline cosi.

Credevo avesse superato tutta questa storia dell'essere la seconda scelta per chiunque.

Ma...sento il mio cuore spezzarsi nell'ascoltare il nome che ha pronunciato.

Elena.

E Caroline di certo non accetta il vedermi imbambolato a fissare il vuoto dopo una sua specie di sclero.

Non mi accorgo neanche che sono di nuovo solo nello studio,preso come sono dal ricordo dell'unica ragazza che ho davvero amato.



-Hey biondina dove vai?- Chiedo alla ragazzina che corre come una pazza fino ad arrivare fuori dalla villa dove viviamo,momentaneamente. L'Italia era l'unico paese che ci rimaneva da controllare...

-Lasciami in pace.- Dice lei,mostrando i canini e uscendo fuori in giardino.

Che ha combinato il mio depresso fratellino adesso?

Bhè,di solito non vado dietro alle ragazzine impazzite,specialmente se mi rispondono in malo modo.

Ma...mi annoio.

E,inoltre,devo controllare Barbie vampira,come ho promesso.

-Aspetta!- Le urlo alzandomi dalla sdraia e andandole vicino a passo vampiresco.

-Ti ho detto di lasciarmi in pace,Damon!- Esclama lei,sforzandosi di mantenere il controllo.

Faccio un sorrisino. Vedere Caroline arrabbiata è sempre un piacere.

-Hai litigato con Stefan?- Chiedo,seriamente interessato.

-Non sono affari tuoi.- Dice la bionda torcendomi il braccio e correndo via.

Houch.

Un punto per Barbie.

-Dannata cretina.- Dico,sperando che senta il mio insulto,ovunque sia sparita.

Bene, Stefan tanto non si accorgerà che le ho staccato la testa,preso com'è dal leggere e rileggere cose che non potrebbero essere nemmeno lontanamente d'aiuto.

Faccio per alzarmi e inseguirla...ma il campanello,stranamente,suona.

Chi è? Caroline ha preso a botte un altro ragazzino impiccione nella scuola dove l'ho iscritta?

Come tutore legale dovrei sculacciarla come si deve se un insegnante mi viene a parlare male di lei.

Se viene addirittura a casa...

-Arrivo.- Dico aprendo la porta.

E dopo parecchio tempo che non lo ero...rimango stupito quando riconosco chi mi è di fronte.

-Rick?-



Lo so,come primo capitolo è una vera schifezza e non penso si sia capito molto xD, per il momento basta dirvi che per Elena non è andata a finire nei migliori dei modi(forse) e chi sarà mai la ragazza che parla con Stefan prima del flashback? Nel prossimo capitolo qualcosa sarà più chiaro^^

  
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