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Autore: _Globulesrouge_    17/01/2011    10 recensioni
La ff è ispirata alla serie Tv The Vampire Diaries. Tutti i fatti avvenuti fino alla nona puntata della seconda stagione sono da ritenersi validi, perchè la storia continua appunto da lì per poi evolversi secondo un filone proprio.
Ho cercato di rispettare a grandi linee i caratteri e i modi di fare dei personaggi del telefilm. Il prologo mostra una situazione sconvolgente iniziale da cui si capisce attraverso dei flashback di Elena tutto ciò che è successo dalla nona puntata in poi, per poi riprendere il continuo della storia. Detto così sembra complicato ma vi assicuro che leggendo il tutto apparrà più semplice di ciò che sembra. Il titolo di ogni capitolo sarà il titolo di una canzone che ha a che fare in qualche modo con la trama del capitolo stesso o con una frase detta da uno dei personaggi.
Auguro a tutti buona lettura!
Ringrazio anche Giulia che con le sue bellissime ff mi ha invogliato a scrivere e mi ha fatto conoscere questo sito! Grazie di tutto!
Genere: Avventura, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Eccomi sono tornata!!!Da adesso reggetevi forte perchè comincia ufficialmente la seconda parte della ff. Sappiate che si svolge parallelamente a Parigi/Versailles e Mystic Falls. Per ringraziamenti, risposte e chiarimenti dopo la storia. Buona lettura e RECENSITE!!



12- I Don’t Want To Miss A Thing

I could stay awake just to hear you breathing
Watch you smile while you are sleeping
While you’re far away and dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure



Le luci sfavillanti della vita parigina abbagliarono gli occhi di Elena e Damon che stavano osservando le immagini della città viste dall’alto diventare sempre più grandi man mano che l’aereo si avvicinava a terra per atterrare.
‘’E’ bellissimo!’’ esclamò Elena!
‘’Dormire tutte queste ore appoggiata alla mia spalla?Lo sapevo, sai com’è, melo dicono tutte!’’ rispose Damon canzonandola.
‘’Non ho dormito appoggiata a te!’’ continuò Elena dandogli un pugno nel braccio.

‘’In quale Hotel siamo?’’ chiese Elena a Damon che aveva tutti i documenti di viaggio.
‘’Siamo vicino alla zona del Mouline Rouge, almeno potrò divertirmi ogni tanto, invece che stare costantemente attaccato al tuo culo per salvarti la pelle!L’Hotel è un 5 stelle ultra lusso’’ rispose Damon indicando lo sfavillante edificio con l’indice!
‘’Bene’’ disse Elena, ‘’Per quanto riguarda il Mouline Rouge vai pure quando vuoi, ma sappi che se mentre fai il cretino mi succede qualcosa Elijah ti ucciderà, a te la scelta!’’
‘’Dai rilassati Elena, non fare la finta gelosa, non andrò al Mouline Rouge!’’ disse Damon canzonandola.
‘’Oh, io spero vivamente che ci andrai almeno potrò stare un po’ in pace e al riparo dalle tue stupide battute e dalla tua insolenza!’’ concluse Elena con voce fredda e tagliente.
‘’Benvenuti’’ esclamò il portiere invitando i facchini a prendere le loro valige e sistemarle nell’ascensore, ‘’La vostra Camera, è la Suite Royale, la più bella di tutto l’Hotel; la preferita dalle coppie che ogni anno in questo periodo visitano la città dell’amore!’’
‘’Non siamo una coppia’’ rispose Elena visibilmente scocciata, ‘’In effetti avrei intenzione di richiedere due singole se è possibile…’’
‘’Mi spiace’’ rispose il portiere con voce desolata, ‘’l’Hotel è pienissimo, questo è il periodo delle coppie e Parigi pullula di innamorati, la Suite Royale è l’ultima camera disponibile, ma insisto nel dirle che è talmente grande e bella che sono sicuro che riusciate tranquillamente a trovare i vostri spazi personali all’interno di essa!’’
‘’Non si preoccupi Monsieur’’ rispose Damon, ‘’sono sicuro che la mia dama quando vedrà la suite che le ho riservato smetterà di essere così reticente nei miei confronti!’’ continuò Damon strattonando Elena verso l’ascensore che li conduceva all’ultimo piano del palazzo.
‘’Non fare la solita stupida con istinti suicidi!’’ disse Damon stringendole un braccio e costringendola a guardarlo dritto negli occhi, che da scherzosi e canzonatori si erano fatti severi e imperativi. ‘’Ti starò attaccato al culo di continuo, non sei nelle condizioni di stare da sola; come vedi gli Hotel sono campo neutro, anche io che sono un vampiro posso entrare senza invito e tu non sei al sicuro in nessun posto del mondo, sono stato chiaro?’’ concluse lasciandole il polso con uno strattone che la costrinse a massaggiarsi la mano in silenzio che ancora arrossata riportava le impronte della violenta stretta di Damon.
I due aprirono la porta della Suite e davanti a loro si presentò la meraviglia delle meraviglie, un lusso e una sontuosità che non avevano mai visto, un ambiente ricco ma senza strafare, l’arredamento era antico e ricercato e la stanza si apriva su un enorme salone con tende drappeggiate e divani dorati, il tutto contornato da quadri e specchi antichi; Elena si guardò intorno con gli occhi sfavillanti, le sembrava di essere in un sogno. Si avvicinò alla finestra, la aprii e assaporò l’aria gelida di Parigi, le luci sfavillanti e il panorama mozzafiato che si apriva sontuosamente sotto i suoi occhi; per un attimo si dimenticò di tutti i suoi problemi e dei pericoli e assaporò quel momento in tutta la sua pienezza.
Damon la osservava attentamente ma senza farlo notare, lui riusciva a capire ogni suo stato d’animo e sentimento e vederla felice e commossa anche solo per un attimo per lui contava più di ogni altra cosa.
Elena chiuse la finestra e quasi come una bambina emozionata nella notte di Natale si precipitò nella stanza adiacente trovando di fronte a lei una camera da letto enorme e maestosa con un letto soffice e le coperte candide, si tuffò nel letto abbracciando i cuscini e saltellando su se stessa.
‘’Vieni a vedere che c’è di qua!’’ esclamò Damon; Elena si alzò dal letto e si precipitò quasi correndo nella direzione indicata dalla voce di Damon.
Davanti a i loro occhi si apriva una sala azzurra e oro, con una piscina interna riscaldata di forma ovale, accogliente e calda, Elena poteva avvertire il calore del vapore che fuoriusciva dall’acqua, si inginocchiò davanti ad essa e la toccò con la punta delle dita. ‘’E’ calda’’ esclamò sporgendosi verso il bordo!
‘’Lo so’’ disse Damon avvicinandosi come un fulmine e scaraventandola in piscina con un colpo nel sedere e tuffandosi subito dietro di lei!
‘’Damon cosa hai fatto!’’ esclamò Elena tossendo perché aveva bevuto e iniziando a schizzarlo con l’acqua con fare scocciato e stizzito.
‘’Questi sono gli unici vestititi decenti che ho, come farò adesso? Bonnie mi avrà messo della roba assurda in valigia, sei morto!’’ esclamò cominciando a tirargli l’acqua anche con i piedi!
‘’Li compreremo nuovi’’ esclamò Damon balzando fuori dalla piscina e togliendosi la camicia e i pantaloni ormai inzuppati rimanendo in solo attimo con soltanto gli slip neri addosso.
Elena si mise le mani davanti agli occhi girandosi di spalle, imbarazzatissima dalla vista di Damon seminudo; il suo corpo era così bello, scolpito e perfetto che lei non poté fare a meno di sentirsi turbata e imbarazzata!
‘’Allora, sei contenta?’’ le chiese Damon sorridendo tuffandosi e materializzandosi di nuovo di fronte a lei che ancora aveva le mani davanti agli occhi!
‘’Dai togli le mani!’’ continuò Damon prendendo le mani di Elena tra le sue e guardandola negli occhi. Damon era bellissimo con i capelli bagnati e scompigliati nella fronte che facevano risaltare ancora di più i suoi enormi occhi azzurri, per non parlare della bocca inumidita dall’acqua che mostrava quei denti bianchi e perfetti.
‘’Grazie di tutto!’’ gli sussurrò Elena sorridendogli e abbracciandolo in segno di gratitudine subito dopo ‘’Per un attimo sei riuscito a farmi dimenticare tutti i problemi’’ continuò lei sciogliendo quell’abbraccio che durò un solo secondo ma che le sembrò essere una eternità. ‘’Vado a farmi la doccia e a mettermi degli abiti asciutti; domani sarà una lunga e dura giornata!’’ Concluse Elena cercando di nascondere l’imbarazzo che quell’abbraccio istintivo le aveva provocato, quasi come per voler soffocare il sussulto che aveva sentito sotto la sua stessa pelle.
Damon la osservò immobile dall’acqua mentre si allontanava dalla piscina con i vestiti inzuppati che le cingevano il corpo, non voleva molto da lei, le aveva detto addio nel momento stesso in cui le aveva dichiarato il suo amore per poi farglielo dimenticare, tuttavia voleva che lei sapesse che poteva contare su di lui, che lui per lei ci sarebbe stato in ogni momento; disinteressatamente.
Damon era rassegnato al fatto che non avrebbe mai dovuto amarla ma non riusciva ad accettare il fatto di non poter essere suo amico; un semplice abbraccio, un segno di affetto era tutto ciò che voleva da lei; gli sarebbe bastato, Damon sapeva che ogni secondo passato con lei era unico e prezioso, non si sarebbe perso nemmeno un momento, non un istante; un abbraccio di Elena era tutto ciò che voleva, era una frazione di secondo, era un gesto spontaneo, quasi insignificante ma che per lui era importante.
Quel semplice gesto grazie a cui Damon per un attimo si era sentito un bambino, per un attimo si era sentito felice, per un attimo si era sentito umano, per un attimo si era sentito vivo.

I don’t wanna miss one smile
I don’t wanna miss one kiss
I just wanna be with you
Right here with you just like this
I just wanna hold you close
Feel your heart so close to mine
And just stay here in this moment for all the rest of time Baby, baby





‘’Questa è la tua stanza Katherine!’’ le disse Jeremy accompagnandola in camera di Elena.
‘’Non posso stare in questo posto’’ sbuffò lei, tutta la mia roba è nel motel della signora Flowers, non starò qui in questa stanzetta da bambina mocciosa a fare la parte della finta Elena addolorata!’’
‘’Qui c’è tutto quello che ti serve; vestiti, libri, materiale per la scuola e un minifrigo con del sangue in busta nascosto dentro l’armadio. Ti chiedo solo una cosa: lascia in pace zia Jenna, lei è l’unica che non sa nulla di questa situazione’’
‘’Cosa dovrebbe importarmi di quella babbea di vostra zia?’’ rispose Katherine sbuffando e guardandosi intorno schifata.
‘’Non mi interessa cosa ti importa’’ continuò lui, ‘’so che per te è impossibile essere gentile ma sforzati di farlo, almeno con zia Jenna; buonanotte!’’ concluse Jeremy chiudendo la porta della camera di sua sorella alle sue spalle e lasciando Katherine sola nella camera di Elena.
‘’Buonanotte un corno!’’ disse Katherine tra sé e sé, ‘’Ora ci sta bene un po’ di caccia’’ continuò ridendo da sola e leccandosi i canini mentre apriva la finestra di camera per balzarne fuori come un fulmine, tuttavia appena fu nel ciglio del davanzale una figura scura e minacciosa la costrinse a indietreggiare e sussultare; Elijah.
‘’Katerina, ti vedo!’’ esclamò lui scandendo ogni singola sillaba nel solito modo di parlare pacato e lento che lo caratterizzava. ‘’Ricordati di non fare sciocchezze, è la tua ultima possibilità’’ concluse l’antico svanendo nel nulla in un attimo nello stesso modo in cui era arrivato! ‘’Maledetta Mystic Falls e tutti i suoi stupidi abitanti!’’ sbottò aprendo di scatto l’armadio e trovando il frigorifero con le buste di sangue dentro.
Katherine si lanciò nel letto con una busta tra le mani iniziando a trangugiare il liquido rosso in modo vorace, quasi per calmarsi della furia che la stava per devastare.
Subito si trovò accanto l’orsetto di Elena e afferrandolo tra le mani lo osservò dicendo infuriata ‘’Che cazzo hai da guardare tu?’’ e lo scaraventò sulla scrivania che nell’impatto portò a terra tutti i fogli con gli appunti scolastici di Elena mescolandoli l’uno con l’altro.
‘’Perfetto’’ esclamò infuriata alzandosi dal letto e afferrando quei fogli nel tentativo inutile di dar loro un ordine. ‘’Fanculo la scuola di quella gatta morta!Chissene frega!’’ continuò a sbraitare accartocciando i fogli e lanciandoli nello stesso punto in cui era volato l’orsacchiotto.




‘’Si può?’’ esclamò Caroline di fronte alla maestosa porta della tenuta Salvatore.
‘’Entra!’’ urlò Stefan dal divano senza distogliere il suo sguardo fisso dal fuoco che scoppiettava di fronte a lui.
‘’Elena mi ha scritto che è arrivata e che è tutto ok!’’ disse Caroline per rompere il ghiaccio.
‘’Bene…’’ rispose Stefan a monosillabi quasi come un automa senza voltarsi nemmeno un istante verso colei che gli aveva rivolto parola.
‘’Sei in pena per Elena?’’ chiese Caroline sedendosi dietro di lui e appoggiando lievemente la sua mano nella spalla del vampiro.
‘’Anche…’’ rispose Stefan sempre meno voglioso di affrontare quell’argomento.
‘’Sai che con me puoi parlare’’ disse Caroline ma questa volta materializzandosi tra lui e il fuoco in modo da costringerlo a guardarla finalmente in faccia.
‘’Non oggi, è stata una giornata difficile, magari domani’’ le disse lui accarezzandole lievemente la guancia, quasi a volerla rassicurare che nonostante quello che poteva sembrare in realtà andava tutto bene.
La pelle di Caroline era fredda, ma allo stesso tempo soffice come una piuma e i suoi occhi azzurri contornati da boccoli biondi gliela fecero apparire quasi come un angelo caduto dal cielo per prendersi cura di lui in quel momento di profondo sconforto e debolezza. Era come se tutto nella sua vita stesse andando a rotoli; il rapporto con Elena che non funzionava, la sua partenza con Damon, la paura che venisse uccisa, Katherine che adesso viveva nella sua casa fingendo di essere lei e che con il suo viso gliela ricordava continuamente. Tutto ciò era duro e penoso per lui, tutto tranne Caroline. Lei lo guardò come se avesse capito in un solo istante tutti i suoi pensieri e si limitò a sorridergli con il suo solito fare spensierato e spontaneo che la rendeva unica, l’unica che in quel momento potesse aiutarlo a stare meglio.
‘’Quando avrai voglia di parlare ricordati che io per te ci sarò ok?’’ esclamò Caroline con la sua solita voce squillante che echeggiò in tutta la stanza, ‘’E bevi qual cosina che mi sembri un po’ troppo rinseccolito ultimamente!Insomma a noi donne piace l’uomo un po’ massiccio, capito stecchino?’’ continuò lei canzonandolo per cercare di farlo ridere nel modo in cui solo Caroline con le sue battute spontanee e a volte prive di senso riusciva a fare.
‘’Ti passo a prendere domani alle 7.30 per andare a scuola, così facciamo in tempo a fare una bella colazione al bosco prima di entrare a lezione!’’ rispose lui ridendo alla battuta di prima e ammettendo finalmente che Caroline era riuscita a rubargli almeno un sorriso in quella lunga ed angosciante giornata.




‘’Elena è sola con Damon in hotel!Ti rendi conto? Nostra figlia abbandonata a se stessa con quel vampiro infame!’’ esclamò John Gilbert agitando le mani in aria rivolgendosi verso Isobel.
‘’Rilassati’’ continuò lei senza distogliersi dallo spogliarellista parigino che aveva ammaliato per nutrirsi di lui ogni qual volta avesse voluto senza durare fatica per trovare altre prede. ‘’Quel vampiro morirebbe prima di far uccidere tua figlia. E poi prima di coinvolgerla in questa situazione dobbiamo trovare Andrew prima che sia troppo tardi, non abbiamo ancora la minima traccia di lui e non possiamo perdere tempo ad accudire Elena che è già in una botte di ferro.’’ Concluse Isobel addentando il ragazzo nella spalla un’ultima volta prima di coricarsi.
Nella sua mente echeggiavano i ricordi della sua infanzia, di suo padre e sua madre che la portavano al mare, che la cullavano mentre piangeva; rivide la sua vita in un flash e provò a capire quanto male potevano stare adesso le uniche persone che forse l’avessero mai amata; lei che non voleva ammettere che la sua ossessione per i vampiri l’aveva portata ad essere tutto ciò che non avrebbe mai voluto, lei che sapendo che sua madre era in città l’aveva spiata dalla finestra per vedere come fosse invecchiata e quanto ancora fosse la dolce ma forte donna che aveva lasciato ormai anni e anni fa; il tutto senza avere il coraggio di farsi avanti, senza trovare le parole per dirle ‘mi dispiace’.



**CREDITS SONG: Aerosmith


SPIEGAZIONI:
Come avete visto adesso ci saranno due filoni paralleli che si svolgono e cercherò di trattare tutti i personaggi....per chi conosce le mie follie posso dire che la piscina dell'Hotel sarà una specie di Tinello, nel futuro XDXD...la mia mente malata non muore mai!XD
Sappiate che ho grandi progetti anche per Katherine e che non farà troppo la brava bambina, perchè Kath è Kath e io la amo per quello che è...anche Jeremy darà del suo e gli altri personaggi e anche se sono tentata di spoilerare non lo farò...XDXD
RINGRAZIAMENTI E RISPOSTE:
-KISS88: Grazie sempre per i tuoi commenti che sono dolci e puntigliosi allo stesso tempo, per me sono molto importanti. Hai detto che ami Elia...beh anche io lo amo...vedrai che nei prox capitoli lui ci sarà anche di più e poi Elia è lì che veglia sui nostri eroi <3
Spero che hai gradito le scene delena di questo cap e anche quelle degli altri personaggi.
-MARGOTESPOOKY: grazie davvero per tutte le tue recensioni e le tue domande sincerissime...ho già risposto alle domande sull'ultimo capitolo, spero che adesso le cose ti sembrino più chiare e che commenterai anche questo nuovo capitolo.
-FRA3:Grazie mille, tu mi segui da tanto e non so come farei senza il tuo appoggio...finalmente la seconda parte è arrivata, spero che per ora apprezzerai...nei prossimi capitoli ci sarà anche molta più katherine che in questo e Eliah farà il boss come sempre (lo amo LOL)
-GIULS:che te ne pare?hai visto?Ho messo anche la canzoncina strappalacrime...a Parigi c'è una specie di tinello...nel futuro forse servirà a qualcosa LOL ahaha...XDXD (la follia si espande sempre di più)
-PENN: sono contenta che ti sei rimessa in pari...spero che la storia cntinuerà a piacerti e che continuerai a commentare.
Grazie anche a chi legge in silenzio e a chi ha inserito la mia ff tra preferite, seguite e ricordate...grazie di cuore a tutti...
Se volete fare domande, chiedere chiarimenti o semplicemente fare recensioni ne sono felice!

  
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