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Autore: AmeliaWitch    17/01/2011    4 recensioni
Harry Potter e Severus Piton stringeranno un’alleanza improbabile , l’uno per riavere i proprio genitori e l’altro per riscattarsi dalle colpe del passato.
Dal capitolo VIII :
“Maledetto libro, vorrei sapere cosa contieni di tanto importante che potrebbe interessare a me e a quello stupido Potter?!” gridò Severus rivolto al libro che teneva in grembo. Quella domanda , piena di esasperazione , ebbe un effetto imprevedibile. Le pagine iniziarono a girare da sole, come se un soffio di vento le facesse muovere, e si fermarono solo dopo essere arrivate ad un brano intitolato “Anime sulla soglia”.
Severus afferrò di getto il libro , come temesse di vederlo richiudere e sparire davanti ai suoi occhi. Velocemente lesse le prime frasi del testo e subito il suo animo si riempì di una gioia e una paura immensa. I suoi desideri potevano ,veramente, diventare realtà?
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Pacco con sorpresa
Il resto della vacanze di Natale passò in fretta  e gli studenti , che erano andati a casa per le vacanze,rientrarono tutti il giorno dell’Epifania.
Il giorno seguente le lezioni ripresero regolari e Piton aspettava che gli studenti prendessero posto ,per iniziare la lezione. Era il corso di pozioni avanzate per gli studenti dell’ultimo anno, per la precisione Serpeverde e Grifondoro, perciò Severus sapeva che presto si sarebbe trovato davanti Harry Potter, con la sua solita boria che gli ricordava tanto il padre e che , soprattutto per questo, lo faceva andare su tutte le furie appena posava lo sguardo su di lui. Aveva tentato di escludere sia quello, che il suo amico Weasley ma Silente era stato categorico. Non potevano essere cacciati dal corso studenti del settimo anno, entrati al sesto, per scelta del professor Lumacorno. Accidenti a quel vecchio rimbambito di Lumacorno… ha fatto più danni della grandine!!!   lo maledì mentalmente Severus.
Era ancora tutto preso a cruciare con il pensiero il vecchio insegnante di pozioni, quando l’essere ,che lo disturbava più al mondo, attraversò la soglia, parlando animatamente con i suoi compagni.
“ Silenzio!” esordì Piton, facendo cessare all'istante il brusio nella classe.
“Toglietevi subito dalla testa le gioie natalizie, perché non ho intenzione di lavorare con persone che hanno questi sorrisi ebeti! Chiaro Weasley!” disse, mentre passava accanto a Ron, che oltre a perdere il sorriso,sbiancò.
“ Oggi andremo a preparare una pozione  depietrificante, chi mi sa dire qual è l’ingrediente principale di questo filtro?” . Hermione puntualmente alzò la mano di scatto. Piton gli rivolse un ghigno e disse: “ Prego signorina Granger ci illumini”
Hermione all’inizio fu presa in contro piede dalla mancanza delle solite frecciatine ma ripresasi iniziò a spiegare: “ L’ingrediente fondamentale del filtro depietrificante è l’estratto di mandragola che deve essere distillato …”
“Granger non le pare di aver dimenticato qualcosa? Lei sa tutto e non si è accorta di aver commesso un errore? Ho volutamente fatto un errore ,di cui lei, per la fretta di mettersi in mostra, come al solito, non si è nemmeno accorta … la pozione depietrificante è un DECOTTO NON UN FILTRO , PERCHE’ L’ESTRATTO DI MANDRAGOLA VA MISCHIATO IN ACQUA ,POI VA PORTATO AD EBOLLIZIONE … quindici punti in meno a Grifondoro , perché la signorina Granger non sa tenere la bocca chiusa” concluse Piton per la soddisfazione dei Serpeverde.
Hermione era rimasta bloccata dall’aggressione verbale del professore , infatti si era accorta dell’errore ma non aveva osato contraddirlo per la paura di una punizione ma lui era riuscito comunque a fregarla.
La lezione continuò in silenzio e soprattutto nessun Grifondoro rischiò più di aprire bocca per rispondere a qualche domanda, non volendosi trovare nella stessa situazione della loro Caposcuola.

Alla fine della lezione gli studenti uscirono velocemente dall’aula, felici dell’arrivo dell’ora di pranzo.
Severus , dopo aver controllato che tutti i fuochi sotto i calderoni fossero spenti , chiuse la porta del laboratorio e si avviò anche esso verso la Sala Grande. Era quasi arrivato , quando dietro un angolo  vide Harry , Ron ed Hermione che bisbigliavano tra loro animatamente.
“Quello è veramente terribile! Lo ha fatto per dispetto, lo sapeva che avresti saputo la risposta e che non lo avresti mai contraddetto!” disse Ron.
“Lascia stare Ron … è inutile che ci arrabbiamo,non c’è speranza!”rispose Hermione.
“Hermione ha ragione! Certo, che a me questa volta è andata bene, non mi ha nemmeno degnato di uno sguardo…niente frecciatine, niente punti tolti …  che il Natale gli abbia fatto bene?” scherzò Harry.
“Harry, tu sei il salvatore del Mondo Magico! Magari gli incuti un po’ di timore!”
“Ron lo sai che ha fatto la sua parte … se non fosse stato per lui noi saremmo ancora in giro per il mondo a cercare la spada di Godric Grifondoro … e comunque non credo proprio di incutergli timore…”
“Già … Ma tu sei Harry Potter e Piton ti deve portare rispetto. Punto e basta!”esclamò Ron con un tono di voce più alto del dovuto.
“Bene , bene, bene … E’ questo che pensa signor Weasley? Oppure lei è diventato il portavoce del signor Potter, che è troppo occupato a firmare autografi , per farsi pubblicità?” sibilò Piton,spuntando dall’angolo dove si era fermato ad ascoltarli.
“No … no … non … lei … professore ha capito male …” cercò di giustificarsi Ron totalmente nel panico.
“Io ho capito benissimo! Ma non si preoccupi. Credo che mi gusterò un po’ la compagnia della nostra celebrità, cosi imparerò a portagli rispetto.” Finì Piton con un ghigno.
“Ma Harry non c’entra nulla! Punisca me!” esclamò Ron, che guardava Harry , il quale aveva assunto un’espressione tra l’adirato e il disperato.
“Ma lei verrà punito. Solo che chiederò a Mastro Gazza di pensare a lei. Non crederà mica di essere al livello del GRANDE HARRY POTTER?”disse Piton , calcando volutamente le ultime parole.
“Potter alle nove nel mio ufficio.” Senza aspettare la replica del poverino girò i tacchi e si diresse verso la Sala Grande.
***
Alle otto  Piton si recò nel suo studio per cercare qualcosa da far fare a Harry come punizione, ma dopo un bel po’ di tempo non aveva trovato molto. Devo smetterla di essere cosi ordinato e puntuale nel lavoro da svolgere si disse ,mentre frugava nei cassetti della sua scrivania.
Quando arrivò all’ultimo cassetto si trovò davanti al pacchetto ,che gli era stato consegnato durante le vacanze. Il suo umore peggiorò all’istante ,perché i pensieri che aveva messo da parte negli ultimi giorni lo travolsero. Perciò , come se questo lo potesse far star meglio, afferrò il pacchetto e ne stracciò la carta con un colpo secco. E’ un libro … deve essere  piuttosto antico vista la copertina e la rilegatura  pensò Severus , cominciando a sfogliarlo.
Più le pagine  scorrevano e più sentiva la paura farsi spazio dentro di lui. Si stava rendendo conto , infatti, che quel libro non era semplicemente un tomo molto antico,ma che sicuramente racchiudeva delle magie decisamente proibite , alcune addirittura da secoli, nel mondo magico.
Sfogliava il libro, dando rapide occhiate agli incantesimi riportati.  Chi può aver mai scritto questo libro? Contiene solo torture. Queste non sono magie da maghi civili. Questo è un libro, che solo i Mangiamorte potrebbero usare. Ma perché lasciarlo a me? Che sia un avvertimento? Non è possibile. Voldemort è stato sconfitto. E se non fosse così? Devo avvertire Silente, cosi che venga subito consegnato al ministero e distrutto Aveva la testa affollata di domande e più leggeva , più se ne faceva di nuove senza poter dare risposta alle altre.
A metà libro trovò una spiegazione dettagliata della creazione di un Horcrux e capì che non aveva in mano un libro di un mangiamorte qualsiasi, ma bensì di Voldemort in persona.
Perchè un libro di Voldemort è stato consegnato proprio a me? …ma che sta succedendo? Devo andare subito da Silente. Si alzò veloce e si diresse verso la porta  ma dalla seconda metà del libro cadde un foglio. Si chinò, pronto a leggere l’ennesima formula di tortura, ma si rese conto che non era un foglio ma una foto vecchia e spiegazzata, che raffigurava le ultime persone che si sarebbe immaginato di poter collegare a quel libro.
Era così sconvolto da tutte quelle stranezze che non si accorse nemmeno che erano le nove e Harry aveva iniziato a bussare. Fece solo in tempo ad accasciarsi sulla poltrona che aveva vicino , prima di essere colto da un malore.

Note dell'autrice:
Eccoci con il secondo capitolo =)
Ringrazio tutti quelli che hanno messo la storia tra le seguite ma anche tutti quelli che hanno letto e basta.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Alla prossima!
   
 
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