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Autore: MangakA_BakA    18/01/2011    7 recensioni
"allora?" mi chiede, appoggiando la schiena alla porta chiusa.
Immagino di non potergli rispondere "è stato il bacio più dannatamente eccitante e meraviglioso della mia vita…"
DALL'ULTIMO CAPITOLO:
« Io.. Rimarrò completamente nudo di questo passo, lo capisci? Scoperto.. » mormoro, e probabilmente da un punto di vista esterno devo sembrare un malato di mente con manie di persecuzione, per il tono leggermente febbrile che ho usato, ma so che lui -solo lui- riuscirà a capire cosa voglio dire. « Sto cercando.. Sto solo cercando di non perdere anche gli ultimi pezzi che mi rimangono.. »
La sua mano allenta la stretta sulla mia spalla, scivolando piano fino al collo e prendendo ad accarezzarmi dolcemente.
« Perché non puoi lasciarli andare..? Smettila di aggrappartici così ossessivamente, se dovessi… se dovessi rimanere nudo, è troppo arrogante da parte mia sperare di riuscire a coprirti, a tenerti in piedi? »
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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CHAPTER 17

<< Ehy Luca hai visto la mia gonna nera e rossa? Sai, quella a balza... >> Loli si ferma davanti a me, interrompendosi. << Luca, cazzo, puoi fare almeno finta di ascoltarmi? >> esclama, dopo un paio di minuti.

Io sposto lo sguardo dal muro a lei, che mi sta fissando con aria moderatamente incazzata, le mani sui fianchi.

<< Hai una cuffia nell’orecchio! >> non è una domanda, ma annuisco lo stesso. << Caspita vederti ascoltare musica mi fa quasi impressione, che ascolti? >> Sale in ginocchio sul mio letto e prende l’auricolare libero.

Quando sente la musica spalanca leggermente gli occhi e storce il naso.

<< I My Chemical Romance?? Intendi diventare emo, Luke? E poi... dai, proprio Famous Last Words.. Sei masochista? >>

Alzo gli occhi al cielo. << La tua gonna è in salotto, sotto il divano. Non mi chiedere come ci sia finita, ma è lì. Mi lasci in pace, ora? >> le rispondo alla fine, dandole una spintarella in direzione della porta.

Lei sbuffa e se ne và, così io posso finalmente tornare a deprimermi in tutta tranquillità. Per quanto non li apprezzi un granché, devo ammettere che quando si è tristi, i My Chemical sono l’ideale. Chiudo gli occhi e mi riinfilo le cuffie nelle orecchie, immergendomi nel vortice di musica, suoni, urla insensate ed isteriche.

‘Cause I see you lying next to me

With words I thought I never speak

Awake and unafraid

Asleep or dead?

Già, dormiva come se fosse morto, al mio fianco. Ma io quelle parole non sono riuscito a dirle. Erano tante le cose che avrei voluto dirgli, ma quali quelle giuste? Le uniche che avrei dovuto dirgli? Ti amo? Non sarebbe stata una bugia, ma neanche la verità. Non so se lo amo, non ne sono sicuro. Vorrei capirlo, ma non so come fare. Devo capirlo da solo? O devo capirlo con lui? Non mi sono mai sentito così in vita mia. Sono attratto da lui, okay, questo l’avevamo capito tutti, ma immaginando di tracciare una sottile linea che divide l’amore dall’attrazione fisica, dall’affetto... dove sto io?

Sento qualcuno sfilarmi una cuffia da un orecchio, di nuovo. Apro gli occhi e vedo mia sorella al mio fianco che mi guarda male.

<< Adesso basta, Luca, mi hai veramente stufata. >>

La guardo stanco. << Beh, che vuoi? >>

<< Sono tre giorni che non metti piede fuori di casa, ovvero da quando l’hai fatto con Gio’. Non sei andato a scuola, non hai parlato con lui come ti avevo saggiamente consigliato di fare, non hai fatto proprio niente di niente, ti sei limitato a passare le ore in casa a deprimerti come uno sfigato. >> dice tutto d’un fiato, mettendosi le mani sui fianchi con aria parecchio incazzosa. << Ora, è sabato sera, muovi il culo e vestiti, perché tra dieci minuti si esce. >>

La guardo disinteressato. << Mh. Beh, divertiti.. >>

<< Oh cazzo, Luca! >> esclama, facendomi sussultare per il tono duro che ha usato. << Se tra dieci minuti non sei pronto, ti trascino fuori per i capelli così come sei. >> detto questo scende dal letto, e con uno sbuffo stizzito se ne va. Io abbasso per un secondo lo sguardo sulla mia tenuta: maglietta di mickey mouse, pantaloni della tuta e calze; poi inizio a considerare seriamente l’idea di Loli che mi trascina fuori casa per i capelli.

<< Cinque minuti e arrivo! >> esclamo alla fine, alzandomi e andando verso l’armadio.

Si, in fondo ha ragione... stare ancora qui a deprimermi ulteriormente persino il sabato sera e davvero stupido. È ora che io esca e prenda una bella boccata d’aria e.. e.. e questa opera di auto convincimento non sta sortendo l’effetto sperato. Con un sospiro mi infilo un paio di jeans, una camicia, le mie air force e mi tiro un po’ su i capelli, poi raggiungo mia sorella all’ingresso.

<< Allora, andiamo con la mia moto? >> le chiedo, cercando di sembrare entusiasta. Non ottengo grandi risultati, comunque. È evidente che sono pessimo nelle opere di auto convincimento.

<< Si, così facciamo più in fretta. >> mia sorella sorride.

Scuoto la testa, prendo le chiavi dal mobile all’ingresso ed esco di casa, seguito a ruota da Loli. Come al solito mi basta salire sulla mia moto per sentirmi bene. Mi impedisce di pensare. Le uniche cose cui devo prestare attenzione sono la strada, i semafori (si, perché, nonostante tutto, sono ancora giocane per morire), le marce.. Le vibrazioni del motore sotto di me mi rilassano. Dura poco, però. In dieci minuti sono già in colonne, e mi tocca posteggiare e scendere dalla mia piccolina.

<< Bene, e ora? >> chiedo a Loli, con un sospiro rassegnato.

Lei mi sorride. << Oh, beh, hanno detto che ci avrebbero aspettato all’angolo con la stradina del Rattazzo... >>

Come? Hanno detto?? Chi? Cosa? Che? Mi volto a guardarla preoccupato.

<< Di chi stai parlando? Chi ci aspetta? >> le chiedo, ma le mie parole cadono nel vuoto.

Quella piccola stronzetta mi risponde con un sorriso sornione ed inizia a camminare in direzione del locale, senza dire nulla. E tutto questo non mi piace per niente, anzi... mi si prospettano guai all’orizzonte. La seguo sconsolato, trascinandomi dietro il casco. Quantomeno se andiamo al Rattazzo riesco a trovare un po’ di fumo... dopo un po’ vedo la piccola infame iniziare a saltellare, agitando un braccio.

<< Eccoli lì, vieni! >> esclama, e si lancia tra la folla che riempie Ticinese il sabato sera.

Io la seguo. Per quello che mi riesce, almeno, visto che lei è alta e grossa un quarto di me, quindi infilarsi tra le persone le riesce molto più facile.

<< Loli, ricordami di ammazzarti, quando torniamo a cas.. >> mi interrompo, quando vedo chi erano le persone che ci stavano aspettando: i miei compagni di classe. Schizzo, Fra, Dilma, gente di cui l’autrice non ricorda il nome, e poi in un angolo, appoggiato ad un muro, con lo sguardo basso e l’aria truce, Gio’. e io mi sto sentendo talmente male, che in questo momento non riuscirei neanche a picchiare mia sorella per avermi trascinato qui. Alza appena lo sguardo ed incrocia il mio per un secondo. È quasi come se il tempo si fermasse, ma questa volta non è piacevole per niente. I suoi occhi sono freddi e spenti. Ha due occhiaie terribili, sembra che non dorma da tre giorni...

Riporto la mia attenzione su Schizzo e gli sorrido.

<< Bella Luke! Finalmente sono riusciti a trascinarti fuori di casa! >> esclama, dandomi una pacca su una spalla e lanciando un’occhiata piuttosto interessata a mia sorella.

E basta però con ‘sta storia! Okay, mettiamola così: puoi guardarla quanto ti pare, ma se ti azzardi a  toccarla ti infilo a testa in giù nel cesso.

<< Sì, beh, l’influenza, sai... >> gli rispondo vagamente scazzato.

In realtà sarebbe più giusto rispondere qualcosa del tipo “la gaiezza mi ha dato la testa e mi ha convinto a rinchiudermi in casa a fare l’emo per tre giorni”. Ovviamente però non lo posso fare.

<< Bando alle ciance, andiamo a bere! Voglio spaccarmi stasera! >> esclama Fra, con fare piuttosto animalesco.

<< È la cosa più intelligente che ti abbia sentito dire negli ultimi 5 anni. >> lo appoggio, trascinandolo verso il locale. Lui mi guarda con aria perplessa, indeciso se prendere la mia affermazione come un complimento o come un insulto.

Ci fermiamo al Banco e partiamo con uno shottino. Il problema è che con questi alcolizzati di minchia nel giro di mezz’ora siamo già al 5° shottino, ed io inizio ad essere già leggermente brillo.

Dopo un po’ Fra mi si avvicina ed inizia a cianciare qualcosa di cui capisco solo le parole fumo, canna, vieni. Comunque sono più che sufficienti a convincermi a seguirlo nel parcheggio, fino dietro ad una macchina, dove troviamo anche Dilma e Gio’.

Fra mi sorride con una sottospecie di ghigno inquietante, poi tira fuori sigarette e filtri.

<< Cazzo, Luke, tu per caso non hai le cartine lunghe? >> mi chiede con una smorfia.

Io scuoto la testa senza dire nulla. L’unica cosa che mi passa per la testa, al momento, è la paura di incontrare lo sguardo di Gio’. dopo quella notte non l’ho più visto, ed ora ho paura.

Quando le canne sono pronte, Fra ne passa una a me e l’altra se la tiene, allontanandosi nuovamente.

<< Ehy stronzo, dove credi di andare? Torna qui! >> esclama Dilma, inseguendolo, e lasciandomi solo con Gio’.

Lui mi lancia appena un’occhiata, poi fa per seguirli, ma io lo fermo. Non può andarsene così, senza neanche darmi la possibilità di dire qualcosa, di.. di spiegare. Lui mi guarda male.

<< Non andare, aspetta.. >> mormoro, sbarrandogli la strada tra una macchina e l’altra.

<< Lasciami stare, tanto non abbiamo nulla da dirci, no? >> risponde, ancora cercando di passare, senza riuscirci.

<< Ti prego, lasciami parlare.. >>

I suoi occhi ghiacciati mi trafiggono come un pugnale.

<< Te ne sei andato. Tu.. tu te ne sei andato, e non ti sei fatto vedere per tre giorni... >> sibila, puntando un dito contro il petto. << È evidente che non abbiamo nulla da dirci. >>

<< Ti prego, ti prego... >>

Scuote la testa. << Luca, tu non riesci a capire... Non puoi capire come mi sia sentito in questi giorni... >> si morde un labbro, abbassando lo sguardo. << Mi sono incazzato, ho dato la colpa a te, a me stesso, mi sono chiesto che cazzo avessi fatto di male per essere trattato così, per quale cazzo di motivo il mio migliore amico avesse scopato con me, per poi andarsene nella notte e non farsi vedere per tre giorni, come se fossi una troia qualsiasi, io.. >> vedo una lacrima scendere lungo la sua guancia, e mi sento morire. << Io non ti voglio più vedere Luca, ti prego.. >> conclude, e io non ho la forza di fermarlo ancora.

Lo lascio andare, senza aggiungere altro, e mi siedo sul marciapiede. Non mi vuole più vedere. Gio’, il mio migliore amico di sempre, l’unico ragazzo che mi abbia fatto provare certe cose, non mi vuole più vedere. Ha ragione, l’ho fatto soffrire. Ma io non so davvero cosa fare. Non lo so, e come faccio a capirlo da solo? Non sono altro che un coglione, non c’è niente che riesca a fare da solo. Ho bisogno di lui. Ho bisogno che mi prenda per mano e mi aiuti, mi consoli, come ha sempre fatto da quando avevo 5 anni.

Sento le lacrime iniziare a scendere silenziose lungo le mie guancie. Le asciugo con il dorso della mano in un gesto nervoso: io non piango. Non sono un ragazzino, un bambino, non posso piangere.

 

 

Ebbene si, gente, sono resuscitata! Evviva! No, c’è poco da scherzare, mi dovreste uccidere. E non solo per il fatto che sto postando questo capitolo ad un mese di distanza dall’altro, ma soprattutto perché l’ho scritto più o meno tre settimane fa, e non avevo mai voglia e tempo di postarlo... chiedo venia! X°°D

Però dovete concedermelo, vi ho fatto aspettare tanto, ma almeno è un capitolo un po’ più lunghetto del solito, e succede finalmente qualcosa di interessante.. u.u

Il fatto è che la scuola mi tiene tanto impegnata! E anche il mio basso! E anche il libro che sto scrivendo! Falsissimo, in realtà ho perso l’ispirazione anche per quello, e in un mese sono andata avanti tipo di una pagina e mezzo...XD

Comunque basta con le chiacchiere e passiamo alle cose importanti. Ringraziamenti. Beh, si ringrazio sempre tutta la gente che legge/apprezza/schifa questa storia, e quelle persona stupenda che recensiscono, è solo merito vostro, se continuo a scrivere queste cagate! Okay, in realtà non so se sia una cosa per cui dovreste essere onorate o lapidate, ma non importa... >_>

 

ginevrasux ahah si, anch’io mentre scrivevo quell’ultima frase me la ridevo da sola come una cretina, con i miei genitori che mi guardavano perplessi e sconcertati. XD E Loli è adorabile, quindi se ha i tuoi stessi modi di fare sei adorabile anche tu. Mi stai simpatica! XD

se hai voglia fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo <3

 

Melinda Pressywig eh si, la sorellina dice sempre cose un sacco intelligenti e sensate, peccato che Luca sia troppo stupido per ascoltarla e combini sempre casini di dimensioni epiche...-.-  Oh dove sei stata di bello durante le vacanze? (si, mi sto palesemente facendo i cazzi tuoi, ma non importa...XD)

 

Astrid von Hardenberg  Tesoro caro! Sono tanto contenta che ti sia piaciuto quel capitolo, e anche le scene HOT... fammi sapere che ne pensi anche di questo!

Oh, ho anche letto il tuo libro! Cioè, in realtà l’ho finito tipo due settimane fa, comunque mi è piaciuto un sacco! Solo che adesso mi è rimasta la voglia di sapere come continua! Hai già scritto il seguito? Mi piacerebbe leggerlo! (Hai notato che i My Chemical sono riusciti ad infilarsi persino qui?? XD)

 

 c a r e less eehy! Ecco qui il nuovo chap, dove finalmente succeed qualcosa, e ovviamente è tutto merito della sorella, che trascina l’uomo adorabilmente idiota fuori di casa. Perché se fosse per Luca sarebbe ancora sul suo letto a piangersi addosso. Ahahah

 

Lorelei95 ahahah si, tu hai centrato il punto della questione: Luca ha dei problemi serissimi. XD ti chiami Chiara? Piacere, Alessandra. XD Comunque no, dai, Chiara non è così antipatica, io ce l’ho messa tutta per farla risultare almeno un pochino simpatica! ç_ç

 

Shane00 siiii! Ho assolutamente intenzioni di farli morire! Tipo la versione moderna e un po’ disillusa di romeo e Giulietta! Gio’ viene investito da un tram, e quando Luca scopre che è morto si rende finalmente conto di amarlo. Quindi si suicida. Buttandosi sotto lo stesso tram che aveva investito Gio’. E i passeggeri di suddetto tram scendono e ne pigliano a calci il cadavere, perché in quel modo ha bloccato tutta la strada e il traffico mattutino, e i pendolari si coalizzeranno per resuscitarlo e farlo fuori di nuovo con le proprie mani. Cosa ne pensi? Non è male, come finale, no? XD ahahah

Beh, fammi sapere se ti piace anche questo chap, anche se è un po’ emo...XD

xoxo

   
 
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