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Autore: lady wolf    19/01/2011    1 recensioni
Un'angelo che si innamora di un essere umano? Quale assurdità! Eppure a me è successo.. Il mio nome? Mia.. Professione? Angelo senza ali... Perchè? Per amore... Se volete saperne di più leggete il mio racconto.. Di che parla? Parla dell'amore che nasce inaspettato visto attraverso gli occhi di un'angelo, il quale probabilmente andrà contro tutte le ''sue'' regole per un semplice mortale. Spero che la lettura sia di vostro gradimento ma soprattutto che vi terrà con fiato sospeso capitolo dopo capitolo.. Buona lettura!
N.B. questa è una storia che per molte persone può sembrare Yuri ma in realtà non è così perchè un angelo qualunque sembianza possa prendere non ha una sessualità precisa e distinta.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO – ANGELO CUSTODE

 

Il mio nome è Mia. Ho vent’anni, almeno all’apparenza. Professione? Angelo senza ali... Perché? Per amore.
È successo tutto troppo velocemente, troppo in fretta per capire a cosa andavo in contro. A cosa, ti starai chiedendo?! Alla collera di Dio.
Come tutti sanno gli angeli non hanno sesso, o meglio nascono senza sesso ma in un certo senso lo sviluppano col tempo. Io sono, anzi ero un angelo qualunque, uno di quelli che vivono in cielo, ma non sono conosciuti, non hanno un nome. Il mio corpo pian piano si era sviluppato in una sembianza femminile, a me stava bene, in fin dei conti in noi non albergano le stesse passioni degli umani. Quindi in cosa si trasformasse il nostro corpo ci era completamente indifferente.
 Un giorno Gabriele venne a comunicarmi una lieta notizia, i miei sforzi erano stati ricompensati. La mia cieca sottomissione a Dio premiata con un giusto onore: ero diventato un angelo custode. Per me questo era il grado più bello che potessi raggiungere, angelo custode.. solo la parola mi metteva i brividi…
Già! perché ancora non sapevo e non immaginavo cosa sarebbe successo dopo. Che cos’erano i veri brividi.
Prima di conoscere la persona che avrebbero affidato alla mia protezione, diedi un ultimo sguardo ai miei amati libri. Una lieve folata di vento fa cadere un foglio a terra. Lo prendo e il mio sguardo si posa su esso. Erano le regole delle schiere angeliche:
 

 

LE REGOLE DEGLI ANGELI:

 

  1. Non ribellarti a Dio
  2. Non replicare l’ordine di Dio
  3. Non disubbidire all’ordine di Dio
  4. Non avere dubbi sulla grandezza e la bontà di Dio
  5. Non avere libidini verso tutti gli esseri creati, sia in cielo sia in terra, da Dio (quindi anche verso le tue stesse fattezze)
  6. Non entrare mai in contatto con creature che camminano sulla terra
  7. Non rinnegare il tuo aiuto verso le creature che camminano sulla terra
  8. Non perdonare gli esseri che si uniscono con altri esseri dello stesso sesso, a meno che non si siano redenti
  9. Non perdonare esseri che si uniscano con esseri di un’altra specie
  10. Condannare la violenza, tranne nel caso in cui è Dio a richiederla

E la lista scorre per almeno altre e cento, duecento, trecento regole compresi ovviamente i vostri dieci comandamenti. Non capivo il perché. Non riuscivo proprio a immaginare come mai Dio mi avesse messo davanti agli occhi quel foglio, perché sapevo che non era capitato per caso, sentivo che era stato lui a volerlo. Quel Dio che amavo così tanto e indiscriminatamente, mi aveva avvertito della mia vera natura e da allora iniziò la prova, la scommessa che, ignaro, avevo stretto con lui.
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
  
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