UN CICLO CHE RITORNA
La decisione di Teddy di andarsene per sempre da Grimmauld
Place non aveva fatto altro che peggiorare lo stato
d’animo di Harry. Il giorno dell’arrivo della lettera da Hogwarts
per il suo primogenito, James, l’umore dell’uomo peggiorò, se possibile, ancora
di più.
-Tesoro, non vorrai impedire a
James di andare a scola solo perché non vuoi separarti da tuo figlio! È
ridicolo!- lo rimproverava la moglie con un sorriso divertito sulle labbra.
Vedeva Harry sprofondare ogni giorno di più nel panico per l’imminente partenza
di quell’uragano di James e se da un lato condivideva la sua tristezza, dall’altro
si sentiva euforica: non c’era niente di più importante per Ginny
che l’educazione magica dei suoi figli. Hogwarts era
un traguardo fondamentale e sapere che James avrebbe varcato i cancelli di
quella scuola entro pochi giorni le dava la speranza che finalmente quel
piccolo terremoto umano sarebbe stato messo in riga dalla ferrea disciplina
della scuola.
James dal canto suo non stava più
nella pelle. Si sentiva finalmente grande e…unico!
Per la prima volta aveva qualcosa che i suoi fratelli non avevano. Lui aveva la
lettera. Era sua, portava il suo nome! Non faceva che ripetere ad Albus e Lily che sarebbe andato a Hogwarts
e che avrebbe imparato così tante magie da mettere in ridicolo i suoi fratelli.
Ma se Albus si spaventava ogni volta per le parole di
James, Lily rispondeva a tono alle minacce del fratello.
-Jamie…pensi
davvero che diventerai più bravo di papà? Io credo di no! E credo anche che tra
me e te, papà sceglierà di proteggere me!
-Cosa te lo fa credere?
-Il fatto che io assomiglio come
una goccia d’acqua a mamma…tu no! E poi mamma ha
detto che sino a quando non avrai 17 anni non potrai usare la magia…per cui dovrai studiare come un matto per poi non
usare nemmeno quello che imparerai! Un gran bell’affare, Jamie!
Davvero!
Ogni volta che Harry assisteva a
quella scena sorrideva divertito. Lily era esattamente come sua madre. Non
avrebbe mai permesso ai fratelli maggiori di metterle i piedi in testa. Tanto
meno a quello sbruffone di James!
-Ok, voi due…adesso
basta! Che ne dite di andare a dormire? Si è fatto tardi e domani dovremo
andare a Diagnon Alley…sarà
stancante! Non vorrete crollare proprio a metà delle spese!
James non se lo fece ripetere due
volte. Prese la lettera da Hogwarts che si portava
sempre dietro e la mise in tasca. Lily invece si alzò dal pavimento e andò
verso il padre. Gli diede un bacio sulla guancia destra e salì di corsa le
scale. Si fermò solo quando sentì un rumore alla porta di casa. Qualcuno aveva
bussato. Chi poteva essere a quell’ora di sera?
-Harry,
tesoro, apri tu?- disse Ginny che era di sopra con Albus.
-Certo! Lily! Va da tua madre! Ti
sta aspettando per metterti a letto, forza!
-Ma papà…
-Non discutere, signorina! Di
sopra a letto!
Lily lanciò uno sguardo di fuoco
al padre, che per qualche istante sorrise vedendo quanto effettivamente
somigliasse alla madre. Lo stesso cipiglio e la stessa tenacia.
Solo quando si fu assicurato che
la piccola fosse salita, Harry andò alla porta. E non potè
non trattenere un’espressione più che sorpresa quando vide chi aveva appena
bussato.
-Gin!- urlò Harry dal salotto. Aveva cercato di servire qualche
bevanda babbana al cugino Duddley,
ma in casa sua non c’era nulla di sufficientemente “normale”!
-Arrivo, Harry! arrivo!- la moglie
scese le scale di corsa precipitandosi dagli ospiti.
-Dudley!
Helena! Che piacere vedervi! Non vi aspettavamo, altrimenti avremmo…
-Non ti preoccupare, Ginny! È sufficiente un bicchiere d’acqua…l’ho
detto a Harry, ma…- tentò di giustificarsi il cugino
di Harry.
-A cosa dobbiamo questa visita?
Vi sapevamo in vacanza…in Francia se non sbaglio…- disse Ginny
accomodandosi in salotto.
-Sì, infatti- mormorò Helena.
Sembrava sconvolta. Ginny non ci aveva fatto caso
fino a quel momento.
-E i bambini come stanno?
-Il piccolo Eddie è una peste…somiglia molto al vostro James! Sempre così frenetico…vorrebbe fare mille cose insieme. Invece Katrine è…beh…lei è…- Dudley faticava a trovare le parole per descrivere la
sua primogenita. Ginny la ricordava come una
ragazzina tranquilla e posata, un po’ come la madre.
-Katy è…una di voi!- disse alla fine Helena.
-Che significa che è una di noi?-
chiese Harry stupito. Ma appena pronunciate quelle parole si rese conto del
loro significato. -E’ una strega? Beh…è meraviglioso!
O no?- disse infine Harry. Aveva notato il volto della donna seduta davanti a
lui e non era certo che la notizia di una figlia strega fosse quello che
desiderava!
-Certo! Certo che lo è! Helena è
solo un po’ scossa…sai abbiamo ricevuto solo oggi la lettera…eravano in spiaggia e un gufo ci è planato addosso
lasciando cadere questa…
Dudley mostrò la lettera a Harry
e Ginny che sorrisero.
-Anche James l’ha ricevuta…saranno a scuola insieme!
-Sì…
-E come l’avete presa? Voglio dire…
-Ho sempre sospettato che in Katy ci fosse qualcosa di…di sua
zia Lily! Ricordo che quando era più piccola e più vivace accadevano fatti
strani, cose da poco, non certo quello che facevi accadere tu! Lì per lì non ci
ho mai dato peso, ma ora…
-Che cosa facevi accadere tu?-
chiese Ginny curiosa.
-Beh…ecco…niente di
che in effetti…
-Harry non
te l’ha mai raccontato? Al mio undicesimo compleanno per esempio mi ha
rinchiuso in una gabbia allo zoo…e mi ha aizzato
contro un pitone!
-Harry! Eri
un bambino cattivo!- disse Ginny sorridendo
divertita. Non le capitava spesso che il marito le raccontasse qualcosa della
sua infanzia, del periodo che aveva passato dai Dursley.
Lei sapeva quanto era stato difficile per lui e non aveva mai insistito. Ma le
faceva piacere conoscere quello che era stato il piccolo Harry…
-Cattivissimo! Piuttosto come
hanno preso la notizia Katy e Eddie?
-Beh, Katy
non mi preoccupa…in effetti è come se l’avesse sempre
saputo! In un certo senso lei se lo sentiva di essere speciale…-
disse Helena.
-Già…ma per Eddie…per lui è un momento difficile! È ancora piccolo ed è
difficile fargli capire che lui non è diverso…
-Vuoi dire che Eddie non ha mai
manifestato particolari poteri?
-No..almeno fino ad ora…ma a dire la verità nemmeno Katy
come ti ho già detto aveva dato grandi segnali…
-E’ normale- commentò Ginny assolutamente tranquilla.
-Davvero?- chiesero in coro Harry
e Dudley.
-Certo! I figli dei maghi
compiono magie anche da piccoli perché sono abituati a vederle…vivono
in mezzo alla magia ogni ora di ogni giorno. E’ come se il loro fosse più
radicata che in tutti gli altri! Per i nati babbani è
diverso…guarda Hermione…quando
ha ricevuto la lettera non aveva mia fatto nulla di….anormale!
E ora è una delle migliori streghe al mondo!
-Davvero?
-Davvero…
-Beh, allora anche Eddie..
-Sì, anche Eddie potrebbe essere
un piccolo mago, ma non c’è modo di saperlo!- concluse Ginny
soddisfatta per aver tranquillizzato Helena.
-Infatti…esiste un
solo grande registro in cui vengono iscritti i maghi dal momento della loro nascita…e questo registro si trova ben protetto al
Ministero. Nessuno lo può vedere, a parte il ministro in persona e il preside
di Hogwarts!- disse Harry ricordando quello che una
volta gli aveva raccontato Hermione.
-Però possiamo fare una cpsa…- continuò Ginny.
-Cosa?
-Fare sentire Eddie parte del
nostro mondo! Dud, il mondo magico non è fatto di
soli maghi! Tra di noi c’è chi non ha poteri! Eppure conosce tutto di noi…non vedo perché Eddie debba esserne escluso! Se lui
impara a non vedere Katy come una diversa…lui
non si sentirà diverso!
Ginny non
sapeva se era stata chiara. In effetti non era sicura di aver capito nemmeno
lei quello che aveva appena detto.
-Voglio dire che potremmo portare
Eddie con noi domani…
-Domani?- chiese Helena.
-Certo, a Diagon
Alley! Dove pensavate di trovare i libri e le divise
scolastiche per Katy? A Londra? In Picadilly Lane?
-Noi…noi in
effetti non lo sappiamo!
-Perfetto! Prendete i vostri
figli e dormite qui stanotte. Domani andremo tutti insieme a Diagon Alley!
-Ehm…Katy e
Eddie sono…sono da mia madre, Harry!
-Oh…e come
ha preso la notiza zia Petunia? La sua adorata
nipotina è una strega…non credo che avrà reagito bene…
-Non gliel’ho ancora detto…- ammise Dudley abbassando lo sguardo.
-Dudley!-
dissero in coro Helena e Harry.
-Mi avevi detto di averglielo
accennato quando hai lasciato i bambini da lei!- protestò la donna con un tono
di voce stranamente alterato.
-Ci ho provato, davvero! Ma mi
sono ricordato di quello che Harry ha detto su mia madre e zia Lily…su quanto mia madre avesse odiato la sorella…non me la sono sentita…
-Dovrai dirglielo, Dud! Non puoi pensare di nascondere una cosa del genere…
-Lo so…lo
so…è solo che è così difficile!- Dudley per un
istante tornò ad essere quel ragazzino spaventato che Harry ricordò di aver
visto il giorno della sua partenza da Privet Drive
prima di iniziare la ricerca degli Horcrux.
-Sì, lo è…
è difficile. Ma non puoi privare tua madre di sua nipote senza dirle nulla. Fra
un mese partirà per Hogwarts e non tornerà a casa per
mesi…per lei sarà un duro colpo. Deve essere pronta
ad affrontarlo!
Ginny si
voltò verso il marito. Parlava ancora di zia Petunia o di lui? Parlava ancora
di Katy o di James?
-So anche questo. Ti prometto che
lo farò al più presto…ok…lo farò ora! Solo che mi
servirebbe un passaggio…
-Passaggio?
-Beh…Privet
Drive è lontana da qui!
-Capito…d’accordo…che ne dici, Gin? Meglio la materializzazione
congiunta o la polvere volante?
Dudley deglutì con forza.
-Sono pericolose?- chiese cauto.
-Mortali!- scherzò Harry.
-Credo sarebbe meglio un po’ di
polvere, ma non penso sia appropriato apparire nel salotto di tua zia così
all’improvviso. Ti conviene materializzarti in qualche luogo sicuro e arrivare
a Privet Drive a piedi.
-Giusto! Credi viva ancora lì la
sig. Figg?
-L’anziana signora che ci aveva
portati a casa dopo l’attacco di quei…fantasmi
grigi?- chiese Dudley che rabbrividì nuovamente al ricordo dei Dissennatori.
-Sì, lei…
-Se n’è andata…ma
casa sua è rimasta vuota. Nessuno l’ha mai comprata o affittata.
-Perfetto. Ci materializzeremo
lì! Ora sarà meglio andare, o si farà troppo tardi.
Harry tese una mano al cugino che
la prese quasi con timore. E un istante dopo si sentì trascinare via da un
vortice.
La casa di Arabella
Figg era immersa nell’oscurità. La desolazione dei
mobili lasciati scoperti e pieni di polvere lasciava intuire che da anni
nessuno metteva piede in quel luogo. Eppure nonostante tutto la sgradevole
puzza di cavolo che Harry sentiva da bambino quando trascorreva i compleanni di
Dudley da lei era ancora molto forte.
-Forza, andiamo!
Dudley annuì nel buio. Non sapeva
come avrebbe affrontato quel momento. Come avrebbe detto a sua madre cosa era
sua nipote…temeva che l’avrebbe trattata come anni
prima aveva trattato la sua unica sorella.
-Non avere paura, andrà tutto
bene!- disse Harry per incoraggiarlo. Uscirono nella strada deserta,
esattamente come lo era sempre stata. Un tranquillo quartiere della provincia
londinese. Fin troppo tranquillo.
La casa al numero quattro aveva
le luci del giardino accese, così come quelle del salotto. Si avvicinarono
lentamente, come se si dovessero preparare ad un attacco di sorpresa. Dudley
alzò la mano verso il campanello ma a mezz’aria la bloccò con un sospiro.
-Non posso…non
lo accetterà mai!
-Lo accetterà…vuole
troppo bene a Katy per perderla!
-voleva bene anche a sua sorella
prima di cancellarla dalla sua vita!- obiettò giustamente l’uomo.
-E’ completamente diverso!
-Davvero?- disse Dudley con uno
strano tono ironico che Harry non gli aveva mai sentito prima.
-Se sarai tu a parlargliene
vedrai che capirà! Quando si è trattato di mia madre, lei aveva ancora la sua
famiglia cui fare riferimento. Non era sola. Ora lo è…se
perde Katy e te, resterà da sola…non
credo lo desideri. Forse però è meglio se io resto qui fuori…non
vorrei surriscaldare l’atmosfera più del dovuto.
-No, Harry! Per favore, entra…
-Dud…
Harry non finì la frase perché la
porta si era aperta davanti a lui.
-Papà! Zio Harry! Che ci fate
qui?- una ragazzina poco più bassa di James era apparsa alla porta. Aveva la
stessa espressione di sua madre e Harry si ritrovò a pensare che per la
ragazzina era una fortuna. Era da qualche settimana che non vedeva sua nipote
eppure ai suoi occhi era diversa…forse sapere che era
una strega gliela faceva vedere sotto una luce completamente diversa?
-Katy!
Cosa ci fai alla porta?
-Ho sentito delle voci e ho
aperto!
-Quante volte ti ho detto che non
devi aprire a chiunque?
-Lo so, papà! Ma io sono una strega…
Harry sorrise. Sua nipote gli ricordava
molto Hermione in un certo senso. Sicura di sé e
delle proprie capacità.
-Shh! Non
l’avrai detto a nonna, spero!
-No, papà! Tranquillo! Non l’ho
fatto! Come mi avevi chiesto…anche se non capisco perché…in fondo non è una brutta cosa!
-Vedo che tua figlia è molto più
ragionevole di te!- commentò Harry sarcastico. Dudley sbuffò scocciato e fece
cenno a Harry e Katy di entrare. Ma l’uomo rimase
fuori.
-No. Non
entrerò…e tu sai bene che è meglio così. Ti prometto
che resterò qui fuori e se capirò che qualcosa non va entrerò a darti man forte…
Dudley capì che nulla di quello
che avrebbe detto avrebbe mai potuto far cambiare idea al cugino. Entrò con
passo leggero nell’atrio della sua vecchia casa e richiuse la porta dietro di
sé.
-Dudley!
Tutto bene? Cosa ci fai già qui? Credevo saresti passato almeno domani!
-Ciao mamma! Ehm…sì
dovevo passare domani, ma…
-Tua suocera non sta bene?
-Mia cosa?
-Scusa, non eravate tornati in
tutta fretta dalla Francia perchè la madre di Helena
stava poco bene?
-Oh, sì…sì…no,
sta bene!
-Era un falso allarme!- disse
Petunia quasi risentita. Harry che aveva incantato la parete del salotto per
poter sentire la discussione tra il cugino e la zia poteva immaginare Petunia
con il viso contratto per l’indignazione. Il suo Didino
aveva dovuto rinunciare alle sue meritate vacanze per nulla! O almeno così lei credeva…
-Lo sapevo…è
tutta colpa di tua moglie! Non ha un briciolo di rispetto per te! Farti correre
via così dalla Francia per nulla!- la rabbia di Petunia emergeva ad ogni parola.
Possibile che in una sola donna si potesse accumulare tanto odio verso
chiunque?
-Mamma! Smettila! Helena non
c’entra niente!- il tono di Dudley era stranamente serio e fermo. E Petunia se
ne accorse.
-E’ colpa mia…avrei
dovuto dirti tutto subito!- di nuovo la voce di Dudley si era incrinata. Harry
era sicuro che fosse terrore.
-Dirmi cosa, Dudley?
-Il vero motivo per cui siamo
tornati a casa così in fretta…non è successo nulla
alla madre di Helena. È per Katy che siamo tornati…
Seguì una pausa di silenzio in
cui Petunia fissò suo figlio con interesse e preoccupazione.
-Che vuoi dire? Katy sta bene…
-Sì, sta bene…ma
oggi Katy ha ricevuto…ha
ricevuto una lettera…da Hogwarts.
Una nuova pausa di silenzio
questa volta più lunga. Harry si rese conto di aver smesso di respirare. Stava
trattenendo il fiato per non perdersi nessun rumore, nessuna reazione.
-No! NO!- urlò alla fine Petunia
come in preda ad un attacco isterico.
-Mamma…-
tentò di intervenire Dudley, ma era tutto inutile.
-Tu…tu non
puoi permetterlo!
-Permetterlo? Mamma! Non è qualcosa
che si può decidere…lei è una strega, che noi lo
vogliamo oppure no! E questo non la rende diversa dalla Katy
che hai sempre tenuto tra le braccia!
Harry si ritrovò a pensare che
dopotutto Dudley aveva scelto le parole giuste per parlare con Petunia di Katy e del suo futuro. Ma la zia non sembrava pensarla alla
stesso modo!
-Non dire sciocchezze! Lei non
andrà in quella scuola di matti!
-Mamma! Ti proibisco di definire
mia figlia matta!
-Tu non capisci…
-Su questo hai perfettamente
ragione! Non capisco! Non capisco perché tu ti accanisca così tanto! Hai
lasciato che il tuo rancore per essere stata esclusa da Hogwarts
ti portasse via prima la tua unica sorella e poi il tuo unico nipote! Vuoi
ripetere lo stesso errore? Perché io non impedirò a mia figlia di seguire il
suo destino!
Petunia non disse nulla. Ma Harry
poteva immaginare distintamente la vena della tempia sinistra che pulsava come
impazzita.
-E a Eddie non pensi?- disse
infine la donna quasi con una punta di dolore nella voce. Come se pensare a
Eddie le ricordasse di quando lei era stata esclusa dalla vita magica di Lily.
-Su una cosa mamma hai ragione…zia Lily e i nonni ti hanno escluso dalla vita di
tua sorella, non hai mai fatto parte nemmeno lontanamente del mondo magico. E
questo è stato un loro errore…ma io non commetterò lo
stesso sbaglio con Eddie. Io non so se lui sarà un mago oppure no, ma so che
farà parte della vita di Katy…per questo sono qui! Li
porto da Harry…ci ospita a casa sua per la notte così
domani andremo tutti insieme a…oddio non ricordo come
si chiama, beh…andremo a fare spese per la scuola di Katy! E Eddie verrà con noi!
-Lo farai soffrire! Se lui non
potrà poi andare in quella maledetta scuola…
-Se così sarà gli spiegheremo che
non è meno speciale di Katy. Ma se tu respingerai Katy per quello che è, temo che sarà lei a sentirsi diversa…vuoi questo per lei? Credevo le volessi bene…
-Non essere sciocco! Certo che le
voglio bene! È per questo che non voglio che lei vada in quella scuola…
-E’ deciso che lei frequenti
quella scuola sin da quando è nata…e ci andrà. Ora
dobbiamo andare…Harry e Ginny
ci aspettano…spero verrai a salutare tua nipote prima
della partenza! Saremo a casa nei prossimi giorni…spero
farai la cosa giusta.
Dudley senza dire altro uscì dal
salotto lasciando sua madre in piedi senza fiato.
-Katy, Eddie…avete preparato le vostre cose?
-Certo, papà! Bene…andate
da zio Harry qui fuori…vi porterà da James, Lily e Albus. Dormiremo lì stanotte!
-Davvero?- chiese Katy entusiasta. Aveva un debole per zio Harry…forse perché sapeva fare tutte quelle cose strane con
la bacchetta…
-Davvero! Ora su…non
fatelo aspettare. Salutate la nonna prima di andare!
-Ciao nonna Tunia!-
dissero in coro i due ragazzini abbracciandola a turno.
-Ciao…-
mormorò lei vedendoli chiudere la porta alle loro spalle.
Ok,
lo so…lo so!
Sono
imperdonabile! Pubblico questo capitolo a mesi di distanza dal precedente e mi
scuso profondamente con tutti i miei lettori! Purtroppo non è stato un buon
periodo (lavoro, scuola, studio) e temo che sarà così per i prossimi due mesi,
ma cercherò di postare la conclusione di questa storia il prima possibile!
Vi
anticipo sin da ora che il prossimo sarà l’ultimo capitolo…ma…è
già iniziata la stesura del seguito incentrato principalmente sulle storie
della nuova generazione. Lascerò i genitori sullo sfondo! Ho dato loro
abbastanza spazio in questa storia, mi pare.
Ora,
vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto e recensito lo scorso capitolo,
in particolare:
- Sev_the_best: sono molto felice che la storia ti sia piaciuta. Sono veramente mortificata per l’enorme ritardo con cui pubblico il seguito, ma purtroppo la vita babbana ha preso il sopravvento! Spero ti piaccia anche questo capitolo!
- Kitty F: mi scuso anche con te per il ritardo, sperando che il nuovo capitolo ti sia piaciuto. Dudley & co. Mancavano da un po’ e mi sembrava giusto farli rientrare prima della fine!
- Pagnottella: spero ti piaccia anche questo capitolo incentrato sulla famiglia Dursley…in fondo Dudley mi sta simpatico e credo che una nipote strega per Petunia sia veramente una durissima prova da sopportare! Vedremo come si comporterà.
- Shini5: eccome se ho pensato di stampare la storia, ma purtroppo non si può fare…i personaggi sono di proprietà di J.K.Rowling e qualsiasi utilizzo al di fuori di siti come EFP è penalmente e civilmente perseguibile (è l’avvocato che è in me che sta parlando). Ciò non toglie che dopo aver pubblicato l’ultimo capitolo di questa saga vedrò di stamparne una copia tutta mia cercando di renderla il più simile possibile ai libri della Rowling. La metterò nella mia libreria proprio vicina al cofanetto dei 7 harry potter!
- Marty-youchy:prima di tutto grazie per i complimenti. Comunque, sì…molti episodi o sentimenti sono assolutamente tratti dalla realtà (mia o di persone che mi circondano). Forse è per questo che mi riesce bene descriverli! Quanto al seguito sarai accontentata…è in preparazione una storia sulla new generation principalmente incentrata sui giovani Potter, Weasley e Malfoy…nonché il nostro Teddy. Spero di cominciare a pubblicarla in primavera! Spero seguirai anche quella!
- Fata Blu: sono felicissima di conoscerti e di ricevere i tuoi consigli. Quanto agli errori di battitura purtroppo hai ragione. All’inizio cercavo di far rileggere i capitoli ad amici e parenti per una correzione, ma poi si sono stufati pure loro (e li capisco, poveri). Quanto ai puntini di sospensione, come dici tu è una questione soggettiva: li uso molto per dare l’idea del fluire dei pensieri e delle sensazioni, ma capisco che possano dare fastidio a chi non piacciono. Cercherò di limitarli nelle prossime storie e nei prossimi capitoli!
- Maia96:la tua recensione meriterebbe una risposta lunghissima! Innanzitutto grazie per i complimenti e per l’analisi della mia storia. Devo ammettere che anche io non sono una fan delle Dramione, ma è stato divertente scrivere di loro proprio perché sono improbabili come coppia! Ma ti assicuro che era solo un modo per movimentare la situazione troppo statica tra Hermione e Ron: dovevo pur far succedere qualcosa, no? Invece Luna e Neville mi piacevano, ma la Rowling ha deciso che non sarebbero mai stati una coppia: e chi sono io per contraddirla? Quindi mi è toccato farli lasciare con mio sommo dispiacere! E infine i salti temporali, purtroppo necessari: narrare 19 anni interamente non era neanche lontanamente possibile! Sarebbe stata una tortura per i miei poveri lettori! Ma come vedi ho cercato di coprire come meglio ho potuto questo lungo arco temporale…adesso non mi resta che chiudere con l’epilogo (anche se doloroso) e darti appuntamento al seguito se ti interessa sapere cosa succederà dopo! E in ogni caso sto già pubblicando una storia che oltre a coprire gli anni di Hogwarts tratterà ancora dei 19 anni di buco: è tutta incentrata su Ginny, in modo che gli stessi eventi già narrati dalla Rowling (più altri di mia invenzione) siano visti con gli occhi di un diverso personaggio!