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Autore: EliScrittrice89    20/01/2011    3 recensioni
Siamo stati in classe insieme per tutto il liceo e all'inizio era un ragazzo come un altro per me...Ho cominciato a provare qualcosa per lui quando una nostra compagna ha detto a noi ragazze che voleva provarci con lui, non so spiegare cosa provai, so solo che mi dava fastidio e facevo di tutto per non farla avvicinare troppo...In quinto, ormai grande, decisi di smetterla con quell'atteggiamento cretino e provai a riavvicinarmi. In poco tempo fu come se non fosse mai successo niente tra noi, l'immenso sentimento che provavo per lui era sempre presente, ma ormai avevo deciso di ignorarlo, volevo solo che lui mi fosse di nuovo amico...Ci siamo rincontrati lo scorso anno e dire che è stato un caso è dir poco...Era una sera e quelle pazze delle mie amiche mi avevano appena lasciato sotto il cancello di casa e mentre stavo attraversando la strada vidi una macchina correre a velocità elevata. Rimasi pietrificata dal terrore e lo stridio dei freni mi ridestò dal trance cosicché cominciai ad inveire come un ossessa contro quel pirata della strada. Tre secondi dopo lui scese per vedere come stavo e rimanemmo tutti pietrificati, io, lui e le mie amiche che già avevano visto il mio funerale...e da allora divenimmo inseparabile. Ancora oggi mi sembra così strano che noi due possiamo essere legati da un tale affetto...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Ehi ragazzi ma Chri?” chiedo ai miei amici quando li raggiungo al bar.
“Non c'è.”
“Di nuovo?” chiedo scocciata e loro annuiscono. Oh insomma! Va bene che ha la tipa, ma adesso sta superando tutti i limiti!
“Che ci vuoi fare Isa?”
“Ah no niente, però un po' mi scoccia.” dico incrociando le braccia sotto al seno e le mie amiche mi guardano per un secondo stranite, poi sento il mio telefono suonare ed estraendolo mi incupisco nel vedere chi è.
“Ehi straniero ma dove piffero sei?”
“Tesoro mio ciao, lo so scusami ma non ce la faccio a raggiungervi.” mi dice mortificato e io mi infurio ancora di più.
“E si può sapere di grazia il perchè?”
“Sono dall'altra parte di Roma con il fratello di Miki, ho dovuto fare una consegna urgente.”
“Ma che stress però Chri! È da un po' che non ci vediamo e tu dai buca?!”
“Lo so e mi dispiace sul serio, però non è colpa mia!” fingo di crederci e gli dico che è perdonato, poi vedo Ire fare dei gesti strani, così scusandomi sposto il telefono dall'orecchio, coprendo con la mano il microfono.
“Che c'è?” chiedo poi alla mia amica.
“Ricordagli della cena di classe di domani.” mi dice lei e a me torna in mente l'appuntamento annuale con gli ex compagni di classe.
“Oh già vero!” esclamo e riporto il telefono all'orecchio. “Tesoro ascoltami! Ti ricordi vero che domani abbiamo la cena di classe?”
“Certo che me lo ricordo. Marika mi avrà mandato tremila messaggi per chiedere conferma.” mi dice ridacchiando e io mi unisco a lui. Marika era la nostra rappresentante di classe, maniaca della precisione e del controllo, e ancora oggi tende a voler avere tutto sotto controllo.
“Quindi ci sarai?”
“Che domande fai? Ovvio che ci sarò.” mi dice e sembra ferito da tale domanda.
“Promesso?”
“Certo che sì. Cascasse il mondo io verrò e saremo io e te, come sempre piccola.” mi dice dolce e il cuore perde un battito, perchè mi fai sempre questo effetto?
“Perfetto, allora a domani.” dico felice prima di chiudere la conversazione.

*

“Pronto?”
“Ehi ma che fine hai fatto?” chiedo cercando di contenere la rabbia che si è impossessata di me.
“Sono da Michela, perchè?” mi risponde innocente e sento l'ira arrivare alle stelle... Michela, Michela, sempre e solo Michela da due settimane a questa parte.
“Ma come perchè? Non ti ricordi che stasera abbiamo la cena di classe?”
“Oh... porca paletta è vero! Isa ti prego perdonami ma stasera non posso, Miki ha già preparato tu...”
“Ma come non vieni? Mi lasci da sola? Me lo avevi promesso Chri!” dico lagnosa, non ci posso credere che mi sta dando buca, non è mai successo che saltassimo un appuntamento, sopratutto di gruppo, e mai è successo a causa di un ragazzo o, come in questo caso, di una ragazza.
“Dai tesò mica succede niente se per una volta non vengo, tanto mica sei sola! Ci sono Luca, Irene e...”
“Si ma non ci sei tu.” dico risentita e lui rimane in silenzio.
“Beh porta Matteo allora.” mi dice poi e rimango senza parole. Matteo? Porta Matteo? Ma che diavolo di risposta eh porta Matteo?
“Ma che c'entra lui con noi scusa? Che diavolo dici?”
“Beh è il tuo ragazzo no?”
“Chri ma sei fumato? Che cazzate stai dicendo? Matteo non è il mio ragazzo.”
“Beh scusami, ma questa è l'impressione che date.”
“Oh beh e allora tu non puoi venire con la tua Miki? È la tua ragazza no?” gli domando facendogli il verso.
“È la mia ragazza è vero, ma non possiamo venire.” alla sua risposta mi gelo, la sua ragazza? Ha detto che è la sua ragazza?
“Sul serio?” chiedo in un bisbiglio che difficilmente credo si possa udire.
“Sì, ci siamo messi insieme la scorsa settimana.” mi risponde glaciale e il mio cuore perde un battito, mentre la testa prende a girare vorticosamente.... Si sono messi insieme la settimana scorsa, si sono messi assieme e io non ne ho saputo niente, non sono stata la prima a cui lo ha detto...
“Oh beh allora auguri.” dico in trance e sono pronta a chiudere la conversazione.
“Isa non attaccare!” mi grida, evidentemente sono prevedibile.
“Che c'è ancora?”
“Mi dispiace ok? Mi dispiace di essere stato così antipatico, mi dispiace di non venire stasera e mi dispiace di non averti detto di me e di Michela.”
“Le scuse non bastano Christian, evidentemente io e te non siamo portati per essere amici.”
“Ma che cazzo dici?” chiede allibito.
“È così, lo dimostra il fatto che ci abbiamo provato milioni di volte, ma poi ci siamo sempre persi, lo dimostra che io di questa Michela non conosco niente, ho saputo da altri che la stavi frequentando e ora sto scoprendo con una settimana di ritardo che ti ci sei messo assieme.”
“No no ti stai sbagliando! Lo so ho sbagliato a non dirti subito di lei, ma stavolta se non ho condiviso con te questa cosa è perchè tu non ci sei mai.”
“Ah ora sarebbe colpa mia?”
“No!... Sì... Oh insomma, non riusciamo più a vederci come una volta da quando Matteo è entrato nella tua vita.”
“Scusami tanto se provo a costruirmi una vita anch'io! E comunque lui non c'entra nulla, sei tu che sono due settimane che sei sparito, quando ci siamo tutti fai una fugace apparizione e poi con delle scuse sempre meno probabili te ne vai, quando ci sentiamo per telefono le nostre conversazioni durano si è no cinque minuti, quando ti chiedo di vederci mi dai sempre buca... Questo non mi sembra colpa di Matteo!”
“Perdonami.” mi sussurra e sento le lacrime agli occhi... No, non può chiedermi questo...
“Mi dispiace Chri, ma stavolta la vedo dura.”
“Isa non può fini...”
“Finire? Cosa Chri? Non ti sto lasciando...” lo interrompo sarcastica.
“Ecco perchè non volevo che tu sapessi di Michela! Te ne stai andando! Te ne stai andando di nuovo!” mi grida, e stavolta sembra furioso.
“Ma che dovrei fare scusa! Accettare come se niente fosse il fatto che quello che dice di essere il MIO migliore amico si è fidanzato e che io non ne so niente?” grido in risposta.
“No che non devi! Arrabbiati, urla, incazzati come una iena, ma non te ne andare! Non puoi fare così tutte le volte che avrò una ragazza.” la sua risposta mi fa ribollire il sangue.
“Ma chi ti credi eh? Ti senti Dio sceso in terra solo perchè due anni fa ero innamorata di te?!”
“No, non è que...”
“Stai zitto. Sei veramente un coglione Christian. Sono ferita perchè non sono stata la prima a saperlo, non perchè sei fidanzato. Per me è questo il concetto di migliore amico.”
“Isa...”
“Ora devo andare, Ire mi sta chiamando, passa una buona serata.” dico glaciale attaccando immediatamente. Scendo le scale di corsa e sento le lacrime pizzicarmi gli occhi, così quando esco dal portone e trovo Irene ad aspettarmi non riesco a contenermi e scoppio a piangere.
“Ma che succede?” esclama lei venendomi incontro.
“Lui... stronzo... innamorata.... fidanzati... non l'ho saputo...” farfuglio in preda ai singhiozzi e lei mi abbraccia.
“Tesoro così non capisco nulla... cerca di calmarti...”. Passo dieci minuti sfogando la mia rabbia, la mia delusione e il mio dolore per quel coglione patentato tra le braccia della mia migliore amica, che come un rifugio sicuro mi riparano e consolano, poi quando finalmente le lacrime si prosciugano ci dividiamo e con voce roca a causa del pianto le dico:
“Non voglio più avere a che fare con Christian.” lei sbarra gli occhi e quando ritrova l'uso della parola parte con il terzo grado, così rimanendo glaciale le spiego per filo e per segno la nostra conversazione sottolineando le frasi che più mi hanno ferito e alla fine trovo Irene d'accordo con me, è furiosa anche lei per non essere stata informata della novità.
“Arrivate a questo punto non mi pare il caso di andare alla cena.” conclude e io mi trovo ad annuire, mi sporgo verso lo specchietto della sua macchina e quasi mi spavento per l'aspetto orribile che ho, il trucco mi è praticamente arrivato al mento. Il mascara ha lasciato profondi segni neri selle mie gote, i miei occhi sono ancora lucidi e gonfi, il naso è arrossato, le guance sono bianche... Dopo il mio attento esame mi volto di nuovo verso Ire.
“Beh io chiamo Luca, tu avverti Ale, che la passiamo a prendere.” le dico e lei annuisce. Cinque minuti dopo siamo già sulla strada per casa di Alessandra e quando sale in macchina Irene le spiega cosa sia successo, sconvolgendo anche lei.
“Ma non ci posso credere! Fidanzati?”
“Eh sì, da una settimana ormai.”
“Ma che figlio di trota!”
“Puoi dirlo forte sorella.”
“E tu cosa gli hai detto?” chiede poi rivolgendosi a me.
“Che non voglio più avere niente a che fare con lui.” spiego semplicemente.
“Ne sei proprio sicura?” mi chiede e sembra incerta.
“Certo. Ci ho provato ad essere sua amica, ma lui non me lo ha permesso, sono passata sopra a tante cose, ora se permetti ne ho le palle piene. Non ci si può prendere in giro, io e lui non siamo amici.” a queste mie parole entrambe sussultano, forse pensano che sia troppo dura, ma sono troppo ferita e delusa, non posso cambiare idea su questo.
“Che vogliamo fare ora quindi?” chiede Irene per spezzare un po' la tensione.
“Che ne dite di andare da Matteo e dagli altri?” provo a chiedere e Irene mi guarda stralunata.
“Se non vi va...”
“No non è questo, solo che ripresentarsi lì dopo tutto questo tempo...”
“Di che ti preoccupi? C'è Matteo, Cri, Lele...”
“Appunto...”
“Non farti paranoie stupide, sono stata da loro qualche sera con Matteo e tutti mi hanno accolta a braccia aperte, spesso mi hanno chiesto di tornare con voi, quindi saremo le benvenute.”
“Sei tornata alla Torre?” chiede Ale sorpresa.
“Sì un po' di sere. Che credete? Che io e Matteo passiamo tutto il tempo a tubare come due piccioni? A volte siamo stati con i suoi amici perchè non mi sembra giusto che sia solo lui a stare con i miei.” spiego e loro annuiscono.
“Beh comunque che ne dite invece di andare in un pub solo noi tre e starcene un po' da sole? Mi sembra un secolo che non usciamo da sole.”mi risponde e riflettendoci forse ha ragione, con l'arrivo di Chri, Luca, gli altri e ora anche di Matteo ci stiamo un po' perdendo, ci vediamo e sentiamo spesso, ma sono rare le volte in cui siamo solo noi tre, così dopo essermi scambiata uno sguardo d'intesa con Ire annuisco e cambiamo direzione, dirigendoci verso un vecchio pub che frequentavamo un tempo.
Quando arriviamo mando un messaggio a Matteo, giusto per informarlo del cambio di programma, e noto invece con disgusto che ho tre chiamate perse e cinque messaggi di Christian, la vibrazione qualche volta serve allora. Cancello tutto e quando sto per riporre il telefono in tasca lo sento di nuovo vibrare, guardo il display decisa a non rispondere, ma quando leggo il nome cambio idea e accetto la chiamata.
“Pronto?”
“Come mai questo cambio di programma?” mi chiede con voce calma il mio interlocutore e io subito sospiro rilassata.
“Una storia lunga, ti spiego tutto domani.” dico mentre vedo le ragazze sbracciarsi per indicarmi che stanno entrando, annuisco loro e mi accendo una sigaretta.
“Va tutto bene piccola?” adoro quando mi chiama così... a dire il vero lo adoro e basta, ma questo è superfluo.
“Beh diciamo di no, ma non preoccuparti, sono con le ragazze, siamo al “Devil Kiss” ci prendiamo qualcosa da bere, ci facciamo due chiacchiere come ai vecchi tempi e poi andiamo a casa.”
“Vuoi che venga da te dopo, così ne parliamo bene?” mi chiede premuroso e io sorrido, o almeno ci provo, poi sento uno strano suono provenire dal telefono e guardandolo vedo che ho un avviso di chiamata, lo stronzo sta provando a chiamarmi, di nuovo.
“Oh merda!” esclamo scocciata.
“Che succede?” chiede lui sorpreso e io mi maledico per la mia stupidità.
“No niente scusa, ho l'avviso di chiamata.”
“E chi è?”
“La causa del mio cambio di programma.”
“Lo sai vero che non capisco il linguaggio in codice.”
“Lo so, ma prometto che domani saprai tutto.”
“Okay mi fido, ora vai dalle tue amiche, conoscendole staranno già inventando nomignoli buffi da affliggerti visto la tua assenza.” mi dice ridacchiando e io mi unisco a lui... Aaah Matt ma come fai ad essere così speciale?
“Perfetto, ci vediamo domani e scusa per questo strano comportamento.”
“Non devi scusarti, avrai i tuoi buoni motivi. A domani cucciola, mi raccomando fai la brava.”
“Certo tesoro mio, un bacio.” gli dico riacquistando un minimo di dolcezza e riattaccando. Quando finalmente raggiungo le ragazze al tavolo le vedo fare sorrisini maliziosi.
“Pucci pucci come stai?”
“Ciccino patafrulloso ti sono mancata??
“Ma mi pensi?”
“Ma quanto mi pensi?” cominciano a fare con voce da oche e io scoppio a ridere spingendo entrambe.
“Ma smettetela sceme! Gli ho solo detto che non ero andata alla cena, ma a bere con le mie migliori amiche.” dico difendendomi e tutte e tre scoppiamo a ridere, la prima e vera risata della serata. Prendo il telefono dalla tasca e lo poggio sul tavolo, accanto a me, vizio che ho da quando ero una ragazzina che usciva le prime sere, lo mettevo accanto a me terrorizzata all'idea che mia madre mi potesse chiamare per sapere dov'ero e io non lo sentissi, e con mio grande disappunto vedo che di nuovo sta vibrando.
“Chi è?” mi chiede Irene che ha seguito il mio sguardo.
“Prova ad indovinare?” sputo acida.
“No non ci credo! Che coraggio!” esclama Ale sporgendosi verso l'i-phone bianco che continua a vibrare.
“Quando l'ho preso per chiamare Matt c'erano già tre chiamate e cinque messaggi.”
“E che dicevano?”
“Non lo so, ho cancellato senza leggere.”
“Sempre la so...” scuote la testa Ale.
“Eh no! Non ci provare! Qualsiasi cosa ci sia scritta non cambia la cosa, non si aggiusta tutto con un messaggio!” la zittisco e lei si trova ad annuire d'accordo. Il telefono finalmente si spegne, ma poi dopo pochi secondi ricomincia, stavolta però è un messaggio, decido di ignorare e chiamo il cameriere per poter ordinare. Da quando ordiniamo fino a che non arrivano le nostre bibite ricevo altre quattro chiamate e tre messaggi che io non leggo, poi il signorino cambia gioco, prova con i telefoni delle ragazze, ma anche loro come me non rispondono... Decidiamo che la cosa migliore sia metterli nelle borse e proviamo a godere della serata che ci rimane.
“Allora signorina, torniamo su di te!” esclama Ale a voce alta, troppo alta, segno che i tre shortini che ha bevuto stanno facendo effetto, puntandomi un dito contro e facendo ridere me e Ire.
“Dimmi tutto.”
“Che mi dici di Matteo?”
“Che devo dirti?”
“Lo ami?” mi chiede sempre meno lucida ma invece di sorridere torno seria... Lo amo? Che parolone...
“Non credo, però mi piace, tanto.” dico seria e Irene mi guarda.
“Vi siete baciati?”
“No.”
“Ma perchè? Cioè vi frequentate da un mese e ancora non vi siete baciati!” esclama sorpresa e io rimango allibita da tale accanimento.
“Ale non c'è mai stata occasione.”
“Non lo vuoi baciare?” mi chiede sospetta.
“Ma che dici! Ovvio che voglio baciarlo ma...”
“Ma pensi ancora a Christian.” dice seria stavolta e a me escono gli occhi di fuori. Cosa??? Pensare ancora a Christian? Ma stiamo scherzando!!
“Ovvio che no!” esclamo infatti e le mie due migliori amiche mi guardano scettiche.
“Ne sei sicura tesoro? Cioè lo sai che ho sempre rispettato le tue scelte e che su questa vostra ultima discussione hai tutto il mio appoggio, ma tu sei proprio sicura che tutta questa rabbia verso Michela non sia altro che gelosia?” mi chiede seria Irene e io mi metto a pensare seriamente alle sue parole... Possibile che abbia ragione? Possibile che nonostante gli anni, lui sia ancora il padrone incontrastato del mio cuore?
“Io...” non so davvero come continuare la frase “Non lo so ragazze, non so davvero cosa provo per Chri, so solo che mi sento ferita e umiliata per queste sue ultime scelte... e poi c'è Matteo.”
“Già Matteo... Devo forse ricordartelo io che anche due anni fa sembrava che morissi per lui, ma poi quando hai rivisto Christian hai ritratto tutto?”
“Ehi ma tu da che parti stai? Quasi quasi ti preferisco sobria, sei più divertente.” commento piccata in viso e Alessandra mi guarda dispiaciuta “Comunque lo so, solo che questa volta è diverso. Matteo mi piace sul serio, lo sto conoscendo, quando sto con lui mi dimentico delle ferite che mi provoca Christian. Mi sento protetta e viziata da lui...”
“Vivi quello che ti sta capitando tesoro... Poi più in là capirai tutto.” conclude Irene prima di riordinare da bere.

*

Sono passati sette giorni da quella sera e sono sette giorni che non sento il mio ex migliore amico, o per meglio dire, evito di sentirlo. Continua a tartassarmi di squilli, chiamate, messaggi, si è anche presentato a casa e a lavoro, ma gli ho chiaramente detto che non voglio averci più niente a che fare. Stavolta è davvero grosso il guaio che ha fatto.
Il dolore per la “perdita” del mio migliore amico la sto affrontando con Matteo, che da quando gli ho raccontato la storia non fa che essere più gentile che mai. In questi giorni ci stiamo vedendo ancora più spesso, la sera siamo sempre insieme, andiamo alla Torre, scherziamo con i suoi / miei amici, quando non ho il pomeriggio occupato mi accompagna addirittura per negozi comprandomi delle cose che mai vorrei che comprasse...
Oggi è uno di quei giorni:
“No dai Matteo ti prego.”
“Ma perchè no scusa? Dai mi fa piacere!”
“Lo so e ti ringrazio ma questo è davvero troppo! È il quarto paio di jeans che mi compri!” esclamo scioccata.
“Questa è l'ultima volta promesso.” mi dice con sguardo da cucciolo e così mi ritrovo con l'ennesimo regalo da parte sua. Carichiamo le mille buste in macchina, la sua come sempre, e saliamo a bordo, decisi a tornare a casa. Il tragitto in macchina procede silenzioso, forse fin troppo, non sono abituata a questo suo mutismo e lo guardo sorpresa... Ma che gli prende? Poco dopo lo vedo armeggiare con il contenitore di cd ed estrarne uno che subito mette nello stereo. Nell'abitacolo si diffondono le note di “Mia” dei Modà e lo guardo sempre più sorpresa mentre inizia a canticchiarla.
Okay è ufficialmente strano oggi!
Quando arriviamo sotto al cancelletto di casa mia, invece di accostare per farmi scendere, lo vedo parcheggiare e spegnere la macchina, mi volto con gli occhi sbarrati e mentre spegne lo stereo, senza guardarmi mi dice semplicemente che vuole accompagnarmi al portone. Acconsento stranita e una strana ansia mi pervade. Che deve dirmi per accompagnarmi al portone?
Usciamo dalla macchina e prendendoci per mano ci dirigiamo al mio portone. Quando ormai siamo lì di fronte con la mano libera frugo nella borsa alla ricerca delle chiavi, mentre lui continua a fissarmi e quindi a mettermi ansia.
“Isabella devo parlarti.” mi dice finalmente e sto per avere un collasso nel sentirlo chiamarmi con il nome completo
“Dimmi.” dico flebile e lui sembra riorganizzare le idee.
“Beh non è semplice.”
“Ti prego fai in fretta, sto morendo.” riesco a mormorare e lui spalanca gli occhi.
“Isa ci conosciamo da un po' ormai, e non parlo solo degli anni, anche perchè ai tempi della Torre ci salutavamo appena.”
“Beh non di certo per colpa mia.” dico in mia difesa.
“Lo so, a quei tempi avevo in testa solo Caro e le altre non le guardavo neanche di striscio.” mi dice con un sorriso ma io non ricambio... Che c'entra ora tutto questo?
“Okay forse mi sto dilungando un po' troppo. Il punto è questo Isa, io non sono bravo con le parole, soprattutto con questo tipo di parole e non vorrei dire qualcosa di sbagliato...”
“Matteo frena! Non ci sto capendo nulla. Respira, riorganizza il discorso ed esponilo.” gli dico mettendogli una mano sul mento e facendo scontrare il verde del mio sguardo con il suo azzurro. Lui sembra calmarsi all'istante e mi guarda come in trance.
“Ti amo.” mi dice poi e io mollo la presa allontanandomi di un passo, sono troppo sorpresa.
“Cosa?” mormoro con voce inesistente credendo di aver sentito male.
“È così, ho creduto che fosse solo semplice interesse, ma più ti sentivo, più uscivo con te e più avevo voglia di avere di più. Quando stiamo insieme per me il resto del mondo non conta. Tu per me sei unica, sei un raggio di sole che brilla di luce propria, vederti in mezzo ai miei amici, il modo in cui sai tener loro testa mi rende fiero, vedere come ti guardano i ragazzi quando usciamo mi rende orgoglioso di esserci io al tuo fianco e di poter dire che sei, almeno in parte, mia. Da quando ti conosco non ho voglia di andare in giro a far danni, penso sempre a te, desidero solo te, i tuoi occhi, le tue labbra, la tua voce... Mi sono innamorato di te Isa.” mi dice accorato e sento gli occhi inumidirsi.
“Oh Matteo...”
“Lo so che probabilmente non ricambi, ma dovevo dirtelo...”
“No!” urlo improvvisamente e lui mi guarda sorpreso. “Cioè non lo so... Io... Matteo quello che sento per te non è amore ne sono sicura.” dico cercando la sua attenzione ma vedo il suo sguardo spegnersi. “O almeno non ancora. Quello che mi lega a te è un sentimento profondo, non lo posso ancora definire amore, ma è sicuramente un sentimento forte.” gli dico con un sorriso e lui dopo aver sbarrato gli occhi mi si avvicina lentamente.
“Quindi se io adesso ti chiedessi di diventare la MIA ragazza, tu cosa risponderesti?” mi chiede quando ormai sono con le spalle al muro e lui mi è praticamente di fronte con un braccio poggiato al muro.
“Beh... Direi che era ora che me lo chiedessi.” gli dico sorridendo, così lui si unisce al mio sorriso e lentamente avvicina il suo viso al mio.
Ci sfioriamo piano, timorosi nel conoscerci, e dopo qualche contatto leggero, lui porta una mano sulla mia vita e l'altra dietro il mio collo avvicinandomi a sé e approfondendo il contatto. Sento la sua lingua accarezzarmi il palato, i denti, cercare e rincorrere la mia lingua, così con un gemito gli do libero accesso portando le mie di mani alla sua nuca...
Beh ne è valsa la pena aspettare, non c'è che dire!

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Ciao ragazze!

Lo so lo so questa storia l'aggiorno sempre di sera tardi, ma che ci posso fare se a me l'ispiration viene così? u.u
Rgazzuole come vi va questo 2011? A me se vi interessa na merdina totale (-.-), però vabbè ci sono ancora undici mesi da vivere, quindi forza e coraggio! u.u
Allora che succede qui? 
Ah sì! Isa e Chri litigano, Isa lo manda molto elegantemente a cagare e pooooi si mette con Matteo *_______* 
Che dite per voi durerà? E tra Chri e Miki?.....................................
Bah io non lo u.u
C'è una cosa che vorrei chiedervi, secondo voi sono troppo scontata, noiosa... oppure i capitoli sono troppo lunghi? 
Perchè ho visto che di letture ce ne sono parecchie, ma come sempre le recensioni scarseggiano... 
Ora, non vorrei sembrà una sfigata, però a volte un parere, anche se solo negativo, può aiutare a migliorare... 
Quindi se qualcuno vuole scrivermi che la storia fa schifo è il benvenuto almeno avrò più voglia di migliorarmi!!
VI PREGO RAGAZZE, DITEMI SINCERAMENTE CHE PENSATE DI QUESTA MIA STORIA SU u.U
FATE LE BBBBUOOONEEE!! *____________*
Vi aspetto eh! 
Un bacione
Elisa

   
 
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