Back From The Future
Capitolo 12
Gibbs sentì degli spari.
Nello stesso istante qualcuno lo spintonò via. Una persona... no erano due...
Due paia di mani lo spinsero al riparo dietro di loro, mentre qualcun altro rispondeva al fuoco.
Tre persone. I suoi tre agenti. No, in realtà erano due... due di loro erano la stessa persona... che confusione...
Tutto durò pochi secondi, ma sembrò un'eternità. Quando tutto finì c'era di nuovo silenzio.
Gibbs si guardò intorno. Sembrava tutto a posto, a parte un cadavere con un fucile, che si intravvedeva poco lontano.
No, non era tutto a posto. Qualcuno dei suoi agenti era a terra. Ma chi?
Gibbs: "Che succede?" chiese, non appena si rese conto della situazione.
McGee: "Tony..." rispose, a mezza voce.
A quel nome, Gibbs scattò verso gli altri due. Uno era accasciato a terra, mentre l'altro lo stava soccorrendo. L'uomo li guardò: a terra c'era Anthony, l'Uomo del Futuro. Aveva la maglia insanguinata e respirava a fatica, e... che strano, non aveva notato prima quella cicatrice lineare sul viso. Osservò Tony, che stava tamponando la ferita all'altro, e capì: aveva mezzo volto coperto di sangue a causa di una leggera ferita con i bordi bruciati sulla sua guancia. Aveva evitato un proiettile per un pelo, procurandosi però una brutta ferita. Aveva bisogno di andare in ospedale al più presto, ma ora c'era un affare più urgente.
Gibbs: "Tony..." cominciò.
Tony: "Si è messo sulla traiettoria del proiettile rivolto a te, Capo..." spiegò, continuando a tamponare.
Gibbs guardò Anthony.
Anthony: "Ti ho salvato la vita..." sussurrò, con un filo di voce, abbozzando un sorriso.
Gibbs: "Sì, ma non c'era bisogno che te lo beccassi al mio posto" lo rimproverò.
Anthony: "Ma ho cambiato il futuro..." rispose "ora posso morire in pace..."
Tony: "Morire? No! Tu non morirai!" esclamò, arrabbiato e quasi in lacrime.
Anthony: "Troppo tardi... dovevi dirmelo prima..." scherzò, con voce ancora più bassa, poi continuò "Abbi cura di nostra moglie e nostra figlia, Tony..." poi chiuse gli occhi.
Tony: "NO!" urlò, cercando di fargli un massaggio cardiaco.
McGee: "Tony... è andato... è inutile che..."
Tony: "NO! LUI NON DEVE MORIRE!"
Continuò il massaggio finchè non successe una cosa strana: il corpo del vecchio Anthony scomparve sotto i loro occhi, e fu come se non ci fosse mai stato.
Tony guardò il vuoto davanti a lui.
Tony: "Ma che..." cominciò, confuso.
Gibbs: "Ha cambiato il futuro. Tu non farai il suo viaggio. Hai completato la missione." spiegò.
Il suo secondo lo guardò. Aveva gli occhi lucidi e l'aria disperata.
McGee: "Porto Tony in ospedale, Capo?" chiese, cercando di distrarre gli altri due da ciò che era appena successo.
Gibbs: "Va bene. Io resto qui ad aspettare che arrivino gli altri agenti per i rilevamenti." rispose, poi li mandò via.
Due ore dopo raggiunse gli altri in ospedale. Tony era seduto sul letto, teneva stretta Ziva e le carezzava la pancia. Aveva l'aria sconvolta, resa ancora più drammatica dal cerotto che copriva il taglio sulla guancia destra. La moglie cercava di consolarlo.
Gibbs: "Tutto bene?" chiese, preoccupato.
Ziva: "Gli hanno messo otto punti di sutura." rispose, carezzando i capelli del marito.
Gibbs lo guardò.
Gibbs: "Ha fatto il suo lavoro, Tony."
Tony: "Si, ma..."
Gibbs: "Sapeva che era una missione suicida. Tu faresti lo stesso per la tua famiglia, e lui era te, lo sai."
Tony non rispose, si limitò ad abbracciare meglio sua moglie, per sentire la figlia che si muoveva dentro di lei. Il Capo aveva ragione: avrebbe fatto qualunque cosa per loro.
CONTINUA...