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Autore: Ashleigh    23/12/2005    9 recensioni
Nell'arco di venti anni molte cose cambiano tra le sorelle Evans. Una serie di brevissime scene che mostrano questa evoluzione.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una raccolta di momenti tra due sorelle

12 Aprile 1962

 ‘Sve’liati, Petunia!’ ordinò giocosamente una bambina, che non poteva avere più di tre anni, alla sorella, addormentata e coperta da una decina di piumoni-o almeno così sembrava alla piccola. ‘Sve’liati!’

'Cosa c'è?' chiese Petunia assonnata. 'Che ore sono?'

'Le otto!' esclamò Lily. 'L'ha detto papà!'

Lily Evans era una bella bambina, con un viso gentile e intelligente, capelli rosso scuro-che teneva sempre raccolti nelle treccine che le faceva la madre-, e incredibili occhi verdi: tutti le dicevano che somigliava tanto a suo padre.

Petunia Evans era molto diversa dalla sua sorellina: i suoi lineamenti, nonostante avesse solo sei anni, non erano delicati come quelli della sorella, i suoi capelli erano biondi, e i suoi occhi blu, e tutti le dicevano sempre quanto somigliasse alla sua nonna materna, una vecchia bisbetica scozzese: non era proprio un bel complimento.

Nonostante Petunia provasse un po’ d’invidia per questo motivo nei confronti di Lily, era anche vero che le due si adoravano.

Lentamente, Petunia riemerse dalla montagna di coperte e si stiracchiò.

Lily sorrise al vedere la sua faccia mentre sbadigliava, così Petunia decise di farle un pò di solletico: Lily era probabilmente la ragazzina più sensibile al solletico che esistesse in Gran Bretagna.

‘Cosa vuoi, Lily?’ chiese Petunia, continuando a solleticare la bambina.

‘Mamma…ha detto che c’è la ‘olazione,’ spiegò la bambina, quando la sorella smise di solleticarla.

‘Bè, io mi prenderò la parte migliore!’ annunciò Petunia ridendo, e velocemente si alzò dal letto e uscì dalla stanza.

‘Non ‘ale!’ esclamò Lily, correndo dietro di lei, e ridendo.

 

3 Settembre 1963

‘Guarda, c’è la signorina Pomodoro!’ annunciò Martin Chins, un ragazzino piuttosto antipatico, riferendosi ai capelli della piccola Lily.

‘I miei capelli non sono come i pomodori!’ ribattè la bambina, offesa.

‘Ah no?’ disse il ragazzino sornione, e si avvicinò per strapparle dei capelli.

‘Ahi!’ esclamò la bambina. ‘Petunia!’

Petunia stava tranquillamente facendo i compiti quando sentì il grido della sorellina.

Subito si precipitò, ma Martin se n’era già andato, spaventato che Lily avesse chiamato uno dei suoi genitori.

‘Cosa c’è, Lily?’ chiese preoccupata.

‘Martin mi prende sempre in giro!’replicò la bambina, mentre una lacrima scendeva giù per le sue guancie.

Petunia l’abbracciò. Poi le disse ‘Mamma ha preparato della cioccolata…’

 

31  Ottobre 1963

'E tu chi sei?' chiese in modo affettuoso la vecchia signora Ruperts. 

'Una strega!' esclamò Lily, sistemandosi per benino il cappello a punta in testa.

'Allora sei la strega più carina che abbia mai visto!'  

Lily fece un sorrisone mentre la vecchia signora versava dei dolcetti nella sua borsa in tema.

' E tu sarai un fantasma!'

La signora versò altri dolci nella borsa di Petunia, e le due Evans se ne andarono.

'Ti ha dato le caramelle alla crema mou?' chiese Lily, occhieggiando la borsa della sorella. 'A me ha dato quelle al cioccolato.'

Petunia sapeva che la sorellina adorava il mou.

'Vuoi fare scambio?' chiese alla sorellina.

Gli occhi di Lily si illuminarano, e si scambiarono le borse.

 

31 Luglio 1964

L’aria nella sala da pranzo degli Evans non era delle più distese.

La piccola Lily, di cinque anni, era particolarmente arrabbiata con il sistema scolastico gallese, i suoi genitori erano particolarmente esasperati, e la sorella Petunia era particolarmente annoiata dalla situazione.

‘Non voglio cambiare scuola!’ esclamò Lily, quando i genitori la informarono che sarebbe andata finalmente alla Primary School.

‘Ma Lily, tesoro, devi farlo!’ cercò di persuaderla la signora Evans.

‘E invece no!’ s’impuntò lei.

‘Però ci sarà anche Petunia!’ disse il signor Evans.

Lily girò il capo verso la sorella, che osservava la scena. Petunia annuì.

Un riluttante sorriso comparve sulle labbra della bambina, che, mansuetamente, s’informò quando sarebbe iniziata la scuola.

 

 12 Novembre 1964

‘Allora, Lily, leggimi una storia!’ chiese Petunia: voleva testare la sorellina.

Scelse un libro tra quelli che la madre aveva sempre letto loro qunado erano piccole.

‘Però non so leggere bene,’ l’avvertì Lily, prendendo il libro che Petunia le passava.

‘Non importa,’ disse Petunia, facendo spallucce. ‘Voglio sentirti.’

E così, Lily iniziò a leggere una storia surreale su una bambina molto curiosa, un lupo sfortunato e una nonna malata.

Petunia l’osservò con grande orgoglio.

 

5 Gennaio 1965

La più piccola delle sorelle Evans entrò nella stanza della sorella silenziosamente, temendo di svegliarla. Voleva darle della cioccolata: ogni vola che stava male lei, il ‘metodo del cacao’, come lo aveva battezzato la madre, funzionava.

Petunia, molto pallida, era sveglia, però.

‘Stai bene, Petunia?’ chiese Lily, preoccupata.

La sorella sorrise.

‘Sì, è solo un raffreddore…non dovresti avvicinarti, sai.’

Petunia si soffiò il naso.

‘Ti ho portato della cioccolata…’ disse Lily piano, poggiando una barretta di cioccolata sul comodino accanto al letto dell’inferma. 'Buon riposo.'

Fece per andarsene, ma Petunia la chiamò. ‘Ti voglio  bene, Lily.’

‘Ti voglio bene anch’io, Petunia.’

 

25 Dicembre 1966

‘Ti piace?’ chiese Petunia speranzosa.

Lily fissò il braccialetto in argento che la sorella le aveva comprato per Natale.

‘E’ bellissimo!’ esclamò la bambina, e lo intendeva davvero.

Petunia sorrise. ‘E tu cosa mi hai regalato?’

Lily si alzò ed estrasse dal cumulo di regali un pacco rosso. ‘Mi ha aiutato papà, per sceglierlo.’

Petunia lo aprì: era un peluche.

‘Grazie, Lily!’ esclamò, nonostante la sua passione per i peluche fosse finita, e l’abbracciò.

 

4 Settembre 1967

‘Mi mancherai,’ disse Lily tristemente.

Petunia si morse un labbro. Sapeva che a Lily non sarebbe piaciuto molto.

‘Bè, Lily, non è come se non ci vedremo più,’ spiegò Petunia. ‘Sarà come qualche anno fa, quanto tu eri ancora troppo piccola per andare nella mia scuola.’

Lily annuì mogiamente. ‘Mi racconterai tutto, vero?’

‘Tutto, tutto quanto.’

 

22 Febbraio 1969

 ‘Basta Lily, non posso accompagnarti a quella festa!’ribadì Petunia, guardando seccamente la sorella. ‘Ho i miei compiti da fare!’

‘Ma mi serve solo che tu mi accompagni!’ ribattè ostinatamente la sorella.

‘Fatti accompagnare da papà, lui ne sarà più che felice.’

‘Bene!’

E con quello, Lily Evans uscì dalla stanza.

 

1 Agosto 1970

‘Sean, non è un gufo quello sul davanzale?’ chiese la signora Evans, guardando fuori dalla finestra.

Il signor Evans alzò lo sguardo dal suo cappuccino. ‘Hai ragione, Mary,’ osservò, sgranando gli occhi. ‘E ha una lettera con sé.’

‘Pensi che sia per…per noi?’ chiese la madre, sconcertata.

La risposta fu data dallo stesso gufo, che picchettò leggermente sul vetro della finestra.

Il signor Evans si avvicinò e aprì cautamente la finestra.

‘Mamma, cosa vuole?’ chiese Lily, curiosa, mentre il gufo volava direttamente davanti a lei, e quasi buttava giù la sua fetta di torta di compleanno. Adesso aveva undici anni.

‘Allontanati, Lily,’ l’avvertì Petunia sottovoce. ‘Quel becco potrebbe cavarti un occhio.’

‘Non essere così paranoica, Petunia!’ esclamò alquanto annoiata Lily.

I genitori si avvicinarono a lei e al gufo, che tese la zampa.

Lily, con mano tremante, prese la lettera, sciogliendo il nastro con cui era assicurata alla zampa del gufo.

Il gufo subito se ne andò, ma grande fu lo stupore quando Lily si accorse che era indirizzata a lei.

Signorina Lily Mary Evans,

sala da pranzo, Rose Street, n.11

 

20 Luglio 1973

Petunia non ne poteva più: da quando era tornata da quella scuola di matti, Lily leggeva continuamente ai suoi genitori i libri che portava da lì. E i suoi genitori, invece di chiuderli in soffitta e non restituirglieli, glieli lasciavano tenere, e la pregavano di spiegargli tutto quello che succedeva nel mondo di sua sorella.

‘Basta con questi maledetti libri!’ gridò Petunia, entrando nella cucina dove una eccitata Lily spiegava gli incantesimi del suo libro di Incantesimi.

‘Suvvia, Petunia, è…interessante!’ cercò di calmarla il padre. ‘Su, continua, Lily, tesoro.’

Lily guardò per un momentomentre la sorella se ne andava, poi riprese a leggere.

Incantesimi Rallegranti…’

‘Ne servirebbe uno a Petunia!’ esclamò il padre, e lui e la madre scoppiarono a ridere.

Ne servirebbe uno anche a me, riflettè Lily.

 

5 Luglio 1974

‘Ci vediamo il prossimo anno, Isolde!’ esclamò Lily, salutando la sua amica mentre se ne andava assieme ai suoi genitori. ‘Anche tu, Joan!’

L’allegra ragazza trasalì leggermente quando davanti a lei vide la sorella.

‘Ciao Lily,’ disse rigidamente Petunia Evans, salutando la sorella, che tornava dalla fine del suo quarto anno. ‘Papà e mamma mi hanno mandata a prenderti.’

‘Ciao, Petunia,’ rispose altrettanto rigidamente Lily, seguendola verso la macchina di lei.

Nessuna delle due parlò per tutto il tragitto a casa.

 

20 Novembre 1977

Lily alzò lo sguardo, e subito i suoi occhi gelarono.

Petunia era entrata nella stanza.

‘Salve, Petunia,’ salutò a bassa voce.

‘Salve, Lily,’ salutò l’altra.

Fra le due giovani donne cadde il silenzio.

‘Pensavo non saresti venuta,’ disse con ironia amara Petunia. ‘Pensavo che te ne saresti rimasta accoccolata a quel buono a nulla del tuo fidan…’

‘Non insultare James,’ la avvertì con rabbia Lily, che dovette lottare il bisogno di estrarre la bacchetta.

L’avviso comunque riuscì nel suo intento: Petunia rimase zitta.

Lily la guardò per un altro momento, cercando di ricordare com’era attenta, dolce e gentile sua sorella solamente una decina di anni prima, e poi spostò di nuovo lo sguardo sulla bara dove adesso riposava suo padre.

 

18 Dicembre 1980

‘Volevo solo dirti che sei diventata zia,’ la informò Lily al telefono. Ormai Harry aveva quattro mesi, ma Lily non aveva avuto il coraggio di chiamare la sorella per annunciare la cosa prima.‘Si chiama Harry.’

‘Buon per te.’

‘Come sta Vernon?’ chiese Lily, cercando di fare conversazione. ‘Dudley?’

‘Stanno bene,’ rispose solamente Petunia.

Tra le due donne cadde il silenzio, rotto dalla signora Dursley ‘Adesso devo fare una torta.’

Lily resto muta. Poi, con voce triste, disse‘Mi…mi ha fatto piacere risentirti, Petunia. Buon Natale’

La sorella non disse nulla, e terminò la chiamata.

Lily abbassò la cornetta mentre una lacrima rotolava giù dai suoi occhi e si chinò verso il piccolo Harry, che si guardava attorno attentamente, per dargli un bacio.

Quando il piccolo allungò una delle sue manine grassottelle per giocherellare con i suoi capelli, Lily sorrise, asciugò la lacrima, e tornò a casa.

 

28 Ottobre 1981

Lily Potter era in lacrime.

Tutto attorno a lei stava andando a rotoli.

C’era una guerra attorno a loro, le persone morivano, loro erano nascosti e avevano alla loro caccia un pazzo psicopatico che voleva uccidere il loro bambino.

E, per di più, aveva una sorella che l’aveva abbandonata.

A interromperla dai suoi pensieri fu James, abbracciandola da dietro.

‘Cos’hai?’ chiese James preoccupato, dandole un bacio alla tempia, e asciugandole le lacrime con una mano.

Lily si girò per guardarlo.

‘Mi manca mia sorella,’ rispose Lily. ‘E sono preoccupata. Per tutti.’

Il marito non rispose, semplicemente, lasciò che la moglie piangesse sulla sua spalla.

 

12 Giugno 1985

Petunia esaminò la scatola dove aveva raccolto tutte le cose di Lily.

C’erano il suo vecchio orsacchiotto, album di foto, una di quelle piccole trousse per il trucco tipico delle ragazzine, e un sacco di altre piccole cose che erano appartenute a sua sorella.

Vernon diceva che dovevano buttare quella ‘inutile scatola’, e Petunia aveva acconsentito.

Dovevano liberare dello spazio da quell’armadio nel sottoscala, quel ragazzino doveva pur avere lo spazio di stare seduto.

I suoi occhi si posarono su una fotografia.

C’era lei, e c’era…Lily.

Stavano sorridendo.

Improvvisamente, sentì una grande nostalgia e una grande tristezza.

Nostalgia per tutti i tempi passati in cui lei e la sorella erano state veramente unite, nostalgia per i tempi in cui tutto andava bene tra loro.

E tanta, tanta tristezza per aver perso la sua sorellina.

Una lacrima scese giù dalla sua guancia.

 

 

Come ho scritto nel sommario, questa è stata una raccolta di momenti nell’arco di più di vent’anni tra le due sorelle Evans, che passa da quando erano bambine all’età adulta.

Ho sempre immaginato che ci sia stato un periodo in cui le sorelle si volevano bene, dato che Petunia ha dato sempre l’impressione di esser diventata gelosa di Lily solo dopo la sua lettera da Hogwarts.

Inoltre, per chi si fosse chiesto perché mai io abbia ambientato la loro infanzia in Galles, mi sono informata, e ho scoperto che il cognome Evans è prettamente gallese.

Le recensioni, naturalmente, sono sempre gradite.

 

 

 

 

 

 

  
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