Una pena vissuta nello sterco,
una beffa per uno come lui!
Il fetore gli penetrava nelle narici,
rendendogli difficile ogni respiro.
La lordura si era impossessata delle sue unghie,
i piedi calpestavano quella zozzura infame.
Ma era quella,
la pena che Dio aveva pensato
per quelli come lui.
Per un ruffiano,
per qualcuno che aveva speso parole di miele per il suo padrone.
Per lodarlo,
per glorificarlo!
Era un professionista,
in quell'Arte...
ma la sua bravura non gli era servita,
a salvare la sua anima
dalla Condanna.
Ora, chi avrebbe potuto corrompere?
Chi mosso a pietà?
Vi erano solo demoni, nelle Malebolgie.
Chi di loro avrebbe mosso a compasisone?
In vita ruffiano,
nel Mondo delle Ombre dannato.
Eppure,
le entità che lo sorvegliavano
esercitavano su di lui una perversa attrazione.
Osservavano in silenzio,
quasi volessero nutrirsi della sua sofferenza.
Apparivano come angeli ai suoi occhi!
Avrebbe dato la sua anima,
per quel poco che valeva,
per poter essere,
anche per un istante,
uno di loro.
Angolo dell'autrice:
Credo non renderò più umano Sebastian! La visione di lui, il "demone per eccelenza", che soffre come un dannato mi perseguita! ;)
Spero di essere riuscita nel mio intento e di non aver rovinato troppo il personaggio: purtroppo questi sono pensieri che, sicuramente, non l'hanno mai sfiorato (forse l'ho dovuto adattare eccessivamente)!
Ringrazio moltissimo per le recensioni! Mi sono servite per rivalutare questa raccolta! :)