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Autore: Roena    21/01/2011    0 recensioni
Tre ragazze e tre ragazzi si troveranno a vivere tre differenti storie d'amore, ciascuna con le proprie controversie e i propri vantaggi, in uno scenario non privo di colpi di scena in quest'opera firmata da DarkSelene/Roe e Kymit, e dedicata a Sora89 per il suo 19esimo compleanno! Auguri cara!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Miyako Inoue/Yolei, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tre differenti storie d’amore

Si ringraziano Sora89 e Yumi_chan per aver messo la storia tra le preferite.

Roena,

 

Tre differenti storie d’amore

 

Atto terzo

 

/Taichi/

L’appuntamento con Mimi e Sora è al parco di Odaiba, mi passerà a prendere Yamato.

Sono quasi pronto. Ho una camicia beige e dei pantaloni neri sopra a delle scarpe del medesimo colore della camicia.

Quando il mio migliore amico mi fa salire sulla moto, penso che, se fossi gay, me lo farei: è bellissimo nella sua camicia nera che gli fascia tutto il petto e i suoi pantaloni bianchi sono dello stesso colore delle sue scarpe nuove.

Mette in moto e, sfrecciando tra le strade di Odaiba, arriviamo al parco.

Mimi e Sora non sono ancora arrivate.

Nel frattempo che aspettiamo che arrivino, parliamo del più e del meno.

È così bello parlare al mio migliore amico: mi sento ascoltato, compreso, non ignorato.

Mi sento come a casa.

Poi succede quello che mai mi sarei aspettato: Yamato azzera la distanza tra i nostri visi e mi bacia.

Essere baciato da lui è sempre bello, anche se mi piace Mimi.

La nostra relazione dura da un anno, ed è segretissima.

Ovviamente, Yamato mi ha fatto giurare di non dirlo a nessuno, tantomeno a Sora.

Ricambio il bacio con passione.

Poi, come se mi risvegliassi da un sogno, interrompo il bacio e dico: «Yama qua è pericoloso.»

Manco a farlo apposta, mentre Yama sta per rispondermi, arrivano Sora e Mimi con il motorino. Sora chiede a Yamato: «Cos’avevate di così privato da dirvi che eravate tanto vicini?»

«Commenti personali su fatti privati.» taglia corto Yamato, con una freddezza che a me non sarebbe mai appartenuta.

«Fatti vostri... comunque, dove ci portate?» chiede Mimi.

«Vi va bene un giro con i motorini, tu ovviamente sul mio Sora cara, e Tai su quello di Mimi?»

«Sarebbe fantastico!» esclama Mimi.

Ero sicuro che Yamato sarebbe andato con Sora, ma un momento... questo significa che io abbraccerò Mimi per tutta la durata del viaggio?

Non è che Yamato sarà geloso? D’accordo che io dovrei essere geloso di Yamato a questo punto...

«...Per me va bene.» dico, alla fine, senza pensarci.

Saliamo sui motorini e partiamo verso una destinazione

 

/Yamato/

L’appuntamento con Sora e Mimi è al parco di Odaiba, ma mi tocca passare a prendere Taichi.

Sfreccio tra le strade d’Odaiba vestito della mia camicia nera, i miei pantaloni bianchi e delle mie scarpe bianche, e finalmente arrivo sotto casa di Taichi.

Gli citofono e quando lo vedo scendere indossa una camicia beige e dei pantaloni neri sopra a delle scarpe del medesimo colore della camicia.

È bellissimo.

Me lo farei seduta stante, ma è meglio aspettare di arrivare in un posto più isolato.

Metto in moto e, sfrecciando tra le strade di Odaiba, arriviamo al parco.

Mimi e Sora non sono ancora arrivate.

Nel frattempo che aspettiamo che arrivino, parliamo del più e del meno.

È così bello parlare al mio migliore amico: mi sento ascoltato, compreso, non ignorato.

Mi sento come a casa.

Però è meglio che bacio Taichi ora, se aspetto ancora rischio che arrivino le ragazze: azzero la distanza tra i nostri visi e lo bacio.

Baciare Taichi è sempre bello, anche se ho anche una relazione con Sora.

La nostra relazione dura da un anno, ed è segretissima.

Ovviamente, ho fatto giurare Taichi di non dirlo a nessuno, tantomeno a Sora.

Ricambia il bacio con passione.

Poi, come si mi risvegliasse da un sogno, interrompe il bacio e dice: «Yama qua è pericoloso.»

Manco a farlo apposta, mentre gli sto per rispondere, arrivano Sora e Mimi con il motorino. Sora mi chiede: «Cos’avevate di così privato da dirvi che eravate tanto vicini?»

«Commenti personali su fatti privati.» taglio corto, con una freddezza che a Taichi non sarebbe mai appartenuta.

«Fatti vostri... comunque, dove ci portate?» chiede Mimi.

«Vi va bene un giro con i motorini, tu ovviamente sul mio Sora cara, e Tai su quello di Mimi?»

«Sarebbe fantastico!» esclama Mimi.

Taichi probabilmente sta pensando qualcosa su quanto gli ho detto perché lo vedo riflessivo. “Non preoccuparti amore” penso “non sarò geloso se abbracci Mimi... dopotutto io bacio Sora e tu non dici niente.”

«...Per me va bene.» dice, alla fine, probabilmente senza pensarci.

Saliamo sui motorini e partiamo verso una destinazione

 

/Miyako/

Sudoku e motorini a parte, ci vuole un’idea geniale per Ken e, mio malgrado, mi rendo conto che solo Daisuke Motomiya me la può dare.

Busso alla sua porta e mi apre sua madre, la quale mi comunica che Daisuke è in camera sua, a litigare – come al solito – con la sorella. Busso alla porta sperando che interrompano il loro litigio.

Infatti è ciò che accade.

Si fermano, stupiti entrambi di vedermi.

«Ciao Inoue.» fa Jun, formale.

«Buongiorno, Miyako.» dice Daisuke, formale anch’egli, ma chiamandomi per nome «A cosa devo la tua visita?»

«Ho bisogno del tuo aiuto, Daisuke!» dico, senza pensarci. Se ci avessi pensato, infatti, forse la frase mi sarebbe uscita meno implorante.

«Hai bisogno... del mio aiuto?» domanda Daisuke, stupito.

«Sì, proprio del tuo aiuto. Si tratta del tuo migliore amico, Ken.» spiego.

«Dimmi tutto, che tipo di problema hai con lui?» domanda Daisuke.

«Ehm...» faccio cenno a Jun, sperando che Daisuke capisca che è di troppo. Lo capisce e infatti dice: «Sorellina ti dispiacerebbe uscire per favore?»

«D’accordo, d’accordo, esco... ma niente cose romantiche tra voi, mi raccomando.»

Io e Daisuke facciamo una faccia schifata mentre lei esce.

Quando è certo che la sorella non può sentirlo, Daisuke mi ripete la domanda: «Che tipo di problema hai con Ken?»

«Il regalo per il primo anniversario di fidanzamento.» quasi lo sputo, vergognandomi un po’ a dover chiedere consiglio a lui.

«E non sai cosa regalare al tuo ragazzo?»

«Già.»

«Quindi pensi che il suo migliore amico, che altri non sarebbe che il sottoscritto, ti dia un’idea geniale, vero?»

«Sì... più o meno...»

«Elencami innanzitutto che gli hai già fatto.» mi chiede Daisuke e io obbedisco.

Alla fine del mio elenco, lui ammette: «Effettivamente, gli hai regalato sempre cose diverse che avrebbero potute essere tutte consigliate da me, perché di suo gradimento.» fa un sospiro. «Alla luce di questo, io ti consiglierei un bel pantalone di jeans e una maglia particolare... dove magari faresti stampare una tua fotografia con lui e, ovviamente, lui la utilizzerebbe per casa.»

«Gli piacerebbe?»

«Cosa non gli piacerebbe che parla della sua ragazza?» fa Daisuke-

Mi lancio in un complimento: «Grazie Dai... sei un genio!»

«Figurati.»

Lo saluto e, salutata anche la sua famiglia, mi congedo.

Quando vado a comprare il regalo sono felice e scelgo accuratamente il nero per i jeans e il bianco per la maglia, su cui farò stampare la nostra fotografia... evito accuratamente il blu, il viola, il giallo e il grigio perché sono tutti colori che indossava quando era il Digimon Kaiser e io non ho alcuna voglia di ricordargli quei periodi.

Sono sotto casa sua adesso, ho già citofonato. Quando lui scende sono con due pacchi in mano e un sorriso sulle labbra. È bellissimo il mio Ken.

Mi bacia e poi mi chiede cos’ho in mano.

Gli spiego che sono i suoi regali e, mentre li scarta, la mia ansia è alle stelle.

  
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