Erano anni ormai che lo seguiva senza tregua, e nonostante cercasse di scacciarla, essa riusciva a penetrargli nel cuore.

Un giorno però, decise di farla entrare. Smise di camminare e cominciò a fare respiri più lunghi: si sentì attraversare da scosse che gli facevano rizzare i peli sul corpo, e i suoi pensieri più brutti passarono davanti i suoi occhi come un film.

Però quella fu anche una scarica di adrenalina; Appena riaprì gli occhi, cominciò a correre senza nemmeno respirare.

Cominciò a lanciare urla come se stesse andando a fuoco nel bel mezzo di una parata.

Non si fermò, continuò a correre fin quando non sentì una fitta nella pancia che non gli permise di andare avanti.

Si allungò a terra, e comincìò a piangere.

Pensò a quel giorno, in cui entrò nel bar e la vide nel suo "vissuto splendore", con quegli occhi stanchi ma nello stesso tempo accesi da una collera che li avrebbe uniti per sempre.

Jimmy chiese al vento quale fosse il suo nome, prima sotto voce e poi urlando.-"whatsernameeeee"-

In quel momento immaginò il mondo ancora più grande di quello che era in realtà, e si scoraggiò quando si convinse che non l'avrebbe più trovata.