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Autore: 1918    22/01/2011    6 recensioni
Appena ho finito il terzo libro, mi sono chiesta 'Come sarà il primo appuntamento tra Clary e Jace?' Così,ho scritto questa one-shot e dopo mesi ho finalmente deciso di pubblicarla.
Si tratta appunto del loro primo appuntamento.
fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio 1918
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oh sì, lo so: fu facile la strada per il paradiso.
Trovammo il piccolo regno della nostra passione,
Aperto a tutti coloro che calcano la strada degli amanti.
In selvaggia e segreta felicità cademmo;
E strepitavano nei nostri sensi demoni e dei.
(Siegfried Sassoon, l’amante imperfetto)




Jace era disteso nel suo letto. Mancava ancora un ora alla uscita con Clary e gli altri. Come quasi tutti i sabati sera sarebbero andati al Pandemonium. Ma quella sera non avrebbero cacciato i demoni, no. Quello era una sorta di primo appuntamento tra lui e Clary, finalmente potevano stare insieme come aveva sempre desiderato. Alec avrebbe portato Magnus, Isabelle qualche nuovo Nascosto. Simon non sarebbe venuto, non che a Jace dispiacesse, in un certo senso si,ma quella sera voleva avere Clary tutta per se. Una risata partì dalla sua bocca senza che lui se ne accorgesse. Da quando era diventato così romantico ? Lui che aveva ucciso centinaia di demoni adesso andava in brodo di giuggiole per una ragazza. Ma non era una ragazza qualsiasi, era Clary, la sua Clary. Un sorriso gli nacque a quel pensiero. Adesso era veramente e solamente sua. Doveva smetterla con questi pensieri così mielosi. In fin dei conti lui era un cacciatore, uno Shadowhunters. Ma forse gli Shadowhunters non facevano tutto per l’amore? uccidevano i demoni per rendere il mondo un posto migliore per i propri cari. Si girò verso il comodino per guardare l’ora indicata dalla radiosveglia. I led luminosi segnavano le 18 e 45, era passato solo un quarto d’ora. Si decise ad alzarsi dal letto e a vestirsi. Optò per un jeans nero con una camicia nera anch’essa. Non che ci fossero molti altri colori nel suo guardaroba. In questo Clary aveva ragione. Ed ecco che i suoi pensieri erano ritornati su di lei. Era proprio un caso disperato. Pensò con un leggero sorriso sulle labbra. Lasciò i vestiti sopra al letto e andò a farsi una doccia, sperando di ingannare il tempo e di domare l’ansia che cresceva. Insomma, era Clary, insieme ne avevano passate tante. Ma questo era il loro primo vero appuntamento come… coppia. A quella parola Jace non poté fare a me che sorridere. Chiuse con un colpo secco l’acqua della doccia e decise che non poteva più aspettare, aveva troppa voglia di vederla. Sapeva che in quel momento Clary era in camera di Isabelle che la stava torturando, truccandola e vestendola secondo il suo gusto. A quel pensiero Jace emise un gemito a metà tra il seccato e eccitato. Si ricordava come l’aveva vestita per la festa di Magnus Bane, quel vestito nero e aderente aveva attirato un sacco di sguardi, anche il suo ammise mestamente. L’eccitato era per quello, non vedeva l’ora di vederla vestita secondo i canoni di Isabelle. Era pur sempre un maschio aggiunse ghignando. Indossò i pantaloni e la camicia lasciando aperti i primi due bottoni. Era così nervoso che continuava a passarsi la mano destra trai capelli rendendoli sempre più scompigliati. Ritorno in bagno e si guardo allo specchio ripassando le mani trai capelli per cercare di darli un aspetto perlomeno decente. Si arrese e guardando il suo orologio da polso decise di avviarsi verso l’ingresso, dove avrebbe aspettato le ragazze. Fuori dall’Istituto le avrebbe aspettate il Nascosto, un certo vampiro di nome Mark.
Jace controllava nervosamente l’ora, ormai erano già le 19 e 43. Sapeva che Isabelle adorava essere in ritardo ma non capiva perché lo era anche Clary. Stava per avere un esaurimento nervoso! Se entro due minuti non sarebbero scese, si sarebbe presentato alla porta della stanza di Izzy. Due minuti dopo mentre Jace stava per salire le scale Isabelle scese le scale vestita con un provocante abito rosso dove al centro dell’ampia scollatura faceva bella mostra di se la sua collana contro i demoni. Passando gli mise una mano sul braccio e gli lanciò un’occhiata maliziosa guardandosi dietro dove molto probabilmente sarebbe uscita Clary. - Dopo mi ringrazierai- disse Isabelle ammiccando. Jace si girò a guardarla mentre usciva ancheggiando dalla porta verso la sua nuova fiamma. Quando sentì un rumore di tacchi Jace si girò. Clary indossava un corto abito nero, quasi una sotto veste in pizzo. Era allacciata su di un fianco, le maniche tutte di pizzo e larghe arrivavano al gomito, mentre il suo corpo era coperto da della stoffa più scura anch’essa nera. Le gambe erano velate dalle calze nere e ai piedi portava degli stivaletti con tacco a spillo che sulla caviglia avevano del pelo nero come tutta la scarpa. I lunghi boccoli rossi erano lasciati liberi, proprio come piacevano a lui, solo due forcine bloccavano due ciuffetti ai lati del viso. Sembrava proprio una cacciatrice. Non poté fare a meno di pensare la sua cacciatrice. Da quando erano tornati da Idris Clary era sempre più integrata tra loro, cosa che a Jace faceva molto piacere. Non aveva mai visto niente di più bello in vita sua, pensò. Jace e Clary si aprirono in un sorriso nello stesso momento. Lei era così contenta che adesso Jace fosse suo quanto lei era sua. Tutti e due erano consapevoli del fatto che loro due fossero incondizionatamente e totalmente legati. Jace ridusse la distanza tra loro e accarezzò piano con il dorso della mano, la guancia della ragazza. “Pronta ?” le chiese in un sussurro, quasi timoroso di interrompere quell’atmosfera. Clary annuì semplicemente e le guancie le diventarono rosse. Clary tra le mani aveva una giacca di pelle, il ragazzo le diede una mano ad indossarla. Jace si rese conto che tutta la schiena era coperta solo dal pizzo. Deglutì a fatica e quando la ragazza si girò verso di lui le sorrise un po‘ imbarazzato, e prendendole la mano si avviò verso l’uscita. Si avviarono tutti verso il locale. Jace e Clary mano nella mano erano gli ultimi. “ Sei molto bella con questo abito” le disse sorridendo Jace. Clary gli sorrise timidamente e guardò verso le sue scarpe. “Non che di solito tu non sia bella” aggiunse in fretta credendo che la ragazza avesse inteso male le sue parole. Clary lo destabilizzava, lo faceva sentire insicuro e ansioso. Questa volta la ragazza gli sorrise più calorosamente con una scintilla di malizia negli occhi “Ti aspetti che io adesso ti dica che anche tu sei molto bello ?” dopo aver detto ciò Clary scoppiò a ridere e si appoggiò a Jace, spalla contro spalla. Anche Jace si mise a ridere “ Non serve che me lo dici tesoro, lo so” lasciò la sua mano e le mise il braccio sopra le spalle. “ Sempre modesto vedo” gli disse guardandolo negli occhi e accostandosi a lui ancora di più.
Senza quasi rendersene conto erano arrivati al Pandemonium. Jace le cedette il passo e si stupì anche lui dell’azione. Mai lo aveva fatto, con nessuna ragazza. Ma ormai lo aveva intuito, Clary era speciale.
Lasciarono le loro giacche nel guardaroba del locale. Si avviarono verso il tavolo con Clary che parlava con Magnus. Jace strabuzzò gli occhi alla vista della schiena nuda di Clary. Il pizzo creava un effetto vedo non vedo intrigante, forse ancora di più della schiena lasciata scoperta. Alec strinse la spalla del fratello sorridendogli “Tutto a posto ?” Gli chiese con aria maliziosa. Magnus si girò verso di loro sorrise e poi si chinò verso Clary per dirle qualcosa all’orecchio. Jace notò solo che la ragazza era arrossita leggermente e, come da quando l’aveva vista la prima volta, provò l’irrefrenabile impulso di accarezzarle le gote arrossate.
Occuparono un tavolo da starci tutti, anche se un po’ stretti. Jace e Clary erano seduti vicini, così come Alec e Magnus e Isabelle vicino a Mark. “Noi andiamo a ballare, ci vediamo” disse Izzy prendendo la mano del vampiro e trascinandolo verso la pista piena di persone. “Andiamo anche noi” disse Magnus Bane prendendo la mano di Alec e trascinandolo. Al tavolo rimasero solo loro due. A Jace non dispiaceva, in fin dei conti era da tutto il pomeriggio che aspettava quel momento. “ Domani pomeriggio sei libera ?” le chiese. Clary lo guardò negli occhi e gli rispose “ Si, perché ?” “ Potremmo allenarci un po’” Clary sorrise e scuotè la testa “ Non cambierai mai vero? Scommetto che ti stai guardando intorno in cerca di demoni” finì con una risatina. Jace sogghignò “ Ce n’è uno proprio dietro la colonna” le disse indicando la colonna che intendeva. Erano seduti vicini, molto vicini. Il braccio di lui era sulla spalliera della sedia di lei, le gambe accavallate di lei sfioravano quelle di Jace e i capelli di Clary quasi accarezzavano il collo di lui. Clary rise buttando indietro la testa. Jace guardò il collo candido di lei e decise che non ce la faceva più. O la va, o la spacca, si disse, speriamo non si spacchi. Piano si chinò verso il collo e le diede un delicato bacio sulla gola. Salì una bacio dopo l’altro fino ad arrivare al mento della ragazza. Le mise una mano dietro il collo e le alzò delicatamente la testa, come se fosse fatta del cristallo più prezioso e importante del mondo. Non l’aveva mai trattata così, i loro baci precedenti erano più passionali, Jace sapeva che non era fragile, era una Shadowhunters, era forte e resistente. Eppure quella sera le sembrava la cosa più fragile del mondo.
Sapeva che il momento era arrivato. Doveva dirglielo, non poteva più aspettare. Piano appoggiò le sue labbra su quelle della ragazza e chiuse gli occhi. Clary aveva già chiuso gli occhi, non aspettava altro. Si baciarono dolcemente e dopo quegli attimi che sembravano secoli pian piano riaprirono gli occhi, ma rimasero vicini. Clary stava accarezzando i capelli di Jace mentre si guardavano negli occhi. Il ragazzo prese coraggio, aveva ucciso demoni, aveva combattuto contro il suo presunto padre, era forte. Gli tornò in mente quella frase che aveva detto a Clary nei primi tempi “ Amare vuol dire distruggere” la stava distruggendo ? Si stava distruggendo ? No, tutti e due erano più forti. Prese un profondo respiro e si decise “ Ti amo Clary” ecco, lo aveva detto, adesso spettava tutto a lei. Continuò a guardarle negli occhi. Clary sorrise e dolcemente accarezzandogli il viso gli disse “ Ti amo Jace”. si baciarono ancora e ancora finchè Jace su di giri le disse “ Che ne dici di andare a caccia di demoni con me ? È ancora lì”. Clary rise e si alzò prendendogli la mano. Mise la mano sotto al vestito e tirò fuori una spada angelica, probabilmente da una giarrettiera di Isabelle pensò Jace. Sorrise anche lui e dalla cintura sfilò anche lui una spada. “ Pronta?” le chiese con un cipiglio preoccupato, che però cercò di nascondere. “ Sono nata pronta” gli rispose facendogli un occhiolino e stringendo di più le loro mani intrecciate.
Jace le si avvicinò e dopo un bacio a fior di labbra le disse “ Ti amo”.
Sempre mano nella mano andarono incontro al demone, incontro alla loro vita da Shadowhunters sicuri che non si sarebbero mai lasciati.





Salve a tutti =)
Prima one-shot sugli Shadowhunters, spero non faccia schifo ^^'
Il titolo del storia è uguale al titolo della terza parte di Città di Vetro, e anche la citazione è quella, ho pensato che centrasse un po' con questa storiella.
Fatemi spare com'è
Un bacio e forse alla prossima storia =)



   
 
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