Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
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Autore: oilloi123    22/01/2011    0 recensioni
Rieccomi con una nuova ff! :D
Stephanie è una ragazza particolare e Ralph è la sua ancora di salvezza.. cosa succederà quando conosceranno cinque strani tipi?
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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< Ecco questo è l'appartamento. > Disse Ralph girando la chiave nella toppa e spalancando la porta. Stephanie entrò guardandosi intorno.

Ralph si richiuse la porta dietro le spalle e la seguì silenziosamente nella sua ispezione per le varie stanze.

< Per qualunque cosa io sono alla porta davanti. >

< Speri che ti suoni, Ralph? > Gli chiese girandosi.

< Spero che tu te la sappia cavare da sola. >

< Però lo vorresti. > Insistette Stephanie avvicinandosi.

< Steph. Smettila e cresci. > Le disse per poi uscire dall'appartamento.

Stephanie rimase immobile. Quelle parole l'avevano toccata profondamente, facendo riemergere alcuni momenti della sua vita, quando, essendo la più piccola della famiglia, le veniva impedito di vivere a pieno la sua infanzia richiedendole di crescere, quando a scuola, avendo lei fatto la Primina, era considerata da tutti una bambina infantile che faceva delle scenate per capriccio. Sentirsi di nuovo come in quei tempi, le fece andare il sangue al cervello. Cominciò a lanciare oggetti e ad urlare frasi colorite contro Ralph. Ci vollero solo un paio di minuti e qualche vetro rotto prima che Ralph aprisse la porta e si gettasse su Stephanie cercando di bloccare la sua furia. Iniziò a sussurrargli delle frasi confortanti finché non fu di nuovo calma.

< Vuoi venire di là con me? > Chiese Ralph.

< Lo sapevo. > Sorrise Stephanie.

< Ti ho detto di smetterla. >

< Perché? >

< 1) Potrei essere tuo padre, 2) Devi trovarti qualcuno adatto a te. > Le disse, accompagnandola nel suo appartamento.

Stephanie si sedette sul divano, e Ralph le si mise accanto mettendole un braccio intorno alle spalle e accendendo la televisione.

Rimasero così, senza dire nulla finché iniziarono a sentire i loro stomaci brontolare.

< Ho fame.. > Si lamentò Steph.

< Ti preparo qualcosa? >

< No... andiamo a mangiare fuori? >

< Ehm... Ok. >

Si cambiarono e si diressero al locale più vicino.

Entrarono e si sedettero ad un tavolo vicino alla finestra.

< Ma mi manterrai te? >

Ralph iniziò a ridacchiare. < Non ci pensare nemmeno! Te l'ho detto. Te la devi cavare da sola se vuoi stare fuori dall'ospedale. >

< Uffa. E quindi che devo fare? >

< Beh, mi sembra ovvio, Steph... Ti devi trovare un lavoro. > Le rispose Ralph riniziando a ridacchiare.

< Mi stai prendendo in giro?! > Gli chiese facendo l'offesa.

< FOTTUTO PEZZO DI MERDA!! Vieni qua a dirmelo in faccia se ne hai il coraggio!! >

Steph e Ralph si voltarono verso un gruppo di persone vestite soprattutto in pelle.

Erano impegnati a calmare e a tenere lontano un ragazzo dall'aria piuttosto mingherlina, da una montagna in canottiera. Ma il ragazzo dai capelli rossi, sembrava totalmente concentrato sullo scontro con quel uomo che, nonostante fossero in due, gli altri ragazzi accanto a lui facevano fatica a trattenerlo.

Dopo qualche secondo, Ralph, ormai abituato a situazioni del genere all'ordine del giorno nell'ospedale psichiatrico in cui lavorava, si alzò e si diresse verso il gruppetto, facendosi spazio fra la calca che si era formata e che inneggiava alla rissa.

< Che succede qui? > Chiese con tono fermo e sicuro.

< Cazzo vuoi tu?! Levati dalle palle! > Gli disse un ragazzo dai capelli neri e una strana coppola in testa, mentre cercava di fermare la furia del rosso.

Lì per lì Ralph rimase stupito di quella reazione. Si aspettava un netto rifiuto dal ragazzo trattenuto, ma non da uno di quelli che lo tratteneva. Dovevano essere amici.

< Che cazzo voglio?! Vorrei mangiare in santa pace. Per cui tu > Disse indicando l'enorme motociclista. < vai a dare noia da qualche altra parte. E tu smettila di scalciare e calmati. >

“Wow, mi ha dato ascolto.” Pensò guardando il ragazzo dai capelli rossi, fermarsi a quelle parole.

Ma dovette presto ricredersi. Questi infatti gli puntò un dito contro e lo guardò con uno sguardo cupo e incavolato.

< Tu stai zitto! Non accetto che mi venga detto che cosa fare! E non accetto che nessuno si intrometta nelle mie faccende. Soprattutto se uno che manco ho mai visto! > Gli urlò contro.

< Ma che cazzo gli urli contro, cretino! > Lo attaccò Stephanie.

< Steph, lascia stare. >

< Che minchia vuole questa ora?! Stronza... > Disse mentre il ragazzo moro e un altro biondo e parecchio alto lo convincevano ad andarsene.

< Ma guarda te che stronzo..! > Disse Stephanie allibita.

< Torniamo a mangiare, dai... > Le suggerì Ralph guidandola verso il loro tavolino, mentre anche tutto il resto del locale riprendeva i propri posti e i proprio discorsi.

   
 
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