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Autore: ice_cream    23/01/2011    5 recensioni
Un omicidio molto complicato e tanti sospetti.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I primi sospetti
 



Ryan ed Esposito stavano ricontrollando le telecamere di sicurezza del bar, mentre Castle e Beckett cercavano di rintracciare Amy.

- Eccola! - esclamarono contemporaneamente Kate e Rick, per poi guardarsi con aria interrogativa. Beckett continuò - Amy Strauss, 39 anni, sposata. Non ha precedenti penali. Gestisce un negozio di vestiti in centro, si chiama "Red&Blue".

- Fino a qui sembra che Drake abbia detto la verità. - fece Castle.

- Puoi togliere quel "sembra" dalla tua frase Castle ... - arrivò Esposito

- ... Il suo alibi è confermato. - continuò Ryan - è rimasto al bar fino alle 2.00 di questa mattina.

- Quindi vuol dire che che non è stato lui - pensò ad alta voce Kate - D'accordo, voi due provate a rintracciare Alan, il migliore amico della vittima, vedete se riuscite a trovare qualcosa di interessante e poi portatelo qui. Io e Castle andremo da questa ... Amy. Forza andiamo Cas ... Castle? Ti senti bene? - Castle aveva la faccia dolorante e preoccupata. Teneva le braccia sulla pancia e saltellava in continuazione.

- Sì, cioè no, sì ... io ... devo fare la pipì ... - disse quasi bisbigliando. Tutto d'un tratto diventò rosso in volto. Ryan ed Esposito iniziarono a ridere e a prenderlo in giro. Beckett gli fece cenno di andare, sbuffò e fece roteare gli occhi verso l'alto.

- Hei, voi due smettetela di fare gli idioti o vi rimando tutti e tre all'asilo nido! - 
I due ridendo ancora si voltarono, diretti verso le loro scrivanie.

- Hai visto come saltellava? - fece Ryan sorridendo.

- Sì, sembrava un cagnolino! E la sua faccia?! - i due non riuscivano a smettere di ridere.

- Non mi ci far pensare! D'ora in poi non avrà vita facile il nostro scrittore! -

- Vuoi dire ... il nostro ... "cagnolino"! - i due risero a crepapelle.
Beckett si avvicinò a loro con l'intenzione di lanciargli uno dei suoi soliti sguardi omicidi, ma poi fu contagiata dalle risate dei due.

- E pensare che solo un anno fa lo prendevamo in giro chiamandolo "gattino"! - rise lei.

- Sì è vero! Eccolo, eccolo ... sta arrivando. - avvisò Ryan.
Tutti e tre tornarono improvvisamente seri e si voltarono verso Castle.
Questo arrivò con aria soddisfatta. I tre scoppiarono di nuovo in una sonora risata.

- Hei! Era urgente! A voi non capita mai?! - fece Castle imbarazzato come non mai.

- Sì, sì Castle, come no. - fecero in coro Ryan ed Esposito. Sorridendo, Kate prese la parola:
- Andiamo Castle. Ora basta voi due!-

- Certo ... e ora lo difende. - Ryan abbassò la voce per non farsi sentire da Kate. Lei, che aveva udito la frase, si voltò e questa volta non si fece scappare l'occasione per fulminarlo con lo sguardo. Poi presero l'ascensore, uscirono dall'edificio e arrivarono a passo svelto alla macchina.

- Beckett?

- Uhm ...

- Posso guidare?

- No! - Castle abbassò la testa rassegnato - Perchè no?

- Perchè i cagnolini non guidano Castle! Dovresti saperlo! - rispose divertita lei.

- Cagnolini? - domandò lui curioso.

- Oh, niente, lascia perdere. Ah proposito, come mai Alexis era sveglia questa mattina?

- Oh bè perchè domani ha le prove del musical "Grease" con il gruppo di teatro e mia madre ha pensato bene di farle fare qualche esercizio per le corde vocali. - ironizzò lui. Beckett sorrise divertita, dopodichè salirono in macchina e partirono.
Durante il tragitto Castle rimase stranamente in silenzio e Beckett cercò di non fare domande sul motivo di quella sua espressione triste e assonnata.
Arrivarono al negozio di Amy, scesero dalla macchina ed entrarono.
La stanza era grande e spaziosa, piena di armadi ricolmi di abiti bellissimi e molto costosi. Al centro, illuminato dalla luce del sole, vi era un bancone nero circolare, con la superficie in marmo.
Al di fuori del negozio, giaceva un'enorme scritta colorata che rispecchiava il nome del negozio.
Beckett si avvicinò alla cassa. Una ragazza bionda, minuta e con dei grandi occhi blu si voltò.

- Detective Beckett, Polizia di New York. Vorrei parlare con la signorina Amy Strauss. Sa dirmi dove posso trovarla?

- Sono io, detective. - la ragazza si presentò a Kate.

- Salve, lui è ... - non fece in tempo a finire la frase.

- Richard Castle! Oh mio Dio! Non ci credo! Ti adoro, ho letto tutti i tuoi libri! Faresti una foto? - Castle le sorrise e si avvicinò a lei

- Certo! Con molto piacere! - Beckett lo guardò con fare di rimprovero ma lui non ci fece caso.
<< Un'altra fan di Castle ... perfetto! Dev'essere il mio giorno fortunato! >> pensò Kate alzando gli occhi al cielo.
Amy estrasse il suo cellulare dalla tasca e fece una foto, poi si voltò soddisfatta verso Kate.

- Mi scusi detective, ma non capita tutti i giorni di avere il proprio idolo nel proprio negozio! E poi è così affascinante! Lei come fa a resistergli?

- Già! Come fai a resistermi detective? - sorrise sornione lui.
Beckett cercò di ignorare le ultime frasi udite e si rivolse ad Amy.

- Signorina Strauss ... - fu interrotta di nuovo.

- La prego mi chiami Amy ... - fece lei sempre sorridente.
<< Non è possibile! Non riesco a finire la frase! >> Beckett era tentata di minacciarla con la pistola ma si limitò a continuare.
- Amy, avremmo bisogno di farti alcune domande. - La ragazza diventò seria. Ancora una volta Kate fu interrotta.
- Si tratta dell'omicidio di Luke per caso? - gli occhi di lei si riempirono di lacrime e Kate sentì un peso allo stomaco. Odiava quei momenti.

- Sì, Amy. Si tratta di Luke purtroppo. Dovresti venire con noi in centrale.

- Certo. - Amy prese la sua borsa rosso fuoco e uscì con loro dal negozio, mettendo un cartello con scritto "CHIUSO" sulla porta d'ingresso.
I tre salirono in macchina e si avviarono verso la centrale.


Intanto, Ryan ed Esposito avevano rintracciato Alan Gary e lo stavano interrogando.

- Signor Gary, qual'era il suo "rapporto" con Luke? - chiese Esposito.

- Eravamo migliori amici dai tempi del liceo. Uscivamo quasi tutti i pomeriggi. - rispose Alan con sguardo da cucciolo.

- Sà dirmi dov'era ieri sera tra le 10.00 e mezzanotte?

- Certo. Verso le 8.00 sono andato a casa della mia ragazza Jordan Grey. Ho passato la notte lì.

- C'è qualcuno che può confermarlo? - chiese Ryan.

- Oltre alla mia ragazza nessuno. - rispose dispiaciuto Alan.

- D'accordo grazie mille Alan, cercheremo di verificare il suo alibi... - fece Esposito.

- ... Si tenga a disposizione. - finì come al solito Ryan.

- Certo. Grazie detective. - detto questo, Alan si incamminò verso l'ascensore, dal quale uscirono Castle, Beckett ed Amy.






ANGOLO DELL'AUTRICE:
Ecco il secondo capitolo! Spero vi sia piaciuto! In teoria non finiva così ma mentre scrivevo mi sono accorta che forse stava diventando troppo lungo e pesante così l'ho diviso in due capitoli e ... bè, questo è quello che ne è venuto fuori! Cercherò di pubblicare il seguito al più presto, sapete, sono impegnatissima con la scuola in questo periodo quindi chiedo scusa in anteprima! Scusatemi! Intanto ringrazio tutti quelli che hanno letto e recensito il primo capitolo e tutti quelli che hanno solo letto! =) GRAZIE MILLE!
Bene, credo di aver detto tutto ora ... ah no! Manca ancora una cosa!
Recensioni? Sempre ben gradite! ;)

un bacione a tutti e al prossimo capitolo!
ice_cream

  
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