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Autore: ice_cream    13/01/2011    13 recensioni
Un omicidio molto complicato e tanti sospetti.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bang, bang, bang.
 

 

Ore 5.00 del mattino.

Il cellulare della detective squillava ormai da due minuti.

Da sotto le coperte, Kate allungò pigramente il braccio in cerca del suo telefono sul comodino.

Lo prese e rispose.

 

- Sì?

 

- Beckett, sono il capitano Montgomery, c'è stato un omicidio. Abbiamo bisogno di te in centrale. Ce la fai ad essere qui tra un ora?

 

- Certo capitano, sarò da voi il prima possibile. - chiuse la telefonata e si alzò di scatto dal letto.

Si diresse verso il bagno barcollando, con ancora gli occhi che le si chiudevano.

Si fece una doccia veloce e poi si avviò in centrale.

 

 

A casa di Rick Castle, benchè fossero solo le cinque del mattino, nessuno dormiva.

Martha stava aiutando Alexis per la recita che avrebbe dovuto fare con il gruppo di teatro della scuola, mentre Richard si limitava ad osservarle, socchiudendo ogni tanto gli occhi con l'intento di schiacciare un pisolino.

Proprio quando Castle era riuscito a prendere sonno, la suoneria del suo smart-phone lo fece sobbalzare.

Alexis si voltò.

 

- Salutami Beckett! - disse con un sorriso, rivolta al padre.

 

- Come sai che è lei?

 

- Chi può chiamare a quest'ora? - chiese inarcando un sopracciglio.

 

In effetti, a parte Kate, nessuno avrebbe mai chiamato così presto.

Prese il suo telefono e cliccò sul tasto con la cornetta verde.

 

- Castle. -

 

- Ciao Castle! Stavi dormendo per caso?

 

- Dormendo? Ma certo che no! Sono solo le cinque del mattino detective; chi dorme a quest'ora?

Beckett accennò un sorriso dall'altro capo del telefono.

- Allora chi è morto?

 

- I dettagli quando arrivi. Ci vediamo dopo. -

 

- A dopo... Ah Beckett!

 

- Sì?

 

- ... Ti saluta Alexis!-

 

- Oh, grazie ... ma ... perchè, è sveglia anche lei? - chiese sorpresa Kate.

 

- Sì, ti spiego tutto dopo ... -

Chiusero la telefonata e Castle si alzò dal divano con la stessa espressione di un bambino che non voleva andare a scuola.

Andò in bagno a vestirsi poi prese di corsa un pancake, baciò la figlia sulla fronte e uscì di casa.

 

 

Dopo neanche dieci minuti lo scrittore si presentò alla scrivania di Beckett.

Lei nascose un sorriso quando lo vide.

 

- Allora, chi è la nostra vittima?

 

- Si chiama Luke Johnson, 43 anni. Lavorava alla "New York Radio", una stazione radio poco conosciuta. E' stato ucciso con tre colpi di pistola al petto. Ho sentito Lanie, dice che la morte è avvenuta tra le dieci di ieri sera e mezzanotte. La pistola era una calibro .45.

 

- Wow! Tre colpi di pistola dritti al petto! Abbiamo già qualche sospettato?.

 

- Per ora no. Ryan ed Esposito stanno andando alla radio per interrogare i dipendenti.

 

- Alla radio? Perchè non iniziare dalla famiglia come al solito?

 

- Perchè i suoi genitori sono morti quattro anni fa in un incidente d'auto e suo fratello Drake lavora lì. Inoltre, Luke è stato trovato a soli due isolati dall'edificio in cui lavorava. L'ha visto un ragazzo che era andato a buttare la spazzatura, ha aperto il cassonetto e ha trovato la sorpresa. - concluse soddisfatta Kate.

Si scambiarono uno sguardo d'intesa mentre sorseggiavano il solo caffè, poi presero le giacche per raggiungere gli altri due.

 

 

Intanto, Ryan ed Esposito erano arrivati alla "NYRadio". C'era un gran confusione. Tutti sembravano molto presi dal loro lavoro.

I due detective si avvicinarono alla reception.

 

- Salve. Siamo della Polizia di New York ... - fece Ryan.

 

- ... Avremmo bisogno di parlare con il signor Drake Johnson. - concluse Esposito.

La receptionist si voltò e indicò con l'indice una porta alla sua destra.

Sopra quest'ultima, si intravedeva la scritta: "Studio Acustico n°5"

 

- Prego, Drake lavora lì. - sorrise lei

 

- Grazie ... - fece Esposito.

 

- ... E senta, questo è il mio numero ...-

 

- Ryan hai finito di fare il cretino?! Forza dobbiamo interrogare Drake. - Kate era entrata nell'edificio e si dirigeva a grandi passi verso di loro, seguita da Castle. La ragazza sorrise.

Ryan si voltò verso di lei e con un sorriso corse verso il suo compagno che era già entrato nella stanza.

 

- Signor Johnson? Detective Beckett, Polizia di New York, lui è Richard Castle. Vorremmo farle qualche domanda su suo fratello Luke. -

Drake li guardò smarrito.

- Luke? Cos'è successo questa volta? Cos'ha combinato il mio fratellino? - fece lui curioso.

 

- Lei ... non lo sa? - Kate era sorpresa.

 

- Che cosa dovrei sapere detective?

 

- Ecco, suo fratello è ... morto. -

 

- M-Morto?! - la sua faccia cambiò colore. D'un tratto diventò bianca come il latte. La testa iniziò a girargli e si sentì svenire. Barcollò per qualche secondo, dopodichè si appoggiò alla sedia. Fece dei respiri profondi. Beckett ordinò di portargli un bicchier d'acqua.

Kate e Castle si scambiarono uno sguardo confuso. Ryan arrivò con il bicchiere.

 

- Tenga Drake. Si sente meglio?

 

- Meglio? Come faccio a sentirmi meglio?! Mio fratello è morto! - fece qualche secondo di pausa - ... Mi scusi detective, so che lei non c'entra niente e che sta facendo il suo lavoro è solo che ... - scoppiò in un pianto a dirotto.

 

- "Solo che ... " cosa signor Johnson? - chiese Castle.

 

- Ci siamo reincontrati solo una settimana fa ed ora lui è morto.

 

- Signor Johnson, so che è un brutto momento, ma dovrebbe venire con noi in centrale. -

 

- Certo. - prese un fazzolettino di tela dalla tasca e se lo portò agli occhi per asciugarsi le lacrime.

Poco dopo, nella sala interrogatori, Drake stava rispondendo alle domande di Beckett.

 

- Signor Johnson, prima ha accennato ad uno riavvicinamento con suo fratello circa una settimana fa ... può spiegarci che cosa è successo?

 

- Io e Luke non ci siamo più parlati da quando i nostri genitori sono morti. Lui dava la colpa a me. Diceva che se non fosse stato per me loro sarebbero ancora vivi. Abbiamo litigato pesantemente, così me ne sono andato in Europa per un po'. Circa un anno fa, mi ha chiamato per chiedermi dei soldi che gli sarebbero serviti per comprare una nuova casa vicino al lago; sa non lavorava ancora alla radio. Abbiamo iniziato a sentirci sempre più frequentemente fino a che una settimana fa ci siamo rivisti e ci siamo finalmente chiariti. Essendo tornato da poco dall'Europa, dormivo in un hotel, poi lui mi ha offerto di stare da lui e io ho accettato. -

 

- Mi scusi, perchè incolpava lei della morte dei genitori? - chiese Castle. Beckett gli lanciò un'occhiata omicida e lui in tutta risposta alzò le spalle facendo una faccia innocente.

 

- Perchè quella sera, i miei genitori mi stavano venendo a prendere all'ospedale, ero andato a fare una visita per l'asma.

 

- Capisco. - rispose Kate – Drake ... - fu interrotta.

 

- Detective, potrei sapere com'è morto? - una lacrima gli rigò il volto candido e paffutello. Era alto e aveva dei lisci capelli neri che gli sfioravano il collo. I grandi occhi verdi rendevano il suo viso tenero come quello di un cucciolo.

 

- Certo. Suo fratello è stato ucciso con tre colpi di pistola al petto, è stato trovato questa mattina da un ragazzo, nel cassonetto della spazzatura.

 

- Un bidone della spazzatura ... povero Luke ... - Kate odiava quei momenti. Erano situazioni in cui la tristezza regnava sovrana e ogni volta le riportavano alla memoria l'omicidio di sua madre e il dolore da lei provato.

 

- Signor Johnson, quand'è stata l'ultima volta che vi siete visti? -

 

- Ieri sera, direi più o meno verso le 7.30, poi lui è uscito con una ragazza. Dovevano andare a cena fuori, ma non credo che tra loro ci fosse qualcosa, lei è sposata.

 

- Ci può dire il nome della ragazza? -

 

- Certo. Si chiama Amy Strauss, da quello che mi ha detto Luke, lavora in un negozio di vestiti in centro. Mio fratello era innamorato di lei; le dedicava una canzone ogni sera attraverso la radio, senza preoccuparsi del fatto che non fosse libera. Anche se non conosco suo marito, non credo che sapesse che si frequentavano.

 

Beckett annotò alcune informazioni sul suo quadernino, dopodichè riprese con le domande.

- Drake, sa dirmi i nomi delle persone che suo fratello era solito frequentare ultimamente?

 

- Da quando sono tornato, ho notato che usciva spesso con Sandra Lemann ed Eric Stuart, il suo vecchio datore di lavoro e sua moglie e poi con Alan Gary, il suo migliore amico dai tempi del liceo.

 

- Un'ultima domanda: Dov'era ieri sera tra le dieci e mezzanotte?

 

- Mi trovavo al bar "Jolly" con alcuni amici. Lì dovrebbero esserci le telecamere, potete controllare.

 

- Va bene grazie mille della collaborazione Drake. Si tenga a disposizione nel caso avessimo bisogno di lei.

 

- Certo detective. Signor Castle ... - gli strinse forte la mano - ... Mio fratello adorava i suoi libri. Arrivederci. - fece un sorriso forzato e si incamminò verso l'ascensore.

 

- Accidenti, era pure un mio amminatore! Non poteva morire ... un critico? Che ne so, Louis Belt? - Beckett inarcò un sopracciglio.

 

- Oh certo Castle, e magari prima di morire ti portava anche i biscottini con la panna! - sorrise.

 

- Certo! Almeno così si sarebbe fatto perdonare per tutte le offese che ha fatto a me e ai miei libri! - Beckett scosse la testa rassegnata.

 

Si sedettero entrambi nei loro rispettivi posti, a riflettere.

Kate si fece passare la pallina da baseball da Ryan.

 

- Allora, abbiamo altri quattro sospettati da interrogare. - sballottò la pallina da una mano all'altra per poi passarla ad Esposito. Castle cercò di prenderla ma non ci riuscì.

 

- Chi dobbiamo andare a prendere Becks? - Ryan si spinse indietro con la sedia e si reimpossessò della palla. Anche questa volta, Castle la mancò. Beckett soffocò una risata prima di rispondere.

 

- Inizieremo da Amy Strauss. Fate ricerche, trovatela e portatela qui, voglio interrogarla. Esposito, fatti dare le telecamere di sicurezza del bar Jolly e controllale. Se Drake ci ha mentito, lo scopriremo presto. -

Ryan fece un tiro in direzione di Beckett ma Castle riuscì finalmente ad intercettare la palla e a farla sua.

 

- Ah-ah, ti ho presa! - Castle si voltò verso gli altri che lo guardarono divertito.

Kate trattenne per l'ennesima volta un sorriso.

- Forza, andate. -







ANGOLO DELL'AUTRICE:

Eccomi con una nuova invenzione!! Si vede che il 2011 mi ispiraaaa! =)
Che dire ..? Spero che questo primo capitolo vi piaccia! E' diverso da quello che scrivo di solito quindi accetto volentieri i consigli!
Bè, fatemi sapere il vostro parere quindi ... (ahah ora sì che lo posso dire) RECENSITEEE!!!! =) ahahahah
Ok ora la smetto xD Non credo che questa volta la ff sia OOC, nel caso fosse il contrario o dovesse diventarlo (spero proprio di no! xD) fatemelo sapere! :)

baci e al prossimo capitolo,
ice_cream

 

 

 

 

 


 

  
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