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Autore: Sanae78    23/01/2011    2 recensioni
Sei mesi, è il tempo che manca alla partenza di Tsubasa e che Tsubasa e Sanae possono passare ancora insieme ...
Genere: Generale, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Sorpresa, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ai suru - amare'
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Rokka getsu 07

Ringrazio tutte le persone che leggono le mie storie … buona lettura!

Sanae78

 

 

Rokka getsu

di Sanae78

 

 

Capitolo 7

 

Al club di pugilato

 

 

Anche quel giorno al club di pugilato si stava svolgendo la solita seduta di allenamenti. La notizia della sconfitta di Kanda era giunta anche lì e tutti erano curiosi di sapere, se quello sbruffone, apparentemente così dotato di talento per la box, si sarebbe presentato.

 

“Pensi che Kanda verrà?”

“Non lo so, in fondo ieri è stato sconfitto e da un calciatore come Tsubasa.”

“Ma com’ è possibile? Kanda ha dei destri micidiali e qui ce ne siamo accorti tutti.”

“Non so che dirti, perché non è che si sappia molto.”

 

Il capitano della squadra che tanta fiducia riponeva in Kanda, temeva che quanto accaduto lo allontanasse dalla box, portandolo ad essere svogliato come lo era un tempo.

 

Poi la porta si era aperta e Kanda era apparso, mentre tutti intorno a lui bisbigliavano ancora.

 

“Hai visto! Ha avuto il coraggio di presentarsi qui!”

 

Kanda si era diretto verso il capitano per parlare con lui: “Capitano, sono venuto a dirti che per un po’ non potrò allenarmi, ma che, non appena sarò guarito, riprenderò ad allenarmi con più impegno di prima, perché voglio diventare un pugile professionista.”

“Va bene Kanda!”

 

Un membro della squadra, da sempre invidioso di Kanda, si era avvicinato ai due per dire la sua: “Capitano, devi cacciarlo dalla squadra! Si è fatto battere da uno che gioca a calcio e non ha nessun diritto di stare qui con noi!”

E gli altri ragazzi si erano subito messi a brontolare a voce alta a loro volta.

 

“Si, che ce ne facciamo di uno così!”

“Il pugilato non è mica uno sport per signorine!”

“Mandalo viaaa!”

“Non lo vogliamo quiii!”

“E’ un codardooo!”

 

“Basta, ragazziiii! Ora calmateviiii! il capitano aveva dovuto riprendere in mano la situazione che rischiava di prendere una brutta piega.

 

Kanda si sentiva ribollire il sangue nelle vene. Ma come osavano trattarlo in questo modo, in fondo che ne sapevano loro di com’ era andata.

Sia lui che Tsubasa erano stati molto coraggiosi, ma alla fine il legame che univa Tsubasa a Sanae si era dimostrato più forte di tutto e lui, a malincuore, aveva dovuto rendersene conto.

Sapeva che l’ avrebbero preso in giro per l’ accaduto, ma di certo non si aspettava che quelle mezze calzette senza cervello si agitassero così.

Continuavano a stuzzicarlo, sapendo che prima o poi lui avrebbe potuto perdere la pazienza e commettere qualche cavolata.

“Che fai Kanda? Non hai nemmeno il coraggio di rispondere!”

“Che c’è? Te la stai facendo sotto?”

 

No, non poteva permettere che continuassero a comportarsi così.

Si era avvicinato al ragazzo, da cui tutto era partito, ed aveva iniziato a girargli intorno con il braccio buono in movimento.

 

“Che c’è vuoi boxare con me?” il tipo si sta innervosendo e pur avendo due mani a sua disposizione iniziava a sudare.

“Va bene se è questo che vuoiiii!” aveva scagliato un forte destro contro Kanda che l’ aveva prontamente evitato sferrandogliene uno, micidiale a sua volta, che aveva messo il suo avversario ko.

 

“Ohhhh!”

 

“Spero che ora abbiate capito con chi avete a che fare!”

 

Lo guardavano intimoriti e con rispetto e lui sentiva di avere dimostrato a tutti quegli idioti di che pasta era fatto.

 

“Voglio che sia chiaro a tutti. Io e Tsubasa ci siamo scontrati con i mezzi che ritenevamo più opportuni: io, i pugni e lui i calci.”

 

“I calci?” gli altri sembravano faticare a comprendere.

 

“Tsubasa è stato un avversario leale che non mi ha sferrato nemmeno un pugno, riuscendomi ad atterrare con uno dei suoi calci bene assestati e per questa ragione voi dovete rispettarlo, proprio come lo rispetto io.”

 

“Abbiamo capito Kanda!”

 

“Bene, se non avete altre obiezioni da fare, io me ne andrei … saluti a tutti!”

 

Se n’ era andato, com’ era arrivato ed adesso in cuor suo si sentiva più sollevato per aver difeso il proprio onore e quello di un’ altra persona.

 

 

Continua …

 

 

Disclaimer

 

I personaggi presenti in questa storia appartengono a Yoichi Takahashi.

 

Note

 

‘Rokka getsu’ è in Giapponese e significa ‘Sei mesi’.

 

  
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