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Autore: reggina    25/12/2005    2 recensioni
Un incidente trasforma Maki in una persona cinica e disincantata. Sapranno l'atmosfera natalizia e l'innocenza dell'infanzia farle dimenticare il passato e convincerla a perdonare Mark?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kojiro Hyuga/Mark, Maki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Restarono entrambi spiazzati da quella domanda: così piccoli riuscivano già a tenerli in pugno!

"Non solo i fidanzati si abbracciano anche gli amici lo fanno!"

Fu Mark il primo a riprendere il controllo di sè e a cercare di togliere dai casini entrambi.

"No questo è un abbraccio da fidanzati!"

Insistevano i bambini innanzi all'evidenza.

Maki lanciò uno sguardo all'orologio e decise di giocarsi quell'ultima carta.

"Mark è tardi! I bambini dovrebbero già essere a letto!"

Diventò complice di Mark. Le venne da sorridere: si stavano comportando come due veri genitori.

I visini imbronciati si rassegnarono a rispettare gli ordini dei grandi e a tornare a casa.

Le e bimbe stamparono un bacio sulla guancia di Maki mentre i maschietti si limitarono ad una stretta di mano.

"Grazie!"

Sussurrò nuovamente all'orecchio di Mark. Questa volta fu lui a darle il bacio della buona notte facendo attenzione a non insospettire maggiormente i bambini.

Maki li seguì fino al veicolo per salutarli e vederli partire. Agitarono le manine verso di lei e poi scomparvero.

Maki rientrò e si sentì leggera: amava Mark, lo sapeva lei e lo sapevano i bambini.

Avrebbe avuto la forza di dirlo anche a lui ?

Fu sicura che quella serata era stata il suo più bel regalo di Natale.

******

Non riuscì a prendere sonno quella notte: troppo agitata e felice. Era ancora sveglia quando Sara tornò e decise di consumare la sua piccola vendetta.

"In questa casa qualcuno trama alle mie spalle!"

Apparve dal buio spaventando l'infermiera.

"Quando è Mark Lenders a chiederti di essere sua complice non puoi dire di no!"

Si difese Sara spogliandosi del soprabito.

"Ecco perchè ieri sera ridevi da sola ed eri tanto distratta!"

Continuò Maki più divertita che arrabbiata con l'amica.

"Allora ti è piaciuta la sorpresa?"

Chiese curiosa Sara.

L'amica annuì.

"Toglimi però una curiosità: come hai conosciuto Mark Lenders?"

Capì che avrebbero parlato di lui tutta la notte.

*******

Quella fu la prima vigilia di Natale in cui decise di non lavorare. Tutti in tipografia restarono sorpresi della sua assenza.

La giornata fu intensa e piena di cose nuove da fare.

Comperò regali per tutti i bambini e andò all'orfanotrofio per sistemarli sotto il loro grande albero di Natale, poi si fermò a giocare i piccoli.

Definiti gli ultimi dettagli della festa con la signorina Liliana corse per le vie del centro per fare gli ultimi acquisti.

Cercò una drogheria che vendesse spezie orientali e decise di tentare un esperimento.

Quando Sara tornò nel tardo pomeriggio la trovò con le mani immerse sulla spianatoia a formare una palla bianca.

"Eh a Natale anche i miracoli accadono!"

La stuzzicò immaginando che stesse preparando un dolce.

"Si chiama daifuku e in giapponese significa grande fortuna!"

Spegò l'asiatica continuando ad impastare la sua palla di riso dolce.

Lo stava preparando per i bambini.

Sara si arrotolò le maniche e si avvicinò a lei per imparare facendole da assistente.

*********

Il Suv di Maki oltrepassò le strade deserte agghindate a festa: tutti passavano quella giornata in famiglia. Anche lei la avrebbe trascorsa come meglio non avrebbe sperato.

Le strade desolate le riportarono in mente il sogno con il vigile che aveva la faccia di Mark Lenders: le venne da ridere e da considerarlo una premonizione fortunata.

Posteggiò l'auto e s'incamminò tra gli alberi spogli e i pini spruzzati di neve.

I bambini formavano un cerchio attorno alla signorina Liliana innanzi al caminetto come se la donna tenesse in mano qualcosa che li incantava.

Accortisi di Maki alcuni si spostarono e lei si accorse che anche Mark era al centro del cerchio.

Il ragazzo cullava un fagottino di caldi panni che si mossero emettendo un vagito. Subito Mark gli diede una posizione più comoda.

"Un bambino?"

Chiese sottovoce Maki per paura di rovinare quel momento.

Le sembrava di assistere ad una rappresentazione dal vivo del Bambinello nel presepe.

"Oh Maki venga un po’ a vedere!"

La esortò ad avvicinarsi la signorina Liliana.

" Lo hanno lasciato qui questa notte!"

Maki sentì qualcosa di caldo scorrerle lungo le guance e finire a solleticarle il collo. Stava piangendo per quella creatura abbandonata la notte di Natale.

Ora il piccolo sembrava protetto tra le braccia di Mark. Maki si chinò sul visino caffellatte con un ricciolo nero ad incorniciare la fronte e gli diede un bacio.

"Vuoi prenderlo?"

Chiese Mark sistemandoglielo tra le braccia.

"Non so...se ne sono capace!"

Ammise, ma Mark glielo stava già sistemando nella posizione giusta. Era bello tenere un neonato tra le braccia, impersonificare la Madonna con il suo bambino.

Fu un momento incantato che nessuno volle rompere con parole superflue.

Durante il pranzo natalizio Mark e Maki si scambiarono numerosi sguardi. Il dolce di Maki destò curiosità tra i piccoli commensali che lo assagiarono e lo considerarono buono.

Dedicarono il pomeriggio a giocare a "Tombola" tutti insieme.

Quando Mark uscì in cortile Maki ne approfittò per seguirlo.

"Lo avevo detto io che erano fidanzati!"

Disse soddisfatto il bimbo che faceva da croupier pescando un pezzo numerato dal bussolotto.

**********

"Il dolce era squisito!"

Sentenziò Mark accorgensodi dei passi che si avvicinavano.

"Per la prima volta mi è venuto bene! Quando lo facevo in Giappone fallivo sempre!"

Ammise lei stringendosi nel cappotto.

"Perchè lo hai fatto con amore!"

Maki arrossì e cambiò discorso.

"Con quel bambino prima eri fantastico! Sarai un buon padre!"

Si avvicinò a lui e continuarono a fissare un punto lontano.

"Anche tu non saresti una cattiva madre!"

Mise l'ultima parola sull'argomento.

"Riguardo a quello che hanno detto i bambini l’altra sera… "

Cercò di spostare la conversazione su ciò che non la faceva dormire da due notti.

"Mi dispiace ti abbiano messa in imbarazzo ! "

La interruppe l’uomo.

Maki si passò una ciocca di capelli dietro l'orechio e cercò in lui la verità.

"Hanno ragione?"

Mark in un primo momento restò in silenzio come se non avesse udito quella domanda poi capì che il momento era arrivato.

"Si che hanno ragione Maki! Io non ho mai smesso di amarti! Ti amo come la prima volta che ti ho vista a Naha, come ti ho amato in questi dieci anni e come ti amerò per sempre!"

Nel dirle la verità le aveva preso le mani tra le sue.

"Ma ora che ti ho ritrovata dovrò lasciarti di nuovo!"

"Perchè?"

Chiese allarmata lei.

"Nella sessione di calciomercato invernale verrò ceduto! Andrò a giocare nella Reggiana!"

Maki tirò un mezzo sospiro di sollievo: Reggio Emilia non era poi così lontana quanto il Giappone.

"Tu mi ami ancora Maki?"

Era il momento di sapere. Maki ritrasse le mani e le portò tra i capelli.

" Mark vuoi forse che di dica che ti amo anche io, che ci sposeremo, che dimenticheremo il passato, che avremo una famiglia?"

Elencò sulle punte delle dita.

"Si voglio sentirti dire queste cose!"

"La vita non è una favola Mark! Io sono cambiata!"

Ribatté dura.

" Anche io sono cambiato e ti amerò anche se resterai una dirigente in carriera senza scrupoli! Amerò quello che sei diventata come amavo la campionessa di softball!"

Riuscì a farla piangere con quella dichiarazione di amore incondizionato.

"Quel giorno in aeroporto ho sperato fino all'ultimo che tu venissi a fermarmi! In questi anni ho cercato di odiarti e credevo di esserci riuscita..."

"Sono stato un codardo a lasciarti partire allora e a non cercarti in tutti questi anni!"

"Io ti amo ancora Mark! E se dovrai andare a giocare altrove non permetterò che questo ci separi di nuovo: verrò con te se è necessario!"

"Concediamocci un'altra possibilità Maki!"

Maki annuì e avvicinò le sue labbra a quelle di Mark.

"Proverò a cambiare ma avrò bisogno di tempo!"

Promise lei tra un bacio e l'altro. Dalle finestre i bambini applaudirono e poi si dileguarono: ormai avevano prova schiacciante che lo zio Mark era fidanzato con la signorina Maki!

**********

Ringrazio quanti hanno letto questa storia e quanti lo faranno, tutti coloro che hanno recensito e l'hanno inserita tra le preferite!

   
 
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