Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: sailor star lights    23/01/2011    1 recensioni
I cavalieri hanno vinto. Hades è stato sconfitto e ora il mondo da lui creato sta andando in pezzi, in pezzi come i cuori dei cavalieri della speranza; tornavano vincitori, sì, eppure avevano perso anche loro.
Era forse questo il prezzo da pagare?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La morte di Pegasus << ragazzi... torniamo... a quella terra splendente... In quel meraviglioso mondo traboccante di luce >> disse Atena e alzò lo scettro mentre il suo cosmo si espandeva.
Con la morte di Hades, tutto il regno da lui creato stava crollando, l'Elisio rischiava di sparire trascinandoli con con sé nell'oblio e nella distruzione.
I cavalieri annuirono, erano pronti a tornare nel mondo da  loro appena salvato, il loro pianeta. Sparirono in una luce dorata ed intensa.

Sulla terra, i loro amici avevano gli occhi rivolti al cielo dedidti a guardare il lento ritorno del sole.
Erano felici, i cavalieri della speranza ce l'avevano fatta, il sole illuminava di nuovo i loro volti mentre le tenebre si defilavano veloci.
D'improvviso, nel cielo comparve una luce dorata che catturò la loro attenzione: erano i cavalieri, con Atena, che tornavano dopo un'estenuante lotta.
Gridi di gioia si elevarono da coloro che li attendavano per poi però smorzarsi all'improvviso; qualcosa non andavano.
Sui volti dei cavalieri di Atena non c'era gioia, non un sorriso era disegnato sulle loro labbra  anzi, le lacrime velavano i loro occhi; in particare Atena, grosse lacrime rigavano il suo viso senza controllo.
Poi Shaina si accorse di una cosa << ma... dov'è Pegasus? Perché non è con voi? >>
<< Oh no... >> mormorò allora Seika catturando l'attenzione di tutti.
<< cosa? >> chiese spaventata Shaina
<< dov'è il nostro amico Pegasus?  >> chiese baldanzoso Jabu dell'unicorno cercando di mettere a tacere un brutto presentimento
<< lui... >> cominciò a dire Hyoga serrando i pugni << ecco lui... >> ma non riusciva a terminare la frase, troppa forza gli veniva richiesta e lui non ne aveva più, non dopo lo scontro, non dopo quanto lui aveva visto e vissuto. La presa del pugno si allentò mentre una lacrima gli attraversava il viso.
<< e i cavalieri d'oro? >> chiese kiki
<< loro... loro sono morti... si sono sacrificati affinché potessimo passare il muro del pianto per raggiungere così l'Elisio. Hanno bruciato i loro cosmi assieme, tutti e 12 i cavalieri d'oro riuniti per l'ultima volta... >> rispose Shiryu non riuscendo a dire altro
L'aria tra i presenti divenne pesante, gli occhi di Kiki si riempirono di lacrime
<< Mu ... fratello... >> cominciò a singhiozzare il bambino e Marin lo abbracciò cercando di consolarlo e di non piangere a sua volta.
<< E Seiya? Parlate cavalieri... dov'è? >> proruppe Shaina, incapace di stare calma, le labbra le tremavano pericolosamente.
<< mio fratello... Seiya... lui è... >> fece Seika con un fremito nella voce e cercando lo sguardo del dragone. Lui riuscì ad annuire lievemente per poi spostare lo sguardo; non poteva guardare Seika, aveva perso un fratello appena ritrovato... aveva perso un fratello che era anche un loro grande amico, come poteva dirle quelle fatidiche parole e rendere tutto reale? Sentirle pronunziare avrebbe tolto ogni dubbio, non più una piccola illusione che tutto questo non fosse successo davvero sarebbe esistita, un'evidente realtà si sarebbe abbattuta su di tutti.
Si limitò a spostarsi un po', facendo vedere interamente Hyoga che sosteneva un corpo, era Seiya; un taglio profondo si trovava all'altezza del cuore, ma nonostante questo, un sorriso si trovava sul suo volto, il sorriso di chi era in pace con se stesso, di chi aveva combattuto per un'ideale di giustizia, per la salvezza della sua Dea, dei suoi amici, del mondo... e di sua sorella.
Ikki aveva gli occhi chiusi cercando di reprimere le lacrime e facendo coraggio a suo fratello che piangeva in silenzio. Shyriu evitava gli sguardi di tutti e Hyoga guardava il viso di Seiya cercando di trovare un senso a quanto era accaduto. " perché tu Seiya? perché sei morto? Perché non sei tornato sano e salvo come sempre, raggiante e felice, sempre pronto a risollevare lo spirito di tutti, tu che con le tue uscite assurde facevi ridere tutti, anche nelle situazioni più disperate  portavi un sorriso a tutti noi... perché questa amara fine ti ha riservato il destino? " e calde lacrime versava che cadevano come goccie di rugiada sul corpo inerte di Seiya, che tra le sue braccia perdeva lentamente calore, su cui poteva avvertire sempre più il peso della morte. Cadde il cigno in ginocchio, incapace di sostenere ancora tutto quel peso, il freddo corpo era lì, a ricordargli che era davvero morto, come a dimostrazione del fatto che davvero se n'era andato.
<< Pegasus... >> mormorò Shaina, incapace di muoversi e scivolando lentamente al suolo come in trance.
<< fratello... >> sussurrò Seika in lacrime; poi  corse verso Hyoga chinandosi al capazzale del fratello e prendendogli la mano rabbrividì: era gelida. Si chinò sul corpo del fratello e pianse disperatamente
<< Perché proprio ora? perché proprio ora che lo avevo ritrovato? PERCHE'? >> Hyoga non disse niente, sapeva che non stava parlando con lui.
Shaina, al grido disperato di Seika, si riscosse << PEGASUUUUS >> urlò a sua volta accorrendo al fianco di Seika e mettendola una mano sulla spalla mentre l'altra la disponeva sopra all'altra mano che stringeva ancora quella di Seiya. "amore... te ne sei andato... non ho potuto fare niente per difenderti, per proteggerti..  questa volta era lontana... perdonami Seiya " pensò la sacerdotessa con la tristezza nel cuore, chiuse gli occhi per non vedere più, non riusciva a sostenere la vista del corpo immobile di Seiya.
Gli altri erano in silenzio, tutti piangevano, chi più chi meno. Marin ormai singhiozzava disperatamente anche lei; pensieri simili a quelli di Shaina le attraversarono la mente. Seiya non era il suo amore, ma era stato suo allievo, il suo allievo prediletto, lo aveva considerato per anni come un fratello minore, e adesso, era come vivere nuovamente la perdita del fratello avvenuta anni prima.

Era questo il prezzo da pagare per la vittoria conquistata?
Nessuno riusciva a farsene una ragione; avevano perso i cavalieri d'oro, valorosi guerrieri e loro amici e anche Pegasus. Con lui avevano perso un amico, un compagno, un fratello... un amore. 


Il fiore sboccia, e appasisce
la stella brilla nella notte, per poi sbiadire
ogni cosa ha una fine:
la Terra, il Sole, le innumerevoli galassie e perfino lo sconfinato universo.
Accanto a tutto questo
la vita umana è soltanto un fugace battito di ciglia
ecco, che in un preciso punto del tempo dello spazio, l'uomo nasce;
lungo l'arco della vita ride, piange, combatte, soffre, è felice o in affanno
d'amore ricolmo o consunto dall'odio
ma poi, scivola come tutti nel sonno più lungo:
il sonno eterno...

parole tratte dalla serie di Hades e pronunciate da Shaka della vergine.

Spero la fic vi sia piaciuta. E' così triste... T.T
Ho messo le parole di Shaka perché trovo il suo monologo traordinario, quasi poesia e mi ha colpita profondamente.
comunque grazie per la lettura e ringrazio chi commenterà, sperando che qualcuno lo faccia xD
un caloroso saluto a tutti  :)

   
 
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