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Autore: Sherry Vanhorn    23/01/2011    0 recensioni
Questa è la mia prima fiction su Harry Potter. Era da un po' che pensavo di scriverla e finalmente mi sono decisa a farlo. Racconta la stotra Severus e un personaggio particolare creato da me e di come questa storia influisca sul corso di quella originale.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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Jesters of the moon

JESTERS OF THE MOON


Ho speso la mia vita al fine di rendere felice mia sorella, ho sempre ubbidito ad ogni suo singolo capriccio... ma non oggi. Oggi sarò io a scegliere...



CAPITOLO 1: THE FIRST TIME WE MET...



Te lo ricordi? Quanti anni sono passati? Forse sono troppi anche per me. Ero così giovane, avevo paura di tutto. Strano che sia io a dirlo, non è vero?
Eppure mi sentivo costantemente sola e abbandonata, la mia ultima ancora di salvezza era mia sorella. Quanto avrei voluto essere come lei, forte e saggia. Era diventata quasi il mio idolo, non so come avrei mai potuto tirare avanti senza di lei.
Lei era così intraprendente, otteneva sempre quello che voleva, e soprattutto, sapeva benissimo come ottenerlo. Una forza così quando viene scatenata è inarrestabile, quando si punta su di un obbiettivo niente e nessuno la può fermare.
Sono passati ormai sette anni dall'ultima volta che abbiamo visto nostro padre, ormai sono arrivata a pensare che i pochi ricordi che ho di lui, siano solo immagini create dalla mia fantasia del padre che tanto avrei voluto. Sono invece già passati tre anni dalla morte di nostra madre, di lei vorrei tanto perdere ogni ricordo.
Sono tre anni che noi continuiamo a scappare. Da cosa?
Sarebbe più giusto chiedere da chi. Diciamo che non a tutti piacciono le persone come me...



Quella notte ci eravamo fermate a riposare in una foresta.
Durante il nostro ultimo furto, oltre all'attenzione dei nostri soliti “cacciatori” abbiamo, sfortunatamente attirato l'attenzione di qualcun altro...
E' da quasi una settimana ormai che cerchiamo di sfuggire al nostro nuovo “cacciatore”, i maghi, se non sbaglio lo chiamano Auror...
Di certo non è niente paragonato ai nostri, questo sembra perfino amichevole. Purtroppo ci sta dando grandi problemi, è da giorni che non riesco più a cacciare. Spero solo di riuscire a resistere abbastanza da non perdere il controllo con mia sorella...

Sherry!” ero su un ramo abbastanza alto di un albero, per scrutare i dintorni, da lì potevo vedere tutta la foresta innevata. Speravo tanto che quell'Auror non si facesse più vedere.
Appena sentì il mio nome, mi voltai verso mia sorella, ai piedi dell'albero. Senza pensarci due volte saltai giù dall'albero ed atterrare ad una certa distanza da lei, era troppo pericoloso starmi vicino in questo momento.

Viktoria! Dovresti riposarti!” le dissi appena arrivata a terra.
Sì, certo, e tu invece dovresti andare a caccia!” disse incrociando le braccia, non ammetteva in alcun modo, alcuna obiezione.
Touché ...” le risposi sbuffando.
Eravamo davvero molto simili, tranne per qualche piccolo particolare. Beh, dopotutto siamo gemelle!
Siamo entrambe abbastanza alte per la nostra età, slanciate, i capelli dorati lunghi, vanno oltre le spalle, molto mossi, siamo entrambe molto pallide, anche se io lo sono più di lei.
Abbiamo entrambe gli occhi azzurri, ma i miei sono leggermente diversi dai sui, infatti attorno alla pupilla, io ho una specie di corona dorata.
Costrette ad una continua fuga, siamo obbligate a sopravvivere grazie ai nostri furti. Io con le mie abilità e lei con la magia.
Per non farci riconoscere, spesso ci capita di travestirci per i nostri furti. Io indosso un costume rosso e bianco, mente lei ne indossa uno blu e bianco. Gli rubammo durante un piccolo furto in un teatro. Ci saltarono subito all'occhio, non potevamo non prenderli! E poi erano comunque destinati a dei gemelli, per essere precisi due giullari, che gli indossassimo noi o loro, che differenza poteva mai fare?
Inoltre ognuna di noi indossava mezza maschera, mezza con sfondo bianco perlaceo coi ricami blu e argento con la smorfia triste di mia sorella, e l'altra con lo stesso sfondo con ricami rossi e argento, con un sorriso che andò a me. L'altra metà della nostra faccia era truccata, coi colori dei nostri costumi, in particolare attorno all'occhio e alla bocca.

Sei sicura di potercela fare Viktoria?” le domandai preoccupata, non potevamo assolutamente sottovalutare questo Auror.
Non ti devi preoccupare” estrasse la sua bacchetta “sarò anche giovane, ma so bene come difendermi!”
Le sorrisi, lei non aveva mai paura di niente, l'ammiravo tanto per questo...

Bene, dove...” un rumore improvviso proveniente dalla foresta attirò la mia attenzione.
Presto, da quella parte!” gridò indicando la via contraria da dove proveniva il suono.
Senza rifletterci, iniziamo a correre.

Sherry, riesci a sentire chi è?”
Mi concentrai un momento per sentire tutti gli odori trasportati dal vento.

Diavolo, è lui!”
All'improvviso dal fogliame della foresta sbucò il nostro Auror a cavallo di una scopa.

Eccovi finalmente, non mi potete sfuggire!” un lampo rosso uscì dalla sua bacchetta e tentò di colpirmi, io lo schivai senza fatica.
Ma non ce l'ha una vita questo!?” corsi in diagonale per afferrare mia sorella e caricarmela sulla schiena “tieniti forte, dovrò andare parecchio veloce!”
Lei fece cenno di sì e si afferrò più forte che poté al mio collo.
Inizia a correre più velocemente che potevo, anche se riuscì a creare una certa distanza tra me e l'Auror, non riuscivo a raggiungere la velocità che desideravo, la stanchezza per la fame iniziò a farti sentire...

Attenta!” Viktoria mi fece notare che ormai la distanza che avevo appena guadagnato si era ridotta drasticamente.
Un secondo lampo rosso tentò di colpirmi, lo schivai saltando sui rami degli alberi.

Dobbiamo fare qualcosa, non so quanto ancora potrò continuare!”
Dissi tutto di un fiato saltando da un ramo all'altro per schivare i suoi incantesimi.

Non ti preoccupare, quando salterai e io ti dirò ora, te girati!”
Va bene!”
Siete finite!” tre lampi rossi usciti dalla bacchetta dell'Auror  puntarono su di noi.
Il salto che feci per evitarlo fu di gran lunga più grande degli altri.

Ora!”
Mi girai a mezz'aria, trovandomi faccia a faccia con l'Auror, sembrò sorpreso anche se solo per un attimo. Approfittando della sua distrazione, diedi un calcio alla scopa che si inclinò e lo fece sbandare, e come se non bastasse...

Stupeficium!” un lampo rosso evocato da Viktoria colpì in pieno la scopa dell'Auror facendolo precipitare.
Sì, siamo libere!” gridai entusiasta, ma forse era ancora troppo presto per cantare vittoria...





Camminammo a lungo, fino ad arrivare nei pressi di un castello. Era ormai notte fonda e tutte le luci erano spente.
Stavamo camminando  lungo il lago, io mantenevo una certa distanza da mia sorella, quando a un certo punto la vidi inginocchiarsi stremata sul terreno innevato.

Viktoria!” spaventata corsi immediatamente da lei.
Sto bene, non ti preoccupare, sono solo un po' stanca...”
L'ennesimo raggio rosso ci mancò di poco.

Eccovi finalmente!” ci urlò contro l'Auror buttando a terra i resti della sua vecchia scopa.
In un attimo mi misi in mezzo tra mia sorella e l'Auror.

Viktoria, scappa!” dissi sottovoce mentre mi preparavo ad attaccarlo, le unghie mi si allungarono e lo stesso fecero i canini.
Lei fece cenno di sì e con le ultime forze rimaste corse a nascondersi nella foresta.

Non importa, la recupererò più tardi!”
Corsi a tutta velocità verso di lui, gli saltai addosso, con gli artigli che puntavano alla sua testa.
Ma un lampo verde deviò il mio colpo. L'avevo preso, anche se solo di striscio, ero riuscita a strappargli l'occhio destro.
Ma la neve era bagnata anche da altro sangue...
La mia mano destra era macchiata del sangue dell'Auror, mentre la sinistra che mi stringeva il fianco era impregnata del mio.
Non ressi più per la stanchezza e mi lasciai cadere a terra, persi i sensi tra le grida di dolore dell'Auror.
Non potevo fare a meno di sorridere per questo...




Non so quanto tempo passò, mi risvegliai su un letto morbido e caloroso. Ancora un po' assonnata tentai lentamente di rialzarmi.
Quel posto non mi ricordava niente, guardai fuori dalla finestra e vidi che era ancora notte.

Bene, non credo di aver dormito troppo, Viktoria dovrebbe essere qui vicino, meglio che vada!”
Quando mi girai per saltare giù dal letto, notai una figura nella penombra.

Ma come, ci lascia già?”
Sobbalzai e mi appiattì alla parete, come avevo fatto a non accorgermi della sua presenza lì?
Sono davvero presa così male?

Non aver paura, non mordo mica!” disse sorridendo.
Lei forse no, ma io potrei...” dissi mostrando i denti.
Oh, è vero, stavo per dimenticarmene...”
L'uomo si alzò e si diresse ad un tavolo per afferrare qualcosa, accese la luce e tornò verso di me.
Io dovetti sgranare gli occhi che non erano ancora abituati alla luce. Quando lo vidi, sembrava davvero una persona buona, come la sua voce suggeriva. Aveva capelli bianchi, una lunga barba altrettanto candida e indossava un paio di occhiali a mezzaluna che coprivano occhi celesti.

Credo che ti possa servire...” disse porgendomi un calice pieno di sangue.
La fame non si fece attendere, in un attimo gli strappai di mano il calice e iniziai a berne il contenuto tutto di un fiato.
Appena ripresi fiato gli risposi: “Grazie...”

Va meglio, non è vero?”
Sì... ma te come fai a sapere cosa sono? Di certo non sei uno dei nostri...”
Mentre parlavo con l'indice raccoglievo le gocce di sangue rimaste e le portavo alla bocca. E' incredibile quanto mi fosse mancato quel gusto!

No, non sono un vampiro, ma so riconoscerli... Come ti chiami?”
Sherry! Sherry Vanhorn, lei?”
Io sono Albus Silente, il preside di Hogwarts.”
Hogwarts...” mi persi per un attimo nei miei pensieri.
L'hai già sentita prima?” chiese richiamando la mia attenzione.
Mia madre ha studiato qui...”gli risposi tornando a setacciare il calice.
Era un vampiro?”
No, mio padre lo era...”
E adesso dove sono?”
Mamma è morta, l'altro... mah, chi lo sa...” dissi facendo spallucce.
E adesso con chi vivi?”
Con mia sorella, non ho nessun altro oltre a lei... Sa, non tutti si fiderebbero a stare tutto il giorno con un vampiro...”
Però ho visto che sai trattenerti abbastanza bene!”
Gli sorrisi, non ero abituata a parlare con gli umani. O, per meglio dire, non ne avevo la possibilità... quelli che incontravo finivano per diventare la mia cena ed è difficile parlare con uno che grida di terrore perché cerchi di ucciderlo.
Mai provato? Sai, è una strana sensazione, dovresti provare!

Devo sapermi controllare, se voglio stare vicino a mia sorella.”
Quanti anni ha?”
Dodici”
E te?”
Dodici, siamo gemelle!”
Lei è umana, non è vero?”
Sì, ma è un ottima strega! Dovevi vedere come ha ridotto la scopa dell'Auror che ci inseguiva!” gli dissi senza trattenere l'entusiasmo, ero così felice che fosse tutto finito...
Ci hai pensato te a sfregiarli il viso, vero?” era come se cercasse di scrutarmi dentro.
E' inutile che provi a leggermi la mente, su di me non ha effetto... comunque se proprio vuoi saperlo, sì! Quel bel lavoretto è stato opera dei miei artiglietti!” gli sorrisi divertita al ricordo “Era un tuo amico?”
Lo è ancora!”
Sentì un urlo familiare proveniente dall'altra stanza, se fosse possibile impallidì ancora più del normale.

Povero Alastor” disse con un tono di tristezza “sai, finora sei quella che è riuscita a ridurlo peggio in assoluto, non l'ho mai visto dimenarsi tanto...”
Si girò verso di me è notò la mia espressione, non potevo ancora crederci, non era ancora finita, tutto quello che avevamo fatto non era servito assolutamente a niente.

Non ti preoccupare, lo convincerò a non darvi più la caccia, so che può essere davvero orribile avercelo come Auror...”
G-grazie...” mi rilassai, non so perché, ma sapevo di potermi fidare di quell'uomo.
Te non sei ancora un vampiro completo, vero?”
In che senso?” gli chiesi ancora sovrappensiero per lo spavento.
Stai continuando ad invecchiare, vero? Non sei stata trasformata?”
No, ci sono nata”
Molto bene. Ah, un ultima cosa! Come va il fianco?”
Il fianco?”
Sì, Alastor mi ha detto di averla colpita al fianco”
In un attimo ricordai “Ah, è vero!” alzai un po' la maglietta per scoprire la ferita “beh, non c'è male... un paio di giorni e anche la cicatrice sarà scomparsa!”

Ah... i vantaggi della rigenerazione!”
Uscì dalla porta per raggiungere il suo amico lasciandomi da sola nella stanza.
Non avevo il coraggio di incontrarlo, chissà come avrebbe reagito...
Mi nascosi per poter assistere alla scena.




Non mi dispiacevano gli umani, qualche volta riuscivo a vederli da lontano, seguire le loro conversazioni... mi incuriosivano.
< Gli umani sono solo un branco di bastardi, non ti capiranno mai! Hanno paura di te! Nessuno di loro ti accetterà mai! Sei solo spazzatura per loro, non esiteranno mai ad ucciderti! E' per questo che devi ucciderli... uccidili tutti... >
Mia sorella mi ripeteva sempre queste parole, ma a dire il vero, non mi toccavano minimamente. Certo, ho ucciso, uccido e di certo ucciderò ancora... ma solo per necessità.
Non posso farci niente, mi piacciono troppo gli umani, non vorrei mai ucciderli per divertimento!
< I vampiri come te sono nati per purificare la terra e lasciare solo chi è degno! >
< Ma, sorellina, anche te sei un umana! >
< Capita, che a volte, un vampiro sia un umano... ma quelli come te hanno la possibilità di dare anche a noi il vostro potere, anche a noi che abbiamo smarrito la via! Quando sarai un vampiro completo, il compito di trovarci spetterà a te! E allora un mondo perfetto potrà rinascere dalle ceneri del vecchio! Io e te, sorellina, noi insieme cambieremo il mondo! Sarà perfetto senza gli umani! >
Non so se ha ragione, ma per adesso non sono intenzionata ad ascoltarla! Se davvero dovesse succedere, voglio che sia per una mia scelta! Se devo essere io a giudicare gli uomini, lo farò seguendo solo le mie convinzioni.




Come va Alastor?” chiese pacifico Silente.
Come crede che vada, Albus!?” gli sbraitò contro l'amico. Era seduto su una poltrona, il sangue ancora fresco gli colava lungo il collo fino ad imbrattare la camicia bianca. Accanto a lui c'era un infermiera che cercava di rattoppare quel che poteva della parte destra del viso, ma non è facile guarire le ferite provocate da un vampiro!
Ho appena perso l'occhio per quel mostro bastardo!” gli rispose gridando sempre più forte.
Alastor, non ti preoccupare, Madama Chips ti rimetterà a posto!”
Spero di riuscirci,” si intromise l'infermiera “non ho mai visto una ferita del genere...”
Dannazione Albus, visto? Non dirmi che non mi devo preoccupare!”
Qualcuno bussò alla porta.

Entra pure Severus!” disse Silente quasi sollevato per il tempismo.
Dalla porta entrò un uomo abbastanza alto, i capelli corvini gli arrivavano fino alle spalle e gli incorniciavano il viso estremamente pallido, i suoi vestiti erano neri e portava un mantello nero lungo e pesante.
Ma la cosa che mi piacque di più di quell'uomo furono gli occhi, non ne avevo mai visti così...
Aveva un paio di occhi neri, grandi e profondi, ma al contempo freddi e taglienti come il ghiaccio. Non potevi fare a meno di perderti in essi.

Abbiamo chiesto a tutti gli studenti, fortuna che durante le vacanze quasi nessuno è rimasto qui. Comunque nessuno ha visto Moody preso a calci da una bambina.”
L'Auror gli ringhiò e lui gli rispose con un sorrisetto compiaciuto, come se fosse stato lui a sfregiarlo. Non so perché ma ero quasi divertita da quella scenetta.

Bene, grazie Severus...” disse Silente come se non fosse successo niente.
Poi l'uomo in nero tornò a stuzzicare l'Auror. Gli fissava incessantemente la ferita.

Che diavolo vuoi Piton!?”
Niente...” si allontanò un po' da lui “che ti è successo Moody? Un moscerino nell'occhio?”
Lo guardò con un sorriso sprezzante.
Io non riuscii a trattenermi e inizia a ridere.
Purtroppo tutti si accorsero di me.

Ehm, Preside, perché c'era un bambina in camera sua?”
Ero nei guai, ma trovavo davvero simpatico quello strano signore... mi faceva davvero divertire. A quanto pare, lui lo notò. Non ho mai capito se tutto questo gli facesse piacere o meno...

Sherry, vieni, non ti preoccupare!” mi richiamò Silente.
Senza aggiungere altro, distolsi lo sguardo dall'uomo in nero e andai a mettermi dietro a Silente.

Ora mi ricordo! Sei te quella bastarda che mi ha fatto questo!” l'Auror provò ad alzarsi, ma l'infermiera lo trattenne.
Vuole stare fermo un attimo!? E poi come può essere stata lei a farle tutto questo? E' una bambina!”
Alastor, adesso basta! Madama Chips ha ragione, è una bambina! Il ministero non dovrebbe prendersela anche con i minorenni!” intervenne Silente per fargli cambiare idea.
Quella non è una bambina, è un mostro!” gridò indicandomi.
Non lo sopportavo, mia sorella aveva ragione! Non mi posso fidare degli umani. Iniziai a digrignare i denti per poi assalirlo. Ma mi fermai quando Severus gli parlò...

Beh, certo Alastor, non vedo l'ora di scoprire che credibilità avrai come Auror quando tutti sapranno che una bambina è riuscita a metterti K.O.!?”
Grr... forse hai ragione...”
Alastor, te riposati, vedrai che Sherry non ti darà più problemi. Ma non andare più a cercarla! Dirai che un mago oscuro l'aveva sotto il suo controllo e che lui ti ha procurato quella ferita.”
E va bene...”
L'infermiera si intromise nella conversazione.

Moody, è meglio che venga in infermeria perché finisca di medicarla!”
Va bene...” a fatica si alzò e l'infermiera lo accompagno alla porta.
Ho paura che non appena si riprenderà si vendicherà su di me...” disse Severus leggermente divertito e a coltempo preoccupato a quell'idea.
Lentamente mi avvicinai a Severus. Non dissi niente, lo guardavo semplicemente.

E così sei te il piccolo disastro che ha fatto tutto questo, eh?”
Severus, non la istigare!”
Non stavo ascoltando nessuno dei due in quel momento, continuavo semplicemente a guardarlo negli occhi. Finalmente riuscì a dirgli: “Grazie...”

Ehm... di niente...” rispose un po' perplesso.
Gli feci cenno di abbassarsi, lui mi guardò un po' stranito, ma poi decise di ascoltarmi.
Afferrai la sua faccia e ricomincia a fissarlo negli occhi.

Cosa stai facendo?” chiese un po' annoiato.
Niente, mi piacciono i tuoi occhi” dissi sorridendogli.






Ormai tutti se ne erano andati a vedere come procedesse la medicazione dell' Auror, lasciandomi sola. Mi affacciai alla finestra e notai che ormai stava già sorgendo il sole.
Devo andare...”
Mi diressi verso la porta quando sul tavolo notai la mia maschera e accanto un biglietto.

Sherry, so di non poterti trattenere qui e so che presto te ne andrai...
Alastor ha deciso di non darti più fastidio, ci penserà lui al Ministero.
Non ti preoccupare per il tuo segreto, ne Severus ne Alastor hanno capito cosa sei.
Se ti dovessi trovare in difficoltà, non esitare a tornare da noi, prendila pure come una seconda casa!
Albus Silente

Casa...” sorrisi malinconica, afferrai la maschera e mi diressi verso la porta “io non ho un casa...”

  
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