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Autore: NonSense    23/01/2011    4 recensioni
Sasuke aveva già capito gli inconvenienti del compleanno già all’età di quattro anni; tutti si comportavano gentilmente con lui, gli portavano dei regali, in genere quelli che desiderava ricevere, e gli auguravano di vivere ancora per tanti anni.
Ma l’inghippo c’era. Ed era ben evidente.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Happy Birthday, Sasuke- kun.

Sasuke aveva già capito gli inconvenienti del compleanno già all’età di quattro anni; tutti si comportavano gentilmente con lui, gli portavano dei regali, in genere quelli che desiderava ricevere, e gli auguravano di vivere ancora per tanti anni.
Ma l’inghippo c’era. Ed era ben evidente.
Tutta questa ostentata disponibilità nei suoi confronti aveva come obiettivo quello di chiedergli dei favori, principalmente quello di fare il bravo, e di approfittare della sua gentilezza.
Ed era una fregatura. Altroché se lo era.
Quindi, quando al suo quinto compleanno, uno zio di cui non conosceva né il nome né altro, gli aveva domandato di passargli il sale, in preda all’ira, questi gli aveva risposto male.
- Prenditelo da solo, se proprio lo vuoi. Non approfittare del mio buonismo. – e, sotto lo sguardo sconvolto di tutti, se n'era andato in camera propria.
Ora, a quattordici anni, le cose non erano cambiate granché.
- Sasuke, te lo ripeto un’ultima volta; esci immediatamente da sotto il mio letto. – scandì bene Itachi, cercando di farlo ragionare, o perlomeno ubbidire.
Ok, magari solo un po’.
La testa del minore sbucò da sotto il letto, nascosto da una coperta blu.
- Tu sei come tutti loro. – lo accusò, ritornando a nascondersi.
Itachi si passò una mano tra i capelli esasperato; come si fa a far capire ad un quattordicenne che le persone non vogliono approfittare della sua gentilezza inesistente o del suo buonismo perso per strada, ma semplicemente augurargli un buon compleanno?
No, non si può infatti.
- Facciamo un patto Sasuke. – gli concesse, ormai in preda alla disperazione – Io faccio tutto quello che vuoi, se tu esci dal mio letto e vai a salutare e ringraziare tutti gli invitati. E non con una smorfia, possibilmente. -
- Farai davvero tutto quello che voglio? – gli domandò, un po’ incerto, facendo sbucare la testa mora da sotto il letto.
Magari era una fregatura pure questa.
- Te lo prometto. -
- Allora va bene. – disse, uscendo allo scoperto – Ma ricordati quello che mi hai promesso. – gli disse aspro, guardandolo negli occhi.
- Te l’ho già detto. –
Sasuke si portò in sala da pranzo con un passo veloce, salutò altrettanto rapidamente tutti gli invitati e tornò nella camera dal fratello.
- L’ho fatto. Adesso mi merito il mio premio. – dichiarò, squadrando l'altro Uchiha da capo a piedi.
Ma di quale premio andava blaterando?
Come al solito forse aveva recepito male il concetto.
Il minore dei fratelli si avvicinò lentamente all’altro, appoggiando le sue labbra sopra quelle di Itachi per alcuni secondi, per poi voltarsi e dirigersi verso la porta.
Itachi lo guardò sconvolto e incapace di muoversi.
- Ah, quando ne compirò diciotto, ti chiederò molto di più. – gli disse malizioso, prima di varcare la porta.

Note dell’autrice
XD
  
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