Trust me.
[Perché lui?]
-Perché
ti fidi di lui?-
Già,
perché lo stai facendo?
-Sherlock, ma cosa…?-
La sua camicia insanguinata.
-John, è tutto sotto controllo, ora va.-
Le sue mani insanguinate.
-Cos’è successo?-
Un coltello insanguinato.
-Non è importante, devi andartene.-
Un corpo morto.
-Ma…-
La sirena della polizia.
-Non c’è tempo, vattene!-
Il suo sguardo carico.
[Ma di cosa?]
-Sherlock
Holmes, sei in arresto, tutto ciò che…-
Manette
che scattano.
-Conosco
i miei diritti, Lestrade.-
La
sua voce gelata.
-Sapevo
che sarebbe arrivato questo momento.-
Manette
sui tuoi polsi.
-Ti
avevo detto di stare lontano da lui, John.-
Il
tuo sguardo confuso, la sua
voce stizzita.
-Lui
non centra.-
Il
suo mento alto, gli occhi fermi.
-Portateli
via.-
Le
vostre gambe che si sfiorano nella volante.
[Non
ti abbandono.]
Lestrade sospira.
-D’accordo, John, puoi uscire.-
Ore. Ore d’interrogatorio.
-E Sherlock?-
Distoglie lo sguardo.
-Nella cella.-
Che rumore fa il cuore quando si spezza?
[Vorresti non averlo mai scoperto.]
-Finalmente
ti hanno liberato, quegli inetti…-
Solo
cinque minuti.
-Ti
chiamerà Mycroft, ti dirà cosa fare.-
Tre
minuti.
-John,
ho bisogno solo di una cosa.-
Due
minuti.
-Fidati
di me.-
Tempo
scaduto.
[Per
tutti e due.]
Uno squillo.
"Perché ti fidi di lui?"
È Mycroft.
"Perché continui a fidarti?"
Devi rispondere.
"Perché non accetti la realtà?"
Ma vuoi?
"Era sporco di sangue, completamente, e aveva il coltello
in mano."
L’ennesimo squillo.
"È uno psicopatico, l’avrebbe fatto prima o poi."
Gli occhi si contraggono.
"Ha ucciso quell’uomo."
Brividi e lacrime.
"Ha ucciso un innocente."
La mano trema.
"È colpevole."
Niente più squilli.
-Pronto, John?-
[Non ci crederai mai.]
-È
innocente.-
Mycroft
sbuffa divertito.
-Lo
so, proprio per questo dobbiamo tirarlo fuori.-
Convinto
come mai.
-È
un gioco pericoloso.-
Sospiri.
-L’ho
sempre saputo.-
Puoi
sentirlo sorridere.
-Sicuro
che il gioco valga la candela?-
Neanche
un secondo.
-Sì.-
Niente
riflessioni.
-Nonostante
questa sia la tua stessa vita?-
Neanche
un respiro.
-Assolutamente.-
Puoi
sentire il suo sorriso allargarsi.
-Sherlock
ha scelto bene.-
[Perché
il tuo cuore batte così?]
La serratura scatta.
-John, alla fine ce l’hai fatta, sei in ritardo.-
Sorride.
-Sherlock, a quanto pare la prigione non ti ha insegnato
quando stare zitto.-
Sorridi.
[Vi basta questo per capirvi.]
È
scioccata.
-Sei
pazzo, siete tutti pazzi!-
Sherlock
sbuffa infastidito.
-Non
ti capisco, John…-
Alzi
le spalle.
-Come
puoi fidarti di lui?!-
Il
tuo sguardo si perde nei suoi
occhi.
-Gli
credo, credo in lui. Ciecamente.-
Puoi
sentire il suo sguardo bruciarti sulla testa.
[Va
bene, va bene così.]
~Ed
è come una catena, dal suo petto al tuo, fatta da niente di chimico, di logico
o vagamente razionale, ciò che vi lega e che lo farà per sempre.
***Angolino del cambia colore***
Uhhh, sono così emozionata! È la prima volta che posto in
questo fandom, ma ho tante idee per i nostri due scapestrati di Baker Street!
Ma, siamo qui per la storia, indi evito di divagare come
mio solito.
Spero che il mio stile e le parentesi quadre non vi
abbiano appesantito molto la lettura, perché io le uso sempre e quindi non
riesco a scrivere senza xD
Non vi spiegherò niente su questa storia, né vi darò la
mia interpretazione. Sono convinta che non esista un punto di vista sbagliato o
uno giusto, anzi trovo più interessanti quelli altrui che i miei, quindi sono
proprio curiosissima di sapere cosa avete estrapolato da questa storia.
Ah, ovviamente lo slash non è esplicito, ma cavolo, per
me hanno un insegna luminosa sopra la testa, quindi per me stanno insieme,
punto u.u Massimo è un pre-slash.
Grazie mille a chiunque abbia avuto il coraggio di
arrivare qui in fondo (_ _)