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Autore: orkaluka    24/01/2011    3 recensioni
Dal capitolo 1:
"Ripenso a quella volta in cui, interrotto un collegamento, avevano riacceso le telecamere intanto che io stavo bevendo un sorso d’acqua. Ovviamente non avevo pensato di ingoiare il mio sorso, no, da brava picciona* quale sono, l’ho sputacchiata in giro strozzandomi con essa e tossendo come se avessi dovuto sputare i polmoni per terra. Il tempo di riprendermi e il collegamento era ripartito."
Se pensate che le vostre gaffe siano le peggiori del mondo, è solo perché non avete ancora sentito quelle di miss Piiigeon.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso per eventuali errori, ma di questi giorno ho la febbre e il mio cervello è un po’ in tilt.

 

Buldogg Mastiv alla carica e una Sailor Moon molto Piiigeon.

 

Un passo, poi un altro, eccone uno ancora. Si Theresa, stai andando bene, molto bene, beniss…porca di quella trota vestita d’argento! Il rumore di due corpi che si scontrano, quello di me che cado a terra e infine quello più penetrante dei bicchieri di cristallo che si infrangono in mille pezzi su un pavimento di marmo risuonano nella sala. Ovviamente, solo io sono capace di investire un cameriere come se fossi un buldogg mastiv incavolato ad un gala di beneficenza. Sono stesa a terra sul marmo fresco, posizione angelo nella neve, quasi quasi riesco a vedere le stelline che roteano intorno alla mia testa. Penso di aver preso un bel colpo (è così ad investire i poveri camerieri!), anche perché mi pare tutto un po’ sfuocato e molto…surreale. Qualcuno si avvicina e mi dice qualcosa (sembra che un cammello gli abbia masticato le parole per poi restituirgliele), ed io scoppio a ridere. È proprio comico quel signore, anche perché ora sembra un blob informe che pronuncia sillabe impossibili da comprendere, continuo a ridere e ridere, non riesco più a smettere. Un angolino del mio cervello pensa che ci sia qualcosa che non va (e che intuito), mentre il resto è talmente divertito che fa lacrimare gli occhi dal ridere, o forse è per il mal di testa? Booooh? Continuo a ridere e piangere, piangere e ridere. Qualcuno sta urlando, la cosa mi fa ancora più ridere (ok, decisamente c’è qualcosa che non va), poi la mia vista si annebbia e il mondo cade nelle tenebre. Mi aspetto che da un momento all’altro compaia Sailor Moon abbracciata dalla Luna, sarebbe così bello impugnare il suo scettro e dire “Io sono la paladina della legge. Sono una combattente che veste alla marinara. Io sono Sailor Moon e sono venuta fin qui per punirti in nome della Luna!” (hei, cervellino? Ci sei ancora? Tutto bene?) Con un sorriso stampato sulle labbra mi lascio cullare dall’abbraccio di un Milord decisamente più figo (scusate il termine, ma la mia mente ormai è partita) di quello della serie televisiva.

Bip. Bip. Qualcuno mi spiegherà un giorno perché, con tutta la tecnologia che possediamo, a nessuno è venuto in mente di far si che, da una macchina che controlla il battito cardiaco, non provengano suoni come quelli di quartetto d’archi. Ma accipicchia, immaginate di essere caduti in coma, vi svegliate dopo anni ed anni e la prima cosa che sentite è un cacchio di bip a cui sembra che della tua vita non gliene freghi niente, il che poi è vero. Ora invece immaginate che al vostro risveglio, sempre dopo anni ed anni, ci sia un bip suonato da un violino, una viola, un contrabbasso e un altro violino (ce ne vogliono sempre almeno due), non vi sentireste magnificamente più vivi? Ok, scusate per la breve interruzione del programma, se volete seguirmi ora vi accompagnerò nella sala “Occhi, apritevi!”. Va bene, sto impazzendo, definitivamente. Cerco di aprire gli occhi e, magia, ci riesco (lo ammetto ho provato con l’apriti sesamo). Inizialmente è tutto sfuocato, poi riesco a riconoscere qualcosa (Wow, mai saputo che il bianco potesse essere così accecante). Una faccia si avvicina (almeno, sembra una faccia). “Theresa?, tutto a posto?” Sbiascico qualcosa. Riprovo a pronunciare parole di senso compiuto. “A parte per il mal di testa, il bianco accecante e la scemenza completa dei miei pensieri, tutto a posto.”  Vedo gli occhi incastonati nel volto guizzare verso l’alto (chi l’avrebbe mai detto che la gente alza gli occhi al cielo anche al capezzale di una persona?). Il volto scompare, così come pochi secondi dopo scompare anche la luce della stanza. Una figura scura si avvicina al mio letto, sono già pronta ad urlare “Potere del cristallo d’argento, vieni a me!*” Quando una piccola parte del mio cervello mi blocca, un’altra piccola luce viene accesa e, finalmente, riconosco il volto di poco fa. Il bel nipote! Cosa ci fa qui? Glielo chiedo e lui mi fulmina con uno sguardo (altro che buldogg!) “Stavamo ballando quando hai investito un cameriere, lui non si è fatto nulla, ma tu gli sei rimbalzata contro e hai picchiato la testa, provocandoti una commozione celebrale” Non ricordo nulla, assolutamente nulla, ho un vuoto. Arriva qualcun altro nella stanza, un uomo con un camice (brava Piiigeon, si chiamano dottori, o uomini con lo stetoscopio). Si avvicina e mi chiede “Come ti chiami?” Buongiorno no, è? “Theresa Pigeon” “Dove abita?” Ma scherziamo, dovrei anche dargli la mia taglia di reggiseno? “In un piccolo monolocale sopra ad un vecchio bar, vicino ad uno dei più grandi centri commerciali della città.” (Mi sto riprendendo, che frasi lunghe che riesco a comporre) “Cosa ha fatto ieri sera?” Questo arriva, mi fa il terzo grado e pretende anche che io gli risponda? “Senta, non sono affari suoi.” (Il mio cervello non sta bene per niente, ora mi metto pure a litigare con un medico?) “Risponda alle domande prego” Ora sono furiosa, finché non mi spiega perché dovrei urlare i miei affari al vento io non rispondo. “No” E metto il broncio (ritorno alla gioventù). Il dottore continua apaticamente. “Risponda alle domande prego” “No” Un motivo c’è se da piccola mi chiamavano crapa da boiler**. Il dottore sbuffa. “La devo spostare in pediatria o cosa? Risponda alle domande.” Ormai ci sto prendendo gusto “No.” (la bamboccia dentro di me ha preso il sopravvento). Estrae dalla tasca una lunghissima siringa, al solo vederla le parole mi sfuggono di bocca. “Ero ad un gala di beneficienza con il bel nipote del mio capo!” Sento qualcuno ridacchiare, il dottore mette via la siringa. “Bene, potete tornare a casa, ma dovrete rimanere a riposo per due settimane, chiaro?” Annuisco, anche se non vorrei. “Riposo significa che starete tutto il giorno a letto, non dovrete alzare pesi o simili e non potrete fare sport di alcun tipo, ok?” Annuisco ancora una volta. E chiedo “Lavorare?” Il dottore scuote la testa, questo sarà un grandissimo problema per me. “Come non posso lavorare? Io devo lavorare!” Il bel nipote (un giorno gli chiederò come si chiama) si alza e mi dice. “Sei stata licenziata.” Ma che sveglione! Mi sto per arrabbiare, di nuovo. “Si, ma ho una famiglia a cui badare, composta da sette persone contando me, non posso rimanere ferma.” Tutte storie, posso eccome, semplicemente non voglio. “Devo tornare a casa per il picco di affluenza turistica annuale.” I due mi fissano sconvolti. “Forse è meglio tenerla in osservazione ancora qualche…” L’uomo con lo stetoscopio viene interrotto da un urlo “Piiigeon! Come hai potuto abbandonarmi in discoteca da sola? Proprio adesso che torni nei tuoi campi!” Mi fissano tutti aspettandosi qualcosa da me, vale a dire tre risposte. Ma perché quando si ha bisogno di un fulmine Sailor Juipiter*** non c’è mai?

 

Note generali

*Questo è una delle frasi pronunciate da Sailor Moon quando si trasforma. Sailor Moon è un altro dei cartoni che guardavo da piccolo.

**crapa da boiler = testa dura, molto dura Penso che il termine sia del dialetto delle mie regioni (un po’ sopra Milano)

***Sailor Juipiter è una delle guerriere sailor (sempre del cartone Sailor Moon), lei ha il potere di evocare il fulmine.

Note dell’autore

La mia pazzia non avrà mai fine, ma ormai penso che questo l’avete capito. So che il capitolo è un poco lungo, spero che la cosa non crei troppi disguidi. Mi devo scusare son voi per il ritardo esagerato con cui ho aggiornato, vi prego perdonatemi. Abbiamo scoperto qualcosa, ad esempio che miss piiigeon ha una famiglia di sei elementi, che ha una casa in mezzo ai campi e che non finirà mai di sorprenderci, le sue figure sono epiche. Spero che la storia vi faccia ridere, ci si vede al prossimo cap.

Luka

Ringraziamenti

Grazie a:

Fall

Rosy_96

Kryptonite

 MeiroKangourou

 rox_sole

Sofia_94

E a chiunque abbia letto questo racconto.

  
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