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Autore: bubi90    25/01/2011    4 recensioni
-Quarta classificata al "Diciannove Anni" Contest di Rannie e vincitrice del Premio Anni-
Una storia basata sui ricordi racchiusi in un vecchio dario nascosto in saffitta. Scorpius scopre come i suoi genitori si siano avvicinati e perchè il salice che si trova sulla parte posteriore del maniero sia per i signori Malfoy tanto importante.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Quarta classificata al "Diciannove Anni" Contest di Rannie e vincitrice del Premio Anni.

Nick autore sul Forum: bubi90
Titolo: Le memorie di Astoria Geengrass: 15 Agosto
Oggetto scelto e lettera corrispondente: Albero - A
Personaggi (prima il/i protagonista/i): Astoria Greengrass, Scorpius Malfoy, Draco Malfoy, Famiglie Malfoy e Greengrass
Paring (se ce ne sono): Draco/Astoria
Genere (anche più di uno): Introspettivo, Malinconico, Sentimentale
Rating: Verde
Avvertimenti: One-shot
Nota dell'autore: Una storia basata sui ricordi racchiusi in un vecchio dario nascosto in saffitta. Scorpius scopre come i suoi genitori si siano avvicinati e perchè il salice che si trova sulla parte posteriore del maniero sia per i signori Malfoy tanto importante.



Eccomi qui, con questa one-shot che ha la forma di un diario, di una raccolta di ricordi...Essendo solamente in 5 partecipanti essere arrivata ultima a pari merito non è un dramma, visto che corrisponde ad essere arrivata quarta! Una storia che non mi dispiace, stranamente, e che spero anche voi apprezziate. Quindi vi lascio i giudizi in fondo della splendida giudiciA e vi chiedo un piacerino...lasciate un commento? Grazie e basta, solo buona lettura!




Le memorie di Astoria Greengrass:  15 Agosto


 

 
Scorpius Malfoy frugava nei bauli vecchi e polverosi dell’ ultima stanza del quinto piano del maniero di famiglia. Era una delle zone in cui normalmente gli abitanti non si recavano e dove venivano accatastate le cose che parevano non servire più.
E tra un vecchio pupazzo logoro a forma di serpente, sicuramente dono di Lucius al figlio, e una bambola di porcellana, gioiello della famiglia Greengrass, l’erede della casata faceva delle scoperte interessanti.
Aveva trovato la prima scopa personale del padre, una Nimbus 2001 ancora ben trattata, che stonava con tutte le reliquie di quella specie di soffitta. Il ragazzo si chiese se forse suo padre non si recasse ancora a lucidarla una volta ogni tanto.
E poi aveva trovato qualcosa di molto semplice all’apparenza, ma che aveva rapito la sua attenzione. Un piccolo quaderno nero in pelle dalle pagine leggermente ingiallite, sulle quali spiccava una calligrafia fine e raffinata.
Scorpius sfogliò incuriosito le pagine di quello, che aveva tutta l’aria di un diario, leggendone la copertina per capire a chi appartenesse.
Rimase sorpreso di scoprire che era appartenuto a sua madre. Infatti, Astoria non pareva il tipo da tenere un diario, o almeno da lasciarlo incustodito. Incuriosito il giovane iniziò a sfogliare il quadernetto, soffermandosi nei punti in cui la madre aveva aggiunto delle foto…



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15 Agosto 1998
 
Oggi il sole mi è sembrato più caldo del solito. La mia famiglia è stata invitata a Villa Malfoy per un pranzo all’apparenza informale, ma io e mia sorella abbiamo capito subito che si trattava in realtà di un modo per farci avvicinare al rampollo di casa.
Abbiamo saputo dai nostri genitori che Lucius e Narcissa devono riportare il proprio nome ai massimi splendori, risalendo la società che li ha gettati in basso. Per questo hanno pensato di maritare il proprio figlio, anche se con ribrezzo, con una ragazza di nobili origini.
Daphne ed io non eravamo molto felici, un matrimonio combinato non è mai stata la nostra ambizione, tanto meno con il figlio di una famiglia in discesa.
Nonostante tutto siamo andate lo stesso al banchetto e personalmente sono rimasta senza parole alla vista del maniero. Non credevo certo che una famiglia in decadenza potesse ancora permettersi tutto quel ben di Dio! Le decorazioni e i giardini sembravano usciti da una fiaba di Beda il Bardo e le stanze parevano quelle di un castello signorile, più che quelle di una normale villa.
Anche il giovane Malfoy non mi è sembrato malvagio. Un po’ meno emaciato di quando eravamo ad Hogwarts e con un bel fisico segnato dalle galoppate sui colli inglesi, o almeno così mi avevano riferito.
Daphne mi ha già dichiarato di non volerci entrare niente in questa storia. Lei è fidanzata con l’unico figlio dei Nott e non ha la minima idea di lasciarlo per far felice la nostra famiglia. Io, invece, non ho nessuna scusante. Né fidanzati, né ragioni vitali per cui il nostro fidanzamento non debba compiersi.
Lasciando perdere questi argomenti troppo complicati e seri per l’ora in cui sto scrivendo, volevo imprimere nelle pagine una sensazione e una visione che mi hanno davvero colpito.
Mentre tutti si recavano a tavola, per ammirare la luccicante argenteria e il servito di lusso, mi sono diretta vicino a un piccolo laghetto, credo artificiale, che si trova dietro al Manor e lì ho trovato un piccolo paradiso.
Sulla riva del lago c’è un albero stupendo, un salice dalle lunghe fronde che negano alla vista il tronco. Senza pensarci mi sono infilata sotto ai rami, scostandoli come fossero una tenda di seta. È stata una sensazione bellissima stare nascosta sotto quella foglie fresche, lontana da quel pranzo frenetico.
Ero talmente immersa nell’assaporare quella situazione nuova, quell’emozione straordinariamente forte, che non mi sono accorta dell’arrivo di qualcun altro lì sotto. Solo nel momento in cui ho sentito la sua voce strascicata comunicarmi che anche lui amava quel luogo, ho capito che Draco mi aveva raggiunta in riva al lago.
È stato strano vedere il suo viso rilassato, diverso dal solito ghigno freddo e privo di emozione che si stampava sempre in volto per mantenere la dignità tipica dei Malfoy. Sono rimasta un po’ sorpresa da questo suo lato più semplice, più simile a me, ma sono subito tornata con lui a tavola.
Gli sguardi dei nostri genitori erano già piantati su di noi, pieni di complicità e speranza. Possibile che sia bastata una semplice camminata di ritorno per far pensare loro che l’unione tra le famiglie è possibile?
Non so, al momento tento di godermi gli ultimi anni ad Hogwarts, felice che almeno là potrò avere un po’ di pace.

 


15 Agosto 2000
 
Oggi siamo di nuovo andati dai Malfoy, proprio come due anni fa e come anche l’anno scorso. Sono sicura che i genitori miei e di Draco vogliano informarci oggi della loro decisione per il nostro futuro. Ormai ho finito Hogwarts e legalmente potremmo sposarci anche oggi.
Anche l’altro giorno, come ormai tutte le settimane estive, abbiamo mangiato tutti insieme in un ristorante extra-lusso di Londra. Daphne porta sempre con sé Theodore, giusto per far capire ai nostri genitori e ai signori Malfoy, che lei non è interessata al biondo purosangue.
Perciò è già stato detto, almeno fra i capifamiglia, che sarò io la futura consorte dell’erede di Lucius, colei che avrà sulle spalle le responsabilità casalinghe e sarà sottomessa al giudizio perenne dell’ex padrona di casa. Ma non è questo che mi preoccupa.
Essere una donna importante e una signora rispettabile mi è stato insegnato fin da quando ero bambina, come una filastrocca da tenere bene a mente, ma vivere tutta la vita con un uomo che ancora non conosco non l’avevo mai preso in considerazione.
Quello che vedo come il mio futuro marito è diventato in due anni un uomo aitante e impegnato, che sta mettendo di nuovo in piedi gli affari di famiglia e che sta gestendo un nuovo campo commerciale, avendo aperto una fabbrica di attrezzatura per il Quiddich. È alzato e si è anche rimesso in salute, testando personalmente i prodotti dell’impresa Malfoy.
Le rare volte in cui ci hanno lasciati un po’ da soli ho scoperto un lato di lui che non credevo esistesse. È estremamente portato per gli affari e allo stesso tempo conserva un lato affettuoso ed infantile. Non penso riuscirebbe a dire ai suoi genitori che non desidera un matrimonio combinato, ma non per timore, più per un amore profondo che lo lega a suo padre, ma ancor di più a sua madre.
In un certo senso è proprio questo suo lato che mi frena dal dire ai miei che non voglio sposarmi. Mi intriga molto immaginare come potrebbe comportarsi con me se stessimo insieme, come sarebbe se si innamorasse di me e se anche io mi perdessi nel limbo dei sentimenti.
Come sempre, oggi,  prima di mangiare, sono andata al laghetto col salice. Quel luogo mi è rimasto nel cuore dalla prima volta in cui l’ho scoperto per caso. Inizialmente lo raggiungevo solo per quel’atmosfera fatata che sembrava trasparire dalle fronde umide e fresche, ma poi ho iniziato ad andarci per essere richiamata a tavola da Draco.
Ogni volta che mi rifugio sotto i rami, poggiata al grande tronco dell’albero, arriva il ragazzo biondo a cercarmi. Fissa rapito le foglie del salice, ispirando l’aria bagnata del lago e dipingendosi in volto un’espressione rilassata e serena. Più la mia famiglia si reca dai Malfoy, più io raggiungo il mio luogo nascosto, sperando che lui continui ad inseguirmi.
Stavolta però c’è stata una novità. Mentre raggiungevamo il grande gazebo per il pranzo Draco mi ha preso per mano. Mi è sembrata una stupidaggine da bambini, ma il suo volto serio mi ha fatto arrossire: avevo una sensazione strana.
Difatti sono rimasta sconvolta e sorpresa quando, non lasciando la presa, mi ha comunicato che voleva chiedere a mio padre il permesso di portarmi fuori a cena il mese prossimo.
Non so davvero cosa pensare, anche perché i signori Malfoy sembravano ignorare la richiesta del figlio ed essere sorpresi quanto me. Mi auguro solo che almeno in quella situazione riusciremo a parlare senza sei paia di occhi puntati su di noi.

 


15 Agosto 2003
 
Strano ma vero sono anche oggi al Malfoy Manor. Ormai è quasi casa mia visto che passo più tempo qui che a Villa Greengrass. Come avevo immaginato la prima volta che i miei genitori mi portarono qui, Draco ed io siamo fidanzati.
Ciò che però non avevo previsto era che fosse proprio il ragazzo a chiedermi di metterci insieme e non le nostre famiglie. Entrambe le coppie pensavano di aspettare ancora un po’, sperando magari che tutto si aggiustasse senza obblighi. Così, infatti, è stato.
Non mi sarei mai aspettata una confessione come quella che mi ha fatto ormai anni fa, lasciandomi spiazzata ma anche estremamente felice. Daphne è rimasta stupita dalla passione che traspariva dalle sue parole, vista la freddezza tipica dei nostri caratteri.
Ci siamo capiti come non pensavamo potesse accadere, essendo capaci di dimostrarci sentimenti e confessarci emozioni che credevamo dover tenere nascoste nel nostro cuore e nella nostra mente.
Oggi sono andata di nuovo sotto il salice, che ormai definisco come nostro, non più nella speranza di un suo arrivo, che si verifica puntuale, ma per assaporare l’aria che mi ha accompagnato nella nostra storia. Sono convinta che sia destino per me passare una parte della mia vita sotto le sue fronde, ricevendo dichiarazioni e conferme grazie alla sua influenza.
Non sono stata smentita, poiché, dopo anni e anni, ho finalmente lasciato sgorgare lacrime di gioia, quando Draco, arrivato per portarmi a pranzo, si è inginocchiato, con la solita aria trasognata che assume in questo luogo magico, e mi ha chiesto di sposarlo.
Non sono ancora riuscita a farmi una ragione di come sia riuscita a gettare la mia maschera gelida come il ghiaccio per lasciare spazio sul mio viso a tutte le splendide sensazioni che mi ha trasmesso il suo tocco sulla mia pelle e lo scorrere dell’anello sul mio anulare.
Non mi ero ancora resa conto di quanto fosse divenuto importante per me, di come la sua presenza fosse fondamentale per la mia vita, priva di significato nel momento in cui lui mi abbandonava.
Quando mia madre ha visto l’anello si è congratulata con noi, stringendosi a Narcissa per assaporare con lei la novità, mentre mia sorella è corsa ad abbracciarmi felice e con le lacrime agli occhi.
L’obbiettivo delle nostre famiglie è stato raggiunto, fortunatamente però, la loro meta era anche la nostra, e la loro gioia, non è minimamente paragonabile a quella di Draco e mia.

 


15 Agosto 2008
 
Eccomi qua a scrivere quella che penso sarà l’ultima pagina di questo diario. Sono diventata una donna sposata e una madre premurosa, anche se ho appena ventisei anni.
Scorpius ha compiuto oggi due anni e abbiamo festeggiato tutti insieme al Manor.
Quando mi sono sposata avevo il dubbio che la mia vita matrimoniale si sarebbe consumata in compagnia dei miei suoceri, ma la tradizione dei Malfoy mi ha letteralmente salvata. Quando l’ultimo membro prende moglie gli viene trasferita di diritto la tenuta, mentre i genitori si trasferiscono nella seconda villa, non meno grande del maniero, per lasciare ai neo sposini la loro intimità.
È stato ed è tuttora stupendo vivere con mio marito in questa casa enorme e raffinata. E da quando è nato Scorpius questo luogo sembra ancora più magico e stupendo.
Il mio bambino è stato il culmine della mia già enorme felicità, colui che ha portato una ventata d’aria fresca nella vita mia e di Draco. Il mio splendido consorte si è dimostrato un padre amorevole e attento alle esigenze del proprio bambino.
Rido ancora al ricordo di quando, negli ultimi mesi di gravidanza, sfruttavo il “fattore Scorpius” per farmi servire dall’uomo che è sempre al mio fianco. Talmente ansioso e timoroso per il suo piccolo erede che avrebbe scalato una montagna a piedi nudi per rendergli felice la nascita.
Anche oggi mio marito ha dimostrato il suo amore per il nostro bambino, tuffandosi quasi nel laghetto per recuperare la palla con la quale giocava. Eravamo, come sempre, sotto al salice nel nostro luogo speciale.
Quest’albero ha visto nascere e crescere la mia storia con Draco, è stato testimone della dichiarazione d’amore più bella che avessi mai sperato di ricevere e ha assistito perfino al concepimento dell’ultimo venuto della famiglia.
Pensare che la mia prima volta è stata proprio sotto queste fronde mi fa un po’ arrossire e sapere che il mio bambino, concepito in questo prato, adora tanto quanto noi il nostro luogo d’amore mi fa commuovere.
Ho passato l’ennesimo momento di gioia con mio marito e mio figlio, sotto il fruscio delle foglie che sono maturate con me, insieme all’aria che sa di fata che soffia leggera in riva al lago.
Questa è l’ultima volta che scriverò le mie memorie su queste pagine, su cui ho inciso i miei ricordi più segreti e le mie emozioni, su cui ho impresso l’evolversi della mia vita insieme all’uomo che amo.
Non so se un giorno tornerò a sfogliare questo diario, o se qualcuno avrà la possibilità di leggerlo, so solo che ciò che qui è stato intrappolato vivrà per sempre nel mio cuore.


 

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…Scorpius chiuse commosso il quaderno, asciugandosi una lacrima che gli rigava una guancia.
Sapere ciò che i suoi non gli avevano mai raccontato lo aveva emozionato più di quanto credesse fosse concesso ad un Malfoy. Aveva scoperto sensazioni della madre, che non avrebbe magari dovuto leggere, e conosciuto perché il salice del giardino faceva sempre sorridere i genitori.
Ripose il diario nel baule e uscì dalla stanza, richiudendo la porta alle sue spalle.
Aveva sempre pensato a sua madre e suo padre insieme, non immaginando mai cosa li avesse portati a unirsi e in che modo, ma dopo quella lettura aveva una visione completamente diversa e si sentiva come il custode di un enorme segreto.
Sogghignando felice si diresse in giardino, per raggiungere sua madre e suo padre sotto quello, che anche per lui, era diventato il salice di famiglia.





4° classificata, a pari merito – BloodySisters e Bubi90 

“Le memorie di Astoria Greengrass: 15 Agosto” (Bubi90
 
Grammatica e Lessico: 18.55/20 
Forma e Stile: 15/15 
Caratterizzazione: 4.5/5 
Attinenza alla trama originale: 19.85/20 
Gradimento personale: 9/10 
Punti Bonus: 5/5 


Totale: 71.9/75 

Per la grammatica, non ci sono errori molto gravi, la maggior parte erano errori di distrazione. Per esempio, un verbo non concordava e avevi scritto Quidditch senza la “t”. Lo stile è perfetto, mi piace molto come scrivi. Ho tolto quel mezzo volo alla caratterizzazione, solo perché ho trovato Draco un po’ troppo gentile. Non so, probabilmente sono io che lo trovo sempre OOC quando si parla di amore! 
Quel 0.15 tolto dall’attinenza alla trama originale, è dovuto semplicemente al fatto che, nel 1998, Astoria doveva fare solo l’ultimo anno ad Hogwarts, quando invece hai scritto “gli ultimi anni”. Solo per questo ho tolto un punto al gradimento personale, per il resto, mi è piaciuta tantissimo! 
   
 
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