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Autore: Kuruccha    25/01/2011    7 recensioni
Il destino dipende dalle decisioni prese.
[What if?][Long-fic]
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Katara/Aang
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 3 - Conquista


La sala del trono era ogni giorno più buia. I drappi rossi alle pareti si tingevano di un viola cupo; l'aria era calda e pesante.
Azula era seduta al centro della stanza. Era quello, il posto che spettava al Signore del Fuoco. Una carica che si era meritata, e che si era presa senza sotterfugi. Le piaceva quella postazione; aveva fatto disporre il soppalco proprio nel mezzo della sala, in modo tale da poter eventualmente ricevere i sudditi tutt'intorno a sè, per far notare che non temeva nessuno. Nessuno avrebbe osato attaccarla, mai, nemmeno alle spalle. Ispirava soggezione.
Le piaceva.
Le fiamme blu che la circondavano costantemente, silenziose, a tratti sibilanti, non erano altro che pura scenografia.
Non aveva paura di nulla.
Non aveva motivo di averne.

Da quando, due anni prima, era diventata la nuova regnante, mai nessuno aveva osato mettere in dubbio la sua autorità. Forse era la pazzia che si poteva scorgere in fondo ai suoi occhi; forse era l'aria di superiorità con cui trattava gli altri, e che non concedeva scampo a nessuno. Forse era l'abilità che aveva comprovato nella conquista di Ba Sing Se, roccaforte a cui aveva dovuto arrendersi anche il Dragone dell'Ovest, e che lei aveva espugnato con grande facilità ed infinita maestria.
Forse era solo la potenza che aveva dimostrato nel distruggere il proprio padre. Non un velo di pietà era calato durante quell'Agni Kai; Azula non aveva esitato per nemmeno un secondo. Semplicemente, come nulla fosse, come se la tensione non si fosse mai fatta sentire nelle sue vene, si era voltata e aveva ucciso. Nessuna remora. Nessun pentimento, mai, da quel lontano giorno.
Ozai era poi stato sepolto, in pompa magna e con gli onori che gli spettavano, perchè era stato un grande Signore del Fuoco e aveva fatto molto per portare la sua Nazione più in alto possibile. Azula aveva voluto che i suoi funerali fossero magnifici: non certo per onorare il padre, quanto per evitare che qualcuno potesse lamentarsi del trattamento che gli aveva riservato. Così, il popolo si era beato con l'immagine della grande e forte regina, pietosa nei confronti dell'amato padre, sconfitto in un combattimento giusto. Lo scettro doveva passare di mano in mano per rendere grande la Nazione del fuoco, ed era legittimo che fosse il più forte a regnare.
Nessuno pensò mai all'abominio che quella giovane principessa aveva compiuto, nè all'assurdità di quella sfida pubblica, che Ozai non aveva potuto rifiutare per orgoglio, e di cui era caduto vittima.
Forse nessuno vide, quel giorno, il terrore negli occhi di Ozai, grande Signore del fuoco, mentre si rendeva conto che sua figlia stava davvero per colpirlo con la sola intenzione di ucciderlo. E forse nessuno vide nemmeno la derisione che fiammeggiava in quelli di lei, al pensiero di quell'uomo che stava per essere eliminato; cancellato dallo stesso pretesto a cui era ricorso per cacciare l'unico figlio maschio che era riuscito a generare. L'ironia del caso, si disse lui. Ma quella non era più una fatalità: come era stato con Zuko, era pura premeditazione. Quel grande dominatore non potè far a meno di sorridere, nei suoi ultimi istanti, pensando che la figlia gli somigliasse più di quello che credeva possibile.

Da quel giorno lontano, Azula non aveva fatto altro che consolidare il proprio potere, e nel frattempo far scomparire tutti coloro che avrebbero potuto ostacolarla nei suoi grandiosi piani. Poco per volta, erano stati imprigionati tutti i suoi vecchi nemici; anche i nobili di Ba Sing Se, con cui il padre aveva voluto essere accondiscendente - solo vagamente, perchè in fondo era lui il loro padrone, e l'obbedienza gli era più che dovuta - per evitare congiure e sommosse, dalla sua ascesa al trono erano intrappolati nelle mura interne in attesa di giudizio. Giudizio che avrebbe significato certamente la morte, e Azula fremeva d'impazienza ogni giorno di più al solo pensarci, e i fulmini le si accendevano tra le dita, e lì si spegnevano. Giorno dopo giorno, infatti, si era accorta di dover rimandareva un futuro sempre più lontano le questioni che riguardavano la conquista delle altre nazioni, e di doversi invece concentrare sui quei pochi focolai interni, che pure avrebbero potuto minare in maniera sostanziosa i tentacoli del suo piano di controllo. Meglio stroncare le opposizioni sul nascere, le avevano sempre detto.
Nel governo, era aiutata da pochi consiglieri, assolutamente fidati e continuamente ricambiati ed eliminati per garantire la riservatezza del suo comando. Alla difesa del palazzo - anche se non era mai stato attaccato, fino ad allora - pensava il Dai Li, un manipolo scelto di Dominatori della Terra, che aveva tradito il proprio Re dopo la conquista della grande capitale per schierarsi con il partito più forte. E tra Ozai e Azula, avevano notato subito chi fosse più potente. Azula ancora sorrideva, nel ricordare come quel gruppo di guerrieri l'avesse implorata di farli combattere per lei. Sapeva bene che dei mercenari non ci si poteva fidare; in quel momento, però, i loro interessi erano simili, e aveva deciso di sfruttare quell'improvvisa e falsa devozione, con la sicurezza di poter poi eliminare chi le avesse dato filo da torcere. All'interno del Dai Li si erano già contate alcune vittime; questo era bastato per scoraggiare qualsiasi ulteriore tentativo di sommossa.
Non fidarti di nessuno, tranne che di te stessa: questo era il suo unico credo. Così, aveva finito per allontanare - o eliminare, più generalmente, perchè è molto più facile cancellare adesso che correggere in un secondo momento - tutti coloro che conosceva, attorniandosi così di una cerchia di manichini: persone neutrali, intercambiabili, per niente essenziali.
Nessun legame. Nessuna debolezza.
Le piaceva.


Non che avesse mai avuto grandi vincoli con delle persone in particolare. Sua madre era scomparsa quando lei era piccola; suo padre era morto per mano sua; suo fratello era ancora disperso, ma lei non sarebbe certamente andata alla ricerca di quel traditore. Non le interessava. Se le fosse capitato tra le mani, l'avrebbe semplicemente giustiziato, eliminando così anche l'ultimo stretto legame di sangue che le rimaneva. C'era stato, a onor del vero, un periodo in cui era stata davvero ossessionata dalla ricerca di Zuko, e lo ricordava bene; ma la sua era sempre stata una gelosia di base, trasformatasi, nel capire quanto fosse futile desiderare l'amore assoluto del padre, in pura volontà di cancellare i deboli. Ora però il fratello non rappresentava più un pericolo; niente e nessuno era più una minaccia per lei. Perciò, anche se le sue guardie avevano sempre l'ordine di ricerca di Zuko stampato in testa, lui non era più una priorità. Come non lo erano più quelle due ragazzine che si professavano sue amiche e che l'avevano abbandonata proprio all'apice del successo, appena prima della sua incoronazione, poco dopo l'Agni Kai contro suo padre: la loro assenza aveva quasi fatto breccia nella roccia in cui si era trasformato il suo orgoglio. Ricordava di averle odiate profondamente, allora; e avrebbe voluto partire subito per andarle a cercare, ma non aveva potuto, perchè gli obblighi di corte la tenevano legata a quel posto. Ecco: era stata quella la prima volta in cui si era resa conto che forse uccidere Ozai era stato un errore; in un attimo, si era accorta che forse sarebbe stato meglio mantenere un manichino al potere, e continuare a muoversi come più le pareva fino ad eliminare tutti gli opponenti.
A quel tempo, aveva scosso la testa, come per scacciare quel pensiero; e la scosse anche in quel momento. Era troppo tardi ormai; non esisteva, nè sarebbe mai esistito, qualcuno in grado di sostituirla. Lei era unica.
No. Ora le cose essenziali da fare erano consolidare e uccidere. Due azioni strettamente legate, nella sua mente.
Non una rivolta, in quei due anni. Non un singolo attentato, nè un tentativo di attaccare il palazzo. Non un solo funzionario ucciso da una mano che non fosse la sua; non una persona che non la temesse e la venerasse.
Un'unica roccaforte rimasta, tra le alte mura di ghiaccio del polo. Un'unica nota stonata nell'armonia quasi perfetta che era andata creandosi nella sua mente, in quel globo in cui era l'unica sovrana indiscussa.
L'Avatar era disperso da anni; vivo, probabilmente, perchè non le era giunta voce che si fosse reincarnato. Vivo, e nascosto, o magari intrappolato in qualche ghiacciaio come era già successo un secolo prima. Ma nemmeno l'Avatar sarebbe stato un problema; nessuno avrebbe mai potuto batterla, nemmeno il padrone dei quattro elementi. Lei era invincibile, e nessuna certezza era più nitida di questa.
Ormai era giunta l'ora.
Sogghignò, al pensiero di Ba Sing Se che si avvicinava giorno dopo giorno, e di quella gente finalmente sterminata; rise, roca, ben sapendo che nessun ghiaccio avrebbe potuto resistere al suo fulmine.
Presto avrebbe potuto alzarsi da quel trono, e conquistare.



*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
25-1-2011
Ok, spero di aver tirato abbastanza nodi al pettine :D Molte cose sono state spiegate sull'attuale situazione mondiale, anche se forse alcune si erano già intuite nei capitoli precedenti. Sì, Azula è ora a capo della Nazione del Fuoco. Sono dell'idea che anche nella serie animata, se non fosse impazzita di gelosia per il fratello, avrebbe finito per prendersi il trono. è_é L'ho sempre pensato. Lei è troppo più forte di tutti XD Il prossimo capitolo sarà l'ultimo di quelli introduttivi in cui viene spiegata la situazione - perchè gli ambienti di movimento sono quattro in tutto, almeno nella mia testa - e poi finalmente cominceremo a muoverci. è_é Prevedo capitoli almeno un po' più lunghi, in seguito, anche se questo è venuto tutto sommato abbastanza ampio, quasi 1500 parole, molto più di quanto immaginassi o_o
Analizzare Azula è stato oltremodo stimolante. Non credevo sarebbe stato così bello. E' proprio vero che chi prova la nazione del fuoco non la lascia più :°D
Commenti? :D Commenti? :D :D :D
   
 
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