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Autore: _Frah    25/01/2011    9 recensioni
«Sono in una costante caduta libera»
«E tu, in questa caduta, stai cercando di trascinare anche me?»
Frah ©
Genere: Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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«Quindi Joseph non c’è»
Esclamò contento appoggiandosi al tavolo della cucina. Mi girai verso di lui sorridendo.
«No Marcus. Sò a cosa stai pensando ma... No»
Dissi ridendo continuando a mettere in ordine i piatti appena lavati. Sentii toccarmi i fianchi, poi un bacio sulla guancia e infine, dolcemente, mi abbracciò da dietro appoggiando il mento sulla mia spalla. Sfiorai le mani che mi premevano leggermente sulla pancia e sorrisi.
«Ti adoro»
Mi sussurrò all’orecchio; avvampai mordendomi il labbro e mi girai contro di lui.
«Che facciamo?» alzò il sopracciglio sorridendo e scossi la testa ridendo. Gli accarezzai la guancia completamente liscia e profumata di schiuma da barba alla menta. Quegli occhi color cielo sembravano quasi finti in controluce e i suoi capelli neri sbarazzini splendevano grazie ai raggi di luce che entravano dal salone. Era un ragazzo angelo barra diavolo. Angelo, i suoi occhi, il suo sorriso, una parte del suo carattere. Diavolo, i suoi misteri, le sue occhiate verso Joseph, una parte di lui mi era sconosciuta. Dopo avermi dato un bacio al volo mi prese sulle spalle e mi strascinò di sopra.
«Marcus lasciami. No. Ti ho detto di no!»
Cominciai a dare dei pugni leggeri contro la sua schiena, come se potessi fargli qualcosa. Entrò in camera di Joseph mi fece distendere sul letto.
«Perché qui? Se Joe ci scopre ci»
«Sssh. Lui non c’è, il suo letto è matrimoniale e il tuo no e sopratutto lui non c’è»
«L’hai già detto»
Gli feci notare sorridendo.
«Lo so. Le cose importanti vanno ripetute no?»
Annuii mordendomi il labbro.
«Sei l’unico...»
Presi un bel respiro e chiusi gli occhi.
«Sei l’unico che è rimasto»
Dissi quasi sussurrando, quasi per paura.
«In che senso?»
Un sorriso si dipinse sul suo volto e io gli sfiorai le labbra.
«Sei rimasto. Non mi hai lasciata su un letto alla ricerca del mio cuore. Sai, ha il vizio di perdersi sotto le coperte»
Mi diede un bacio sulla guancia poi uno leggero sulla spalla scoperta.
«La miglior forma per incontrare se stessi è perdersi nella vita di qualcun’altro. Lo sai no?
»
Disse lasciandosi cadere affianco a me.
«Perché proprio nella mia?»
Alzò le spalle senza una risposta. Notai tre nei piccoli nei sul polso.
«Formano un angolo equilatero»
Esclamai guardandolo.
«Proprio come i miei»
Dissi scoprendomi il polso velocemente e mettendoli a confronto. Erano totalmente uguali. Tre piccoli nei neri sul polso destro che formavano un triangolo equilatero perfetto.
«Io pensavo fosse una caratteristica della famiglia di mio padre, infatti anche lui li aveva. Sei il primo che incontro che li ha identici»
Mi guardò sorpreso dal mio stupore.
«Sono solo nei infondo»
Lo guardai e sorrisi.
«Hai ragione»
E iniziò a baciarmi con la sua solita magia. Non so come diavolo facesse ma da quei baci non riuscivi a staccarti, erano come miele. Dolce, zuccherato, appiccicoso. Ovviamente non ci volle molto a passare al levarci totalmente i vestiti e rimanere nudi, nel letto di Joseph. I fiati corti, le labbra torturate, i capelli scompigliati, il mio seno contro il suo petto e, ovviamente, il tossire sarcastico di Joseph appoggiato come al suo solito alla porta. Mi avvinghiai a Marcus pensando di coprirmi ma peggiorai il tutto.  Marcus dopo un attimo di pausa ricominciò a spingere.
«Ma sei idiota? Fermati»
Sbuffò spostandosi da sopra di me e mi coprii con il lenzuolo leggero.
«Sempre nei momenti migliori, eh Jonas?»
«Sempre»
Rispose secco. L’aria era tesa e il mio cuore non si era ancora fermato del tutto così portai le gambe al petto speranzosa di calmarmi. Marcus si rivestì, m diedi un bacio sulla guancia e se ne andò portandosi via solo le sue colpe. Joseph spostò il suo sguardo su di me ed entrò in camera raccogliendomi i miei vestiti da terra e appoggiandoli ai piedi del letto.
«Joseph...»
Mi guardò mentre si cambiava la maglietta nel suo armadio.
«Dimmi»
Sospirai prendendo il cuscino candido tra le braccia.
«Scusami, sul serio io. Non riesco nemmeno ad immaginare come ti senti schifato e sono una stupida. Lo so io, io non so come faccio ad essere così. Solo... Scusa»
Disegnavo cerchi invisibili sul quel cuscino bianco, come per sfogarmi. Si mise seduto affianco a me e mi appoggiai alla sua spalla. Sentii le sue labbra sfiorarmi i capelli e chiusi gli occhi
«Non so quanto ti possa interessare in questo momento ma voglio solo dirti che Marcus è uno stronzo. Però se sei felice con lui va bene, voglio solo che non ti ferisca. Non è facile da dire perché è da tanto che ecco, che non dico questa cosa a una persona e tu beh... sei la prima a cui lo dico sul serio, a cui non mento, vorrei la tua fiducia. In poche parole Felicity... ti voglio bene»
Sorrisi e alzai il capo per incontrare i suoi occhi ancora una volta, per sentire le farfalle nello stomaco come se fosse la prima volta, per sentire la voglia di baciarlo fin nei capelli.
«Ti voglio bene anche io»
Risposi con il sorriso che si allungava da un orecchio all’altro. Lo abbracciai con foga tenendo ben stretto il lenzuolo a me. Joseph Adam Jonas mi stava regalando la felicità che non provavo da anni e non sapevo come ringraziarlo.
«Grazie»
Dicemmo all’unisono poi, ci guardammo e scoppiammo a ridere. La sua barba che cominciava a spuntare mi pizzicava la guancia e i suoi occhiali da nerd erano caduti sul lenzuolo a causa della mia troppa euforia. Mi staccai leggermente e inforcai i suoi occhiali.
«Ma quanti gradi sono? Ma sei una talpa»
Dissi strizzando gli occhi
«Felicity. Sono da riposo»
Lo guardai sorridendo e alzai le spalle.
«Che ne dici di una bella doccia e poi con calma mi cambi le lenzuola? Perché io qui dentro non ci dormo»
Mi alzai togliendo completamente il lenzuolo dal letto.
«Esagerato»
Dissi rimettendogli gli occhiali.
«Aspettati di trovarmi con una ragazza nel tuo letto»
«Non ci provare nemmeno»
«Appunto»
Gli feci la linguaccia e gli scoccai un bacio sulla guancia.
«Ti voglio bene»
Ripetei con lo stesso sorriso per poi dedicarmi alla mia doccia questa volta calda.





Ammetto che questo capitolo è stato un vero e proprio
p a r t o xD 
Però dai, spero che vi sia piaciuto :D diciamo che "
It's Not Too Late" della Devonne mi ha aiutato molto, sopratutto nell'ultima parte e nel titolo (ma vaaa O:)
Ringrazio, come sempre ormai, tutte voi per le tutto
çwç davvero senza di voi io non non *muore*
Un
bacio e come promesso la foto dei pancakes (con  = con amore) xD
http://i56.tinypic.com/1y506a.jpg *
ç*
 

alla prossima,
Frah!

   
 
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