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Autore: JanisJ    26/01/2011    18 recensioni
Puoi scegliere e assumerti le tue responsabilità. Devi, hai diciotto anni.
Sarà questo a farti andare avanti.
Niente gabbie, solo la libertà di una decisione consapevole.
Per te.
Per
lui.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Eighteen.


 

 
Apri gli occhi.
Sbatti le palpebre un paio di volte e ti aspetti quasi di vedere i panneggi del tuo baldacchino, di sentire respirare le tue compagne di stanza, ancora profondamente addormentate.
Le tue narici non catturano il familiare odore di antico, ma solo uno sgradevole tanfo di urina di gatto.
Non sono le sottili lenzuola profumate di pulito ad avvolgerti, ma il ruvido tessuto di un sacco a pelo.
La spessa stoffa della tenda non ti è mai sembrata così sbagliata.
Non sei ad Hogwarts, non più. È il tuo compleanno e non sei a scuola.
Per ben sei volte hai compiuto gli anni tra quelle mura. Una terzo della tua breve vita.

Vorresti credere che al fondo del letto troverai un mucchietto di regali e una lettera di tua madre che ti ripete quanto sei cresciuta. Ti aspetti quasi di poterle leggere, quelle parole, di riuscire a intravedere una macchiolina che sporca la curva di una bi, o l’ ordinata linea di una elle. Una lacrima che la donna che ti ha messo al mondo non è riuscita a trattenere, proprio come non ci riesci tu.
Lei però non sa che è hai diciotto anni, oggi. Lei non sa nemmeno che esisti.

Tuo padre voleva insegnarti a guidare, diventata maggiorenne.
Te lo ripeteva ogni volta che ti guardava spiare il suo modo di spingere l’ acceleratore o la frizione, con quella curiosità che hai ereditato da lui.
Non sai se però potrà mai farlo, non sai se tu ne avrai il tempo.

Ti rimproveri perché hai paura.
Ti rimproveri perché sei stata abbastanza forte da non voler scappare ed ora l’ idea di non poter mai guidare un’ auto ti fa scoppiare in singhiozzi.
Li soffochi nel cuscino, attenta che né Ron, né Harry ti sentano.
Ascolti i loro fiati affannosi, ma regolari.
Vorresti poter dormire ancora anche tu. Svegliarti domani, quando niente ti ricorderà cosa ti stai perdendo.

Ti alzi e in punta di piedi esci all’ aria aperta.
È l’ alba. Piove.
Le gocce percuotono il terreno e la tua pelle.
Alzì il volto e lo lasci bagnare inerme, così che tu non possa più distinguere dove finisce il tuo pianto e inizia quello del cielo.
Improvvisamente decidi.
Devi andartene, lasciarti tutto alle spalle, raggiungere i tuoi genitori.

Cominci a radunare freneticamente le tue cose e le schiacci nella borsetta di perline.
Ridi.
Hai paura di quella tua ilarità sporca, malsana. Gratta la gola, assordante, sgraziata. Sgorga con un suono sinistro che ti fa sentire triviale.
Ti trema la mano quando, con un colpo di bacchetta, asciughi i tuoi vestiti bagnati.

Un fruscio troppo vicino e il rumore di un movimento alle tue spalle ti fanno sobbalzare.
Sei già infilata nel sacco a pelo, quando senti Ron svegliarsi.
Hai gli occhi chiusi, ma lo avverti: ti si avvicina con passo pesante.
Ti sembra di poterle vedere le sue iridi azzurre scrutarti, troppo insonnolite per poter notare il tuo respiro ansante o il tremore che ti scuote.
Appoggia qualcosa sul materasso.

Passano i secondi, i minuti e tu non riesci a muoverti sotto quello sguardo che non accenna a liberarti dalla sua morsa.
Si allontana e si riaddormenta, poi, con la stessa facilità di un bambino.
Aspetti, perché in quell’ attesa ti sembra di aver ancora una possibilità.

Vicino al cuscino c’è un libro.
I diritti degli elfi domestici recita muta la copertina.
Le tue mani intorpidite percorrono la carta lucida e ne sfogliano, indolenti, le pagine.
 
 

L’ ho preso quando ho comprato il regalo ad Harry.
Ho pensato che non avrei avuto tempo di trovare nient’ altro una volta partiti.
Spero ti piaccia, buon compleanno!
Ron

 

Il foglietto ti scivola dalle mani, finendo sul pavimento, in un paio di sinuosi svolazzi.
Lo raccogli e lo stringi al cuore, come se quel pezzo di pergamena potesse trasmetterti calore, assorbire il freddo che congela le tue ossa.

Raggiungi il letto di Ron e ti siedi sul bordo.
Guardarlo dormire ti commuove. È così vulnerabile, così puro.
Ti chini su di lui, gli accarezzi una guancia e lui sorride. Spontaneo come sempre, il ragazzo di cui ti sei innamorata.
Sei tanto vicina che senti il suo respiro sulle tue labbra. Vorresti annullare quella distanza, finirla con i dubbi, con le incertezze, con i giochi.
Ma ti ritrai.

Se fossi babbana potresti  votare, pensi, mentre vai a prendere un bicchiere d’ acqua.
Puoi scegliere e assumerti le tue responsabilità. Devi, hai diciotto anni. 
Sarà questo a farti andare avanti.
Niente gabbie, solo la libertà di una decisione consapevole.
Per te.
Per lui.
 

 
 

§


 
 
 
“Ron, no… ti prego… torna indietro, torna indietro!”
Era bloccata dal suo stesso Sortilegio Scudo; quando l’ ebbe rimosso, Ron era già corso via nella notte. Harry rimase immobile, in silenzio, ad ascoltarla singhiozzare e chiamare Ron tra gli alberi.
Dopo un po’ lei tornò, i capelli zuppi incollati al volto.
“È an-an-andato! Si è Smaterializzato!”
Si gettò su una sedia, si raggomitolò e pianse.

(Harry Potter e i doni della Morte, Pagine 287/288)

 
Tu sei restata, quel diciannove settembre.
La sua scelta è stata diversa, privandoti della tua.
Ti ha costretta a rimanere, violando, straziando, quel momento che nascondi con cura tra i tuoi ricordi.
Ora non puoi nemmeno rifugiarti nella fantasia della fuga.
Sei sola.




Ammetto che l' idea di questa Shot è stata inaspettata almeno quanto la forma con cui l' ho scritta. Se quando ho messo mano alla tastiera avessi dovuto dire cosa pensavo di "creare", certo non avrei pensato a questo. 
Mettiamola così: è un esperimento.
Io e il presente non andiamo molto d' accordo e la seconda persona è veramente un azzardo, ma volevo provarci. 
È un periodo in cui mi piace fiondarmi in cose che reputo difficili e vi assicuro che gestire questo specifico tempo verbale, che normalmente mi risulta molto fastidioso da leggere, è stato quantomeno complicato :S
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate di questo breve Missing Moment. Ci tengo, viste le premesse :)
A presto, cari lettori!
Tanti baci :*
  

Lo dedico a te, amore mio, anche se le Ron/Hermione non ti piacciono.  
Anche se il tuo orecchio fino trova semplicistico l' uso del presente.
Oggi hai visto il tuo grande potenziale in due cifre,un 3 e uno 0,
e io voglio celebrarlo, celebrarti.
Ti voglio bene

   
 
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