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Autore: Edward_Elric    27/12/2005    6 recensioni
So che Sasuke non è un personaggio particolarmente amato a causa dei suoi comportamenti ed atteggiamenti, ma penso che chi provi odio per lui in verità non abbia capito fino a fondo i suoi sentimenti ed i motivi psicologici che l'hanno portato a comportarsi in un determinato modo. Ho scritto questa fan fic descrivendo le situazioni dal suo punto di vista, nella speranza che almeno venga capito un pò di più
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INTO THE DARKNESS..

Camminava sotto la tempesta, il cadere della pioggia per terra l'unico rumore che invadeva la foresta, morta, buoia..come il suo animo..
Era tutto finito, ogni cosa..ora rimaneva solo un pensiero, una fissazione, un'immagine che non sarebbe scomparsa dalla sua mente fino al giorno della sua vendetta..
Lunghi capelli corvini che ricadono sulle spalle legati in una coda bassa, sguardo impassibile, imperturbabile..ma soprattutto, quegli occhi..gelidi occhi color del sangue che lo scrutano dall'oscurità, che lo inseguono, che lo perseguitano, che non gli danno pace..quegli stessi occhi tanto simili ai suoi..
Sasuke camminava nella foresta, nell'oscurità, solo, accompagnato unicamente dal continuo ticchettio della pioggia che toccava il suolo e dal dolore..dolore fisico, a causa dell'incredibile sforzo sostenuto dal suo corpo dopo il rilascio del sigillo, ma soprattutto, dolore al cuore..dolore per quello che stava lasciando dietro di se, per sempre..
Nonostante nascondesse il tutto sotto continui sguardi di superiorità ed indifferenza, i sentimenti dentro di lui erano vivi, vivi come in nessun altro..Stava lasciando dietro di sè un intera vita, abbandonava in questo modo le persone che gli erano state vicine per più di un anno, le persone con cui aveva imparato nuovamente a condividere gioe ed emozioni dopo un lungo periodo di solitudine, le persone che aveva cominciato a considerare come una sua famiglia..
La sua memoria corse indietro nel passato, al loro primo incontro. Che pessima impressione aveva avuto di loro; una stupida ragazzina il cui unico scopo era quello di accontentare i suoi egoistici scopi, ed un ragazzo imbranato ed incapace cotto di lei. Ma con il tempo aveva cominciato ad affezionarsi a loro, seppur contro la sua volontà..aveva imparato a tollerare quella ragazza che all'inizio considerava tanto insulsa ed odiosa, ad affezionarsi a lei..aveva imparato a tollerare i continui sbagli del compagno, il suo pessimo carattere, e cominciava a considerarlo come un vero rivale, come un fratello.. E non voleva perderli, non voleva perdere nuovamente ogni cosa, la solitudine era troppo dura da tollerare ancora. Era convinto che sarebbe nuovamente riuscito a costrsi una famiglia, a vivere in serenità, a cancellare definitivamente quel sentimento di odio e vendetta che provava continuamente dentro di sè, ma che stava cominciando pian piano ad affievolirsi.
Ma quegli occhi erano tornati a perseguitarlo, proprio quando sembrava che ogni cosa stesse andando per il meglio, che ogni cosa si stesse sistemando..ed ancora una volta, ogni suo tentativo fu inutile..nonostante ora possedesse anche lui quegli stessi occhi, i loro fratelli lo umiliarono, lo torturarono, facendogli rivivere ancora una volta ciò che da tempo stava cercando di dimenticare, di cancellare, andando a scavare nel profondo del suo animo, portando a galla ogni cosa..corpi dilaniati da tremende ferite, un intero clan vuoto, l'odore di morte e sangue che aleggiava in ogni angolo di esso, i corpi dei suoi genitori a terra, esanimi, gelidi..e con quei ricordi riapparve anche l'odio, il sentimento di vendetta che pian piano stava cominciando a seppellire dentro di sè, esploserò nuovamente nel suo animo.
Ma questa volta, il sentimento era ancora più devastante di quello provato in precedenza..si sentiva umiliato, sbeffeggiato, debole, inutile..il suo orgoglio non poteva sopportare una cosa simile..era stato accantonato dalla persona a cui più aveva pensato in tutta la sua vita, messo da parte come se valesse meno di un chicco di riso, malmenato come un povero giocattolo inutile..e tutto per Naruto. Quando questo venne a trovarlo nella sua stanza, non resistette, l'odio che provava nei confronti del fratello e la rabbia provata per l'umiliazione subita poco tempo prima erano troppo grandi per essere tollerate ancora..guardando i limpidi occhi azzurri del compagno, seppur così diversi da quelli che non smettevano di comparire nei suoi incubi, la sua rabbia esplose.
Lo sifdò, ma lo scontro venne interrotto..ma riuscì a valutare l'effettiva forza del compagno, gli effettivi miglioramenti che aveva fatto..l'aveva raggiunto forse superato..il suo animo in quel momento era troppo debole e tormentato per sopportare una cosa simile, il suo orgoglio non avrebbe retto un altro colpo..si rifiutò di credere a quello che i suoi occhi gli avevano palesemente mostrato, non poteva sopportarlo.
Così, quando se ne presento l'opportunità, decise di lasciarsi tutto alle spalle..neppure l'intervento del suo sensei poteva servire a qualcosa..diceva di capire come si sentiva, diceva di aver provato lo stesso sentimento di solitudine ed abbandono che aveva provato lui..gli chiese di abbandonare il suo sentimento di vendetta..seppure per un momento stesse per credere a quelle parole, si rese conto immediatamente che il sentimento di vendetta non si sarebbe mai sopito, non in lui.
Prese la sua decisione definitiva, la sera stessa lasciò il villaggio. Ma a quanto pare, i suoi compagni non ne volevano sapere di lasciarlo andare, volevano continuare a torturarlo psicologicamente, volevano costringerlo a pensare nuovamente ad una decisione che l'aveva fatto soffrire in modo tanto atroce..
La prima persona fu Sakura. Quella ragazzina tentò ogni cosa in suo potere per farlo rimanere, arrivando persino a rivelargli i suoi sentimenti, cosa che Sasuke immaginava ormai da tempo..non potè fare a meno di essere grato a quella ragazza, grato del fatto che nonostante il modo in cui l'avesse trattata lei avesse continuato a volergli bene, grato del fatto che stesse cercando di convincerlo a restare..ma era troppo tardi. Per limitare il proprio dolore nascose nuovamente il tutto dietro la sua solita facciata di superiorità e freddezza, e ferì i sentimenti della ragazza.
Cominciò poi il suo viaggio verso ciò che da ora in avanti sarebbe stata la sua nuova casa, la sua nuova vita. Ma ancora una volta, i suoi compagni non si rassegnarono. Questa volta fu il turno di Naruto, seguito da una banda di ninja della foglia con cui Sasuke non aveva stretto nessun tipo di legame. Per quale motivo lo inseguivano, per quale motivo rischiavano la vita per lui in maniera così insensata? Voleva andarsene, e ne loro ne l'intero villaggio l'avrebberò costretto a restare. Alla fine, dopo un estenuante inseguimento, Naruto riuscì a raggiungerlo. E Sasuke si decise a fare quello il suo cuore non avrebbe mai voluto fare. Uccidere l'amico.
Fece ricorso ancora una volta a quella facciata, nascose tutti i sentimenti positivi provati nei confronti dell'amico dietro un muro, facendo fuoriuscire solo l'odio, la rabbia, ed ogni sentimento negativo che l'avrebbe fatto combattere al meglio di sè e senza rimorsi. Ma il compagno non era intenzionato a mollare, voleva riportarlo al villaggio ad ogni costo. La rabbia che provava solo nei confronti del fratello dilagò nuovamente anche nei confronti dell'amico; cosa ne poteva sapere lui del suo passato? Lui che non aveva mai avuto nulla, lui che non aveva mai provato il dolore di perdere ogni cosa? Perchè continuava a inseguirlo, a perseguitarlo, a volergli bene nonostante tutto quello che aveva fatto nei suoi confronti ed a come lo stesse trattando in questo momento? Perchè voleva rendere ogni cosa ancora più difficile, facendo diventare vani tutti i suoi tentativi di distaccarsi da lui? Perchè non lo lasciava in pace? In fondo voleva solo quello, seguire la sua strada.
Ma Naruto glie lo impedì, e per farlo fece fuoriuscire una potenza straordinaria, inimaginabile, che Sasuke non avrebbe mai immaginato fosse possibile. Riuscì a batterlo per un soffio, solo grazie al nuovo potere appena ottenuto. Ma non riuscì a dargli il colpo di grazie. Il muro si inclinò prima che potesse farlo, facendo fuoriuscire nuovamente i sentimenti di affetto che provava nei suoi confronti. Sebbene la possibilità di togliere la vita al compagno fosse in quel momento semplice come rubare una caramella ad un bambino, non riuscì a finire il suo lavoro. Ma non sarebbe tornato indietro. Si addentrò nell'oscurità della foresta, distrutto, tenuto in piedi unicamente dal sentimento di vendetta che lo pereguitava da sempre, e sempre più forte. Fino a quando quel sentimento l'avrebbe seguito, non avrebbe mollato, a costo di dover annullare completamente i suoi sentimenti, la sua anima..

I'll not be your puppet!

  
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