Il profumo del suo corpo, mentre la tengo tra le braccia. La forza delle sue mani tra i miei capelli mentre stringe la presa quando la prendo, una, due, tre volte.
I suoi denti sulle labbra, nel tentativo di non gemere, per poi sussurrarmi: “più forte” tra gli ansiti.
E il suo corpo sinuoso sotto i polpastrelli, sotto di me. Sopra di me. Intorno solo il suo odore, droga che mi rimette al mondo, e mi uccide nello stesso tempo.