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Autore: WhoKilledBambi    26/01/2011    2 recensioni
«Hudson, vero che tu hai tanta voglia di andare a farti fottere?» «Duff, che cazz...» «Grazie della gentile attenzione, Mr. Hudson» urla Duff richiudendo la porta della camera di Slash davanti a lui. «Scusate il disturbo»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Jeff, ti hanno mai detto che sei un bastardo?»
Il moro lo guarda e gli passa una mano sulla schiena sudata, sentendo la pelle increspata dai brividi sotto la schiena. «No, mai» mormora, vicino all'orecchio di Bailey. Quello sorride, facendo scivolare le sue dita dentro i pantaloni di Stradlin.
«E se fossi io il primo a farlo?»
«Sarebbe un onore, signor Rose»
La luce soffusa della lampada da comodino non basta per illuminare il sorriso del cantante, regala soltanto quel bagliore di miele ai suoi capelli, sparsi sul cuscino. Si avvicina di più al petto di Izzy, stringendolo a sé, finché i loro corpi nudi non si toccano in un'ondata di calore. Porta le labbra verso il suo orecchio, gli mordicchia il lobo poi, con la voce dolce che nasconde quando canta, sussurra: «Sei un fottutissimo bastardo, Izzy Stradlin. Sei la persona più orrenda che abbia mai conosciuto»
Izzy ride, piegando appena la testa all'indietro, i suoi capelli neri a sfiorargli la schiena.
«Sai, Will, mi sono chiesto molto spesso perché mi amassi. Mi fa piacere avere una risposta, finalmente»
«Stronzo!» ride Axl, tirandogli un pugno che lo fa barcollare e cadere disteso sul letto. Si mette a cavalcioni su di lui, fermandogli i polsi contro il cuscino. Porta le sue labbra contro quelle sottili del suo chitarrista, si lasciano andare finché le loro lingue non entrano in una danza frenetica e disorganizzata.
Si lasciano andare finché sono soli, solo loro due, in quella stanza d'albergo dimenticati dal mondo, finché sono semplicemente William Bailey e Jeffrey Isbell, non Axl e Izzy, non quei due personaggi da mito.
Si lasciano andare finché sono abbracciati stretti, con gli occhi chiusi, le mani di Jeff che passano fra i capelli di Axl, accarezzandoli.

Due colpi alla porta. Un grugnito, forse. Will apre gli occhi, il suo viso torna ad essere quello di Axl, dell'essere di dominio pubblico; William, quel piccolo William che Isbell sa essere solo suo, scompare.
«Chi cazzo è che spacca i coglioni?»
Un altro grugnito. Axl lancia a Izzy una maglietta. «Vaffanculo. È Slash!»
Izzy impallidisce. Axl gli sorride, gli prende la mano.
Gli regala un ultimo bacio.
«Axl, cazzo, apri!»
Uno Slash con addosso solo un asciugamano legato in vita si disegna sulla porta. «Chi cazzo hai in camera, Rose? Il tuo amichetto frocio?»
Una mano prende Slash per i capelli e lo tira verso il corridoio. Una testa sbuca da sopra la sua, avvolta in una nuvola bionda ossigenata.
«Hudson, vero che tu hai tanta voglia di andare a farti fottere?»
«Duff, che cazz...»
«Grazie della gentile attenzione, Mr. Hudson» urla Duff richiudendo la porta della camera di Slash davanti a lui.
«Scusate il disturbo»
Fa l'occhiolino ad Axl e scompare, veloce com'è arrivato.
La porta si chiude di nuovo. Izzy lo guarda, sta ridendo.
«E adesso... dove eravamo rimasti?»
«Perché non me lo fai ricordare tu?»
   
 
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