Una nuova avv. cap. 9

Capitolo 9

Ryo si svegliò e sentì qualcosa premuto contro il suo petto, abbassò lo sguardo e un sorriso spontaneo gli rasserenò il volto; la donna dai capelli rossi stava dormendo beatamente e anche lui, dopo anni e anni che usciva tutte le notti e rientrava sempre alle prime luci dell'alba, finalmente aveva avuto una notte serena e senza incubi. Una ciocca di capelli copriva il volto di Kaori e lui istintivamente glie la spostò, il suo gesto però la destò e dopo pochi secondi lei aprì lentamente gli occhi. All'inizio si trovò disorientata primo perchè non sapeva dove si trovava e secondo perchè era completamente bloccata, l'unica cosa che riusciva a muovere era la testa e alzandola incontrò gli occhi di Ryo. Proprio in quel momento ricordò cos'era successo la sera prima e della proposta che aveva fatto all'uomo; capì anche il perchè si trovava completamente bloccata: 1 Ryo l'aveva circondata con un braccio e la teneva stretta al suo petto, 2 Lei nel sonno, senza rendersene conto, aveva intrecciato le proprie gambe a quelle di lui e quindi era bloccata anche li. Guardado gli occhi dolci di Ryo si sentì la faccia in fiamme e abbasso lo sguardo.
Ryo sorrise ma con la mano le prese il mento per riuscire a guardarla negli occhi e capire cosa pensava; la baciò con tutto l'amore che provava per lei, anche se non glie lo aveva detto esplicitamente, e staccandosi disse - Buongiorno!!-
Kaori da prima sorpresa gli sorrise - Buongiorno! -
Ryo si rilassò un pò, infatti pensava che, dalla reazione avuta appena sveglia, lei si fosse pentita, ma dal sorriso felice che gli aveva rivolto capì che era solo disorientata - Dormito bene? -
- Mai dormito meglio, potrei farci l'abitudine -
- Lo spero vivamente -
Kaori arrossì di nuovo, ma poi divenne subito seria poichè si era appena ricordata che Ryo tutte le notti aveva gli incubi riguardanti la guerra e così gli chiese preoccupata - E tu inveve? -
Ryo capì subito a cosa si riferisse e sorridendole rilassato rispose - Credimi se ti dico che ho avuto un sonno senza incubi dopo più di vent'anni -
Kaori lo guardò raggiante, non pensava di avere un effetto così positivo su di lui - Sono contentissima -
- Lo vedo, è tutto merito tuo, con te con me non ho paura più di niente - e la baciò.
All'iniziò fu un bacio dolce ma poi divenne sempre più passionale fino a che Ryo non la spostò e si mise sopra di lei; iniziò ad accarezzarla e baciarla da tutte le parti. Quando capì che stava per perdere il controllo decise di fermarsi.
Kaori fece un brontolio sommesso che esprimeva tutto il suo disappunto ma, sapendo che Ryo stava facendo ciò che leil e aveva chiesto decise di non dire nulla. Si alzò, gli diede un bacio e disse - Io vado a farmi una doccia che è tardi e fra mezz'ora abbiamo appuntamento con gli altri - .
- E se la facessimo insieme? - chiese Ryo malizioso; gli piaceva quando lei arrossiva.
E l'effetto di quelle parole non tardò ad arrivare, infatti Kaori divenne color cremisi e poi disse - Assolutamente no, ci metteremmo ancora più tempo - e scappò via.
Ryo sorrise divertito poichè non si aspettava una risposta così, questo voleva dire che anche lei prima stava per cedere. Poi gli venne un illuminazione, si alzò, si misei pantaloni del piagiama poichè lui dormiva sempre in boxer e andò a fare una cosa che in dieci anni non aveva mai fatto : prepararle la colazione.

Mentre Ryo scendeva in cucina, nella palazzina di fronte, Kazue si era appena svegliata e guardava l'uomo che le aveva detto la sera prima di amarla. Quella sua uscita l'aveva lasciata all'inizio senza parole e poi l'aveva fatta sciogliere tra le sue braccia. Lei aveva sempre pensato che Mick fosse ancora innamorato di Kaori ed era per questo che non riusciva a fare amicizia con la donna; ogni volta che la guardava si ricordava di ciò che l'uomo provava e non riusciva a parlarci mai. Ora invece oltre a essere super felice per lei e Mick era anche felice di poter finalmente fare amicizia con una persona che, lei lo sapeva benissimo, era stupenda. Venne riportata alla realtà dal suo uomo che aveva iniziato a baciarla sul collo - Buongiorno - disse languidamente.
- Buongiorno - rispose tra un bacio e l'altro.
- Non mi sono accorta che ti eri svegliato - disse sottovoce.
- Me ne sono accorto - si fermò, appoggiò il gomito sul cuscino e la testa sulla mano - Eri assorta, a cosa pensavi? - .
- Pensavo a quello che mi hai detto ieri sera -
- Che ti amo? -
Lei sorrise felice - Si -
- E allora? -
- Beh, stavo pensando che finalmente potrò fare amicizia con Kaori senza riserve -
- Sono contento, lei è una persona molto buona -
- Lo so e lo sapevo anche prima, ma ero troppo gelosa di lei Mick, è stato il tuo primo amore -
- Ma ora ci sei tu -
- Lo so da ieri sera, ma prima non lo sapevo -
- E poi, su cos'altro riflettevi? -
- Prima di lasciarti avevo preso una decisione -
- E quale? -
-Beh .... ho deciso di unirmi a te e gli altri anche nel lavoro -
MIck la guardò, i suoi occhi erano indecifrabili e Kazue ebbe paura che lui rifiutasse - Ne sei sicura? -
- Non sono mai stata più sicura in vita mia, non ho detto che lascerò la medicina sia ben chiaro ma voglio darvi anche io una mano ed è per questo che ti ho chiesto di insegnarmi a sparare -
Mick vedendo la sua determinazione si rilassò e le sorrise felice - Sono contento - e la baciò di nuovo.
Kazue si staccò poco dopo e MIck brontolò deluso - Mick, a che ora dobbiamo stare al Cat's Eyes? -
- Alle nove perchè? -
La donna guardò la sveglia - Perchè mancano dieci minuti -
Mick saltò giù dal letto - Porca miseria,e mo chi li sente quelli - e corse in bagno.
Kazue rise e poi lo seguì.

Erano le nove e la porta del Cat's Eyes si aprì.
Miki dietro al bancone vide qualcosa che volava verso di lei - Miki tesoro, il tuo Ryo è arrivato - ma puntualmente fu schiacciato contro il pavimento da un enorme martello.
- Buongiorno Miki -
- Buongiorno Kaori - la guardò meglio e vide una cosa strana: non era infuriata con Ryo come tutte le mattine, anzi lo guardava e sembrava che si sforzasse di non ridere.
- Ehi Kaori, mi hai fatto male - brontolò Ryo massaggiandosi la testa.
- Lo so - rispose lei ancora più divertita e anche lui sembrava che sorridesse. Miki non ci stava capendo più nulla quando la porta si aprì di nuovo.
- Che succede qui? - era Saeko.
- Secondo te? - rispose Miki.
La polizziotta si guardò intorno e vedendo il martello capì e sorrise - Siamo tutti? - chiese.
- No, manca il biondino - disse Umibozu che era appena sceso.
Proprio in quel momento la porta si aprì per la terza volta - Buongiorno ragazzi, scusate il ritardo - Mick entrò tutto trafelato.
- Sei sempre il solito, mai che ti svegliassi in un'ora decente - disse Ryo.
- Senti chi parla, mi meraviglio che tu sia qui di solito non ti svegli prima di mezzoggiorno -
In quel momento la porta si riaprì di nuovo - Mick ma quanto corri? - tutti guardarono Kazue sbalorditi.
- E tu che ci fai qui? - chiesero in coro.
Dopo aver ripreso fiato sorridendo disse - Sono tornata - e guardando il suo uomo con amore continuò - e penso prioprio che non me ne andrò più -
Kaori fu la prima a correre verso di lei e ad abbracciarla - Lo so che non siamo mai state grandi amiche ma sono davvero contenta -
Kazue l'abbraccio felice e poi allontanandola disse - Kaori, io vorrei chiederti scusa -
La donna era interdetta - Ma che dici, di cosa devi scusarti? -
- Per come mi sono comportata con te da quando sto con Mick. Purtroppo ero gelosa e ti ho sempre considerato una rivale perchè pensavo che lui ti amasse ancora; ti ho trattato in maniera fredda e distaccata e me ne rammarico. Perdonami - e abbassò la testa.
Kaori la abbracciò di nuovo - Su non ti preoccupare, capisco come ti devi essere sentita ma sappi che Mick ora ama solo te -
Kazue guardò Mick e sorridendo disse - Ora lo so -
L'uomo le sorrise di rimando.
- Va bene ragazzi, siamo tutti contenti che Kazue sia tornata ma ora possiamo parlare del motivo per cui siamo venuti qui? - disse Saeko sedendosi e accavallando le gambe.
- Bravissima Saeko, hai proprio ragione - disse Ryo abbassandosi per vedere lo spacco della gonna della poliziotta, ma il suo tentativo fu vano perchè contemporaneamente, Saeko gli tirò una ginocchiata in faccia e Kaori una martellata in testa, anche se molto più leggera del solito.
- Non cambi mai - disse Kaori un pò gelosa. Non era poi così sicura che lui stesse fingendo.
Ryo vide Kaori diventare improvvisamente triste e capì che forse stava esagerando. La sua socia aveva una bassa autostima, soprattutto per colpa sua, e sicuramente ora si chiedeva se stesse realmente recitando. Si, era vero che glie l'aveva chiesto lei però ..... Proprio in quel momento la sua socia guardò verso di lui; Ryo si guardò intorno e, senza farsi vedere, le fece l'occhiolino e lei divenne tutta rossa . Lui sorrise e poi, ripresosi dalla botta, si rivolse a Umibozu - Allora scimmione, hai novità? -
- Non chiamarmi scimmione brutto maniaco!!! - si innervosì Umi - Comunque si, ho parlato con il mio informatore -
- E allora? - intervenne Saeko.
- Il piano è iniziato -
- Scusate ragazzi, potete spiegare anche a me perfavore? - intervenne Kazue non capendo.
- Ah, è vero, quando ti ho raccontato di ieri sera mi sono dimenticato di dirti che mentre tornavamo a casa abbiamo deciso di fare noi la prima mossa - le rispose Mick.
- E sarebbe? -
- Beh, semplicemente abbiamo mandato un nostro informatore da questo Itoe e gli abbiamo fatto dire che siamo sulle sue traccie - questa volta parlò Umi.
- Ma così non si rischia che lui si nasconda e non si faccia più trovare? -
- Si, potrebbe anche succedere ma da quello che ci hanno detto lui e il tipo che va incontro a chi gli va contro, non so se capisci -
- Penso di si, state aspettando che faccia la prima mossa e si tradisca giusto? -
- E brava Kazue - si complimento con lei Mick orgoglioso.
- Umi, ma il tuo informatore non può identificarlo? Sarà più facile per noi trovarlo - chiese Kaori.
- Fosse così semplice; purtroppo nessuno ha mai visto il suo volto -
- E come mai? - fu Miki a porre la domanda questa volta.
- Perchè purtroppo va sempre in giro con una maschera - le rispose Saeko - Abbiamo fermato anche coloro che acquistano da lui la droga ma nulla, tutti dicono che indossa una maschera di colore rosso - .
Proprio mentre Saeko finiva di parlare un sasso ruppe il vetro del locale e colpì Kaori alla testa. La donna si accasciò a terra priva di sensi mentre Ryo correva imediatamente verso di lei e Umibozu raccoglieva il sasso.
- Kaori ... Kaori rispondimi - Ryo era agitatissimo prchè la donna non si svegliava.
- Ryo spostati, fammi dare un occhiata alla ferita - si avvicinò Kazue. L'uomo senza lasciare la mano della socia si spostò dall'altro lato.
Dopo averla esaminata per bene Kazue si rovolse allo sweaper - Non devi preoccuparti, e solo svenuta per la forte botta ma la sua testa sta benissimo. Portala a casa e falla riposare -
Ryo fece un segno di assenso con la testa e, senza salutare nessuno, la prese in braccio e si diresse verso casa.
I loro amici lo guardarono inebetiti. Il primo a rompere il silenzio fu Mick - Ma avete visto? - tutti fece segno di si con la testa - Era talmente preoccupato per Kaori che non ci si è filato per niente,non ha neanche cercato di capire chi avesse tirato il sasso -
- E' vero, e non è da lui. Molte altre volte è capitato che Kaori si facesse male ma lui è sempre stato lucido, questa volta invece non lo era per niente - disse Saeko.
- Io penso che tra quei due sia successo qualcosa ieri sera - si intromise Miki.
- E cioè? - chiese Kazue incuriosita.
- Non lo so ma quando questa mattina sono venuti erano strani, mi è sembrato che quando Kaori gli tirava i martelli faceva fatica a non scoppiare a ridere, e la stessa cosa faceva lui quando si rialzava -
- Invece di pensare ai fatti altrui perchè non venite qui che ho qualcosa da farvi vedere? Quando saranno pronti loro ce ne parleranno - intervenne Umibozu.
- Umi ha ragione - disse Mick avvicinandosi a lui - Cosa devi farci vedere? -
- Guarda - e gli mostrò la pietra che aveva rotto il vetro. Nel frattempo anche gli altri si erano avvicinati.
- E quindi? E' una semplicissima pietra -
- Guarda meglio testa vuota - disse Umi alterandosi un pò.
Mick non capiva e si avvicinò di più alla pietra - Ma .... e queste cosa sono? - chiese vedendo delle linee disegante sulla pietra.
- Finlmente te ne sei accorto -
- Si, ma tu come hai fatto se non ci vedi? - chiese Mick non capendo come era possibile.
- Se si tocca la pietra si sentono le linee sotto il palmo della mano. Comunque a me sembra un messaggio di Itoe -
- E cosa c'è scritto? - chiesero le donne in coro.
Mick prese in mano il messaggio e lo lesse ad alta voce.

"Caro City Hunter,
Ho saputo che mi stavi cercando ed io non aspettavo altro. Io e te abbiamo un conto in sospeso e ho tutta l'intenzione di saldarlo. Sappi che anche io ti tengo d 'occhio e che questo è solo l'iniziò. Ti prometto che te la farò pagare. Itoe"

- Sembra proprio una lettera di sfida - disse Mick finendo di leggerla.
- La penso anche io così - rispose Umi - E penso anche che qualcuno debba avvertire Ryo di quello che sta rischiando -
- Ci pensiamo noi vero Mick? - intervenne Kazue.
- Si, non vi preoccupate, ci andiamo noi, così Kazue potrà anche controllare la ferita di Kaori giusto? -
- Giusto - disse lei - a dopo - e uscirono immediatamente.
Saeko prese da mano di Umi la pietra che Mick gli aveva ridato - Vado anche io, vedo se riesco ha rilevare qualcosa su questa pietra. Ciao - e anche lei uscì tutta di fretta.
Miki e il marito si guardarono e una libellula cadde tra di loro.
- Ma perchè dobbiamo essere sempre noi a pulire i casini degli altri? - chiese all'uomo.
- Perchè ogni volta ci fregano e scappano - rispose Umi sorridendo e prendendo la paletta e la scopa. Gli aspettava un pomeriggio di pulizie.