Fratelli dell'oscurità
Hai camminato a lungo da solo, vagando, senza mai indietreggiare di fronte a nulla, in questa vasta e solitaria landa.
Hai combattuto da solo nemici imponenti, sconfiggendoli uno ad uno.
Hai resistito da solo alle intemperie e alle difficoltà di questo luogo.
Hai fatto tutto questo sempre da solo; sempre in solitudine.
La solitudine non ti spaventa. Tu la conosci bene, come lei del resto.
Siete inseparabili.
Siete come due amanti che ballano assieme un lungo ed eterno valzer dalle note dolenti.
Siete due fratelli.
Come siamo simili io e te.
Simili perché entrambi abbiamo sempre vissuto da soli, abbiamo sempre combattuto da soli contro tutto e contro tutti per sopravvivere in questo mondo.
Ci siamo forgiati da soli grazie al nostro intenso desiderio di vivere, di lottare e di sperare in un futuro migliore, chissà…
Siamo così simili…
Tu il re del deserto ed io il re di questo bosco nero.
Tendimi la mano.
Non temere io non ti farò alcun male.
Non temere il buio che circonda entrambi, poiché anche in esso può nascere il calore; il conforto, quello che abbiamo sempre cercato disperatamente.
Quindi prendimi la mano, io ti starò accanto da vero amico.
Ora incamminiamoci insieme verso la luce, da cui un tempo fummo scacciati, a testa alta perché, adesso, non siamo più i deboli bambini di un tempo, ma uomini forti e coraggiosi pronti a difendere chi amiamo.
Vieni con me Gaara e vedrai che non te ne pentirai “amico”.