Titolo: Aria
Pairing: Jisbon
Rating: Verde
Episodio: 2x19



Aria


-Patrick Jane, tu volevi aiutarmi!- 
Lo vedi, il suo viso è illuminato da una luce particolare, e sezionato dalle grate del container... Vorresti poterti lasciare andare e dirle che sì, volevi aiutarla perché non potresti nemmeno pensare di vivere senza di lei, e che le solite scaramucce al CBI ti rendono felice ogni giorno che passa.
-E' così!- 
La vedi, cerca di convincerti, lei non si rende conto come te dei pensieri delle persone, non si è accorta che tu l'hai fatto nella completa volontà. Tu volevi aiutarla, non ti è semplicemente capitato di farlo!
-Se li avessi colti con le mani nel sacco il PSY si sarebbe tolto di mezzo.-
Sospiri, o sbuffi, non ce la fai a trattenerti, e sorridi, scuotendo la testa...
Davvero crede che non l'hai fatto in modo calcolato? Davvero crede che tu non abbia voluto aiutarla per poter essere perdonato? Davvero non si accorge che la guardi con lo sguardo che solo un innamorato riserva alla sua sposa sull'altare?
La tua semirisatina è strana, perché chiuso là dentro, che tu rischi o meno di morire, ti senti al sicuro, senti di poter lasciare andare la maschera che ti compre il viso, senti di poter liberare i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti.
Ma ancora una volta sei trattenuto...
Ma stavolta non è Red John a trattenerti, lui non c'è non può sentirti, non può vederti in questo momento. 
E lei. Sai che è attratta da te, lo sai che ti trova bello e attraente... Ma sai anche di non riuscire, stranamente, a capire quanto profonda sia la sua attrazione.
Ti ama? Tu la ami? E cosa pensi di poterle dare se anche vi amaste? Credi di poterla gratificare solo con il dolore che dovreste sopportare insieme... 
Sei uno sciocco.
-Proverò sempre a salvarti Lisbon, che ti piaccia o no!- 
Caspita, da come è uscita dalle tue labbra suona molta tra una dichiarazione e una minaccia. Che spavalderia, che bravo...
Dai, allora, dille anche il resto, quello che ti frulla nella testa e tenti di nascondere di nuovo dietro la maschera.
E la riguardi come un innamorato, e lei non capisce cosa provi.
E tu lo sai perché...
Crede che tu sia ancora innamorato di tua moglie.
Tu l'hai amata Angela, ma è stato prima, prima di capire di amare Teresa.
-Non ho bisogno di essere salvata, Jane...-
Non gliela lasci finire la frase, no, tu sai cosa vuole dirti.  Ti dirà che lo sapeva che cosa sarebbe potuto succedere quando ti ha assunto, che l'ha fatto lo stesso, nonostante sapesse che un giorno avrebbe potuto perdere il posto per colpa tua.
-Allora posso chiedermi perché hai deciso di lavorare con me!-
Dici, un filo di rabbia nella voce.
La vedi esitare, abbassa lo sguardo  e fa per parlare ma tu sei più veloce.
Non sei in grado di dirle a voce quel che provi, perché il solo pensare di formulare quelle parole che tanto temi ti fa tremare.
Allora fai l'unica cosa che puoi fare - e che ti ricordi come si fa, ovviamente.
Ti chini, lei non ti vede, ha lo sguardo lontano, perso tra i suoi pensieri..
Di sicuro sta pensando a come uscire dalla situazione imbarazzante propinandoti di nuovo la faccenda "chiudi i casi".
Appena le prendi il volto tra le mani la senti fremere, ti guarda, sbalordita e impaurita e tu le sorridi, di un sorriso autentico e ti chini sulle sue labbra, esitante...
Ora che cerchi di metterlo in pratica non sei più così convinto di ricordarti come si bacia.
Ma è lei a prendere il comando; quando le vostre labbra sono a pochi millimetri, e tu esiti, lei non resiste, ti lancia le braccia al collo e ti stringe a se, non dandoti neppure il tempo di respirare.
Schiudi le labbra, e perdi la lucidità, concentrandoti solo sul suo battito e sul tuo, così simili nella loro irregolarità.
E mentre le vostre bocche si fondono e le vostre lingue danzano non puoi che renderti conto di una cosa: Aria.
Nei tuoi polmoni, finalmente, scorre aria.