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Autore: RedMarauder    27/01/2011    5 recensioni
Bruno Heller ha spesso deliziato i fan con dei bellissimi momenti romantici, simpatici, dolci e a volte anche tristi, fra i nostri personaggi preferiti. Ma non sempre le cose si sono concluse come noi fan avremmo voluto! Anzi è successo praticamente sempre così :)
ecco perchè ora tocca a noi scrivere quei momenti mancati! Tocca a noi scrivere cosa avremmo voluto vedere: facciamo sognare noi stesse!
è richiesta la partecipazione di tutte (se volete ovviamente!)!!
un bacione:)
Giada
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: il sapore del tuo bacio
Pairing: Jisbon
Raiting: Verde
Episodio: 2x03
 
 
 
 
 
 
 
L’ho ipnotizzata. Se non fosse successo proprio davanti ai miei occhi e per mano mia non ci avrei mai creduto.
Lisbon non me lo permetterebbe mai, e invece eccomi qui, seduto sul divano del suo salotto, lei davanti a me, ad occhi chiusi, perfettamente calata nell’ipnosi.
I suoi lineamenti sono dolci e rilassati, completamente puri, senza nessuna traccia di dolore, ansia o paura.
La osservo sorridendo. È ancora più bella del solito. È perfettamente se stessa, senza maschere a coprirla, è semplicemente lei.
“Che cosa vedi?” le chiedo piano.
“Compilo il modulo 41s sul caso Neal Bank e sento..ho fame perché non ho pranzato. Il ragazzo delle spedizioni è sexy” ammette.
“Davvero?” chiedo stupido.
“Si” risponde lei con un mezzo sorriso.
Sento qualcosa pizzicarmi il cuore e lo stomaco. Credo sia gelosia. Sexy? Il ragazzo delle spedizioni? Sta scherzando!
Scaccio l’improvvisa gelosia per quel commento e scuoto la testa e la mano.
“Scorriamo un po’ in avanti” le dico, con un filo ancora sottile di risentimento nella voce “più tardi, quel giorno, stai per lasciare il CBI”
“Van Pelt lavora fino a tardi, è una stakanovista, farà carriera se riesce a non andare a letto con Rigsby”
“Dove vai adesso?” le chiedo, pronto per il momento tanto atteso, quello della verità.
“Io..” esita, gli occhi tremano sotto le palpebre, la calma la sta abbandonando “io..a casa mia” risponde, ma so che non è vero.
“Davvero?” la fisso preoccupato sporgendomi verso di lei “dove vai Lisbon?”
“Sono in macchina” riprende lei mentre mi alzo per avvicinarmi a lei “ho poca benzina”
“è tutto ok, sei in trans, e tutto andrà bene ora” cerco di confortarla, ma vedo ricomparire l’ansia e la paura sul suo volto, anche ad occhi chiusi.
“è tutto ok, dove vai?” le chiedo di nuovo.
“io..è buio, lo schermo ora è vuoto” mi risponde, mente gli occhi continuano a tremarle.
“Va tutto bene” le ripeto.
“Io..” la sua voce ora è disperata “io non so dove sono andata, il buio più completo”
“io non lo so dove sono andata” ripete.
Le tocco subito la mano con la fronte risvegliandola, “Va tutto bene” le ripeto ancora per calmarla.
“Non mi ricordo” sussurra, mentre il panico riprende il posto nei suoi occhi.
I suoi occhi verdi mi fissano spaventati.
“è molto strano” rispondo. Perché non lo ricorda? Che cosa le hanno fatto?
Mi risiedo di fronte a lei riflettendo.
Lei fa un mezzo sorriso, senza entusiasmo “Pensavo fossi il migliore. Rivoglio indietro i miei soldi” scherza alzandosi e dirigendosi dall’altra parte del salotto.
Sorrido fra me, senza però smettere di pensare a cosa le stia succedendo, e perché non riesco a farle ricordare niente.
“Perché non ricordo cos’è successo?” chiede voltandosi verso di me impaurita.
Sembra quasi una bambina in questo momento: si sente sola, e vulnerabile, tanto spaventata da non preoccuparsi di mostrarmelo. Di solito cerca di evitare che io veda i suoi sentimenti, ma ora non le importa, vuole solo farsi aiutare.
“Interessante vero?” osservo alzandomi e raggiungendola. Mi avvicino a lei che mi fissa allibita e ancora molto spaventata.
“Jane cosa c’è di interessante?” chiede con una punta di rabbia nella voce. Poi sbuffa chiudendo gli occhi. Una lacrima le scivola sulla guancia.
Non rifletto nemmeno, agisco solamente e mi ritrovo ad abbracciarla e ad accarezzarle i capelli.
“Ehi Lisbon non fare così” cerco di consolarla.
“Che mi succede?” chiede mentre altre lacrime le rigano il viso. Ormai prova solo paura, e confusione, ma soprattutto paura.
“Lo scopriremo tranquilla, risolveremo tutto vedrai! Ora cerca di calmarti” le sussurro all’orecchio per calmarla.
Continuo a stringerla fra le mie braccia. Lentamente sento le sue spalle rilassarsi, i suoi muscoli tesi ritornano morbidi, le sue mani allentano la presa sui miei fianchi.
“Brava così” le dico all’orecchio.
Le sollevo il volto con la mano, guardandola negli occhi. È più tranquilla, si sente al sicuro in questo momento, ma è ancora confusa e un po’ spaventata.
Restiamo a guardarci negli occhi, talmente vicini che un singolo, delicato movimento basterebbe a toccarla. Seguo l’istinto e il cuore e sposto lo sguardo sulle sue labbra così vicine alle mie.
Ma non ho bisogno di agire, perché lo fa lei per me. Chiude gli occhi e in un secondo colma la distanza quasi invisibile fra noi. Le sue labbra sfiorano le mie, facendomi tremare. Senza esitare si avvicina di più, schiudendo le labbra. Una scarica attraversa ogni singola cellula del mio corpo.
Il cuore rimbomba rumoroso nel mio petto. La mente è annebbiata dalla dolcezza e dall’intensità di quel bacio.
Le accarezzo la guancia con la mano, spostandola sul suo collo e poi fra i suoi capelli, sulla nuca. Avvicino il suo viso ancora di più, approfondendo il bacio.
Un’esplosione di brividi mi fa tremare le gambe, tanto che devo concentrarmi per rimanere in piedi. Il bacio diventa più intenso ogni secondo che passa.
È così perfetto, così maledettamente magnifico che improvvisamente non mi importa più di niente, nemmeno di respirare. Non mi interessa se sia giusto o sbagliato, voglio solo lei.
Lentamente il ritmo rallenta, fino ad interrompersi. Rimaniamo con le labbra sospese vicine. Il suo respiro caldo mi solletica la bocca.
Apro gli occhi e incontro i suoi, più luminosi del solito. Mi guarda intensamente per qualche secondo.
“Ho paura” sussurra.
So a cosa si riferisce. Non ha paura di ciò che le sta accadendo, non ha paura di quello che le hanno fatto.
Ha paura di quello che è appena successo, e ha paura di ciò che potrebbe accadere. Ha paura di ciò che sta provando.
“Non ti biasimo” rispondo con un mezzo sorriso triste. L’ultima donna che ho amato è morta. Non è di buon auspicio.
Lei scuote la testa “Non ho paura per questo” dice capendo ciò che intendevo.
La guardo perplesso, senza capire.
“Io so cosa voglio, ma tu?” mi chiede con voce tremante, e ora capisco.
Capisco che in realtà ciò che la spaventa sono io: ha paura di amarmi, perché non sa fino a che punto potrei ricambiarla. Ha paura perché crede che io non potrei mai amarla come lei ama me.
Ha paura di lasciarsi andare, perché ha paura di soffrire.
Ed è qui che si sbaglia..
Le sorrido dolcemente accarezzandole la guancia “Io voglio te”
Il suo viso si rilassa e un sorriso le scivola sulle labbra. Chiudo gli occhi e la bacio, ancora sorridendo.
La stringo forte a me, con il cuore a mille. Lascio scivolare via ogni timore. Mi lascio cullare dalle sue labbra, assaporando quel dolce sapore che può essere solo suo.
Quel sapore delizioso che solo le sue labbra possono avere. Quello che mi fa tremare il cuore dall’emozione, perché niente è come quel sapore, niente è come il suo bacio.
Non mi stancherò mai di sentirlo e gustarlo. Non mi stancherò mai delle sue labbra e del gusto dolce che hanno.
Voglio continuare ad assaporarlo, per sempre..
  
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