L'ultimo volo

Edwige Pov

L'atmosfera era strana, c'era troppa tensione. Sotto, Harry e suo zio stavano discutendo di nuovo. Npn capivo quello che dicevano, come sempre,
ma era qualcosa molto importante. E' la discussione che andava avanti da un mese.

Da Una settimana , Harry non mi lascia andare a caccia, non ho fame, mi lascia libera solo per farmi sgranchire le ali e fare un giro. Anche se questo è niente in confronto al castello dove Harry mi porta ogni anno, mi manca la Guferia, con tutti i miei amici, vivere insieme, andare in nave, vedere posti nuovi. Mi manca quel posto.

Harry mi porta fuori dalla stanza con tutte le sue cose e mi posa nel corridoio. Parla con i suoi zii e suo cugino, tutto molto strano, non capisco cosa sta succedendo e mi sento qualcosa di strano dentro il mio stomaco. Sono nervosa e le mie piume si raddrizzano senza volerlo, qualcosa accadrà. Vanno a vivere senza Harry, lasciandoci da soli senza un rumore e non riesco a tornare a concentrarmi sulla strana sensazione che Harry decide di portarmi a fare un giro per la casa, i luoghi che non ho mai visto, come un buco sotto le scale che mi descrive con un tono strano. Sta succedendo qualcosa a Harry, l'ho notato dal suo tono di voce differente e non so cosa sia successo.

Io sono nervosa, molto nervosa. Un sacco di gente è entrata in casa. Qualcuno lo conosco, i padroni del gufo Errol, la ragazza che ha un gatto di nome Grattastinchi che mi piace molto.

Stanno facendo della magia, improvvisamente, ci sono sette persone uguali al mio padrone, ma l'ho subito riconosciuto. Impossibile non riconoscerlo anche ad occhi chiusi. Questo legame tra la civetta e il proprietario è qualcosa di forte e indissolubile.

Siamo usciti di casa, Harry mi sistema vicino alle sue gambe. Di fianco a noi c'è un uomo enorme che ho visto al castello e poi vedo anche dei Thestral. Questo è molto strano. Voglio uscire dalla gabbia e volare, sgranchirmi le ali e scoprire cosa stia succedendo, dimmelo Harry, in qualche modo, anche se so che lui sa che sta succedendo qualcosa, luiè nervoso. E questo mi rende ancora più nervosa.

Ci alziamo. Questo è orribile, stiamo volando ma non uso le mie ali, mi sento rinchiusa in questa gabbia. Pungo e strillo per cercare di uscire, ma nessuno sembra sentirmi, ora arriva il pericolo.

Trenta figure sono intorno a noi, ci spostiamo velocemente, magie di luce che volano dappertutto. La moto aggira una campana e vengo schiacciata contro il tetto della gabbia, Harry riesce a tenermi, ma mi accorgo che qualcosa si sta avvicinando velocemente.

Miro ai suoi occhi, quelli che ho visto sei anni fa, quelli che mi hanno inviato in tutto il mondo, quelli con cui ho mangiato le migliori caramelle e anche quelli che ho preferito ad altri gufi, a volte. Nel secondo vedo tutti i morsi che gli ho dato, tutti le urla, tutti i problemi che ho scaturito con suo zio, quando mi dato un nome. E sapeva che ero morta.

Non vidi il raggio di luce verde avvicinarsi pericolosamente a me, non perchè sono in trappola, incapace di muovermi, compreso quando il mio mondo era a testa in giù, ma per il nostro legame.

Subito un dolore fortissimo, è diventato più forte e.....

Niente.

Harry Pov

Uno dei tanti raggi verdi diretti a noi colpì la gabbia. No... Edvige....non è..... ho spostato di nuovo la gabbia tra le mie gambe e con le lacrime agli occhi ho visto un fascio bianco immobile, senza vita, steso in fondo alla gabbia. Ho sentito una fitta da qualche parte nella mia mente e io sapevo di aver perso qualcosa che avevo prima e non avevo notato, qualcosa di importante e che la sua assenza mi avrebbe lasciato un vuoto difficile da colmare.

Il legame era finito.

Come vi è sembrato? Strano? Ho pensato che anche lei meritasse due parole, spero non risulti disastroso.