Era una tranquilla e comunissima notte di Gennaio e tutti dormivano, smistati nelle varie case. Come dicevo ERA, perchè nel pieno del suo sonno Harry James Potter rischiò di essere strangolato da un pazzoide, un altro! Fortunatamente Ron si svegliò e allontanò l'aggressore dall'amico, ma poi successe qualcosa di inaspettato: l'intera schiera di professori si precipitò verso il pazzoide, che era niente di meno di Severus Piton, e lo trascinarono fuori. Dieci minuti dopo tutti gli alunni arrivarono nella sala Grande, ma in realtà non erano tutti: uno di loro mancava. Come al solito Harry, Ron e Hermione si sedettero vicini, aspettando che Silente parlasse. Il preside parlò con estrema calma, ma la sua voce era dura: "Questa notte è succeso un fatto gravissimo: Draco Lucius Malfoy è sparito, lasciando solo la sua bacchetta." dal tavolo dei Serpeverde si alzò un brusio sommesso, mentre la Parkinson scoppiava in lacrime. "Ma guardatela quella! Probabilmente sarà un altro trucci di Malfoy per attirare l'attenzione!" sussurrò Ron, sbuffando. "Sta zitto, Ronald! Possibile che tu debba essere sempre così stupido?" lo ammonì Hermione, ma prima che l'altro potesse ribattere qualcosa, Silente ricominciò a parlare: "Vi prego, se qualcuno di voi sa qualcosa, si faccia avanti." Tutti tacquero per un minuto buono, poi Piton urlò: "E tu saresti un Grifondoro, Potter? Confessa! L'altro giorno ti ho visti litigare con Draco!" Harry boccheggiò: da sei anni ha quella parte ogni fatto strano che succedeva ad Hogwarts era sempre ed indiscutibilmente colpa sua. "Vieni qui, Harry." lo chiamò dolcemente Silente. Visto che lui non accennava a schiodarsi dalla sedia, Hermione gli assestò una non troppo femminile spinta di incoraggiamento. Il Ragazzo-Che-E'-Sopravvissuto avanzò verso il tavolo dei professori, sentendosi osservato come se fosse un fenomeno da baraccone.