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Autore: Irishkoala    28/01/2011    7 recensioni
Come la propria vita possa essere sconvolta in un solo secondo....o in una sola notte...per poi svegliarsi e non più riconoscersi -letteralmente- e capire che, per la propria sopravvivenza, non si potrà fare altro se non trovare in fretta una soluzione pratica.
Una cena un pò strana, un incontro fortuito e un amico un pò invadente.
Tra dubbi, parole non dette e un pizzico di magia {forse}, si scoprirà se questa soluzione verrà trovata realmente e se sarà quella che metterà la parola fine a fraintendimenti e incomprensioni.
Provate a entrare e lasciatevi dietro tutto il resto...
Genere: Commedia, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love Is A Force Of Nature'
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Two.




Mhh...dio che sonno...mi sembra di non dormire da settimane...starei qua sotto al caldo per sempre...ma?!

Cominciai a sentire qualcosa di pesante addosso, come troppe coperte o lenzuola sopra, in più avevo davvero un sonno assurdo, non riuscivo ad aprire gli occhi..di tenerli aperti per qualche secondo non se ne parlava nemmeno.

Avevo caldo, molto caldo e c'era qualcosa che non tornava.

Mi sentivo 'piccolo, corto e basso'.....

Nessun doppio senso è inteso con la constatazione sopra!

Era come se mi avessero preso e rinchiuso in qualcosa di molto ristretto e poco pesante, di sicuro quello che provavo non era il mio peso 'reale' e anche la posizione che mi sembrava di stare tenendo in quel momento, non era quella che usavo per dormire.

Sì, sembrava, perché dovevo ammettere di avere delle percezioni davvero distorte, nonostante sentissi tutto alla perfezione dei rumori esterni, come un sacco di macchine in strada, o di quelli degli animali nel giardino sottostante casa mia.

Non avevo mai fatto caso a quanto casino facessero gli uccelli sugli alberi. Era sempre stata silenziosa quella zona, non mi aveva mai dato fastidio un qualche rumore della natura.

Invece adesso, tutto mi arrivava tremendamente amplificato come se mi fosse attaccato alle orecchie o ce l'avessi di fianco.

Quando mi decisi a spostarmi, anzi, cercai di spostarmi a causa di tutto ciò di non ancora identificato che avessi sopra non me lo stesse permettendo, mi venne in mente dell'improvvisa sveglia notturna che avevo avuto, del malessere e della paura momentanea di avere contratto qualcosa di grave.

Del resto non mi ricordavo un cazzo, avevo l'impressione di essermi svegliato dopo una sbornia coi fiocchi ma, al contrario, non avevo male da nessuna parte e non mi sentivo nemmeno giù di forma.

Anzi, ora come ora, mi sarei messo a correre volentieri.

Ok...qualcosa non andava.

Deciditi ad aprire gli occhi...

Non l'avessi mai fatto!

Li richiusi di scatto quando, per una frazione di secondo, ebbi l'impressione di vederci grigio e non in senso metaforico ma letterale del termine.

Mi agitai, sentendo il battito ripartire a mina, anche se, non ci avevo fatto caso ma, appena sveglio quello normale non era stato proprio tale...

Mi erano aumentati davvero i battiti e non andava per niente bene per un uomo, ma la scoperta non mi spaventò più di quanto avrebbe dovuto fare sul serio.

Anche perché, ad essere sinceri, stavo bene.

Insomma, in quel preciso istante, a parte un po' di rincoglionimento non provavo niente di doloroso o di incerto o fuori dalla norma...però qualcosa non era come doveva essere.

Ok calmati....sei solo stanco, devi davvero prenderti una bella pausa e tutto passerà con i giorni...sei solo arrivato al limite...

Mi calmai. Era vero dopotutto.

Replicai il tentativo di aprire gli occhi e un mondo grigio, bianco, nero, con qualche spruzzo di verde, mi apparve davanti facendomi bloccare il fiato e trattenere un urlo.

Che cazzo mi è successo?

Però....ehi, un momento, ci vedo da dio!

Escludendo i colori, se tali potevano essere definiti, ci vedevo alla perfezione, con una chiarezza e una luminosità che, qualsiasi tipo di colore non mi sarebbe servito per poter riconoscere le cose. Avevo sempre avuto bisogno di lenti o occhiali da quando ero stato piccolo, ci vedevo anche senza ma non era la stessa cosa, invece in quel momento, qualsiasi altra lente o aiuto esterno non sarebbero serviti a niente rispetto a come vedevo sul serio.

Tutto era sempre più strano.

Poi, perché sei così calmo?

Non ero calmo,cazzo!

Sì invece!

No per niente....

Se poi mi mettevo anche a 'parlare' da solo era finita davvero.

Presi un respiro profondo. Anche quello fu diverso.

Niente era più come ricordavo essere sempre stato. Era come trovarsi dentro ad un corpo non proprio.

Ecco. Quella era la spiegazione che stavo cercando, perché niente di quello che percepivo, vedevo e sentivo era come l'avessi fatto di solito e, invece che essere strano, era normale.

Appena sgusciai fuori da quello che mi copriva, mi resi conto che non sarei stato in grado di reggermi su due gambe e lo stiramento che feci in avanti mi venne spontaneo a quattro zampe.

???

Mi bloccai nel gesto, guardandomi attorno, non avendo il coraggio di guardare me stesso.

Ora sì che ero agitato, cazzo, soprattutto quando mi resi conto che la 'roba' in più che avevo avuto sopra, oltre coperta e lenzuolo erano i miei vestiti!

Ok, respira...così, piano....bravissimo, adesso abbassa lo sguardo, con calma, non c'è proble...

OH FUCK!

Se ne fossi stato in grado avrei voluto urlare, ma quello che mi uscii fu più un suono gutturale dalla gola, che divenne via via più acuto a mano a mano che lo continuai. Al termine mi ritrovai senza fiato, mi agitai ancora di più, divincolandomi dal nulla solo per lo spavento preso e, non rendendomi conto di essere arrivato al bordo, caddi dal letto per i troppi spostamenti frenetici fatti.

Non mi feci male. Non sentii una virgola, fu come cadere su un materasso molto morbido.

Chiusi gli occhi. Li riaprii.

Era ancora tutto lo stesso.

Non è possibile, cazzo!

Davanti a me avevo delle zampe e....e...anche dietro c'erano...ero davvero a quattro a zampe...e...c'era una coda là in fondo...il muso allungato, i baffi...senza pensarci due volte corsi allo specchio in fondo alla stanza e quando ci fui davanti urlai di nuovo.



Niente urlo umano. Fu di nuovo una sorta di 'meooooowww' storto e prolungato che mi fece solo spaventare il triplo.

Respirai. Era come se avessi corso per chilometri e chilometri senza mai bere e fermarmi, ma davanti avevo un gatto, con il pelo scuro, orecchie, corpo, zampe, coda e tutto da gatto!

E quel gatto, tecnicamente, ero io.

Pffff..no dai non scherziamo!

Che stronzata è questa?

Sto sognando...quella diavolo di cena mi ha fottuto per bene, è l'unica spiegazione...sto sognando e non me ne rendo conto.

Adesso mi butto contro a qualcosa, così mi sveglio e non se ne parla più!

Mi annuii da solo, all'immagine felina che rispose senza indugi essendo la 'mia' e mi voltai cercando un qualcosa contro cui 'farmi male' per svegliarmi di soprassalto.

Decisi per la parete dell'armadio, almeno era piatta e non avrei dovuto risentirne eccessivamente. La puntai, presi la rincorsa e scattai in avanti, correndo fino ad essa fino a che non ci fu l'impatto.

Pessima idea.

Ahia!

L'urto fece un male cane, invece. Per poco non mi tramortii da solo e prima di riuscire a stare in equilibrio barcollai indietro di qualche passo, con la testa che girava esageratamente e un dolore sparso ovunque.

Quando riaprii gli occhi non era cambiato niente.

No! Non urlare...oppure puoi dire addio al poco fiato che ti è rimasto.

In effetti, stavo respirando ancora peggio di prima ma...porca puttana...quello doveva essere un sogno!

Non era tecnicamente possibile che succedesse una cosa del genere!

Insomma, ero diventato un....un gatto per una cazzo di bevanda non chiara, dopo una cena in un ristorante che avevo già frequentato?

Ok fare l'attore ma avevo sempre saputo distinguere i momenti di eccessiva immaginazione con la realtà e quel...'caso' comunque non poteva essere definito tale!

Non esistevano faccende come 'trasformazioni', 'bevande strane' o tutto ciò che poteva essere ricondotto sotto il termine di 'magico'.

Sì mi piaceva, sì leggevo o guardavo pure dei film al riguardo, e quindi?

Non ero l'unico a farlo, ma non per questo poteva esistere la possibilità di andare a letto nella propria forma umana e svegliarsi da gatto!

No way!

Decisi di fare un secondo tentativo.

Cristo, se...se..tutto quel casino era reale, come cazzo avrei fatto? Non potevo fare niente conciato così e, secondo, nessuno mi avrebbe riconosciuto!

Non parlavo, ma miagolavo. Non potevo scrivere, non sapevo nemmeno se il tempo o i giorni fossero rimasti gli stessi...avrei potuto essere rimasto addormentato per settimane invece che per una sola notte e io non potevo saperlo.

Come facevo a far capire che ero io?

Calmati!

Ok.Ok.

Sono calmo.

Risi tra me e me con scetticismo.

Sono calmo...molto...calmo.

Damn!

Presi molta meno spinta come seconda volta. Non che volessi già credere alla versione reale del fatto che fossi diventato un felino, ma dopo essere caduto dal letto e aver sbattuto contro l'armadio facendomi male non ero più molto convinto che mi trovassi in un sogno vero e proprio.

Magari era una fase passeggera...

Ma fase di cosa? Mica sei nell'adolescenza e passerà con gli anni!

Dio quanto odiavo il mio io interiore! Ma i gatti ne avevano uno?

Muoviti!

Sì! Vado-vado.

Riprovai a 'lanciarmi' con un lato del corpo contro l'armadio ma l'effetto fu uguale al precedente. Dolore alle ossa e nessun cambiamento.

Mi accasciai a terra, rendendomi conto che ci riuscii tranquillamente solo aprendo le....ok....le zampe di lato e feci una specie di verso che avrei voluto intendere come sospiro.

Oddio.

E adesso?



Non seppi per quanto tempi rimasi in quella posizione, a occhi chiusi, ascoltando ogni minimo particolare che mi giungeva da qualsiasi direzione, sperando vanamente che, all'apertura, mi sarei visto come avevo fatto in quei ventiquattro anni di vita umana.

Invece niente cambiò. Anche se non mi vedevo, sentivo perfettamente che niente era come era sempre stato.

L'idea percettiva iniziale continuava ad essere la stessa e ora sia gli odori, i rumori o i suoni e anche le sensazioni 'corporee' non erano come ero abituato a sentirli.

Intanto ogni cosa era amplificata all'inverosimile.

Avrei potuto dire con certezza che cosa stava cucinando la mia vicina nella casa accanto, oppure quali tipi di uccelli o insetti si trovassero tra le foglie del mio giardino in quel momento e, soprattutto, avevo una voglia di correre e 'saltare' su qualcosa che...insomma...non era normale per un umano.

Io invece avrei voluto arrampicarmi sull'albero fuori dalla finestra di camera mia e raggiungere uno degli animali qualsiasi che ci avrei trovato sopra.

Riaprii gli occhi di scatto.

Oh cazzo! Stavo già cominciando a pensare da gatto!

Shit.

Dovevo fare qualcosa perché, anche se non era possibile da nessun lato si guardasse la faccenda, era successo e dovevo trovare assolutamente il modo di tornare me stesso!

Poi mi stava venendo fame....e quello era un problema.

Tecnicamente tutto sarebbe stato un problema da quel momento in avanti, vista la prospettiva, ma meglio prendere una cosa per volta oppure non ci sarei più saltato fuori.

Mi rialzai, testando i nuovi appoggi che, rispetto alla postura umana, avevano il triplo dell'equilibrio visto che potevano contare su due in più, inoltre era terribilmente semplice 'entrare' a contatto con il pavimento in maniera stabile.

Mi guardai intorno, cercando di abituarmi alla diversa visuale, ai 'colori', se tali potevano essere definiti, ai suoni e agli odori completamente diversi dal solito e al fatto che mi ritrovassi ai 'piani bassi'.

Non era uno scherzo scendere da centottantasette a pochi centimetri da terra e il mio senso dell'orientamento era ridotto a uno schifo. Anche se avevo l'impressione che sarei potuto arrivare dovunque senza vedere ma solo annusando o ascoltando.

Era vero allora che i gatti avessero i sensi molto più sviluppati di quelli degli umani...però!

La vuoi piantare di farti da documentario? Trova una soluzione!

Okok...ma non avevo la più pallida idea di cosa fare.

Anzi, una piccola lampadina mi si era accesa ma poi mi ero reso conto subito che sarebbe stato comunque inutile.

Andare da Austin per farmi aiutare era il peggio che avrei potuto scegliere come prospettiva di tornare normale.

Il problema principale era sempre la questione che, ora come ora, non parlavo ma miagolavo e quindi nessuno di umano mi avrebbe capito.

Non devi per forza parlare per farti capire.

Ah sì, come no!

Ci mancava solo la mia coscienza deficiente a peggiorarmi le cose.

Drinnn...

Non era vero. Qualcosa di peggio ci fu eccome.



Sobbalzai a quel suono, mentre il battito aumentò ancora più del normale e recepii le mie orecchie spostarsi all'indietro, come il mio corpo che si sistemò in una posizione di difesa con tutte e quattro le zampe ben ancorate al terreno.

Ok, sì, ero io che mi ero mosso, ma ancora sentivo quei movimenti altamente estranei a me stesso e non mi sembrava di farli sul serio.

Provai paura, non pesante, solo un allarme che mi tolse tutta la tranquillità che potevo aver riacquistato nel breve attimo precedente. Che era pure poca.

Al secondo squillo del campanello mi decisi a muovermi e, ricordandomi in che stato ero, non fui costretto a scendere dalle scale per sbrigarmi ad andare ad aprire, ma mi limitai a saltare sul davanzale della finestra per controllare chi ci fosse fuori.

Non potevo farmi vedere in quello stato, poi nessuno mi avrebbe riconosciuto di principio quindi era anche inutile provarci.

Avrebbero pensato che non ero in casa.

Mi stupii anche della mia tremenda agilità nell'arrivare sulla finestra senza nemmeno rendermi conto di nuovo che mi fossi mosso e quando fui sul bordo, sbucai con la testa dallo spiraglio aperto e guardai in basso.

Ero al secondo piano ma quella distanza mi faceva tutto un altro effetto vista in quel momento, rispetto a quando mi affacciavo di solito. Ma anche quel particolare lo amputai al fatto che ero un gatto e che, se non era un sogno, avrei potuto tranquillamente buttarmi giù da essa che non mi sarei fatto niente.

Così velocemente come mi erano accelerati i battiti, si spensero all'improvviso facendomi credere che ci sarei rimasto secco.

Sgranai gli occhi -se era possibile nel mio stato- e mi venne d'istinto aggrapparmi con le unghie al legno del bordo, senza sapere bene il motivo.

Deglutii figurativamente –tra tutti gli aspetti negativi, potevo rallegrarmi con la sensazione che, apparentemente, non avessi perso le mie percezioni da umano, riguardo pensieri e ricordi- e cercai di calmarmi, anche se non ci riuscii alla perfezione.

Che cazzo ci fa qui Heath? Non doveva arrivare tra due giorni?

Dio.Dio.Dio

E adesso cosa faccio?

Tra tutte le persone possibili lui era l'ultimo che mi sarei mai aspettato di vedere davanti casa mia quella mattina ed era anche l'ultimo che avrebbe dovuto esserci in quell'istante.

Avevo avuto una voglia enorme di vederlo, mi era mancato in maniera indescrivibile, in tutte le settimane passate non avevo visto l'ora di tornare solo per poter passare del tempo con lui di nuovo e ora?

Mi trovavo in quelle condizioni?!

Cristo ma cos'ho che non va, eh?

Non potevo essere diventato un gatto!

Più ci pensavo e meno ci credevo, ma ormai la convinzione che fosse un sogno era svanita del tutto e l'unica cosa che potevo fare era trovare un modo per tornare me stesso.

Continuai a guardarlo, nonostante non lo vedessi bene, coperto da alcuni rami degli alberi del giardino e la distanza dalla mia finestra alla porta principale, però lui rimase, provando anche una terza e una quarta volta a suonare.

Ok che dormivo parecchio alla mattina, ma non ero sordo!

Mi feci un'espressione sarcastica da solo....già, come se lui non lo sapesse.

Era stato anche troppo abituato a venirmi a svegliare quasi tutte le mattine perché non arrivassimo in ritardo al lavoro.

Però o doveva essere successo 'qualcosa', oppure aveva bisogno di vedermi perché passarono altri minuti in cui non si spostò minimamente dalla mia porta.

Non ci pensai due volte.

Non sapevo cosa fare, non sapevo come l'avrei risolta ma potevo tentare almeno di sfruttare la situazione e, tra tutto il resto, avevo davvero voglia di vederlo e stare con lui.

In qualsiasi forma.

Feci per tornare in stanza e uscire, quando mi diedi dello stupido da solo bloccandomi appena prima di raggiungere il pavimento.

Sono un gatto giusto? Vediamo cosa so fare...

Non ero davvero convinto, la distanza e l'altezza erano comunque elevate, ma tanto valeva....poi se fossi caduto e non mi fossi fatto niente mi sarei assicurato al cento per cento che non stavo sognando e che una soluzione reale dovevo trovarla.

Mi sbrigai quando lo vidi spostarsi per tornare sul vialetto, notando un breve cenno di diniego con la testa e l'espressione quasi delusa, anche se non ne fui certo...ero ancora troppo distante.

Presi la spinta con tutte e quattro le zampe, puntando il ramo più vicino al punto in cui mi trovavo e appena le staccai dal solido, non ci misi nulla a raggiungere l'appiglio considerato, facendolo muovere leggermente verso il basso per il mio peso.

Respirai di sollievo internamente.

Wow...è stato facile!

Mi aggrappai di più, testando anche le unghie, la coda e i baffi che, mi accorsi subito, davano un aiuto estremo a tutto il resto del corpo nel fare qualsiasi movimento.

Se non li avessi avuti sarei caduto con niente.

Presi equilibrio sentendomi sempre più strano, ma cominciando ad abituarmi molto lentamente al nuovo modo di camminare e percorsi il resto del ramo fino al tronco per poi stringermi ad esso, tentando di calarmi in basso.

Saltai su un altro ramo, poi un altro ancora vedendo sempre di più il terreno avvicinarsi, i rumori attorno amplificarsi maggiormente e il mio respiro farsi tranquillo.

A pochi centimetri dall'erba mi staccai, decidendo definitivamente di atterrare e quando toccai terra mi sembrò quasi di essere finito su un cuscino. Dovevo ammetterlo, era stato strano ma affascinante.

Guarda che sta andando via!

Shit! Sollevai il muso, lasciando perdere le mie doti appena acquisite ed evitando di lodarmi da solo, per poi avvistare Heath che stava uscendo dal cancelletto davanti, sempre aperto, diretto alla macchina. Mi rimisi in moto, correndo per raggiungerlo, e dopo un paio di falcate gli fui di fianco.

Heath! Devi aiutarmi...sono...”

No, niente da fare.

Si girò questo sì, ma non capì certo quello che avevo pensato di dirgli, se non un miagolio basso e prolungato.

Dannazione!

Guardò a terra e incontrai il suo sguardo che mi paralizzò sul posto.

Poteva esistere un qualcosa di così perfettamente spiazzante?

Sì, i suoi occhi.

E io che ancora mi facevo dei problemi, delle paranoie, dei dubbi e degli infiniti viaggi mentali su quello che mi stava succedendo e ciò che avevo sentito di provare improvvisamente...per lui.

Ci sarebbe voluto così tanto?

Ma nemmeno tutt'ora volevo ammetterlo a me stesso.

Anche se avrei dato qualsiasi cosa per poter essere nella mia forma normale e saltargli addosso per abbracciarlo.

Sei mesi.

Erano passati sei mesi da quando l'avevo visto l'ultima volta. Dopo era stato tutto un susseguirsi di telefonate chilometriche quando riuscivamo a trovarci a causa dei fusi orari differenti, oppure e-mail che avrebbero potuto competere con un libro best-seller per la lunghezza.

Ero patetico e non me ne accorgevo ancora.

Avrei voluto sospirare di sollievo, parlargli, dirgli quanto mi era mancato e quanto avevo voluto passare tutto il tempo perso di quei mesi insieme a lui. Invece non potei fare niente.

Forse era una punizione tutta quella storia.

Era la mia condanna del non essere stato più diretto con le mie sensazioni e nel non aver ascoltato me stesso e, in quel momento, avevo una rabbia cieca dentro che mi avrebbe fatto urlare o distruggere qualcosa fino a rimanerne sfinito.

Ancora non feci niente. Mi uscii solo un altro lieve miagolio che sembrò più un lamento se recepito da orecchie umane.

Un' espressione sorpresa gli attraversò lo sguardo, poi si girò completamente avendo solo voltato una parte del viso verso di me.

Ehi...e tu da dove salti fuori?” chiese retoricamente, poi chinandosi per essere di più alla mia altezza e allungò un braccio verso di me.

Roteai gli occhi al cielo, e avrei anche scosso la testa con sarcasmo se avessi potuto, perché se avesse saputo davvero che ero io....mi veniva solo da ridere.

Era assurdo!

Vieni qui, non ti faccio niente!” aggiunse dopo mezzo secondo abbassando anche un po' il tono.

Mhh...oddio...non serve che usi quella voce..

Mi sarei avvicinato senza bisogno che me lo dicesse e quando gli fui a tiro, sentii la sua mano sulla testa, tra le orecchie, che si mosse con calma grattando piano.

In meno di un secondo persi ogni capacità di intendere e di volere.

Adesso ci rimango secco davvero!

Merda! Capii cosa provavano i gatti quando venivano accarezzati e il perché gli piacesse così tanto essere grattati dietro alle orecchie.

Era quasi meglio di un orgasmo....ok forse no, ma era molto, molto, molto piacevole.

Poi fatto da lui era ancora meglio.

Non sapevo che Jake avesse preso un gatto...no, impossibile, con Atticus in casa. Sarai dei vicini,

eh?”

Avrei continuato a guardarlo con scetticismo ma visto che non potevo evitai la frase e continuai a bearmi della sua carezza.

Che poi Atticus era dai miei per fortuna, oppure nella sfiga sarebbe stato molto più che un problema averlo in casa!

Improvvisamente non sentii più niente e riaprii di scatto gli occhi, che non mi ero accorto di avere chiuso, e lo vidi rialzarsi per poi spostarsi verso la macchina.

Orrore!

Nonononono. Non puoi andartene! Non puoi lasciarmi così!

In un'altra frazione di secondo capii che Heath sarebbe stato l'unico che avrebbe potuto aiutarmi e, senza pensarci ancora, feci l'unica cosa sensata che mi passò di testa in quell'istante.

Mi intrufolai nella sua macchina, appena aprì la portiera, e mi nascosi sotto ai sedili posteriori.







********


Vi giuro. Tra tutto, darei qualsiasi cosa per vedere le vostre facce in questo momento xDDDDDD
LOL!
Non so come mi sia uscita, d'accordo? Ho visto questa foto:

e sono morta, e non sono riuscita a fermare la mia testa.
Sì, questo è Jake nella storia, così alcune di voi capiranno il perché della mia foto nel profilo su FB per un po' di tempo XD
Vi avevo detto che era MOLTO diversa dalle solite.
Insomma, divertiamoci un po' ok?
Io mi sono divertita come una scema a scrivere di Jake in formato micio...che poi siamo solo all'inizio, non è ancora successo niente =D
<3


Black Cobra: xD muhahahha sì hai capito tutto benissimo, e te ne sarai resa conto anche tu dopo questo chap =P! Hai ragione, per un po' voglio mettervi il sorriso addosso non farvi fare pensieri tristi e spero che sarà così con questa e con le prossime one shot!!! Grazie infinite a te! Mi fa molto piacere che ti sia piaciuta da subito =* kiss


brokeback: ahahaha no dai non angosciarti, non devi sentirti così, anche se il finale del precedente capitolo poteva portarvi fuoristrada, ma adesso non penso =P.......grazie!!!!! =***


tata: ehm??????? LOLOLOLOLOLOLOLOLOLOLOL......mi hai capito =P.
Sulla seconda parte del tuo commento ti ringrazio moltissimo e per il momento ho abbastanza idee in testa per continuare, spero di poterci riuscire per un altro bel po'! hugs&kisses loveU!!!! =* <3


Miss Fefy: eheheheheheh, ehhhhh che è successo? =P......grazie xD bacio!


Cassandra: ihihih, sì scommetti bene =D! Grazie mille e le idee che ho su di loro mi vengono in modi diversi e in momenti diversi. Sarà perchè mi piacciono talmente tanto che vorrei sempre 'immaginarli' in molte situazioni alcune delle quali le devo mettere per scritto perchè così posso renderle un po' più 'reali', o almeno pensarli in certe scene quando le scrivo =)! Grazie ancora, spero che la trasformazione non ti abbia schokkato troppo =P
baci!


Aya: ahaha tranquilla, ti ringrazio moltissimo comunque! Spero sia stato di tuo gradimento anche questo ^.- baciiii


Cassy: uahahahahahah oddio quanto mi mancavate voi tre! Siete stupendi anche se...Heath, dio santo ma proprio milanista dovevi essere? Bleah!....ok, dopo questo profondo commento, ti irngrazio da morire e mi tiri su il morale in maniera favolosa con le tue recensioni! Grazie cara besooo <3


Sis: <3<3<3<3<3 grazie tesor mi fa piacere ritrovarti in forma! Spero per molto più di un po' =*...ehm che dire....vorrei vedere la tua faccia =P! Don't worry Kirsten non ci sarà =D e...no, oddio, sono troppo curiosa di leggere ciò che dirai su questo =PPP <3<3<3
Eccome se sto scrivendo quella con Gemmina! Sto andando a razo, ce l'ho tutta in mente e voglio cominciare a pubblicarla dopo questa serie di funny stories ^.-
Grazie ancora, sempre!! bacioni!



Grazie a tutti i lettori, oltre cento letture in meno di tre giorni, a chi ha già aggiunto tra i preferiti e le ricordate e chi segue!


A presto
Kisss
Leia
=3


   
 
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