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Autore: Freddy16    28/01/2011    12 recensioni
STORIA IN REVISIONE.
L'amore, è per lui che si combatte.
Regulus Black amava sé stesso, la sua vita e suo fratello e si è battuto nel loro nome.
James Potter amava la sua famiglia e i suoi amici, è morto per loro 
Lily Evans amava suo figlio, si è sacrificata per lui. 
Sirius Black amava per il suo figlioccio, per lui è morto in battaglia.
Silente amava il bene, è morto per lui.
Malocchio Moody amava credere in un mondo in cui non esistessero le arti oscure, si è battuto per crearlo.
Peter Minus amava essere al sicuro, è morto e neanche in quel caso è al sicuro.
Dobby amava gli amici, è morto per loro.
Severus Piton ha avuto un unico amore nella vita, ha vissuto per lei.
Fred non poteva permettere che la guerra portasse via l’allegria.
Remus è morto per le persone che lo amavano.
Nimphadora Tonks ha amato tre uomini nella sua vita. Lei è morta per loro.
Solo l'amore di Merope Guant non era stato abbastanza forte e Lord Voldemort è morto senza sapere cosa fosse..
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Black, Fred Weasley, I Malandrini, Mangiamorte
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Spero vogliate lasciarmi un commento anche su quest'ultimo capitolo.

A voi che
silenziosamente, avete letto.
Silenziosamente, mi avete sostenuta.
Silenziosamente, avete sognato con me.
Silenziosamente, avete amato questi personaggi.
Silenziosamente, avrete un pizzico di malinconia
mentre leggerete questo ultimo capitolo.
Grazie!

 
 

Ora,dannate Tenebre,
 che tanto m'avete perseguitato,
 accogliete questo spirito.
La morte in fondo,
 non è poi così male,
 per chi non ha mai conosciuto
 la gioia di vivere.
Roberto Giusti.
 
Temere la morte,
è temere la vita
e chi teme la vita
è già morto per tre quarti.
Bertrand Russel

 
 
 
“Non potrai uccidere nessuno di loro mai più…non capisci? Ero pronto a morire per impedirti di fare male a queste persone”. 
 
S’imponeva con tutto se stesso di non credere a quelle parole, che quella sarebbe stata la fine, di aver sottovalutato, ancora una volta, un potere che riteneva inutile.

Certo, come se davvero lui potrebbe essere più forte di me, di Lord Voldemort, l’unico erede di Salazar Serpeverde. L’unica arma che  il ragazzo che è sopravvissuto per caso, può vantare contro di me è una folta schiera di persone che si sacrificano al suo posto.
 
“Ma prima che tu provi ad uccidermi ti consiglio di pensare a quello che hai fatto. Pensaci e cerca in te un po’ di rimorso, Riddle”.
 
Quel ragazzo aveva osato chiamarlo col suo nome di battesimo, lo stesso che aveva ripudiato anni fa, quello che lo legava ai suoi parenti babbani.
Ma non era quello che lo irritava, certo, non che aiutasse, ma l’accenno al rimorso, davvero credeva che si sarebbe pentito?

Rimorso! E di cosa dovrei pentirmi di grazia?
Di aver provato a creare un mondo dove i maghi fossero superiori?
 Di aver punito quegli stupidi ragazzini che non mi mostravano il dovuto rispetto all’orfanotrofio? Questo significherebbe pentirmi di quello che sono, pentirmi di me stesso e non lo farò.
 
 
“È la tua ultima possibilità, ho visto quello che sarai altrimenti”.
 
Cosa sarebbe stato dopo la morte?
Come sarebbe stato il posto in cui sarebbe andato, ma soprattutto sarebbe andato da qualche parte?

Ho visto quello che sarai altrimenti, cosa sarò?
Cosa potrebbe aspettarmi dopo?
Ma che stupide e infantili fantasie non c’è niente dopo la morte, niente.
È  inutile anche solo pensarci, la Morte non mi colpirà, non oserà mai sfidarmi.
Ma, se sono tanto convinto di ciò, perché ho fatto di tutto per rendermi immortale?
 
“Piton era di Silente, dal momento in cui hai cominciato a dare la caccia a mia madre e non te ne sei mai accorto, per via della cosa che non puoi capire. Non hai mai visto Piton evocare un Patronus vero, Riddle”.

Il Patronus di Severus Piton era una cerva, una bellissima cerva, bella tanto quanto la donna che rappresentava, quanto la donna che Voldemort stesso aveva ucciso.

Un Mangiamorte che amava una stupida e schifosissima Mezzosangue!
Ho fatto bene a liberarmene eppure, eppure Piton mi è sempre sembrato uno dei più fedeli, uno dei più potenti. Era l’unico che avevo ritenuto in grado di uccidere Silente, l’avevo visto così soddisfatto di quel compito, per niente impaurito.
Solo  adesso capisco perché, poteva compiere la sua missione.
Non era mai stato davvero al mio fianco.
 
“Il vero padrone della Bacchetta di Sambuco era Draco Malfoy. Hai perso l’occasione, ho battuto Draco settimane fa”.
 
La bacchetta che aveva tra le mani, quella che sperava lo avrebbe reso invincibile forse era inutile. Si sarebbe mai ribellata contro il suo vero padrone?
Avrebbe mai ucciso colui che l’aveva realmente conquistata?

Non importa, non importa davvero. Riuscirò a piegare il potere di questa bacchetta, questo stupido pezzettino di legno dovrebbe essere fiero di appartenermi.
 
 
Per quanto provasse a credere il contrario, lo sapeva, lo sentiva nelle ossa: era la fine.
E così Silente, quell’imbecille babbanofilo aveva ragione.
Non c’è magia più potente dell’amore. Per il prossimo, per sé stessi, l’amore vince sempre sull’odio.
Anche il più piccolo gesto dettato da Lui poteva portare, e aveva portato, a qualcosa di grande.

Regulus Black amava sé stesso, la sua vita e suo fratello e si è battuto nel loro nome.
James Potter amava la sua famiglia e i suoi amici ed era ricambiato a tal punto che altri sono morti per vendicarlo.
Lily Evans amava suo figlio più di qualunque altra cosa al mondo e si è sacrificata per salvargli la vita. 
Sirius Black avrebbe potuto salvasi restando al sicuro, ma l’amore che provava per il suo figlioccio l’ha portato in battaglia.
Silente amava il bene, amava credere nel prossimo ed è riuscito a trasformare un ragazzino di undici anni e un Mangiamorte di trenta in eroi impareggiabili.
Malocchio Moody adorava combattere, adorava credere in un mondo in cui non esistessero le arti oscure e si è battuto fino alla fine per crearlo.
Peter Minus amava essere al sicuro, sentirsi protetto, ma alla fine si è reso conto che amava molto più i suoi amici ed ha lasciato questa vita nella speranza che lo perdonassero.
Dobby era solo un elfo domestico, solo un servitore, ma è stato capace di provare affetto, è stato capace di mettersi in pericolo, di morire, per salvare i suoi amici.  Ed è stato felice di farlo.
Severus Piton ha avuto un unico amore nella vita e ha vissuto solo, sempre e soltanto per lei.
Fred combatteva per un sorriso, combatteva perché amava veder ridere la gente, amava veder ridere la sua famiglia e non poteva permettere che la guerra portasse via l’allegria.
Remus Lupin combatteva per suo figlio, per i suoi amici, per sua moglie, Remus combatteva nel nome delle poche persone che lo avevano amato e che amava a sua volta.
Nimphadora Tonks ha amato tre uomini nella sua vita. Il primo, suo padre, la guerra lo aveva portato via, il secondo suo marito, la guerra l’avrebbe portato via e il terzo, suo figlio, rischiava la vita ogni giorno di più. Lei è morta per loro.
Narcissa Malfoy ama così tanto suo figlio da non interessarsi più di niente, del sangue della purezza. Il terrore che potesse essergli successo qualcosa la portava a desiderare di tutto, anche la morte. Sì perché se Voldemort si fosse accorto della sua menzogna solo quella avrebbe ottenuto.
E Harry, Harry amava quei genitori che non conosceva, quegli amici del padre che lo trattavano come un figlio, il preside dell’unico posto in cui fosse mai stato felice, i suoi amici, la sua ragazza, l’Ordine. Harry semplicemente amava e quella notte lo aveva dimostrato più di chiunque altro.
 
Ognuna di quelle persone, ogni donna, ogni uomo, ogni creatura aveva contribuito a portarli a quel momento.
Lì, al centro della sala, Gifondoro contro Sepeverde, ragazzo contro uomo, Harry Potter contro Lord Voldemort.
 
“Avada Kedabra!
“Experlliamus!

E solo un attimo primo, di chiudere gli occhi per sempre, si rese conto che in realtà era lui ad avere ragione, era sempre stato lui. L’Amore non vinceva sempre su tutto.
E il suo pensiero andò a una donna a cui per anni si era imposto di non pensare.
 
 
L’amore di Merope Guant non aveva vinto o forse lei non aveva saputo amare abbastanza, per restare in vita e salvare suo figlio. 
 

Salvarlo da una vita solitaria, 
da una vita all’orfanotrofio,
 ma soprattutto,
 salvarlo dalla peggior cosa che potesse accadere:
 una vita, senza amore.



Il capitolo ha partecipato al My best story - Only Edit Contest indetto da Luna ginny jackson classificandosi terzo a pari merito. Evviva il mio Lord *-*

Freddy16 con “Ultimi attimi di vita (Lord Voldemort)” 
Grammatica e Lessico 10/10 
Originalità 9,5 /10 
Stile 9,5/10 
Caratterizzazione dei personaggi 9,5/10 
Gradimento personale 9,5/10 
Totale 48/50 
Grammatica e Lessico: Devo dire che sono entrambi perfetti. La grammatica è curata, e anche il lessico. Cavolo O.o mi sono incantata più di una volta nel leggere alcune frasi che mi hanno colpita profondamente. Sinceramente, non credevo che Lord Voldemort & Fiction su di lui potessero emozionarmi. Invece… beh, dopo aver letto questo capitolo di raccolta ho cambiato completamente idea. Grazie :D 
Originalità: Beh, ci sono molte What If…? nel fandom che cambiano il finale del settimo libro. Io non le apprezzo particolarmente, perché almeno con il finale sono d’accordo con la Rowling. Happy Ending e vissero tutti felici e contenti. Questa mi è piaciuta perché non cambia il finale, ma sono i pensieri di Voldemort, una cosa davvero carina. Infatti ho apprezzato l’originalità della cosa, come le riflessioni sull’amore per gli altri personaggi. E poi quella frase, quella frase finale “L’amore di Merope Gaunt non aveva vinto o forse lei non aveva saputo amare abbastanza, per restare in vita e salvare suo figlio.“. sinceramente non provo neanche a commentarla, perché è troppo… troppo, per me. 
Stile: Scorrevole, articolato, semplice da capire e complesso nell’insieme. In una parola che non sia meraviglioso, perfetto o ok? Mi piace il tuo stile. Si, non è una parola, ma rende l’idea. Diciamo che lo stile di scrittura che usi ha condizionato moltissimo il punteggio. Se non piace lo stile, non passa la fanfic. Per me è così. Sai, sei anche riuscita a farmi piacere chi non amo, quindi risultato prettamente positivo anche in questo campo. 
Caratterizzazione dei personaggi: Voldemortmente parlando, è lui. IC, simpaticone e amoroso come sempre. Ovviamente sto scherzando. Voldemort è caratterizzato alla perfezione, a parer mio, e anche le sue considerazioni finali, come “l’amore non vince sempre su tutto” ecc… sono incredibilmente azzeccate. Si, il caro Voldy è un osso duro. Io non amo Voldemort come personaggio (ehm… ma che strano…) e pensavo anche che farmi leggere su di lui sarebbe stato compromettente. Invece sei anche tra i primi nella classifica. Per quanto riguardano gli altri personaggi che hai solo accennato.. si, sono loro. Gli ho sempre immaginati così, quindi hai anche fatto bene a consigliarmi di leggere questa fanfic, perché sono una maniaca dell’IC (anche se un po’ di sano OOC ogni tanto non guasta, eheh). 
Gradimento personale: Oh, yes, mi è piaciuta. E anche molto. Ripeto, per essere centrata su Voldemort in particolare, è andata piuttosto bene.
Passando alla parte originale della valutazione, ho adorato il capitolo alla follia. Sul serio, sono rimasta scioccata ---> O.o non mi aspettavo una cosa del genere… sinceramente il titolo mi incuriosiva, ma non avrei mai immaginato che… bene, sono piacevolmente sconvolta! Se hai domande, dubbi o vuoi chiedere una cosa a proposito del giudizio, sono qua. 
Totale 48/50 
   
 
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