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Autore: MaryLouise    28/01/2011    1 recensioni
Avanzò nel semibuio e spostò i capelli da un lato, nervosa. Tutta quell'umidità glieli avrebbe sicuramente arricciati.
Aveva sempre odiato l'inverno, ma ciò che aveva visto quel giorno le aveva fatto cambiare idea.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The magic of the winter




Alzò il bavero della giacca per proteggere le labbra screpolate dall'aria gelida che regnava sovrana in quella mattina di gennaio.

Le strade erano vuote, nonostante fossero le sette di mattina; i lampioni si spensero lentamente e il buio sopraggiunse sul marciapiede.
S'infilò abilmente i guanti di lana grigi e coprì il capo con il cappuccio della felpa.
Le sue scarpe da ginnastica arrancavano sull'asfalto rigido e freddo, muoveva i piedi con cautela per non scivolare sulle sottili lastre di ghiaccio.
Oltrepassò la sua vecchia scuola elementare immersa nell'oscurità e sopraggiunse al vecchio piazzale della chiesa. Si divertì a contare le mattonelle che componevano la pavimentazione e a cercare di decifrarne il colore. I pochi alberi nelle aiuole erano nudi e immobili, come pietrificati dall'inverno. I rami scuri erano soli, abbandonati a se stessi. I suoi occhi si ridussero a due fessure nel tentativo di distinguere le piante dalla nebbia.
Avanzò nel semibuio e spostò i capelli da un lato, nervosa. Tutta quell'umidità glieli avrebbe sicuramente arricciati.
Il panettiere alla sua destra le stimolò l'appetito come tutte le mattine: focacce appena sfornate erano in bella vista sul bancone, insieme a fragranti panini dorati e morbidi.
Le vetrine erano decorate con colorati adesivi natalizi, che rappresentavano renne e regali.
Il bar a fianco aveva appena aperto. Le fioche lampade ne illuminavano l'interno male arredato. Un cartello attirò la sua attenzione. "Cioccolata calda", recitava.
Scosse la testa per distogliere i propri pensieri da quelle prelibatezze e proseguì il suo cammino.
I vetri delle poche macchine parcheggiate ai lati della strada riflettevano la sua immagine.
I capelli castano chiaro le ricadevano sulle spalle in morbidi boccoli e una ribelle frangia le copriva parte dell'ampia fronte. Le sopracciglia erano folte e perfettamente delineate, evidenziavano un paio di occhi dal colore indefinito, tra il verde ed il blu.
Le guance erano leggermente scavate, sfumate di rosso dal freddo pungente. Le labbra carnose e piene erano rovinate dal clima invernale, le ripassò accuratamente di burro cacao per proteggerle.
Accelerò, il sottopasso stava a pochi metri da lei.
Scese velocemente i gradini tenendosi al corrimano, i suoi piedi li sfioravano in modo impercettibile.
La corrente d'aria le scompigliò i capelli e le fece cadere il cappuccio. Sbuffò irritata.
Arrivò all'altra rampa di scale il più veloce possibile, non era mai riuscita a sopportare l'inverno.
Il marciapiede piastrellato era una postazione perfetta per lo spettacolo che le si parò davanti.
Il cielo terso era tinto dal verde al giallo, il sole nasceva per l'ennesima volta.
Una sfera completamente tonda iniziò a raggiungere le nuvole grige impregnate d'acqua, era bianca e la sua luce fredda la illuminava ma non la riscaldava.
Sapeva che quell'episodio aveva segnato la fine della stagione; il preludio di primavera era vicino. Tuttavia quel giorno si era resa conto che l'inverno non è poi così male.



Altro testo per scuola.
La traccia era 'L'inverno è una stagione ricca di sorprese'. Pensavo sarei andata in panico ma fortunatamente non è successo :)
Enjoy!
Jo

The One Hundred Prompt Project
   
 
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