28/01/2011
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PROLOGO
Silenzio.
Ero seduta sul quel prato verde illuminato da quella luce calda del sole.
Quella calda giornata di Aprile non voglio dimenticarla. Era tutto così calmo.
Io e la mia migliore amica Corinne eravamo sedute sul prato a goderci quella mezz’ora di rilassamento prima di entrare in classe.
Io e Corinne eravamo al primo anno di liceo, ma io la conoscevo già dalla scuola dell’Infanzia. Noi siamo inseparabili.
Io e Corinne eravamo al primo anno di liceo, ma io la conoscevo già dalla scuola dell’Infanzia. Noi siamo inseparabili.
A vedere da questa descrizione di me sembro una ragazza normale senza problemi, ma ne avevo tanti. Ma quello principale era uno.
Volevo avere la fiducia in quel ragazzo che mi piaceva. Si chiamava Mark, ed era nella mia classe. Io non ci parlavo più di tanto con lui, ma volevo prima di tutto che lui capisse che poteva fidarsi di me.
Lui aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri, tipico personaggio delle favole. Era così affascinante, che sfortunatamente tutte le ragazze che lo conoscevano o che volevano conoscerlo gli andavano vicino.
Quando vedevo queste scene, mi veniva la rabbia e pensavo:
“Perché io non conto niente per lui e queste papere invece si? Che ho di male?!”.
Io e lui ancora non eravamo stati vicini di banco, ma ci speravo. Io di lui sapevo soltanto che aveva la passione per la musica e andava a lezioni di chitarra, ma sapeva anche cantare.
Quanto mi sarebbe piaciuto fare un duetto con lui, visto che anche io sapevo cantare.
So che è una cosa stupida, ma a me piace sognare a occhi aperti, e crearmi un mondo tutto mio con i miei sogni irraggiungibili, visto che non si potranno realizzare, me li realizzo con la mia fantasia.
Io volevo solo essere felice, nel senso, essere felice con la persona che mi piacerebbe avere al mio fianco, quella persone che mi conosce meglio di tutti gli altri e che mi tiene tutta per se.