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Autore: LoveChild    28/01/2011    12 recensioni
Draco e Pansy giocano una fiacca partita a poker, chiacchierano di argomenti futilmente triti e ritriti, ma alla fine di questa storia qualcosa fra loro cambierà.
In questa storia proverò a dimostrare come non sempre la vita è emozionante, come a volte tutto possa accadere in modo così semplice e monotono da sembrare quasi insensato.
Questa storia ha partecipato al "Let's Play!" Contest di Fabi classificandosi seconda.
Questa storia ha partecipato al "Solo un Colpo - 24 ore Contest" di Jaybree88 classificandosi prima e vincendo il premio 'Miglior Dialogo'.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Slytherin' Pride'
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono (esclusi gli eventuali OC, ovvio, e chi me li tocca lo mangio u.u), ma sono proprietà di Madam J.K. Rowling (beata lei...).



Questa storia ha partecipato al Contest "Let's Play!" di Fabi classificandosi seconda.

Questa storia ha partecipato al Contest "Solo un colpo - 24 ore contest" di Jaybree88 classificandosi prima e vincendo il premio 'Miglior dialogo'.

Autore: LoveChild
Personaggi principali: Draco Malfoy (15), Pansy Parkinson (10)
Pairing: accenno Draco/Pansy
Genere: Generale
Rating: Verde
Avvertimenti: One Shot, What if...?
Introduzione: Draco e Pansy giocano una fiacca partita a poker, chiacchierano di argomenti futilmente triti e ritriti, ma alla fine di questa storia qualcosa fra loro cambierà.
Note dell'autore: E' abbastanza insensata, ma forse era quello che volevo sottolineare. Non sempre la vita è emozionante, a volte tutto può accadere in modo così semplice e monotono da poter sembrare quasi insensato. Sto vaneggiando. XD
Pacchetti scelti: Poker
                          “Né la contraddizione è indice di falsità né la coerenza è segno di verità.” Blaise Pascal
                           Colore: rosso scuro
                           Sentimento: speranza
                           Luogo: Stanza delle Necessità

 

 

Monotonia 



-Secondo te è normale?- chiese irritato Draco Malfoy passandosi nervosamente una mano fra i capelli e riordinando le carte con stizza, mentre il Q di Picche imprecava silenziosamente perché lui le aveva stropicciato l’angolo inferiore destro.
Dopo una partita eccessivamente movimentata con quelle chiassosissime carte le avevano silenziate, esasperati: dovevano distendersi e rilassarsi, non farsi insultare da esseri magici, bidimensionali per di più!
Pansy Parkinson, i gomiti allargati all’inverosimile, il mento poggiato sul tappeto verde che ricopriva il tavolo e un ventaglio di cinque carte a coprirle il volto, mormorò annoiata:-A poker non si parla, Draco. A meno che tu non voglia giocare a Teresina e io odio la Teresina.
-Oddio, quando smetterai di chiamarla Teresina? E’ Texas, T-E-X-A-S!
Pansy si raddrizzò sulla sedia, posò le carte sul tavolo e lo osservò con aria saccente:-No, Draco, si chiama Teresina,che poi gli americani lo chiamino Texas Hold’em per sentirsi più fighi è un altro paio di maniche, ma qui siamo in Gran Bretagna e si chiama ancora Teresina. Ora, saresti così gentile da dirmi quanto cambi?
-Uhm…- Draco osservò assorto le sue carte –facciamo tre, va…
Con il volto totalmente piatto, nonostante stesse gioendo di una gioia viperina dentro di sé, Pansy effettuò il cambio.
-E tu?- chiese curioso Draco.
-Una.- rispose lei, poi aggiunse –Devi puntare.
-Oh, già!- preso un mucchietto di fiches blu le pose al centro del tavolo –Duemila galeoni.- disse baldanzoso.
Pansy poggiò stancamente la testa sul palmo della mano:-Non puoi puntare più del piatto…
-E quanto c’è nel piatto?- chiese Malfoy esagitato.
-Milleseicentododici galeoni.
-Ok, allora, piatto!
-Bene. Rilancio di mille galeoni.
-Ecco gli altri mille e rilancio di cinquecento.
Pansy osservò il suo compagno di gioco chiedendosi se potesse essere realmente così stupido, oppure se a lei fosse sfuggito qualcosa.
-Vengo a vedere. Cos’hai Draco?
-Prima tu.- chiese ghignando il rampollo dei Malfoy.
-Devi abbassare prima tu, è la regola.- sospirò esasperata Pansy.
-Doppia coppia all’asso.- gioì Draco svelando il suo gioco.
-Full. Due Donne e tre nove.- senza infierire ulteriormente Pansy pulì il tavolo prendendo tutte le fiches.
 Draco assunse un’aria depressa e osservò la sua compagna di giochi con astio.
-Perché devi vincere sempre tu?- disse a metà fra l’offeso e il lamentoso.
Pansy sorrise:-E’ tecnica… Vedi, nel poker non si parla proprio per questo: non bisogna far comprendere all’avversario il proprio gioco. E’ buffo che uno solitamente ieratico come te si lasci trascinare quando si tratta di questo gioco.
-E’ che mi sovreccito…
-E’ normale, fa quest’effetto a molti… D’altronde il poker è rischio.
Pansy si alzò stiracchiandosi e si mise a girare a vuoto nella Stanza delle Necessità.
-Che fai?- le chiese Draco, osservandola curioso.
-Sgranchisco le gambe e tento di farti notare il mio nuovo scamiciato, cosicché tu possa complimentarti con me per il mio ottimo gusto in fatto di abiti.
-E’ rosso scuro.- constatò lui. –Vergognosamente rosso, stai per caso diventando una fan dei Grifondoro, Pansy?  Sembri un pezzo della loro tappezzeria che, fra l’altro, ti fa apparire come una donna scarlatta.
Pansy assottigliò pericolosamente lo sguardo e gli si parò davanti con le mani sui fianchi:-Ok, signorina Malfoy, togliti quell’espressione da ameba e dimmi chiaro e tondo cosa ti tormenta. Non ho intenzione di sopportare un minuto di più la tua lingua biforcuta solo perché, in qualità di tuo confessore, sopporto giornalmente gli sbalzi d’umore dovuti ai tuoi ormoni impazziti!
-Ma è vero che sembri una donna scarlatta! Voglio dire: hai un vestito scarlatto, quindi sei effettivamente scarlatta.- le rispose Draco petulante e irritante come solo lui sapeva essere. L’ennesima occhiataccia di Pansy lo convinse a non tirare ulteriormente la corda e sospirando si decise ad aprir bocca:-Ma a te pare giusto? Quello che fanno Potty, la donnola e la zannuta…
Pansy lo guardò reprimendo uno sbuffo esasperato e assunse un’espressione perplessa:-Cosa, Draco? Quei tre fanno talmente tante di quelle cose!
-Ti pare giusto che se ne vadano in giro per la scuola come se loro fossero l’unico raggio di luce in grado di illuminare la nostra tetra e disperata esistenza?
Pansy strabuzzò gli occhi chiedendosi se il suo amico non avesse totalmente smarrito il senno:-Punto primo non trovo affatto che la nostra esistenza sia tetra e vuota, magari un po’ umida per noi che abitiamo i sotterranei, ma non di più. Punto secondo quei tre non illuminerebbero neppure il più sordido angolo di Notturn Alley, basterebbe anche soltanto tutta la melma che la Sanguesporco ha nelle vene per smentire questa tua fantasiosa supposizione. Punto terzo quei tre sono certamente una piaga sociale ma li trovo un ottimo diversivo: dove altro potremmo trovare tanti spunti per divertirci?
Draco rimuginò sugli argomenti espostigli dalla sua compagna, ma invece di darle ragione sputò finalmente fuori il vero motivo per cui il suo umore era così instabile:-Mi da fastidio che loro, soltanto perché hanno incrollabili ideali, siano considerati migliori di noi, solo perché, beh, tendiamo a cambiare idea… Voglio dire il nostro sangue puro dovrebbe essere l’evidente segno della nostra superiorità! Aveva ragione papà a volermi mandare a Durmstrang…
-Prima o poi si daranno la zappa sui piedi, non ti agitare! D’altronde la coerenza non è sempre segno di verità così come il contraddirsi spesso non è indice di falsità. E comunque mio padre dice che ormai il mondo sta andando a rotoli ed è una vergogna che non si dia più al sangue l’importanza che merita.
Draco scattò in piedi in un impeto di rabbia:-Ma perché? Merlino! A me sembra così ovvio! Tu compreresti mai un mobile fatto di legni diversi tutti mescolati fra loro?- Pansy storse il naso disgustata a quell’eventualità –Ecco, vedi è la stessa cosa! E’ una questione estetica: gli ibridi sono brutti! E volgari, anche!
Pansy mordicchiò la falange del suo indice destro con la fronte aggrottata:-Credo dipenda dal fatto che la purezza è difficile.
Draco la osservò con le sopracciglia arcuate:-Che intendi per difficile?
-Beh, è un po’ come per la scala reale a poker. E' il punto più alto, è quasi impossibile che riesca, perciò si tende ad accontentarsi di un colore, di un full o di una semplice scala. Con il sangue credo sia lo stesso.
Draco annuì convinto: nella sua mente da purosangue schizzinoso il discorso di Pansy non faceva una piega.
-E ora dimmi la verità, Draco, lo so che non è la tua abituale stizza nei confronti di quei tre troll…
Per tutta risposta Malfoy sbuffò e indugiò con lo sguardo sulle carte sparpagliate sul tappeto verde.
-Scommetto che tuo padre ti ha di nuovo rimproverato perché la Sanguesporco ha risultati migliori dei tuoi…- insinuò lei con un ghigno che, più che ironia, celava compatimento e una leggera punta di empatia.
-Come se fosse colpa mia!- ringhiò il Serpeverde buttandosi su una poltroncina di quell’intricato e strano salotto che era la Stanza delle Necessità.
Pansy lo osservò per un po’ a braccia conserte mentre la tipica smorfia di insoddisfazione velava il volto del ragazzo; poi si avvicinò a lui, appollaiandosi sul bracciolo della poltrona e baciandogli delicatamente la tempia.
-Passerà anche questo, Draco, tutto passa prima o poi…
-Odio questo tuo vestito rosso.- mormorò il ragazzo.
-Toglimelo!- disse ridendo cristallina Pansy.
Fu allora che accadde, accadde finalmente quel qualcosa che entrambi avevano voluto e temuto, accadde ciò che avrebbe cambiato tutto fra loro, Draco baciò Pansy.
 

Fine

 
 


 
 Giudizio di Fabi (<3):

Seconda Classificata: Monotonia - LoveChild - 

Grammatica e sintassi: 13.3/15 
Lessico e stile: 14.5/15 
Originalità: 15/15 
Caratterizzazione dei personaggi: 15/15 
Sviluppo della trama: 10/10 
Gradimento personale: 10/10 
Utilizzo del gioco: 5/5 punti 
Utilizzo del personaggio: 5/5 Punti 
Utilizzo degli elementi extra: 3.5/4 punti (uno per ogni elemento) 
Totale: 91.3/94 punti 


 
Questa storia è esattamente ciò che mi aspettavo di leggere per questo contest. 
Hai preso come spunto una partita a poker. 
Hai delineato benissimo i personaggi, dando a Pansy una personalità umana, a tratti dolce. Le hai dato la capacità di pensare che spesso nelle fan fiction le manca. 
A me piace Pansy, e il fatto che non se ne stia ferma in un angolo, ma che sia proprio lei a giocare con Draco, mi è piaciuto molto. In più hai messo il gioco al centro della trama, l’hai usato come pretesto per raccontare la storia. 
Mi è piaciuta molto anche l’idea delle carte magiche, anche se le hai rese silenziose, mi sarebbe piaciuto sentirle parlare. 
Hai uno stile magnifico, adattissimo a questo tipo di storia, i dialoghi sono pungenti, non annoiano. Hai saputo usare ottimi paragoni, costruendo un discorso vario, ma coerente. 
Le descrizioni sono ben fatte, anche quelle perfettamente bilanciate nel contesto della storia. 
Hai sfruttato tutti gli elementi che ti ho fornito con il pacchetto, utilizzato bene la Stanza delle Necessità e il colore ottimamente, hai approfondito il gioco. La citazione è inserita benissimo, perfetta nel contesto, se non fosse stata sottolineata non credo neanche che l’avrei notata. Non posso dire invece che il sentimento sia così visibile, ti ho tolto mezzo punto per questo. 
La storia è originale, nella sua semplicità mostra i personaggi in modo innovativo, pur mantenendo l’IC. 
La grammatica presenta solo qualche piccola imprecisione, dovuta probabilmente alla fretta, manca qualche maiuscola, ad esempio per la parola ‘Serpeverde’
Inoltre hai usato Giornalieramente, al posto di giornalmente, non l’ho trovata in nessun dizionario, manca anche qualche virgola, ma per la maggior parte sono davvero piccolezze. 
La trama è ben sviluppava, piacevole e accattivante, lascia un senso di positività quando si finisce di leggere. Questo è davvero un punto a tuo favore, la storia è leggera e piacevole. 
Non posso aggiungere altro, davvero complimenti.



1° Classificata
Punteggio Totale: 50

Lovechild Monotonia

Grammatica: 10/10 Ignorando accuratamente il dibattito “ S o non S, ovvero il plurale straniero in italiano” (le questioni dubbie ho deciso di lasciarle correre), dichiaro il tuo testo grammaticalmente perfetto.

Stile e lessico: 10/10 Lo stile è leggero e preciso, perfettamente adatto alla situazione. Potrei giurare che il dialogo sia una trascrizione di un vero dialogo accaduto tra Draco e Pansy (non fosse per il piccolo dettaglio della loro non-esistenza).

Caratterizzazione: 10/10 Personaggi veri. V-E-R-I. Rubati alla realtà magica dell’universo potteriano, vivi nella loro chiacchierata ‘insensata’ (ma ricorda che le chiacchierate della vita sono spesso‘insensate’).

Sviluppo trama e originalità: 10/10 L’originalità di questa one-shot sta proprio nella sua completa e totale sottomissione alla‘monotonia’ della vita, che spesso, come hai detto tu, è tutto fuorché emozionante, tutto fuorché sensata, nel senso narrativo. Sviluppi la trama intorno al dialogo come nei migliori pezzi austeniani (Mannaggia alla mia arditezza, ma sì: questo pezzo mi ha ricordato molto Jane Austen – che per me è sinonimo di tutto ciò che c’è di bello in letteratura!)

Gradimento personale: 10/10 Sei riuscita a farmi tifare per Draco (che non ho mai fatto mistero di trovare insopportabile); sei arrivata a farmi interessare ad un personaggio che ho sempre ritenuto di contorno (Pansy); sei arrivata a raccontarmi un angolino di vita, non perfetto, ma vero; sei stata capace di farmi lanciare un confronto, quasi blasfemo nella mia bocca, con il mio modello di “belles lettres”, che devo dir di più?





Note (28-01-2011):
Ringrazio ancora Fabi per il bellissimo contest! Cara Fabi hai una fantasia per creare contest bellissimi che considero potenzialmente pericolosa... X°D
Infatti spero che indirai almeno una seconda edizione! :D      
Non so che dire se non ringraziare anticipatamente chi leggerà e commenterà questa fic.
Non mi dilungo perché gli esami mi hanno risucchiato tutte le forze e il mio cervello è in stand-by! X°D



Note 2 (21-03-2011):
Che dire se non che sono davvero speachless per questo primo posto. o.o
Arrivare prima con quartanta concorrenti di tutto rispetto è stato un attacco subdolo alle mie coronarie e, come ho già detto alla giudicessa, stavo davvero per tirare le cuoia. XD
Ciò che più mi ha resa felice è stato essere riuscita a far appassionare la giudice ad una storia il cui protagonista non è fra i suoi preferiti.
Cavolo queste sì che sono soddisfazioni! *.*

Bisous,
     Yaya
   
 
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