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Autore: Bethan Flynn    29/01/2011    1 recensioni
"-Non farlo, Lavi...- mormorò.
-Fare che cosa?- la voce del ragazzo era stupita.
-Non diventare Bookman- Shin sentì le braccia di lui contrarsi attorno alle sue spalle.
-Perchè dici questo?-
-Perchè Bookman non ha un cuore. E io non voglio che questo suono si interrompa-"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Shin non poteva crederci.
Erano scappati, lasciando Crowley e Kanda indietro. Cercò di liberarsi dalla stretta di Lavi, ma il ragazzo non la lasciò andare.
-Dobbiamo tornare indietro, dobbiamo andare a prenderli- mormorò dando l’ennesimo strattone. Il rosso sbottò –basta, Shin. Basta! Non possiamo farci niente, adesso. Sapranno cavarsela- lei gli lanciò uno sguardo a metà fra l’infuriato e il ferito.
-Diresti così anche se ci fossi io al posto loro?- mormorò, poi lasciò ricadere il braccio, inerte.
-Allen!- una voce allegra li fece voltare di scatto.
Una bambina vestita di bianco, con ispidi capelli neri e la solita serie di croci in fronte saltò addosso all’albino, baciandolo sulla bocca.
-Non è possibile… ma quanti sono?- sussurrò Shin.
-Road, ti piace così tanto il piccolo?- quella voce fu come un pugno nello stomaco.
Ancora lui.
Fissò il Noah con gli occhi socchiusi, mentre prendevano posto a sedere a quel banchetto degli orrori.
Sentì che dicevano che Allen aveva un buco nel cuore, e fece finta di stupirsi come tutti.
In realtà, l’unica cosa che le interessava era che il Noah non facesse parola del loro patto. Ad un tratto vide l’altra, Road, spostare gli occhi su Lavi.
Decise di triplicare la guardia all’istante.
Tyki Mikk tirò fuori la sferetta rossa da dentro la tasca, e tutti gli occhi si puntarono su essa. Shin la guardò atterrita, come se fosse la cosa più spaventosa del mondo.
-Non dirlo- sussurrò in un soffio. Il Noah rise –ah, e quindi hai nascosto qualcosa ai tuoi beneamati compagni? Non ti facevo un tipo simile- la ragazza abbassò bruscamente gli occhi, sentendo lo sguardo di Lavi fisso su di lei.
-Non ci ha nascosto niente!- Linalee corse in suo aiuto, e Shin si disse che avrebbe dovuto trovare un modo per ringraziarla, prima o poi.
-Ah, forse non l’ha nascosto a te- disse mellifluo il nemico –ma fortunatamente non è nel mio interesse rivelare le regole del nostro gioco a tre- ghignò all’indirizzo di Shin, che non distolse lo sguardo dal suo neppure quando iniziò a farle male la testa.
Vide Allen attaccare il Noah all’improvviso e lei, Linalee e Chaoji si ritrovarono chiusi in una barriera quadrata.
Lavi era rimasto fuori.
-Lavi!- gridò, dando un cazzotto alla parete. Provò anche ad usare l’innocence, ma non c’era verso di scalfirla.
Come aveva fatto a distrarsi in quel modo?
-Gioca con me, Bookman- la Noah bambina sorrise, un sorriso sadico simile a quello del suo compagno.
-A condizione che tu li lasci liberi, se vinco- mormorò Lavi.
-Lavi, no! Lavi, non farlo, ti prego!- Shin urlò fino a farsi male alla gola, ma il rosso non rispose. Era come se il suo occhio si fosse spento.
-Maledizione!- gridò lei, dando un altro colpo contro la barriera.
Le rispose solo il dolore sordo delle nocche che colpiscono qualcosa di troppo duro per essere rotto.

*******

Lavi aprì gli occhi. Era immerso nell’oscurità, e non riusciva neppure a capire da dove provenisse la voce di Road.
Improvvisamente, vide davanti a sé il proprio riflesso. Ghignò –dovrai fare di meglio. Non puoi spaventarmi con questi trucchetti-
Di fianco al finto Lavi, iniziò ad emergere dall’ombra un’altra figura.
E fu allora che Lavi, dopo essersi dato dell’idiota con vari epiteti per aver anche solo immaginato che la sua situazione potesse essere semplice, iniziò a temere il peggio.
Road voleva giocare con la sua indecisione.
Shin si stagliò nettamente contro lo sfondo scuro, e prese per mano il suo riflesso, facendolo voltare verso di sé. Le loro labbra si sfiorarono.
-Non farlo, maledetto idiota!- gridò Lavi, sfoderando l’innocence, ma il martello si frantumò in mille pezzi.
-Non puoi usare l’innocence, qui dentro, Bookman Junior- la voce stridula di Road gli giunse alle orecchie –hai soltanto il tuo cuore, adesso. Vediamo come sai usarlo-.

La scena cambiò all’improvviso, e Lavi si ritrovò sulla barca che l’aveva condotto all’Ordine assieme al suo maestro, anni prima.
Rivisse i rimproveri perché non rispondeva al suono del suo nuovo nome, ma tutto gli sembrava tremendamente irreale. La scena delle labbra dei riflessi suo e di Shin che si incrociavano continuava a ballargli nella testa.
Cosa diavolo doveva fare?
Improvvisamente, un altro se stesso comparve di fianco a lui.
-Non hai un posto dove tornare, Bookman. Non hai nessuno, oltre te stesso- sibilò, fissandolo con un ghigno gelido.
-Lo so…- fece per dire, ma si bloccò.
Non era vero. C’era almeno una persona che l’avrebbe aspettato, che avrebbe voluto che tornasse.
E fu il suo volto che vide in una bara galleggiante nell’acqua di fianco a loro. Fiori rossi come il sangue si spandevano sotto il suo corpo, creando un soffice materasso.
-Shin!- gridò, saltando giù dalla barca. La prese fra le braccia e iniziò a scuoterla –Shin, che ti hanno fatto? Svegliati, rispondimi!- sentiva la paura farsi strada in lui sempre di più. Finchè le visioni avessero giocato con lui sarebbe stato in grado di affrontarle, ma se Road iniziava a tirare in ballo Shin sarebbero stati guai.
Dove si fermava il gioco e dove iniziava la realtà, in tutto ciò?
-Che problema hai, Lavi? E’ solo una piccola parte di storia, dopo tutto. Solo inchiostro. Dovrebbe essere normale, per te- disse la sua immagine.
Una montagna di bare comparve davanti a lui, rendendo impossibile anche solo intravedere l’acqua sottostante.

*******

-Che cavolo sta facendo Allen? Deve uscire da lì!- Shin, Linalee e Chaoji fissavano la scena sotto di loro, terrorizzati. La sfera eretta da Tyki Mikk circondava Allen rendendo impossibile vederlo.
Improvvisamente la sfera esplose in una nuvola di polvere che sommerse anche la loro barriera. Il Noah fu sbalzato all’indietro, e videro Allen emergere brandendo un’enorme spada bianca, con incisa una croce nera.
-Lina...- sussurrò Shin –sai cos’è quella spada?- era allibita. Le era bastato un secondo per riconoscerla.
-L’hai già vista?- chiese la cinese. Shin annuì –è la copia speculare di quella del Conte. Non può essere un caso- mormorò. Vide l’altra spalancare gli occhi.
Allen trapassò il Noah da parte a parte, esorcizzandolo completamente. Tutti seguivano la scena col fiato sospeso, in parte ammirati e in parte terrorizzati dalla potenza sviluppata in un lampo dal ragazzo.
-L’ha ucciso…- sussurrò Shin.
-Ce l’ha fatta!- esultò Chaoji, ma tre candele appuntite gli si conficcarono nella spalla.
-Non muovetevi- la voce di Road sembrò rimbombare, anche se bassa.
Shin alzò gli occhi: erano circondati da una miriade di candele appuntite che puntavano dritto contro di loro.
-Se ti muovi, riduco questi tre a dei colabrodo- mormorò la Noah rivolta ad Allen, tenendo il corpo di Tyki fra le braccia.
-Cosa intendi fare?- sussurrò Shin. Aveva un pessimo presentimento, che le fu confermato dal ghigno della ragazzina.
-Mi prenderò questo qui in cambio- disse indifferente, lanciando un’occhiata a Lavi –state pure a guardare, mentre faccio a pezzi il suo spirito- rise quando Shin diede l’ennesimo pugno alla barriera.
-E’ inutile, per quanto tu ci provi non potrai mai romperla-
La ragazza si sentì cedere le gambe e cadde in ginocchio, fissando Lavi.
Non poteva salvarlo. Non poteva far niente, rinchiusa in quel modo.
-Shin...- Linalee le appoggiò una mano sulla spalla, ma lei sembrò non notarla neanche.
Le era venuta un’idea.
-Lina- sussurrò –devo fare una cosa. Non preoccuparti se per un po’ non vi risponderò- mormorò.
-Shin, aspetta! Che vuoi fare?- la ragazza si voltò a guardarla, e la cinese ebbe paura della disperazione che leggeva in quegli occhi grigi.
Era pronta a perdere tutto, pur di salvarlo.
-Non preoccuparti. Con un po’ di fortuna me la caverò. Adesso lasciami concentrare- sussurrò, attenta a non farsi sentire da Road.
Chiuse gli occhi, e il mondo precipitò nel buio.

*******

-Noi abbiamo ereditato questi poteri, Shin, ma non dobbiamo usarli per violare la sfera privata delle persone- sua madre la stava rimproverando, dopo che la bimba aveva guardato nella mente di un passante.
-Ma voleva fare una cosa brutta. Perché non avrei dovuto dirlo?- non capiva. Aveva sentito quell’uomo pensare di uccidere la propria famiglia, perché non si sarebbe dovuta mettere a gridare?
-Non avresti dovuto dirlo in quel modo. Ci si è ritorto contro, lo hai visto anche tu- disse la donna, spazzolandole i capelli.
Shin mise su il broncio, ma riflesse su quello che era successo.
A che scopo avere la possibilità di infilarsi nella testa e nei sogni delle persone, se poi non potevano dire niente? Sarebbe stato meglio non avere la tentazione, a quel punto.
Promise a sua madre che non li avrebbe più usati finchè non fosse stata veramente costretta, finchè non vi fosse stata altra scelta possibile.
Quando sua madre si trasformò in akuma, si maledisse per non averle letto nella mente ciò che intendeva fare.
Non si sarebbe più fatta redarguire in quel modo, avrebbe fatto di testa sua.

*******

La Shin distesa nella bara sollevò un pugnale, ghignando –coraggio, perché non la smetti di vedere tutto in modo così tetro? Forse quell’altro occhio ti è di impiccio- rise, una risata folle, che Lavi non avrebbe mai voluto vedere su quel viso. Rimase inerme mentre la vedeva puntare il coltello contro il suo occhio sinistro.
-Maledetta Road…- sussurrò.
Aveva scelto l’unica persona contro la quale non avrebbe mai potuto alzare un dito, neanche in un sogno.
Serrò le palpebre, ma un bagliore e un grido gliele fecero riaprire di scatto.
Davanti a lui c’era un’altra Shin, ansimante, con una mano a coprirle il lato sinistro della faccia. L’altra metà del suo viso era divisa fra il dolore e la rabbia.
Afferrò il coltello e distrusse l’illusione, poi si voltò verso di lui.
-Maledizione, Lavi! Riprenditi! Non puoi farti dominare in questo modo, devi prendere una decisione!- gli urlò addosso. Il ragazzo fissò come ipnotizzato il sangue che le scorreva lungo tutta la faccia, coprendole la mano.
Ma che diamine stava succedendo?
Quello era solo un sogno… o no?
L’altro se stesso saltò addosso alla ragazza, infilandole la testa sott’acqua.
-Ti devi liberare di questa qui, “Lavi”- ghignò, mentre Shin si dibatteva per liberarsi –finirà per distoglierti dal tuo incarico- Lavi schivò per un pelo l’attacco di Bookman, ma non riusciva a distogliere lo sguardo da lei.
“Devi prendere una decisione!”
Afferrò il pugnale e se lo conficcò nel petto.

*******

-Shin! Svegliati! Shin!- Linalee cercava disperatamente di contenere il sangue che usciva dalla ferita.
Improvvisamente, una candela di Road l’aveva colpita in un occhio, ma la ragazza non era uscita da quella trance.
-E’ troppo tardi, Shin- cantilenò Road –ho anch’io le mie difese, anche se è stata brava a infilarsi nel mio “sogno” senza che me ne accorgessi. Il vostro amico qui è finito- Linalee vide Lavi uscire dalla barriera, dirigendosi verso Allen. Uno strano simbolo gli era comparso sotto l’occhio sinistro.
Gridò quando lo vide attaccare Allen. Gli gridò di fermarsi, ma il rosso era come impazzito, e tutto attorno alla barriera era invaso dalle fiamme del suo timbro di fuoco.
Ad un tratto Linalee spostò lo sguardo sulle candele, e vide che si stavano sciogliendo.
“Possibile che…”

*******

L’altro se stesso volò via, colpito in pieno da un calcio della ragazza che riemerse dall’acqua ansimando.
-Lavi! Ma che cavolo hai fatto?- gridò raggiungendolo.
-L’unica cosa possibile. Se non avessi ucciso il mio spirito, Road avrebbe continuato ad usarlo- mormorò –fuori di qui, vi sto attaccando tutti. Ma cosa dovrebbe importarti? Sei solo un’illusione- Shin gli tirò uno schiaffo violentissimo che lo fece barcollare.
-Non sono un’illusione, testa di rapa, sono venuta a riprenderti!- gridò. Si voltò di scatto giusto in tempo per schivare l’attacco di Allen.
-Beccata- sussurrò con un sorriso malefico.
Afferrò di schianto il pugnale con cui Lavi si era ferito e accoltellò Allen dritto al cuore.
-Ma che…- sussurrò il rosso.
Il sogno iniziò a svanire.
-Oh, mi hai scoperta?- il corpo di Allen cadde a terra, ma la sua voce era quella di Road. Shin lo guardò con disprezzo –l’hai baciato. Non ci voleva molto- mormorò, mentre l’oscurità attorno a loro iniziava a rischiararsi.

*******

-Shin! Grazie al cielo! Come stai?- le liane di Shin afferrarono al volo tutti e tre prima che la barriera si dissolvesse, lasciandoli a penzolare nel vuoto.
Linalee la fissava preoccupata, ma la ragazza era troppo impegnata a non cedere al dolore per darle retta.
Era come se l’intera testa le avesse preso fuoco. Riusciva a malapena a respirare, figuriamoci a parlare.
La vista dell’occhio destro le ballava, ma fu sufficiente a vedere il timbro di fuoco che Lavi aveva ritorto contro se stesso.
-Lavi… devo andare, devo tirarlo fuori, io…- sussurrò con la voce strozzata. Vide Allen saettarle accanto –ci penso io, Shin! Figurati se lo lascio morire!- gridò, gettandosi fra le fiamme.
-Allen! No!- il grido di Linalee le ferì le orecchie, ma se avesse potuto avrebbe gridato altrettanto.
Improvvisamente, le fiamme si fermarono, trasformandosi in sabbia.
Le liane di Shin trasportarono lei, Chaoji e Linalee a terra, e la ragazza arrancò verso il punto in cui aveva visto sparire gli altri.
La cinese la seguì, sorreggendola –Shin, aspetta. Dobbiamo fasciarti quella ferita, o…- ma l’altra non ne volva sapere di fermarsi.
-Io… lo uccido- ansimò.
Li videro sbucare da una montagna di sabbia, tossendo e sputacchiando a più non posso. Shin sentì tutti gli accidenti che Allen mandava a Lavi, e pensò che non bastassero.
Vide il sorriso del rosso svanire quando la vide.
In effetti, non doveva essere un bello spettacolo, pensò.
Credeva di essere ferita in più punti del corpo, la parte sinistra del suo viso era coperta di sangue e poteva immaginare che razza di buco avesse al posto dell’occhio.
Incredibile quanto tutto questo le sembrasse irrisorio, di fronte al fatto che fosse riuscita a portarlo fuori di lì, ma Lavi non era della stessa opinione.
-Ma che hai fatto?- gridò correndole incontro. Shin lanciò un’occhiata a Linalee e la ragazza si scostò da loro assieme a Chaoji, andando da Allen.

-Ti ho fatto uscire di lì- mormorò lei, sforzandosi di non svenire –io posso entrare nelle menti delle persone- sapeva quanto quella rivelazione fosse un’arma a doppio taglio, ma sperava che Lavi non avesse avuto il coraggio di rinfacciarle di non averglielo mai detto.
-Ma quello era un sogno, come hai fatto a ferirti in questo modo?- lo sguardo che rispose a quelle parole era duro –era un sogno per te, Lavi. Eravamo nella mente di Road, e io mi ci sono infilata senza permesso. Cos’è, credevi che non avesse delle difese contro gli intrusi?- disse, più acida di quanto non volesse per via del dolore –le ferite che ho subìto lì dentro si sono ripercosse sul mio corpo reale- concluse con una smorfia. Le faceva male anche solo parlare. Il ragazzo la fissò attonito.
-E tu lo sapevi?- sussurrò.
Shin annuì, distogliendo lo sguardo dal suo. Non voleva leggervi tutta quella paura, quella disperazione, quel senso di colpa.
Lavi la afferrò per le spalle e la scosse violentemente –guardami!-gridò –perché l’hai fatto? Perché? Io non posso fare niente in cambio, sono solo un dannatissimo guscio!-
-Lavi, smettila! E’ ferita!- Linalee gli gridò contro, ma il ragazzo non si fermava.
Shin gli diede uno spintone con tutta la forza che aveva, imponendosi di non considerare il pulsare sordo del sangue che le scendeva sul viso –tu non sei un guscio! Non lo sei mai stato, e si vede da chilometri!- strillò –non è stato un guscio ad avermi salvata, non è stato per un guscio che ho perso un occhio, non è per un guscio che ho lasciato la mia vita nelle mani di quel dannatissimo Noah!- la sua voce era salita di parecchie ottave, ma dopo quell’affermazione la sala piombò nel silenzio più totale. Con la cosa dell’occhio, Shin vide Linalee sussurrare qualcosa ad Allen.
-Cosa intendi dire?- sussurrò Lavi –ti prego, dimmi che il patto che avevate non era questo- Shin piantò il suo occhio grigio, stanco e pieno di lacrime, in quello verde di lui e annuì.
Lavi cadde in ginocchio e si prese la testa fra le mani. Serrò gli occhi.
-Cosa devo fare?- sussurrò. La ragazza gli si accucciò di fronte, sfinita, e gli sollevò il mento –devi prendere una decisione, Lavi. Tutti dobbiamo farlo, prima o poi. Questa incertezza finirà con l’ucciderti- mormorò.
“O con l’uccidere me” pensò, ma lo disse Lavi per lei.
-O con l’uccidere te- Shin fece un mezzo sorriso –è la mia scelta. Non puoi rimproverarti per gli effetti che ciò che scelgo di fare hanno su di me. E’ a quello che vuoi tu che devi pensare- disse.
-Perché, Shin? Perché rinunceresti alla tua vita per me?- mormorò –io non ho fatto niente- la ragazza scosse la testa.
Era arrivato anche per lei il momento di giocare a carte scoperte.
-Non è per quello che fai, Lavi. E’ per quello che sei- mormorò. Si avvicinò di un passo e appoggiò le labbra su quelle di lui, lentamente. Lo sentì trattenere il fiato, ma si staccò prima che potesse fare qualsiasi cosa e si alzò in piedi. Non incontrò nuovamente il suo sguardo, non disse più niente.
Camminò verso Linalee che teneva fra le mani la sferetta rossa e la guardava sorridendo.
Quando toccò le sue mani, il gioiello svanì e Shin sentì un senso di calore tornarle nel corpo. Sospirò di sollievo.
-Sarebbe potuta tornare utile, però- mormorò fra sé e sé. Linalee le mise una mano sulla spalla e la costrinse a sedersi, mentre Chaoji le bendava l’occhio alla bell’e meglio.
Un paio di volte spostò lo sguardo su Lavi, incontrando il suo occhio fisso su di lei.

Note dell'Autrice:

Dai, sono stata brava. Il capitolo è decentemente lungo e ho aggiornato abbastanza in fretta XD
Non me ne vogliate se ho saltato a piè pari tutta la partita di Crowley, ma quando scrissi la fanfiction avevo così in mente questa scena che non sapevo proprio come scrivere altro. Quel povero Crowley non compare mai nelle mie storie, dovrò rimediare prima o poi -_-
Comunque, le disgrazie cui ho sottoposto Shin stanno raggiungendo il culmine, anche se ovviamente non finiscono qui... però (sia ringraziato il cielo) almeno lei inizia a svegliarsi e a giocare a carte scoperte, insomma, dimostra un po' di decisione u.u

Rispondiamo ai commenti:

Loveless: devo dire che Linalee non è proprio la mia maggiore simpatia, però avevo bisogno di un capro espiatorio per far "cantare" Shin, e Miranda nell'arca non c'era .___. per quanto riguarda Lavi, il travaglio come ben vedi è ancora lungo... e in quel punto ho pensato esattamente la stessa cosa XD
Si, Tyki, io... io... io... lo odio! @_@ Non posso farci niente. Lo tollero solo negli yaoi con Allen e quando è ooc x__x solo negli ultimi capitoli del manga sta riacquistando punti per la sua rinnovata figaggine XD

Sherly: si, l'impronta disneyana con cui ho scritto certi passi di questa ff spaventa anche me O_O però purtroppo Lavi e Shin non sono Bethan e Kanda, quindi dovevo variare un po' XD

Scusate per l'infame brevità delle note, ma devo tornare a studiare ç____ç tutta la mattina a ripetere E SONO SOLO A META' °_________°
Mi sparerò molto presto .______.

Baci e grazie a tutti quelli che leggono! ^__^

Bethan

   
 
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