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Autore: _Globulesrouge_    29/01/2011    12 recensioni
La ff è ispirata alla serie Tv The Vampire Diaries. Tutti i fatti avvenuti fino alla nona puntata della seconda stagione sono da ritenersi validi, perchè la storia continua appunto da lì per poi evolversi secondo un filone proprio.
Ho cercato di rispettare a grandi linee i caratteri e i modi di fare dei personaggi del telefilm. Il prologo mostra una situazione sconvolgente iniziale da cui si capisce attraverso dei flashback di Elena tutto ciò che è successo dalla nona puntata in poi, per poi riprendere il continuo della storia. Detto così sembra complicato ma vi assicuro che leggendo il tutto apparrà più semplice di ciò che sembra. Il titolo di ogni capitolo sarà il titolo di una canzone che ha a che fare in qualche modo con la trama del capitolo stesso o con una frase detta da uno dei personaggi.
Auguro a tutti buona lettura!
Ringrazio anche Giulia che con le sue bellissime ff mi ha invogliato a scrivere e mi ha fatto conoscere questo sito! Grazie di tutto!
Genere: Avventura, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve, sono tornata....questa volta vi ho fatto aspettare più del solito ma spero che apprezzerete comunque il capitolo e che mi diciate cosa ne pensate. Questa volta i fatti a Mystic Falls sono stati messi prima e successivamente troveremo i fatti Parigini; buona lettura



14-Sunrise


‘’Vicino alla strega’’ esclamò Katherine mentre sculettava verso il suo banco; l’idea di essere la compagna di banco di Bonnie era una cosa molto disgustosa, era riuscita ad evitarla nel viaggio in macchina, aveva cercato con tutta se stessa di resistere all’istinto di ucciderla, sbranarla per poi leccarsi i baffi, ma questa volta era davvero troppo difficile sopravvivere all’istinto di farla fuori, ancor di più visto il fatto che la strega la guardava con faccia cupa e piena di disappunto fissandola dalla testa ai piedi come per voler dire:’’Non solo sei una stronza ma ti vesti anche come una puttana!’’
Katherine si guardò velocemente intorno, tra i mocciosi che la circondarono uno soltanto parve essere degno di diventare il suo compagno di banco.
‘’Professor Saltzman’’ esclamò Katherine mordendosi il labbro inferiore mentre fissava Alaric sventolando la mano per farsi notare.
‘’Elena sto spiegando non interrompermi’’ tagliò secco lui facendo capire a Katherine che non aveva voglia di stare al suo gioco anche a scuola.
‘’E’ urgente’’ continuò lei noncurante delle minacce del suo interlocutore, ‘’ho intenzione di cambiare compagno di banco; Bonnie mi guarda sempre come se volesse friggermi il cervello, non voglio cedere all’istinto di farla fuori, per favore’’
‘’Non mi interessano le vostre futili liti’’ sbottò Alaric stanco delle frecciatine a doppio senso che Katherine gli mandava continuamente.
‘’Bene, credevo che il fatto che ti scopi mia zia fosse in qualche modo utile alla mia persona’’ lo interruppe Katherine ridendo a squarciagola in mezzo alla classe, ‘’dovrò avere il mio piccolo tornaconto non credi zietto?’’ In quello stesso istante un ‘’Ohhhhhhh’’ generale riempì la stanza e chiunque cominciò a ridere senza tregua, chiunque tranne Alaric, Stefan, Caroline e Bonnie; gli unici che sapevano che la folle creatura seduta al posto di Elena era Katherine.
‘’Vai dove vuoi e facciamola finita!’’ urlò Alaric sbattendo il registro nella cattedra così da mettere a tacere nuovamente le voci e risolini che si erano fatti largo in classe.
‘’Bene’’ esclamò Katherine alzando le mani al cielo e ancheggiando con gli occhiali Chanel a mo’ di cerchietto verso il compagno di banco di Matt dicendogli ‘’aria tesoro, vai vicino alla strega’’ e prendendo posto vicino al giovane Donovan.
‘’Che ti è preso Elena?’’ le bisbiglio Matt all’orecchio ancora ridendo ‘’tu e Bonnie avete litigato?’’ ‘’No’’ rispose Katherine allungando la mano per dare un’occhiata al suo smalto rosso ‘’normale amministrazione’’.
‘’Ma se è la tua migliore amica?’’ continuò Matt facendo chiaro segno di non capirci più nulla.
‘’In realtà’’ gli bisbigliò Katherine avvicinandosi al suo orecchio ‘’ti confesso che non l’ho mai sopportata!Adesso finalmente lo sa!’’ concluse facendogli un occhiolino.


‘’Caroline!Elena!’’ la voce a tratti isterica della vedova Lockwood le richiamò entrambe nell’ora di pausa pranzo; entrambe si sarebbero chiuse nel bagno a bere qualche busta di sangue o avrebbero trovato qualche animaletto da far fuori, fatto sta che tutti erano alla mensa tranne loro due e per la mamma di Tyler fu un gioco da ragazzi scovarle per proporre loro i suoi soliti eventi mondani: ‘’Caroline sei la mia salvezza!’’ urlò la signora Lockwood agitando in mano delle riviste di moda e sedendosi accanto a lei nei tavolini del parco fuori dalla scuola, ‘’Tu che sei Miss Mystic Falls devi aiutarmi; arriveranno dei personaggi famosi qui in città e bisogna organizzare una serata mondana che si rispetti, mi occorre anche una madrina della festa; chi meglio di te potrebbe…’’
in quel momento gli occhi della signora Lockwood si distrassero da Caroline andando a parare sulla figura esile di Katherine che aveva ignorato il suo richiamo disperato; Katherine si era stesa sulla sua moto sportiva a godersi un po’ di sole e fumarsi una sigaretta per resistere al richiamo della fame, in quel momento la signora Lockwood ebbe una illuminazione: ‘’Lei è perfetta!’’ esclamò ignorando totalmente Caroline e avvicinandosi alla moto di Katherine.
Caroline divenne paonazza in volto e cominciò a inseguire la madre Tyler esclamando cose come: ‘’Sono io Miss Mystic Falls; sono io che ogni anno organizzo tutto mettendo il sudore e la dedizione necessaria’’.
Ma in quel momento la signora Lockwood era troppo presa dai tronchetti e il giacchino di pelle di Katherine per ascoltare ciò che Caroline le stava farfugliando all’orecchio.
In pochi secondi la signora Lockwood spiegò a Katherine tutto ciò che non aveva finito di fare con Caroline.
Katherine dal canto suo non si degnò di guardarla in faccia; continuava a stare stesa sulla moto e godersi il suo cicchetto nell’attesa che entrambe se ne andassero e la lasciassero in pace.
‘’Allora che ne pensi?’’ disse in preda alla foga la madre di Tyler ‘’perché non aiuti Caroline in questa iniziativa?Sono convinta che spaccherete tutto!’’ continuò la donna fissando entrambe e aspettandosi una risposta affermativa.
Katherine saltò giù elegantemente dalla moto facendo suonare a terra la punta dei tacchi di vernice che indossava, stessi tacchi con cui un secondo dopo schiacciò la sigaretta e dondolandosi sulle punte disse:
‘’Queste iniziative sociali non solo non mi interessano ma le odio profondamente; in realtà odio tutto ciò che mi circonda’’ scandì bene emettendo una delle sue fragorose e macabre risate mentre si sistemava i capelli specchiandosi nello specchietto retrovisore della sua Ducati.
‘’Elena’’ continuò la signora Lockwood come se non avesse sentito le sprezzanti parole della sua interlocutrice ‘’sei una bomba a mano, questi capelli, queste unghie, le scarpe, la moto, la pelle; mio Dio quanto darei per abbandonare il mio tallieur e andare in giro così, tu sarai la chiave del successo della mia festa!’’ concluse ancheggiando in direzione della sua auto e richiamando l’attenzione delle due giovani studentesse un’ultima volta: ‘’Avete tempo tre giorni per darmi conferma e non accetto rifiuti ingiustificati!’’ concluse dando ancora un’ultima occhiata ai tronchetti di vernice di Katherine mentre immaginava già nella sua mente se stessa vestita in quel modo a provarci con i giovincelli dell’età di suo figlio.
‘’Che vecchia puttana!’’ esclamò Katherine estraendo una sacca di sangue dal sellino della moto, ‘’Vuoi?’’ disse porgendo a Caroline il sacco con la flebo infilata dentro a mo’ di cannuccia.
‘’No grazie’’ rispose la bionda scocciata mettendosi le mani nei fianchi.
‘’Meglio’’’ rispose Katherine mordendosi il labbro ‘’tanto non te l’avrei dato comunque!’’
‘’Senti!’’ esclamò Caroline puntando l’indice minaccioso verso l’altra vampira: ‘’le feste sociali della città sono affar mio, sono io la Miss in carica, non voglio lavorare ad una festa al tuo fianco…intese?Mantieni le distanze da ciò che è MIO!’’ sottolineò Caroline con voce tagliente.
‘’Rilassati Barbie!’’ rispose con estrema calma Katherine succhiando ancora un po’ di sangue: ‘’Non me ne frega un cazzo delle vostre stupide feste mondane, della beneficenza, di questa città e di nient’altro, i giochetti da umana teli lascio volentieri io voglio solo bere, scopare e ancora bere!’’ continuò ridendo a squarciagola e infilando la sacca nel cupolino della moto come se fosse stata un pezzo di refurtiva una volta visto che la pausa era finita e che il piazzale si riempiva di nuovo di insignificanti persone.


‘’Elena!’’ una voce soave richiamò Katherine mentre si sistemava il casco in testa pronta a tornarsene a casa.
‘’Sai perché Caroline mi evita?’’ continuò Matt guardandola bene in faccia, ‘’cioè mi ha detto che non si sentiva pronta a continuare la nostra relazione e ora è tutta culo e camicia con Stefan Salvatore, cosa dovrei pensare secondo te?’’
‘’Che se lo vuole scopare!’’ disse con estrema naturalezza Katherine scrollando le spalle facendo capire chiaramente a Matt che non gliene fregava nulla di Caroline, di Stefan e di nessun altro.
‘’Hai litigato anche con loro?’’ le chiese Matt sempre più sorpreso dal suo comportamento.
‘’Mah, che ti devo dire’’ gli rispose la vampira, ‘’ultimamente mi stanno sul cazzo tutti!Tutti tranne te’’ concluse ridendo da sola come una pazza e leccandosi i canini immaginandosi il povero Matt sotto i suoi artigli.
‘’Spogliati!’’ continuò Katherine ma questa volta fissandolo dritto negli occhi.
‘’Elena ma cosa dici?’’ Matt scoppiò nuovamente a ridere e iniziò a guardare la ragazza in modo sempre più sorpreso.
‘’Maledetta verbena!’’ pensò Katherine vedendo andare in fumo il tentativo di soggiogare per poi dissanguare Matt Donovan in tutto il suo splendore.
‘’Senti, oggi mi sembri davvero una pazza scatenata’’ continuò Matt scoppiando a riderle in faccia, ‘’se torni normale entro stasera potresti venire alla festa al Grill; è stato allestito a mo’ di discoteca, forse non te l’avevano detto le tue amiche visto che hai litigato e infamato tutti’’ concluse lui voltandosi di spalle.
‘’Ok’’ rispose secca Katherine ‘’ma solo se mi offri da bere!’’ continuò lei roteando gli occhi e giocando con il casco tra le mani.
‘’Non c’è problema nuova compagna di banco’’ rispose Matt. ‘’Qualsiasi cosa da bere?Promesso?’’ rispose lei leccandosi i canini!
‘’Non c’è problema!’’ concluse lui, ‘’poi però dovrai farmi provare la moto!’’


‘’Stefan stasera vieni alla festa al Grill?’’ gli chiese Caroline ancora arrabbiata del fatto che le aveva dato buca per parlare con quella sgualdrina di Katherine.
‘’Caroline per favore…non ho voglia di fare nulla in questi giorni?’’ rispose lui con tono sfavato.
‘’Ehi, Salvatore sveglia!’’ continuò lei incrociando le mani in grembo e guardandolo con aria torva: ‘’ti sei dimenticato che dobbiamo proteggere il paese dalla pazza?’’
‘’La pazza non verrà alla festa!’’ rispose Stefan supplicando il paradiso e l’inferno che lo lasciasse finalmente in pace solo con il suo dolore e la sua frustrazione da eterno penitente ‘’lei odia gli umani e le loro iniziative!’’
‘’Non se spera di trovarci una cena bella pronta’’ inveì Caroline puntandogli il dito contro ‘’hai visto come si è avvicinata a Matt oggi?Non voglio che diventi il suo nuovo Toy Boy’’
‘’Perché non parli con Matt e gli dici i tuoi sentimenti così io potrò finalmente stare in santa pace al riparo da queste cose?’’ rispose Stefan al colmo dello sfinimento.
‘’Reagisci!’’ iniziò a sbraitare Caroline, ‘’non puoi stare qui a piangere su Elena senza fare altro!’’
‘’Va bene mi hai convinto!A stasera!’’ tagliò secco Stefan agitando le mani al cielo.
Caroline aveva una tremenda paura di rimanere sola, abbandonata e senza amici. Aveva perso Matt per proteggerlo da ciò che lei stessa era diventata; aveva tagliato i ponti con Tyler per via che lui non scoprisse nulla di nuovo sulla morte di Mason. Elena era partita, Bonnie la giudicava continuamente ed era sempre pronta a rinfacciarle tutto ciò che era nel momento stesso in cui avesse sbagliato qualcosa.
L’unico con cui si sentiva davvero libera, l’unico con cui poteva sfogarsi e sentirsi solamente se stessa era Stefan e non se lo sarebbe fatto sfuggire, per nessuna cosa al mondo. Le era rimasta soltanto la sua compagnia e l’avrebbe tenuto con sé a costo di usare la forza.




As I look into your eyes I see the sunrise
The light behind your face helps me realise
Will we sleep and sometimes love until the moon shines
Maybe the next time I’ll be yours and maybe you’ll be mine
I don’t know if it’s even in your mind at all
It could be me
At this moment in time
Is it in your mind at all
It should be me, it could be me
Forever



La notte passò lentamente a Parigi e Damon non era di certo il tipo da passare una intera notte disteso in un tappeto avendo a disposizione una suite di tali dimensioni. Aspettò che Elena stesse dormendo profondamente e si accoccolò dal lato opposto dell’enorme letto matrimoniale raggomitolato su se stesso sperando che le avesse lasciato almeno un lembo della coperta.
‘’Damon non puoi abbandonarmi!’’ esclamò Elena nel sogno agitandosi nel letto e sbattendo le braccia; Damon le prese amorevolmente una mano, gliela strinse tra la sua e Elena trovò poco dopo la calma che cercava senza accorgersi di nulla. Damon non aveva idea di cosa le passasse nella mente mentre dormiva, aveva solo voglia di tenerla al sicuro senza esporsi troppo; lui sapeva che non l’avrebbe mai abbandonata, ma Elena evidentemente non aveva idea di quanto effettivamente Damon tenesse a lei.

‘’Sveglia!’’ esclamò Damon aprendo tutte le finestre e lasciando entrare i primi raggi di Sole dentro la stanza dell’Hotel, ‘’abbiamo anche la colazione in camera!’’
Elena si alzò lentamente dal letto; non aveva dormito bene quella notte ma provò a non pensarci per lo meno durante la colazione.
Dopo mangiato aprii la valigia e non poté far a meno di notare lo stato di oscenità in cui versavano i vestiti al suo interno.
‘’Devo andare a comprarmi qualcosa!’’ sbraitò osservando tutti i suoi vestiti stesi sul letto senza riuscire a trovare degli abbinamenti che non la facessero sembrare un clown.
‘’Dai, chi se ne importa di come ti vesti!’’ la canzonò Damon mentre trangugiava la sua sacca di sangue.
‘’Non voglio che mio nonno pensi che sono una sfigata’’ le rispose lei in preda al panico.
‘’Tuo nonno non starà lì a vedere come sei vestita’’ la tranquillizzò lui.
Elena gli chiuse la porta in faccia e sbuffando si infilò un paio di jeans rossi che indossava in prima media e che non si ricordava nemmeno di avere ancora in casa, il tutto insieme ad un golfino rosso e verde con le renne in vista, concludendo con un paio di zeppe fuori moda che Bonnie probabilmente aveva raccattato in mezzo alla roba da dare in beneficenza. Spalancò la porta e guardò verso il salotto con sguardo desolato.
Damon non poté fare a meno di riderle in faccia e sputare il sangue che aveva in bocca per non soffocare.
‘’Ok’’ disse ridendo in preda a un attacco isterico, ‘’credo davvero che dovremmo comprare qualcosa di nuovo’’.
‘’Grazie al cielo per una volta mi dai ragione!’’ esclamò Elena sentendosi la unica sfigata di Parigi, ‘’E con Isobel e John come la mettiamo?’’
‘’Ho sentito tua madre prima’’ tagliò secco lui preparandosi per uscire ‘’ancora non hanno trovato tuo nonno e dicono che abbiamo la mattinata libera per oggi!’’ ‘’Ok’’ disse Elena seguendolo fuori dalla stanza e dirigendosi verso l’ascensore.
‘’Damon devo confessarti una cosa’’ continuò lei con lo sguardo cupo osservandosi la punta dei piedi.
‘’Quel sogno, Jenna a terra e Katherine accanto a lei in una pozza di sangue; l’ho fatto di nuovo, tre volte questa notte’’ continuò abbassando la voce: ‘’Non può essere una coincidenza!’’
Elena sapeva che ultimamente la sua mente era nello stato confusionale più assoluto, non solo aveva sognato Jenna, ma aveva sognato lui; Damon. Aveva sognato Damon arrabbiatissimo che se ne andava dall’Hotel gettando a terra qualsiasi cosa; aveva sognato se stessa gridare il suo nome invano in mezzo alla città deserta mentre la pioggia le bagnava i capelli, per poi stendersi in terra inerme in attesa del suo ritorno.
Questo sogno tuttavia, al contrario dell’altro non glielo avrebbe mai raccontato.
‘’Stai tranquilla’’ le disse Damon mettendole una mano nella spalla e provocando in lei un turbamento che cercò in tutti i modi possibili di mascherare ‘’Stefan e Caroline la tengono d’occhio continuamente; Katherine non farà del male a nessuno’’.

I don’t know if it’s even in your mind at all
It could be me
At this moment in time
Love’s indescribable
It should be me, it could be me
Forever


Easy, ready, willing, over time
Where does it stop where do you dare me to draw the line
You’ve got the body now you want my soul
Don’t even think about it say no go




‘’Avete trovato questo Andrew Pierce?’’ la voce roca di un uomo muscoloso echeggiò forte e chiara nei sotterranei della reggia di Versailles che da secoli erano abitati da un individuo che faceva in quelle zone il bello e il cattivo tempo.
‘’No signore’’ esclamò un altro uomo della stessa stazza inchinandosi di fronte a lui in segno di rispetto, ‘’Il signor Pierce ha ricevuto le sue lettere, ha risposto che sarebbe venuto a conoscere la sua autorità, purtroppo dobbiamo attendere che sia lui a farsi avanti; non conosciamo il suo volto!’’
‘’La luna piena si avvicina, branco di cani da caccia incapaci’’ sbraitò l’uomo alzandosi dalla panca nella quale era disteso per la sua attività quotidiana di sollevamento pesi e facendo cenno a delle studentesse parigine sue serve di portargli subito qualcosa da bere.
‘’Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da lui, avete capito?’’ sbottò l’uomo mostrando i denti verso i suoi seguaci, ‘’non possiamo rischiare di non trovarlo, muovetevi!’’ disse ingurgitando del rum secco fino a sentirselo ben bruciare in gola.
‘’Signor Erones, faremo il possibile per trovarlo, promesso!’’ continuò il giovane uomo muscoloso di fronte a lui.
‘’Volete o non volete l’immortalità che vi è stata tolta millenni or sono da uno stupido congresso di streghe?Volete o non volete combattere in onore della nostra specie?Mi sono stufato di vivere nei sotterranei lontano dal mondo mentre vedo la mia discendenza morire in preda alla mortalità come gli umani che ci circondano; noi non siamo umani, siamo di più, noi siamo Licans!’’
Esclamò a gran voce Erones tirando fuori tutta la sua coralità e le sue capacità di leader che lo facevano apparire come un Dio agli occhi dei licantropi che avevano deciso di diventare i suoi discepoli.
Un grido di approvazione si levò nei sotterranei facendone tremare le mura. Abbassando le mani Erones continuò: ‘’Le cose possono ancora cambiare, noi Licans non siamo destinati alla morte e alla miseria, la chiave di tutto è quell’uomo; trovatelo!’’
Forse non era solo l’intento di Klaus spezzare la maledizione, forse anche Erones aveva il suo interesse a riguardo; forse i due fratelli immortali in lotta da millenni non erano poi così diversi l’uno dall’altro.





***credits song: Simply Red




Spazio Autore: Spero che la sorpresa dell'entrata in scena di Erones; capostipite Licasn vi sia piaciuta XDXD
Dal prossimo capitolo i momenti Delena aumenteranno e ci dirigeremo verso la parte calda della storia; come vedete Damon ormai è arreso a se stesso, quindi la mia idea è che sia Elena finalmente a dargli una nuova speranza, non è giusto che si faccia avanti sempre lui.
Come sapete amo Katherine e ho in mente grandi cose per lei.
Vi invito a farmi sapere cosa ve ne pare della storia, le vostre recensioni la alimentano e per me è importante sapere che ne pensate per riuscire ad accontentarvi o anche solo per migliorarmi.
Grazie di cuore a chi mi ha messo tra preferite, suguite e ricordate, vi invito a lasciarmi un regalino XD.

risposte alle recensioni:
fra: sono contenta che hai apprezzato kath, continuerà a fare casino, ma avrà i suoi motivi e li capiremo più avanti.Riguardo l'entrata in scena di Erones ti avevo dato una anteprima e già sapevi l'attore in tuo onore...spero che hai apprezzato; io celo vedo benissimo LOL
De Liz: sei sempre molto dolce e capisci il senso della storia, spero che commenterai e amerai anche questo capitolo. Bacio!
Giuls: so che ami Mason e che ci dispiace della sua morte, vedrò di farlo tornare almeno in qualche flash back....ahah...l'idea della moto è stata stupenda e melo dico da sola...LOL
Sara (kiss88): Sara grazie di cuore, sono troppo contenta che continui a seguirmi...i delena si ritroveranno presto, abbi pazienza...e come hai visto Damon non sta proprio tutta la notte disteso per terra. XDXD
Sonia: spero che leggerai questo cap prima della tua reclusione da nuova linea internet LOL. Anyway, ti amo anche io, presto useremo il nostro tinello...ahah
Penn: Penelope** grazie mille, i tuoi commenti mi entrano sempre nel cuore, hai capito al volo ogni parte della storia e sono contenta che hai apprezzato anche le parti di katherine e non solo quelle delena. Fammi sapere cosa ne pensi anche di questo chappy.
Coto:Che bello, ti sei aggiunta alle mie recensioni. Sono troppo contenta che la mia storia sia tra le tue preferite...XDXD. Spero di non deluderti con i prossimi capitoli.Spero che commenterai anche questo cap e mi farai sapere che ne pensi.
Margotespooky: Ciao Dea, grazie mille della tua recensione,sono troppo contenta che ti sia piaciuta Katherine; per quanto riguarda Damon vedrai che le sue riflesisoni lasceranno presto spazio all'azione...<3
Grazie di nuovo e spero che continuerai a dirmi cosa ne pensi.
  
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