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Autore: EDVIGE86    29/01/2011    2 recensioni
Tutti sappiamo cosa successe in New Moon durante la festa di compleanno di Bella dai Cullen. HO deciso di scrivere questa fic in cui racconto dal punto di vista del mio personaggio preferito, Jasper, per raccontare la giornata che ha preceduto la festa.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Vorrei dedicare anche questa fic al team Jasper e alle meravigliose persone che ho conosciuto su efp e che ogni volta mi regalano sogni bellissimi!



Da tanto non vedevo Alice così eccitata all'idea di consegnare un regalo di compleanno.

Era la mattina del 13 settembre a Forxs e io, con il mio piccolo adorabile mostricciattolo, ci stavamo dirigendo a scuola principalmente per fare gli auguri ad una persona che ormai era diventata parte integrante della famiglia Cullen: Bella Saw, che oggi compiva 18 anni.

Vedevo Alice girare e rigirare il bel pacco blu che teneva fra le mani, cercando di coglierne anche il più piccolo difetto se c'era, e ne dubitavo, dato che sie era incaricata personalmente di confezionarlo non fidandosi troppo della commessa del negozio.

Sorrisi, ricordando l'espressione di quella povera ragazza, sconcertata e amareggiata, mentre Alice le soffiava di mano la scatola blu con dentro l'abito che aveva scelto per Bella e, con fare fare fintamente angelico, le mostrava il modo giusto di intrecciarci un nastro di raso attorno e farci un fiocco sopra.

Jazz? Perchè ridi?” Mi domandò all'improvviso il mio dolce diabolico folletto.

Lanciai una veloce occhiata al regalo di Bella, prima di tornare a concentrarmi sulla strada.

Lascialo in pace quel povero pacco. E' perfetto.” Sorrisi.

Alice mi lanciò un occhiata di sbieco: mi conosceva troppo bene e sapeva quando non ero del tutto sincero.

Le bastava guardarmi. “Jasper, te lo richiedo. Perchè stavi ridendo?”

Non potei evitare di sorridere ancora di più, notando che aveva sul viso quel suo adorabile broncio che le compariva ogni volta che qualcosa non le era chiaro e che mi faceva letteralmente impazzire.

Sapevo che amava vedermi allegro tanto che, che fosse stato possibile, avrei mantenuto quello stato d'animo ventiquattr'ore su ventiquattro solo per vederla felice.

Ok. Stavo pensando alla ragazza del negozio.....l'hai sconvolta amore.”

Alice sbuffò “ Era sicuramente in prova Jazz. Non potevo certo lasciare il regalo di Bella nelle sue mani? Ci tengo che le piaccia!”

Capisco, ma....Alice le hai sottratto la scatola di mano. Era sconvolta.”. Sorrisi nuovamente mentre le immagini del giorno prima mi apparivano davanti agli occhi.

Jazz, le tremavano le mani. Dovevo intervenire, o chissà che pasticcio avrebbe combinato. E stava addirittura scegliendo un nastro di colore bianco!”

Toccò a me lanciarle un'occhiata perplessa: inutile, certe cose solo lei, e forse Rose, potevano notarle, non certo io.

Adesso che aveva contro il Bianco? Un colore è un colore!

Quindi?”

Alice mi guardò come se fossi impazzito all'improvviso. “Blu e bianco? Cos'è una bella marinaretta pronta ad imbarcarsi Jazz?”

Eh?”

Alice sbuffò nuovamente; inutile, con me certe sfide erano impossibili da vincere.

Il pacco regalo è il biglietto da visita del regalo vero! Dev'essere perfetto! E dato che contiene un abito da usarsi a una cena di compleanno, dev'essere sobrio ed elegante.” “ E comunque non ho esagerato....”.

Scoppiai a ridere divertito. “Alice, l'ho dovuta calmare per evitare che si mettesse a piangere”.

Mhm....come mai tanto interesse Jazz?” Le lanciai un occhiata veloce: ahi, la sua espressione non mi piaceva, ed ero già sicuro si sapere dove volesse arrivare.

Altra cosa che avevo “sentito” dentro quel negozio, oltre all'eccitazione di Alice mentre sceglieva il regalo e allo stupore della commessa, fu un inequivocabile sentimento d' attrazione di quest'ultima verso di me.

Sorrisi, avvertendo chiaramente la sua gelosia; se fossimo stati ancora distanti da scuola mi sarei anche divertito a stare al gioco punzecchiandola un po', non tanto per il gusto di “sentire” la sua gelosia, quanto poi il momento in cui l'avrei rassicurata riempiendola di baci.

A volte maledicevo la nostra “guida sportiva”, si faceva troppo in fretta a giungere a destinazione.

Per una volta sono stato felice di non essere io quello che spaventa la gente per il mio strano atteggiamento”.

Mi colpì sulla spalla con un buffetto scherzoso, fingendosi offesa.

Io non spavento la gente!”

A volte si tesoro.” Risi ancora, parcheggiando l'auto e vedendola mentre mi faceva una linguaccia da bambina.

Si sganciò la cintura tutta felice. “Ahhh, non vedo l'ora di vedere la faccia di Bella quando le diremo della festa”.

Mhm.....anch'io....”. Come minimo ci avrebbe urlato contro.

Uffa Jazz! Perchè sei così negativo?” Sbuffò, ben sapendo come la pensavo sul fatto di organizzare feste in cui : un povero e inconsapevole disgraziato, se ne doveva stare per ore al centro dell'attenzione degli invitati, costretto a sorridere e parlare con tutti, magari anche controvoglia.

Mentre altri, e nel nostro caso specifico io e tutta la mia famiglia, dovevano agghindarsi a festa con abiti nuovi o altre sciocchezze simili.

Per Alice, Rose ed Edward non era un grosso sacrificio; Alice e Rose anzi, non vedevano l'ora.

Edward si adeguava senza troppe storie.

Per Emmett e me la cosa era più pesante da sopportare.

Io poi, che le feste le avevo sempre odiate, avrei dato qualunque cosa per potermi dileguare quella sera.

L'unico che mi capiva era Carlisle che, con un dolce sorriso, ogni volta mi posava comprensivo una una mano sua spalla dicendomi : lo so, lo so....ma abbi pazienza, Alice ci tiene molto.

Così acconsentivo: per fare felice Alice ero disposto anche a questo.

Comunque in ogni caso, la mia piccola vampira non mi avrebbe mai permesso di mancare alla festa; anzi secondo lei mi faceva bene respirare il clima armonioso di una bella cena di compleanno.

Clima armonioso? Con la festeggiata che forse più di me odiava quel genere di cose? Come minimo mi sarebbe scoppiato il mal di testa e, come minimo, avrei passato tutta la sera a renderla più euforica.

Non sono negativo, sono realista. Bella odia queste cose. E se Edward non si è impegnato particolarmente nel farti desistere è stato solo per evitare che tu gli dessi il tormento per tutta la notte cercando di convincerlo a collaborare.....e tutto ciò rincorrendolo per casa. Sbaglio?”

Mi fece una seconda linguaccia, scendendo dalla macchina. “Bella ne sarà felice invece.”

Inarcai un sopracciglio come per domandarle se veramente credeva a ciò che aveva appena detto.

Ok, ok....forse farà un po' di storie....ma alla fine si divertirà! Farò di tutto perchè rimanga soddisfatta”

Su questo non ho dubbi.”

Chiusi l'auto e ci incamminammo verso l'ingresso dell'edificio.

Quando feci per prenderla per mano però, il mio folletto schizzo via saltellando e si mise proprio davanti a me.

Mi guardava in modo strano,mordicchiandosi il labbro, come se stesse cercando di dirmi qualcosa.

Che c'è?” Le chiesi.

Jazz?”

Si?” Era estremante tenera in quel momento. Ricordava tanto una bimba quando assumeva quelle espressioni.

Se Bella dovesse....dovesse essere un po' contrariata o poco entusiasta della festa, mi faresti la cortesia si renderla più incline ad accettare la mia proposta?”

Non riusci a trattenermi e scoppiai a ridere.

Jasper!”

Si arrabbierà ancora di più” Dissi continuando a sorridere.

Saltellò, aggraziata come una fata, verso di me cingendomi il collo con le braccia sottili.

Ti difenderò io.....” Sussurrò sulle mie labbra.

Le baciai la fronte, inebriandomi del profumo dei suoi capelli.

La ringrazio signorina”.

Mi bacio sulle labbra facendo poi incontrare il suo sguardo con il mio: adoravo il modo in cui mi guardava. Non so cosa avesse visto in me molti anni prima, quando la mia immagine le era apparsa nelle sue visioni; non so cosa le avesse dato la forza e il coraggio di aspettarmi per trent'anni nonostante le visioni su di me e su ciò che facevo fossero spaventose.

Molte volete le avevo posto queste domande.

Lei ogni volta mi guardava con quello sguardo, come se fossi la cosa più bella del mondo e mi rispondeva: “Io mi fidavo di te.....anche prima di conoscerti. Sapevo chi eri e sapevo che avevi bisogno di me come io di te. Ho visto la verità del tuo cuore prima che la vedessi tu stesso.”.

Da quando per la prima volta avevo intrecciato le dita della mia mano alle sue, abbandonandomi completamente spirito e corpo a lei, ogni giorno avevo lottato contro me stesso per non deluderla, per essere degno del suo amore.

Non mi importava di essere dannato, non mi importava incutere timore agli altri o delle occhiate d'ammonizione che spesso mi venivano lanciate per tastare il mio autocontrollo.

Ero disposto a sopportare qualsiasi cosa, ma mai nella vita avrei voluto deludere Alice.

Non so se i vampiri abbiano a meno un'anima, come dice Carlisle, ma so che sarei disposto a far bruciare per sempre la mia, se mai un giorno Alice soffrisse per colpa delle mie azioni.

Bella ed Edward sono appena arrivati!” Mi disse scostandosi dal mio corpo, ma rimanendo concentrata.

Edward che brutta faccia”. Disse, come se lui fosse li accanto a lei.

Che succede? Bella ha saputo della festa e l'ha picchiato ?”. Risi.

Hai finito di prendermi in giro Jazz?”.

Era troppo bella quando fingeva di arrabbiarsi; la sua espressione era l'esatto opposto delle sue emozioni. Si stava divertendo a giocare in quel modo con me.

No. A quanto pare Bella ha appena accettato un regalo di compleanno da un altro ragazzo. Mentre ad Edward aveva espressamente chiesto di non farle nulla.” Sbuffò.

Stai continuando ad avvalorare la mia tesi su feste e ragli per la signorina Swan, Alice.”.

Vorrà dire che sarà compito mio farle cambiare idea”.

La presi nuovamente per mano avanzando verso l'entrata.

Andiamo allora. Da inizio alla magia”.

Rise, saltellando felice al mio fianco fin dentro l'edificio.

Vedemmo Edward e Bella arrivare dal longo corridoio e subito Alice andò loro incontro abbracciando la festeggiata.

Buon compleanno Bella!”

Bella contraccambiò il gesto di Alice ma non prima di averla azzittita con un “Shsss...no Alice.”

Iniziavamo bene devo dire.

Edward evidentemente lesse i miei pensieri perchè lo vidi sorridere sotto i baffi.

Avevo detto niente regali” Disse Bella quando Alice le porse il pacco.

Ti ho visto mentre lo aprivi e indovina un po'? Ti fa impazzire. Lo indosserai sta sera, a casa nostra”.

Dovetti trattenermi di brutto per non scoppiare a ridere quando “sentii” le emozioni di Bella a quelle parole: era sconvolta e.....irritata anche.

Vidi Edward lanciarmi un occhiata che probabilmente voleva dirmi: “Io l'avevo avvertita che avrebbe reagito così”.

Anche io”. Pensai, per rispondergli senza che Alice e Bella ci sentissero.

Oh andiamo ti prego....ci divertiremo”.

Sospirando rassegnato, feci ciò che avevo promesso ad Alice: mutai l'indecisione di Bella in consenso alla proposta del mio folletto.

Ok, d'accordo”.

Fantastico! Allora ci vediamo alle sette!”.

Alice saltellò nuovamente verso di me, ringraziandomi con gli occhi per ciò che avevo fatto.

Ehi Jasper! Non vale usare il controllo dell'umore”.

Mi astenni dal manifestarle tutta la mia comprensione in quel momento, limitandomi a dire un semplice: “Scusa Bella.....buon comple.....”

L'ondata omicida, arrivata da Bella, che mi avvolse mi fece capire che non era il caso di concludere la frase.

Posai un braccio dietro la schiena di Alice per invitarla ad allontanarci. “Come non detto”.

Sia Alice che Edward se la stavano ridendo di nascosto, lo sentivo bene.

Quella ragazza ha tutta la mia comprensione”.

Jazz basta con questo pessimismo. Alla fine mi ringrazierà. E comunque......il tuo compito non è finito”

Oddio....che dovevo fare sta volta?

Le vidi una strana luce negli occhi, la stessa che le compariva quando tramava qualcosa.

Abbiamo solo quattro ore di tempo per rendere la casa un vero incanto, quindi ho bisogno che tutti, e dico tutti, siamo ben disposti a fare la loro parte.”

In poche parole mi stai dicendo che devo schiavizzare l'intera famiglia ai tuoi comandi?. Chiesi dubbioso.

Una cosa che quasi mai facevo, a meno che non ci fosse una buona ragione, era usare il mio potere su Carlisle ed Esme; non mi piaceva farlo, in un certo senso lo trovavo innaturale.

Come sei esagerato!” Sbuffò. “Con tutti in realtà intendevo Emmett ed Edward. Di Esme posso fidarmi e Rose.....bè, non mi sento di obbligarla ad aiutarmi e non ti chiederei mai di condizionarla”.

Annuì, dispiaciuto per l'espressione che vidi sul volto di Alice: lei continuava a sperare che un giorno anche Rosalie sarebbe stata felice per Edward e Bella, ma evidentemente ci voleva del tempo.

Però ha detto che ci sarà. È un passo avanti no?”.

Si sforzò di sorridere. “Si, hai ragione”.

Le infusi un'ondata di buon umore: non volevo che si rabbuiasse pensando a Rose, non oggi.

La vidi chiudere gli occhi e sospirare profondamente, mentre un tenero sorriso le compariva sulle labbra. “Grazie” Mi disse.

Le sorrisi a mia volta, annuendo sol capo in risposta.

Mi riprese sottobraccio e ricominciammo a camminare dirigendoci verso la nostra aula. “Mi raccomando Jazz, Emmett sicuramente inizierà a borbottare a metà dell'opera, impediscigli di avvicinarsi alla playstation o lo perderemo.” Mentre parlava sentivo le sue dite accarezzarmi delicatamente il polso sinistro, dove sapeva esserci una cicatrice.

E Edward? Non credo che creerà problemi. La festa è per Bella, perchè dovrebbe?”.

Mmm, non mi preoccupa questo infatti. Anche lui vorrà che la festa venga bene. No.....il problema è un altro.”

Ho capito. Hai paura che ti tenga d'occhio per impedirti di esagerare con le decorazioni vero?”.

Sbuffò. “Non capisco perchè poi. Quando mai ho esagerato nell'allestimento di un evento?”.

Oddio mio......in quelle circostanze non capivo se scherzasse o se veramente fosse convinta di ciò che affermava.

No anzi, lo sapevo: era sicurissima di ciò che diceva.

Dunque Alice vediamo?” Mi fermai, incrociando le braccia al petto fingendo di pensare.

Natale scorso, Ballo della scuola, compleanno di Rose, ennesima luna di miei di Rose ed Emmett....devo continuare amore?.

Fece un'adorabile smorfia che mi fece sorridere nuovamente: adoravo troppo prenderla in giro in quel modo.

Si da il caso che solo tu ti sia lamentato mio caro. Gli altri erano tutti entusiasti.”

Mi astenni dal dirle che Carlisle, proprio quella mattina, mi aveva pregato di tenerla sotto controllo onde evitare che si lasciasse troppo andare nei preparativi: si sarebbe di certo arrabbiata e non mi avrebbe più permesso di avvicinarla fino a sera.

Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio sulla guancia, sfregando poi delicatamente il mio naso contro la sua calda guancia.

Rise, una risata cristallina, come tanti piccoli campanellini.

Ogni giorno pregavo perchè niente potesse portami via quei momenti; anche un semplice contatto come quello per me era vita, se era con lei.

Non so perchè ma in quel momento ebbi paura.

Il mio corpo tremò, come se potesse avvertire il freddo, come se una corrente gelida lo avesse investito all'improvviso .

Un brutto presentimento mi annebbiò la mente e sono certo che Alice vide qualcosa nei miei occhi, perchè mi chiamò, un po' come facevo io tanti anni prima quando era ancora preda delle sue visioni e a volte faticava a “tornare” alla realtà.

Le bastava la mia voce o il tocco leggero delle mie mani per farla stare bene: lo stesso fece lei con me.

Jasper?” Sentì il calore delle sue dita scostarmi i capelli dalla fronte ed accarezzarmi il viso.

Jasper che c'è?”.

Tornai in me, cercando di scacciare quella terribile sensazione di vuoto che provavo all'altezza del cuore.

Niente. Scusa solo.....una strana sensazione”.

Affondò le dita fra i miei capelli biondi, incrociando il suo sguardo con il mio.

Andrà tutto bene. Siamo insieme adesso.... e per sempre.”

Annuì, cercando le sue piccole mani che, chissà come, si intrecciavano alla perfezione con le mie.











  
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