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Autore: oceanodiviolini    29/01/2011    2 recensioni
“Immagino già la scena…. – esclamò James, estasiato, con gli occhi luccicanti dalla gioia – chissà che faccia faranno tutti…potremo registrarlo e riascoltarlo quando vogliamo, ci pensate??”
“Scusa se non saltiamo dalla felicità…” disse Remus con aria falsamente dispiaciuta.
“Possiamo almeno tapparci gli occhi??” chiese Sirius, preoccupato.
“Gli occhi…?? Per lo più le orecchie, se non volete sentire certe cose che cambieranno il vostro modus vivendi!!!”(..)
“Ma non capite?? La Evans che annuncia a tutta la Sala Grande di essere perdutamente innamorata di me!!!? È un’occasione da non perdere!!!!”
A quel punto Remus disse: “Certamente è uno strano modo per dimostrarlo.” “Non bastava un bigliettino? Una lettera…? Un gingillo…? Dovete proprio arrivare a tanto??”
Storia già pubblicata nel lontano 2006 (Per altro ai tempi riscosse molto, molto successo), DEMENZIALE ALLO STATO PURO. Aggiornamenti piuttosto frequenti (I capitoli sono solo da rivedere, per quanto mi riguarda) Mi sembrava giusto rispolverare i miei cassetti e dare nuova vita alla prima storia che a tredici anni pubblicai su questo sito.
“Questo è l’inizio di un patto. Il patto EvanSnape. TU non dirai mai quello che hai scoperto di me, e io non dirò quello che ho scoperto di te…se per caso uno di noi due dovesse rivelare il patto, l’altro sarà libero di rivelare il segreto a tutta Hogwarts.”
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Albus Silente, I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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-Patto PotterEvans-

Mentre Lily si dirigeva a passo di trotto verso la Sala Comune di Grifondoro, Severus la bloccò da dietro, dicendo: “Evans! Tieni la mia bacchetta. Se lui dovesse chiederti ulteriori spiegazioni, insomma…TU mi devi dare la tua bacchetta! Solo così potrà essere uno scambio equo e solidale.” Lei rispose che andava bene. Il ragazzo l’avvertì, dicendo: “La bacchetta non è mia, intesi?” Lily annuì, e si diresse per l’ennesima volta verso la Sala Comune di Grifondoro.

Come lei aveva sperato, per la prima volta nella sua vita s’intende, Potter era là. Stava facendo il giocoliere con quattro boccini, mentre una piccola folla attorno a lui applaudiva estasiata. C’erano anche gli altri Malandrini, tranne Remus che era seduto in disparte in una sedia con gli occhi fissi sul libro, come sempre quando non gli conveniva qualcosa.

Lily gridò: “Potter!!” mentre lui finse di non sentire, continuando nella sua esibizione. Lily gridò nuovamente: “Potter!!!” e ancora una volta James la ignorò. Questo indusse Lily a gridare con tutto il fiato in gola: “POTTER!!!!!!!” a questo punto James non potè fare finta di non aver sentito, e disse freddamente: “Che vuoi, Evans? Hai finito la tua occupazione con Snivellus, forse? – e aggiunse rivolgendosi alla folla, facendo cadere i boccini – sapete…Lily Evans se la fa con Snivellus!!” a quell’esclamazione tutti nella Sala Comune fecero ‘OOOooohhh!!!!’ in segno di sorpresa e disgusto allo stesso tempo. La ragazza, sempre più indignata, disse: “Non è vero, Potter! Cioè…fottiti!! E comunque… - gridò, sovrastando tutte le esclamazioni dei Grifondoro – ti devo parlare in privato.” Ad un certo punto James non sembrò poi così contrariato, e disse, rivolgendosi nuovamente alla folla: “Scusate, io ed Evans dobbiamo parlare in privato.” allora gli interpellati diedero in un sonoro ‘Oooooh…..’, in segno di ammirazione e intesa. Il Malandrino la condusse in uno sgabuzzino di cui Lily ignorava l’esistenza, infatti disse: “Io non conosco, cioè…non conoscevo questo sgabuzzino. E io so tutto.” James allora disse: “E io so più di quello che sai tu! Questo sgabuzzino è per le occasioni speciali…come questa.” Lo sgabuzzino infatti era molto piccolo, tanto che le punte dei loro nasi rischiavano di toccarsi. Lily era schiacciata contro il muro, cercando di allontanarsi senza riuscirci. Il ragazzo parve notarlo, e infatti chiese: “Che c’è? Hai paura di me…?” “Terrore. - rispose lei sarcastica – comunque non è questo il punto, io ti devo parlare. E non dire che sai già cosa ti dirò!” Allora James pensò ‘No, non lo farò…’

La ragazza cominciò così a parlare: “Io…io…cioè…non so come dirtelo, insomma…” ‘Non sa come dirmi che mi ama…poverina.’ pensò soddisfatto James. “E’ che, cioè…quando te lo dirò tu dirai…di no!” continuò Lily, mentre James pensava ‘Oh, no…ti dirò di sì, eccome!’ La ragazza parlò ancora: “Perché tu dirai che non è possibile, e che non vuoi crederci. Cioè…io…la cosa è molto confusa, io non sono mai stata così imbarazzata, cioè…io non dovrei nemmeno saperlo. Però lo so…e non avrei voluto scoprirlo.” allora il ragazzo pensò ‘Certo…non voleva convincersi dei suoi veri sentimenti nei miei confronti! Ma lei non sa che anch’io la amo!’

La rossa continuò: “Insomma…cioè…te lo dico?!” il moro rispose: “Direi di sì. Cioè…se puoi.” ‘Mi sono fatto contagiare!’ pensò tristemente.

“Ecco…io…cioè tu…o meglio io…” “Sìììììì….??!” chiese curioso James “Io ti…” riprese Lily. ‘Io ti amo…’ pensava James, ormai in Paradiso. “Io ti volevo dire…che…” intanto il Malandrino pensava perché non si sbrigasse, tanto ormai aveva capito il concetto!

“Io ti volevo dire che non….” ‘…che non ho mai amato nessuno come amo te, mio dolce Jamie.’ continuò James la frase nei suoi pensieri.

Lily continuò il discorso: “Io ti volevo dire che non puoi avere….” ‘Sì, lo so – pensava il ragazzo – non posso avere nessun’altra a parte te. Ma lo accetterò, Lily. Le altre erano solo scappatelle, ma io amo solo te!’ La ragazza finalmente concluse: “Io ti volevo dire che non puoi avere…speranze.” James fece un gesto alquanto goffo: dato che si era aspettato tutt’altra conclusione di frase, si stava già avvicinando pronto all’azione, e rimase come a mezz’aria con una faccia da ebete stampata in viso. “Io cosa…?” “Non hai speranze.” annuì la ragazza. “Perché??” chiese indignato lui. “Perché hai fatto qualcosa che non dovevi fare. Mi hai offesa nel profondo. Non ti perdonerò mai!”

Il moro disse: “Che ho fatto?? Io non ho fatto niente…” lei lo interruppe: “Ne sei sicuro?” estrasse la bacchetta di Snape, si mise i provvidenziali para-orecchi che si era preparata in precedenza, e pronunciò la formula magica potente e ricercata ‘Play’. Si sentì il solito mix di grugniti e frasi d’amore, con contorno di ululati provenienti dal povero Severus dal cuore infranto. James rimase per qualche istante interdetto, poi disse: “Oh. Sei salita nel mio dormitorio! Non dovevi…” “Non sono stata io! - disse lei indignata. – è stato…non te lo posso dire.” “Allora sei stata tu!! Lo dirò a tutta Hogwarts!!! ‘Evans è salita nel mio dormitorio, udite udite!!’” “No, non farlo!!!! Ti dirò chi è stato!” e questa fu la fine del Patto EvanSnape. “E’ stato…è stato Snivellus! Erano suoi gli ululati di dolore…” ancora una volta il ragazzo rimase sorpreso: “E perché sarebbe salito nel mio dormitorio?” lei rispose: “E’ per questo che non te lo volevo dire! Non ci credi?” “Io non posso, non voglio, NON DEVO crederci!!” esclamò James allibito, e poi chiese: “Tu come fai a saperlo?” Lily disse: “E’ una storia lunga…cioè…io…stavo studiando. Arriva lui, Snivellus…e mi dice che è urgente. O meglio che mi deve parlare perché è urgente. Mi strappa il foglio dalle mani, io lo mando a fanculo…allora lui dice che io non dovrei esistere, e io dico che non capisco il motivo…e lui mi dice che gli ho rubato qualcosa d’importante…cioè tu. E a quel punto io dico ‘non farei mai nulla per togliertelo, credimi!’, poi gli dico che Sirius Black è molto più bello di te, e allora lui…..mi scaraventa a terra facendo cadere anche la…scrivania. Io…cioè…è tutto molto confuso e doloroso…!!” James sembrava molto perplesso. Disse: “Non è corretto. Non è vero. Io sono più bello di Sirius!!! Molto più bello!!! E poi Snivellus…NO! Tu menti….” adesso era spaventato. La ragazza continuò: “E’ vero. E’ verissimo. Mi devi credere! Per piacere…gli ho promesso che l’avrei aiutato!! Cioè…io ti avrei detto che non hai speranze con me, infatti te l’ho detto…e così magari ti saresti tolto me dalla testa, e lui sarebbe stato felice, mi avrebbe lasciata libera di andare!! Io volevo andarmene, io dovevo andarmene.” Allora il Malandrino, avendo capito male, disse: “Allora l’hai detto solo per  far felice Snivellus?! Non che m’interessi, ovviamente…” lei rispose: “Non è questo il punto adesso!! Promettimi che non dirai a nessuno quello che sai su Snivellus, perché io ho fatto un patto con lui, il Patto EvanSnape, i patti funzionano così; io rivelo un segreto e di conseguenza anche l’altro ne rivela uno. Se uno dei due divulga il segreto, l’altro è libero di fare lo stesso. Insomma, è un patto vincolante, infrangibile, oserei dire…” “Vedo, vedo…” disse James. Ma Lily rimarcò nuovamente: “Non è questo il punto! Tu devi dirmi un segreto, così potremmo stipulare il Patto PotterEvans! Se tu dovessi rivelare a tutta Hogwarts il segreto di Snape, lui divulgherebbe il mio!!” il ragazzo la dissuase: “Uno: io non ci guadagno niente. Due: voglio sapere qual è il tuo segreto. Tre: se dico che pure i ragazzi stanno iniziando ad amarmi, diventerò ancora più famoso! Quattro: dopo sarebbe una grande notizia che Snivellus è gay, per sfotterlo, ovviamente…! Quindi non ho nessun motivo per fare un accordo con te, che tra l’altro andrà sicuramente a ‘donne di facili costumi’!”

Allora la rossa iniziò a supplicarlo, sfoderando la sua arma di distruzione di massa: i suoi occhi, così disse: “Oh, per piacere! James…nessuno deve venirlo a sapere…il mio segreto, cioè…non puoi farmi questo!!!! Ti prego…” James, notando che per la prima volta nella sua vita Lily lo aveva chiamato per nome, si convinse: “E va bene, comunque ricordati che mi devi un favore. Quale segreto devo rivelarti?”

Lei rispose: “Oh, uno qualsiasi…Potter.” ridendo sotto i baffi: il suo piano aveva funzionato. Il Malandrino ci pensò su, dopo un po’ esclamò: “Io sono un cervo.” “…un cervo…?” ripeté Lily perplessa, temendo seriamente per la salute mentale del ragazzo. “Sì! Cioè…un Animagus!!” “Sì…e io sono perdutamente innamorata di te! Seriamente…cosa devi dirmi?” “Allora è vero che mi ami!!!!” rispose James cercando di mascherare la gioia, e si trasformò in un cervo.

La rossa non aveva parole, e nemmeno spazio, adesso che le lunghe e ramificate corna di James occupavano quasi tutto lo sgabuzzino, Lily si era rannicchiata in un angolino, scioccata…non appena trovò la forza di parlare, disse: “Non sei maggiorenne, non puoi trasformarti! E non sei nemmeno nell’elenco degli Animagus viventi!! Dumbledore ne sarebbe sicuramente al corrente!” “E invece no! – continuò il ragazzo, che si era ritrasformato e che guardava Lily dall’alto al basso (non perché fosse superiore, ma la poveraccia era ancora rannicchiata in un angolino buio) – io e gli altri Malandrini abbiamo imparato a trasformarci tutti in Animagus! Eccetto Remus…” “E perché lui no?” chiese Lily, mentre tra sé e sé pensò ‘per fortuna lui è uno che rispetta le regole!’.

A quel punto James dovette rivelarle tutto: “Ecco…cioè…noi diventiamo Animagus per Remus.” la rossa era ancora più perplessa e incredula, stava per ricominciare a parlare quando il ragazzo disse: “Remus…è…un Lupo Mannaro.”

La ragazza era sconvolta: “Non è possibile….povero Remus! Perché non mi avete detto niente?? Adesso capisco…è per quello che ha quelle brutte occhiaie, poveraccio!!!” James rispose, noncurante: “Beh, sì…anche per quello…” “Non ci posso credere…” continuò Lily, affranta. James continuò: “Nemmeno io….chi l’avrebbe detto, era un ragazzo così per bene…e ora…” la rossa era sorpresa: “Ma…è ancora tuo amico, nonostante tutto! Cioè, è un caro ragazzo…nonostante sia stato morso…” il ragazzo scosse la testa: “Il problema è l’altro motivo per cui ha le occhiaie.”

Lily sembrava perplessa, poi chiese: “Quindi ha quelle occhiaie per due motivi?? Il primo qual è?” James rispose: “Beh…ovviamente perché è un Lupo Mannaro. Infatti noi diventiamo Animagus per farlo divertire in quelle ore di agonia mentre è un licantropo.”

“Questo l’ho capito! – esclamò Lily – cioè…qual è l’altro motivo per cui quel povero ragazzo ha quelle brutte occhiaie??”

“Vedi, Evans… - iniziò James, cercando di dosare bene le parole – Remus si diverte anche quando non è un Lupo Mannaro.” “Sempre grazie alle vostre scorribande da Malandrini, suppongo.” disse Lily.

“Oh, no…noi non c’entriamo nulla…certe cose uno preferisce farle meglio in privato, no?” rispose James, ammiccando.

La ragazza allora iniziò ad urlare: “ODDIO POTTER!!! SMETTILA!!!!! BASTA, ADESSO E’ TROPPO!!!!!”

Nel frattempo le persone della Sala Comune stavano (ovviamente) origliando per cercare di percepire quello che i due si stavano dicendo, con scarsi risultati però. Ma non appena sentirono Lily che urlava quelle parole, l’equivoco fu compiuto.

“Per la barba di Merlino!! – esclamò Sirius, al colmo dell’entusiasmo – quei due si stanno dando da fare!!!”

Remus a quel punto smise di far finta di leggere il libro, e chiese, con aria leggermente preoccupata: “Dovremmo chiamare Dumbledore?”

“No…. – rispose Sirius – tanto lei non reggerà più di due minuti, al massimo.”

Intanto, nello sgabuzzino, James disse: “Allora abbiamo un patto!” Lily rispose, e senza volerlo alzò troppo la voce, facendo sentire alla platea che stava origliando la seguente frase: “Preferirei non averlo mai fatto…ma sono stata costretta…”

A quel punto Sirius disse: “Quindi l’ha costretta!! Non lo facevo così bucaniere…” Remus invece era sconvolto (ignaro che doveva esserlo per un altro motivo): “Oddio!!! Potrebbero farsi espellere da Hogwarts!!!!”

Sirius però ribatté, con noncuranza: “Non è la prima volta che succede qui ad Hogwarts…sbaglio, o tu ne sai qualcosa…?” allora Remus, senza proferir parola, si voltò indignato e tornò a leggere (per finta) il suo libro.

Nel ripostiglio, James, ignaro di tutto quello che stava accadendo fuori, disse alla ragazza: “Ricordati che mi devi un favore!” “Non mancherò…” rispose Lily, anche se un po’ preoccupata.

“Bene – confermò il ragazzo – domattina, nella Sala Grande, tu dirai che sei perdutamente innamorata di me.” “Ah, ok…quando è vuota, ovviamente! Giusto…?” rispose la rossa. Il Malandrino scosse la testa: “No, mia cara…quando è piena.”

In quel momento si sentì un urlo straziante provenire da quello sgabuzzino, che tutta Hogwarts dovette sentire: “NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOooooooooooooo……..!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” James, tranquillo, disse: “Sì, invece. Altrimenti dirò a tutti il segreto di Snape, e lui potrà essere liberissimo di rivelare il tuo.” Lily continuò a scuotere la testa, tanto che ormai aveva tutti i capelli scombinati, che le conferivano un’aria da manicomio: “DOMANI MATTINA NO!!!!”

Sirius allora, da dietro la porta, esclamò sorpreso: “Anche domani mattina??! Che insaziabile sanguisuga…ma non si stanca mai, quello lì??!” in quel mentre Remus mormorò, continuando a leggere il libro (per finta): “E poi mi fa la predica…..”

Sempre dentro il ripostiglio, James continuò: “HO DETTO DOMANI MATTINA E, CASCASSE IL MONDO, DOMATTINA LO FARAI!!!!!!!” tutte le persone che avevano la sfortuna di sentire il discorso ed equivocare erano scioccate. Proprio mentre si esibivano in un sonoro: “Oooooh…..” di costernazione, James e Lily finalmente uscirono dallo sgabuzzino, lei tutta spettinata come se le fosse atterrato un aereo in testa e assolutamente desolata e sconvolta, lui con un’aria talmente compiaciuta come se avesse appena realizzato l’affare più grande della sua vita.

La ragazza, sul colmo delle lacrime, disse: “Ti odio…ma in fondo me la sono andata a cercare!! Non avrei dovuto chiederlo…” detto questo salì esausta nel dormitorio delle ragazze, per porre fine ad una giornata che le aveva riservato solo brutte sorprese.

Nuovamente i Grifondoro diedero in un “Oooooh….” di compassione nei confronti di Lily e profonda ammirazione nei confronti di James. Nessuno disse nulla, eccetto Remus, che disse desolato, alzando gli occhi dal libro: “Poverina……da te non me lo sarei mai aspettato, Prongs.” e dopo continuò a far finta di leggere il suo libro.

To be Continued…

 

   
 
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