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Autore: _Lollipop_    29/01/2011    2 recensioni
[Sequel di "Io sono Tom! Io sono Bill!"]
E se dopo cinque anni Sara si trovasse a contatto ravvicinato con due vecchi amici? E se la loro presenza non fosse poi così ben voluta? E se alcuni imprevisti troncassero una nuova storia d'amore sul nascere?
"-Buongiorno signor Jost- aveva salutato, sorridendo cordialmente, l'uomo seduto dietro la scrivania che riordinava dei fogli. David aveva alzato lo sguardo da quella pila di carta e le aveva altrettanto sorriso.
-Buongiorno signorina Lena- aveva risposto lui incrociando le mani sui fogli e invitandola a sedersi con lo sguardo. Sara aveva immediatamente obbedito, accomodandosi sulla sedia di fronte all'uomo e osservandolo in attesa che parlasse.
-Signorina Lena, ci tengo a farle presente, che mi è stata raccomandata come una delle migliori, e più giovani, tecniche e arredatrici di tutta la Germania. Ripongo molta fiducia in lei. Il palcoscenico per il nuovo tour dev'essere sorprendente. Per questo l'abbiamo contattata. Crede di riuscire ad accontentarci?-
-Certamente signor Jost, non ci saranno problemi. Potrei sapere per chi dovrò lavorare?-
-Conoscerà i ragazzi tra poco(...)"
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter five:                                              What’s happen?

 
Stava seduta su quella dannatissima scrivania da almeno due ore. Il cestino, posto sul pavimento  qualche metro lontano da lei, brulicava di fogli appallottolati e gettati al suo interno. Con la matita scarabocchiò l’ennesimo palco che le veniva in mente. Pensò alla loro canzone che preferiva e si immaginò nei panni di una loro fan. Se fosse stata una di loro, come avrebbe voluto vedere il palco? Immaginò un grosso schermo, posto dietro di loro, che trasmetteva mini clip di pioggerellina leggera, rilassante, e che, man mano che la canzone continuava, diventava un vero e proprio acquazzone. Immaginò un vento improvvisato che colpiva i quattro ragazzi. Le luci che si facevano soffuse, salvo un riflettore che illuminava ognuno di loro. Poi immaginò il momento in cui, Bill, pronunciava quel: “Ehi!” e una luce improvvisa, che squarciava l’atmosfera, imitando un tuono, mentre lo schermo dietro di loro mostrava una clip di un lampo che colpiva il terreno.

-Ehi- quella voce la destò dai suoi amati pensieri, catapultandola nuovamente tra i suoi fogli. Aprì gli occhi e alzò di poco il volto, notando quello di Tom a pochi metri di distanza.

-Ciao!- esclamò sorridendo. Sì, si potrebbe dire che dopo i tre giorni passati, dall’episodio in ascensore, il loro rapporto aveva raggiunto un buon punto. Anche se si basava esclusivamente, o quasi, sull’amicizia.

-Avete finito le prove?- domandò spostando di poco la sedia per voltarsi verso di lui.

-Sì. Tu che fai?- si sporse di poco verso i fogli sparsi di fronte alla ragazza, cercando di capire cosa rappresentassero. Lei emanò un profondo verso gutturale, mostrando al ragazzo la sua già evidente frustrazione.

-Sto cercando di realizzare il vostro palco!-
Dopo aver accartocciato l’ennesimo foglio,  lo lanciò verso il cestino. Tom alzò prontamente la mano prendendolo al volo. Lo aprì interessato e lo osservò.

-Perché lo butti? È bello!- affermò osservandola in viso. Lei gli puntò un dito contro.

-Non. Contraddirmi!- fece riducendo gli occhi a due fessure- Se io dico che fa schifo, fa schifo!- Tom alzò gli occhi al cielo, riposò il foglio sulla scrivania e poi parlò.

-Forza, sei lì seduta da tutta la mattina. Che ne dici di andare a mangiare qualcosa, chessò… A un bar?- chiese, osservando l’orologio che segnava le dodici e dieci.

-Mi dispiace, ho da fare- rispose realmente dispiaciuta.

-Ah, cosa?- continuò curioso.

-Vado a trovare Fabio e Dana, devo darli la notizia del matrimonio- alla fine della frase abbassò la voce di qualche ottava, quasi soffiando le ultime parole.

-Davvero? Dai, e come stanno?- domandò sorridendo sornione. Anche Sara, vedendo quel sorriso, si fece contagiare.

-Stanno bene, ora abitano qui ad Amburgo-

-E Daniele?-

-Anche lui sta bene, a quest’ora sarà a scuola- rispose sorridendo. Tom sorrise dolcemente e un’ idea prese il sopravvento sui suoi pensieri.

-Senti, non vorrei sembrare sfacciato… O, autoinvitarmi, ma… Dispiacerebbe se venissi con te?- domandò in imbarazzo, grattandosi la nuca e osservandosi le scarpe. Sara fece un sorriso enorme, intenerendosi davanti a quella visione. Saltò verso di lui, appoggiandogli le mani sul petto e facendogli venire, tra l’altro, un colpo al cuore. Ma almeno lui la guardò, anche se come si guarda una psicopatica.

-Certo che non dispiacerebbe! Mando un messaggio a Dana e le dico di preparare per un’altra persona. Vedrai saranno felicissimi di vederti!- esclamò con un sorriso più grande ancora e poi rise alla vista della sua faccia sconvolta –A te va bene…? Aaaah, ma che dico! Tu mangi di tutto!- Tom la guardò storto.

-Bene, andiamo?- voltò la mano verso l’entrata e la ragazza annuì.

-Andiamo!- rispose. Prese il braccio di Tom e si avviarono verso l’uscita a braccetto.

-Tu sei tutta pazza, mi sembri la stessa ragazzina di cinque anni fa!- sorrise divertito. Lei alzò il volto verso il suo facendogli una linguaccia e poi si fermò davanti alla sua macchina.

-Adoro la tua macchina!- esclamò con gli occhi luccicanti, osservando l’Audi bianca davanti a lei.

-Non avevo dubbi!-

-Posso guidare io?- domandò con la stessa espressione. Mancava solo la bava alla bocca. Tom rise. Una risata decisamente divertita. Solo dopo, la ragazza si accorse che la strava prendendo per il culo.

-Cos’è, una battuta?- continuò senza smettere di ridere. Sara incrociò le braccia al petto, mettendo il broncio –Dai, muoviti. Sali!- le intimò. Sara giurò di pulire il vetro di quell’auto spaziale con la sua faccia se non avrebbe smesso di ridere.

-Ma tu non sai la strada!- si lamentò. Tom la guardò con un sopracciglio alzato, aspettando che continuasse il suo tentativo di convinzione –Dovrei indicarti dove andare e ci metteremmo un’ora in più!-

-Nessun fondoschiena che non sia il mio toccherà questo sedile, men che meno un fondoschiena femminile!- esclamò, indicando il posto del guidatore.

-Daiiiiiiiiii ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti preeeeego!- Tom si portò le mani alle tempie, massaggiandosele stancamente. Sbuffò.

-Va bene, va bene!- urlò esasperato. Sara sorrise soddisfatta –Tieni- borbottò Tom lanciandogli le chiavi. Sara le prese e le rigirò tra le mani come fossero un oggetto prezioso. Lui camminò fino ad arrivare al lato del passeggero dove stava lei e le scompigliò i capelli affettuosamente. Lei  si  riprese dal momentaneo stato di trans e lo fulminò con lo sguardo. Corse dal lato del conduttore, aprì la portiera e si fiondò dentro, sorridendo sorniona. Accese l’auto e Tom ebbe appena il tempo di dire: “Sta attenta” che lei aveva già premuto sull’acceleratore.

-Vai piano! Sei fuori?- esclamò Tom guardando l’indicatore della velocità. Sara rise.

-Eddai! Sono affidabile io! Cos’è, hai paura?- lo sfotté sorridendo.

-Ho paura per l’incolumità della mia piccola!- ribatté accarezzando il cruscotto della macchina. Sara alzò gli occhi al cielo.
Venti minuti dopo erano arrivati davanti ad una villetta a schiera. Tom scese velocemente dall’auto e si attaccò con entrambe le mani al tettuccio dell’auto.

-Andiamo, che stomaco delicato!- lo canzonò lei ridacchiando. Tom alzò di poco la testa.

-Tu. Non sei. Normale- lei rise.

-Forza Kaulitz, io ho fame!- lui le fece il verso, cercando di non farsi sentire, e la seguì all’interno del vialetto. Sara suonò il campanello e Dana le aprì la porta.

-Tesoro!- esclamò abbracciandola. Dopo essersi salutate, Sara invitò Tom a farsi avanti con un gesto del capo. Questo, avanzò timidamente verso la donna che lo osservava accigliata.

-E questo bel ragazzo chi sarebbe?- domandò sorridendo.

-Dana, questo è Tom!- esclamò sorridente.

-Ciao Dana- salutò lui con un timido sorriso.

-Tom Kaulitz?- lui annuì.

-Oh cielo! Ciao! Ma quanto tempo! Vieni caro, entra! Mamma mia come sei cambiato! Tu sei fatto proprio bello!- continuò lei eccitata –Non è vero, tesoro?-
Sara grugnì. Un lieve rossore si accentuò sulle guance del ragazzo che sorrise e ringraziò. Sara era intenerita da quella scena, vederlo imbarazzato era così raro eppure così gradevole.

-Forza, sediamoci, avrete fame-

-Eccome!- esclamarono insieme. Dana sorrise e, dopo averli invitati a sedersi, li mise davanti due piatti di lasagne.

-Fabio! Scendi, c’è pronto!- urlò rivolta alle scale. Un uomo sulla quarantina apparve d’improvviso in cucina.

-Oh, salve- esclamò sorpreso, notando il ragazzo seduto di fianco a Sara. Tom si alzò porgendo la mano all’uomo.

-Ciao Fabio- salutò sorridendo, aspettando il benvenuto anche da lui. Fabio lo guardò accigliato, cercando di riconoscere il suo viso. Tom se ne accorse e rimediò.

-Sono Tom- continuò ridacchiando. Il volto di Fabio si piegò in un espressione sorpresa.

-Tom! Quanto tempo, ragazzo! Come stai?- domandò sedendosi al tavolo. Tom lo imitò e poi rispose.

-Sto bene, grazie!- rispose cordiale.

-E tuo fratello? Tua madre? Tutti bene?-

-Sì, stiamo tutti bene!-

-Come procede il lavoro?- gli domandò Dana. Lui si portò un pezzo di lasagna alla bocca e mandò giù.

-Per ora molto bene. L’album è quasi finito e il nostro manager sta già fissando le date dei concerti europei- rispose portando di nuovo la forchetta alla bocca. Sara bevve un sorso d’acqua e poi interruppe il loro discorso.

-Devo dirvi una cosa…- cominciò. Gli sguardi dei due si posò su di lei, in attesa che continuasse.

-Mi sposo- esclamò tutto d’un fiato. Anche se già lo sapeva, a Tom fece un certo effetto quell’affermazione. Le posate caddero di mano ai due, lasciandoli con la bocca aperta. Il loro sguardo si posò su Tom che fissava il piatto, improvvisamente, incupito.

-Congratulazioni!- trillò la donna –Sono molto felice per voi!- gli occhi di Tom si spalancarono in contemporanea a quelli di Sara.

-Sapevo che avreste concluso in questo modo- sorrise l’uomo amorevolmente.

-Cosa?!?!- urlò Sara. tom quasi si strozzò con l'acqua. –No,no avete capito male! Non è con lui che mi sposo-

-Oh- esclamò la donna delusa. Le guance dei due ragazzi si colorarono vistosamente.

-Mi sposo con Lukas-

-Oh-

-Dana, mi dici qualcos’altro per favore?- domandò la ragazza esasperata.

-Beh, congratulazioni- esclamò meno convinta. Sara sospirò. Non li era mai andato giù Lukas.

-Potreste indicarmi il bagno?- Tom attirò l’attenzione degli altri e Fabio annuì per poi voltarsi dietro di sé.

-Prendi le scale, percorri il corridoio ed entra nella seconda porta a destra- Tom annuì e dopo aver ringraziato si diresse dove gli aveva indicato l’uomo. Entrato in bagno si lavò il viso con l’acqua fredda e si
guardò allo specchio. Non riusciva a mandare giù questa cosa del matrimonio. Quando tornò dagli altri, li trovò seduti sul divano. Avevano ormai finito di discutere le varie informazioni sul giorno previsto.

-Ah Tom, stavo giusto dicendo a Sara che se ti andava potevate passare a prendere Daniele a scuola- propose la donna allegra. Tom sorrise.

-Mi farebbe molto piacere. Andiamo?- domandò rivolto alla ragazza. Questa annuì e si alzò dal divano, prendendo la giacca dall’appendino.  Entrati in macchina nessuno dei due diceva nulla, ancora troppo imbarazzati dalle esclamazioni di Fabio e Dana. Nemmeno cinque minuti che erano in viaggio quando il cellulare della ragazza prese a vibrare nella sua tasca.

-Pronto?-

-Oh dio- esclamò portandosi la mano alla bocca.

-Arriviamo subito- mise in tasca il cellulare e si voltò preoccupata verso Tom che la guardava accigliato.

-Che succede?-
 
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Ciao ragazze, sono in ritardo lo so benissimo. Lo ammetto, zero ispirazione e zero voglia di scrivere. In più la scuola comincia a rompere già adesso. Devo ammettere che leggere i vostri commenti mi ha riempita di gioia. Questo capitolo lo trovo leggermente vomitevole -.-, spero comunque che a voi non faccia schifo quanto a me. Ringrazio chi ha recensito cioè:

Layla: Ciao :) ricevere la tua recensione mi ha fatto molto piacere. Se devo essere sincera a me Lukas sta sulle palle ahah. Beh, visto che, come ho già detto, questo capitolo fa schifo spero proprio di riceverne un’altra delle tue belle recensioni xD grazie ancora per il commento. Alla prossima. :)

Chicca_483: Ciao :) Tu non immagini la felicità nel leggere la tua recensione. Mi sono commossa xD Ahah s’, anche io la vedo bene con Tom, anche perché Lukas mi sta sulle balle xD ti ringrazio infinitamente per le belle recensioni *O* Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo, anche se fa schifo xD Alla prossima :)

EhMaco: Ahahahah la tua recensione mi ha fatta ridere xD Grazie per i complimenti, spero anche questo ti sia piaciuto. Per il resto… dovrai aspettare ancora un po’ xD alla prossima! Grazie ancora per la recensione :)

jacobina lupetta: Ciao patata *O* Non ti preoccupare per non aver recensito, ti trovo sempre da per tutto e per questo ti ringrazio. Adoro davvero le tue recensioni *O* Spero anche questo ti sia piaciuto, anche se a me fa schifo xD Un bacio grande grande. :)

Phantom Rider: Ciao :) Non ti preoccupare, ti capisco benissimo, anche io non riesco a postare con regolarità perciò figurati xD Ti ringrazio. Mi fa piacere che ti sia piaciuto e anche questo spero che non ti abbia deluso, pur facendo un po’ schifo xD Alla prossima :) Baci.

Ringrazio tutte le lettrici :). Alla prossima.

Sara.
  

  
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