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Autore: Ale san    29/01/2011    12 recensioni
Nell'istituto maschile Saint Rudolph, situato nel centro di Londra, possono andarci solo ragazzi ricchi e dotati di un'intelligenza fuori dal normale. Ma ora proviamo a fare un esperimento. Prendiamo due ragazzi a caso completamente opposti, che non hanno assolutamente niente in comune, e proviamo a metterli insieme.
Andy: il tipico ragazzo sfigato, il ragazzo secchione che non ha uno straccio di amico. Anzi, se vogliamo essere sinceri, un amico ce l'ha, ma questo lo usa solo per copiare i compiti da lui. Un ragazzo fragile, debole, che non ha carattere. Sotto quegli strati di vestiti e con quegli occhiali rotondi che porta sempre, però, si nasconde un ragazzo di bel aspetto ma che viene sempre maltrattato dai bulli. Si dice che sia omosessuale, bah, chissà se sarà vero.
Poi c'è il tipico ragazzo popolare che è ammirato da tutta la scuola.
Josh: etero convinto, fidanzato con una ragazza che sembra una modella, di bell'aspetto e soprattutto ammirato da tutti. E' un ragazzo viziato, testardo e che ottiene tutto quello che vuole quando vuole. Adora stuzzicare Andy facendogli cadere gli occhiali.
Potrà mai nascere qualcosa fra di loro oltre all'odio profondo che provano l'uno per l'altro?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Amore tra di loro? Mai!



Sesto capitolo: Un'uscita a Londra, ovvero quando un incubo si trasforma in un sogno. (Seconda parte)


Andy continuava a cercare Jean girando per tutta la piazza, per tutti i negozi, ma niente. Non lo trovava. E non vedeva neanche Thomas. Poi la lampadina del suo cervello si accese: e se Thomas e Jean fosse insieme?! No, impossibile. Loro si odiavano a morte e non potevano di certo stare più di un minuto insieme. Forse la cosa più giusta da fare era dirlo ai professori, ma preferiva di no. Sarebbero tornati e non era il caso di preoccuparsi troppo. Si mise a sedere a peso morto su una panchina e sospirò. Poi vide avvicinarsi verso di lui la signorina Jackson che gli sorrise e si sedette accanto a lui.
"Tutto bene, Andy? Ti vedo un po' preoccupato. Se c'è qualcosa che ti turba, puoi parlarmene." Gli disse con il suo solito tono di voce dolce e comprensivo. Andy ricambiò il sorriso e scosse la testa guardando le sue scarpe: aveva sempre amato le sue converse nere e adorava guardarle.
"Non si preoccupi, signorina Jackson. Sto benissimo."
"Oh, bene. Ho temuto il peggio!"
"Signorina Jackson, posso chiederle una cosa?"
L'insegnante lo guardò scettica.
"Certo. Dimmi tutto!"
"Ecco lei... è mai stata innamorata?"
Dalla bocca dell'insegnante uscì una piccola risatina divertita. Andy non riusciva a capire perché si fosse messa a ridere. Era una domanda così sciocca e banale? O forse era semplicemente invasione della privacy?
"Certo che sono stata innamorata. Quando andavo alle medie prendevo sempre una cotta per qualcuno." Cominciò ridendo ripensando ai momenti della sua adolescenza. "Il mio primo e vero amore, però, è stato quando avevo quindici anni."
"Davvero? E com'era? Era bello?" 
"Beh, veramente era bella."
Andy sgranò gli occhi incredulo: la signorina Jackson aveva amato una donna?! Allora anche lei era omosessuale! Non lo sapeva di certo prima ad ora. Se lo avesse saputo quando era innamorato di lei, di sicuro ci sarebbe rimasto male. Non avrebbe mai immaginato che alla sua insegnante piacessero le donne.  "Q-quindi... a lei..."
La signorina Jackson lo interruppe e si strinse nel cappotto sentendo un gelido vento accarezzarle i capelli.
"Sì, sono omosessuale."
"E cosa è successo fra di voi? Se posso saperlo."
"Certo. Dunque, lei si chiamava Jalander."
"Un nome un po' insolito." Commentò il ragazzo ridacchiando.
"Già, ma è proprio per questo che mi piaceva. A me i nomi originali sono sempre piaciuti. Comunque, lei era davvero molto bella. La più popolare della scuola. Lei era a capo delle cheerleader. Sai, devi sapere che io ho vissuto un paio di anni in America per lavoro dei miei genitori."
"Che fortuna!" Esclamò entusiasta lo studente. Avrebbe voluto anche lui vivere in America. Lo aveva sempre affascinato come paese. Sia per la loro cultura, per le loro usanze e anche perché adorava il mangiare americano: iper calorico, ma davvero buono. Specialmente il McDonald's!
"Già, infatti ero felice anch'io di vivere in America. Comunque, il primo giorno che varcai la soglia della nuova scuola, avevo quindici anni e la incontrai scontrandomi con lei. Mi ricordo che mi sorrise e io mi sciolsi completamente. Diciamo che è stato un colpo di fulmine. Non so se a te è mai successo."
"Sì, è successo anche a me!"
"Comunque lei aveva un anno in più di me!"
"Davvero?"
"Sì. Mi ricordo che la sognavo tutta la notte e che immaginavo sempre di stare insieme a lei."
"E poi è riuscita a stare insieme a lei?"
La signorina Jackson alzò gli occhi al cielo e sorrise malinconica. Andy aveva già capito. La ragazza, probabilmente, non aveva mai ricambiato i sentimenti della sua insegnante. Come la capiva.
"No. Lei era etero e stava con il capitano della squadra di football."
"E lui com'era?"
"Bello da mozzare il fiato come ogni capitano di una squadra di football."
"Ma poi, signorina, le confessò i suoi sentimenti?"
"Sì, ma mi prese in giro e non mi volle più vedere dicendomi che le facevo solo schifo e che in quella scuola non c'erano posto per gli omosessuali. Fu lì che capii che era solo superficiale. Ci restai davvero male e da quel giorno non le parlai più. Poi, dopo due anni, sono ritornata a Londra."
"Wow, che storia..." Andy non sapeva trovare le parole.
"Sconvolgente? Triste?"
"Sì. Mi dispiace."
"Ma figurati, Andy! Ora sono una donna e amo un uomo."
"Signorina Jackson, perché sta dicendo tutte queste cose a me? Insomma, io sono solo uno studente per lei, no?"
"Tu mi hai fatto una domanda e io ti ho risposto. Poi, so che mi posso fidare di te. Io racconto della mia vita personale solo alle persone di cui mi fido davvero. So che tu sei un bravo ragazzo e che non sei un pettefolo come molti studenti della Saint Rudolph."
"La ringrazio professoressa."
La bella donna si alzò dalla panchina e gli sorrise. Si avvicinò alla guancia di Andy e gli lasciò un leggero bacio. Lo studente arrossì fino alla punta dei capelli e rimase imbambolato per alcuni minuti.
"Non c'è di che. Ora vieni. Dobbiamo incamminarci verso l'altra piazza."
"D'accordo. Ora vengo."
La professoressa gli sorrise per un'ultima volta e ritornò dal professore chiamando tutti gli studenti. Andy era nella merda. Jean non era ancora ritornato e ora sarebbero stati guai! Poi lo vide. Lo vide ritornare con Thomas. Era proprio come pensava! Come mai, però, erano ritornati insieme? Che avessero parlato di qualche cosa? Eppure sulle loro facce era stampato un'espressione di pura serenità? Che fossero... no, impossibile! Non voleva nemmeno pensarci. Però, a vederli bene, erano davvero una bella coppia!
Andy si avvicinò all'amico francese e gli diede una gomitata guardandolo male. Quest'ultimo si girò verso l'inglese e lo guardò confuso.
"Hai idea di quanto mi sia preoccupato?!" Gli sussurrò arrabbiato e con voce leggermente strozzata.
"Lo so, excusez-moi, mon ami." Gli disse dispiaciuto Jean.
"Dove diavolo sei stato?!"
Il francese si spaventò leggermente: era la prima volta che vedeva Andy così furioso e sembrava un'altra persona! Però era davvero adorabile con quell'espressione alterata. Inizialmente, doveva ammetterlo, gli piaceva un po' Andy. Poi aveva capito che il suo cuore apparteneva a Thomas. Ma lo aveva capito solo prima.
"Dopo ti racconto tutto! Stai tranquillo, Andy."
Andy sbuffò.
"E va bene. Come vuoi!"
"Vieni."
Lo prese per un braccio e si incamminarono insieme agli altri professori per andare da un'altra parte. Andy scherzava con Jean e a una persona non piaceva per niente quello che stava vedendo. Josh Pitt, dietro di loro, li guardava con una certa gelosia, mentre stringeva il cappotto per la rabbia. Prima o poi sarebbe impazzito, se lo sentiva.
Gli venne un'idea. Si avvicinò a quello stupido di Carroll e gli fece quasi un attentato cogliendolo di sorpresa alle spalle. Per poco ad Andy non venne un infarto. Jean guardava i due ragazzi in modo quasi stralunato.
"Ma che diavolo fai, Pitt?! Vuoi forse farmi venire un infarto?"
"Può darsi." Sorrise malandrino tenendolo per le braccia. Nessuno si era accorto di nulla perché loro erano gli ultimi della fila. Solo Thomas se ne era accorto ed aveva uno sguardo strano. Tutta quella situazione era strana, ma allo stesso tempo buffa.
"Tu vieni con me." Poi lanciò si rivolge al bel francesino lanciandogli un'occhiataccia malevola. Jean rabbrividì: quel ragazzo gli metteva un certo timore. "Tu, vedi di inventarti una scusa con il professore. E anche tu Smith." Disse per poi rivolgersi anche a Thomas.
I due annuirono un po' confusi e non fecero nemmeno in tempo a rispondere che Josh era corto via trascinandosi con sé anche quel poveraccio di Andy che ancora non riusciva a capire cosa stesse passando in mente a quella testolina bacata di Josh Pitt. Dove diavolo voleva portarlo? A picchiarlo? O magari a prendere un caffè in compagnia e scherzare come due amici qualsiasi? No, no, no! Era del tutto impossibile che potesse accadere. Magari la prima sì, ma la seconda neanche se fossero gli unici rimasti sulla terra.
Continuavano a correre e Andy non riusciva ancora a capire dove volesse portarlo. Erano entrati in una zona in cui lui non conosceva. Era un grande viale pieno di negozi, bar e ristoranti. Vide molte persone passeggiare per lui. Non gli piaceva affatto quella situazione.
"Si può sapere dove mi stai portando, Pitt?! Ti si è fuso quel poco cervello che ti è rimasto?"
Josh si fermò di colpo e lanciò un'occhiata omicida e minacciosa a Andy. Ok, forse non era stata una buonissima idea dirgli quelle cose. Ecco, perfetto! Ora lo avrebbe picchiato o peggio ancora lo avrebbe lasciato lì senza riuscire a tornare alla scuola!
E invce, con grande stupore da parte di Andy, Josh non disse nulla e continuò a trascinarlo per il braccio.
"Pitt?! Mi rispondi? Dove mi stai portando?!"
"Perché non chiudi quella boccuccia una volta ogni tanto, razza di sfigato?" Disse duro senza guardarlo.
Andy sbuffò e non oppose resistenza: non aveva altre possibilità. Guardò l'orologio che aveva al polso: segnava quasi mezzogiorno. Iniziò a sudare freddo. Cosa gli avrebbero detto quando sarebbero tornati!
"Ti porto in un posto magnifico."
"Cosa? E perché ci porti proprio me?" Chiese stupito. Quello scemo, bastardo ed idiota di un Josh Pitt voleva portare lui, Andy, il ragazzo sfigato, che aveva solo due amici, che veniva preso in giro da tutta la scuola, in un posto magnifico?!
"Perché sì e ora taci, Carroll. Mi stai facendo venire un'emicrania con quei tuoi urletti da femminuccia."
"Io non sono una femminuccia!" Protestò divincolandosi: non voleva passare un secondo di più in con quello scemo che probabilmente voleva umiliarlo, magari, scattandogli qualche foto per poi farle vedere per tutta la scuola! Non glielo avrebbe permesso! Non voleva essere preso in giro di nuovo. Questa volta non ci cascava tanto facilmente.
"Ma senti che urletti fai e come parli soprattutto? Poi dici che non lo sei. Tsk."
Quel tono di voce strafottente lo faceva mandare fuori di testa!
"Va bene, senti, portami in questo posto e facciamola finita perché ne ho fin sopra i capelli del tuo tono strafottente e freddo!"
"Bene e ora chiudi quella dannata bocca finché non siamo arrivati!"
"Che palle però." Sussurrò più a se stesso. Fortunatamente Josh non lo sentì e continuavano a camminare fra tutta quella folla che sembrava impazzita. Andy si rese conto di una cosa solo in quel momento: sembrava che fosse mano nella mano con Pitt. La gente li guardava male per questo, quasi come se volessero ucciderli con lo sguardo. Sulle sue guance, che sembravano avere lo stesso colore della panna, si accentò un piccolo rossore color pesca. Fortunatamente non si vedeva più di tanto. Quello che non riusciva a sopportare erano proprio le persone omofobe, cioè può essere considerata una paura o un'avversione irrazionale contro le persone omosessuali  (tratto da Wikipedia). Non capiva perché ci fosse ancora questa forma di razzismo in tutto il mondo. Perché era sbagliato andare con una persona dello stesso sesso? Perché Dio aveva deciso che la "vera" natura era un uomo e una donna insieme? Eppure non si ricordava che ci fosse scritto nella Bibbia una cosa del genere. Conosceva, inoltre, tanti filosofi o poeti che erano gay. Ad esempio, anche Freddy Mercury, famoso cantante dei Queen, era omosessuale e non si era nemmeno vergognato a confessarlo! Già, Andy adorava i Queen e adorava anche Freddy Mercury e gli era dispiaciuto tanto quando era morto per ADS. Oltre ad adorarlo, lo stimava proprio per il fatto che non si era fatto un problema a confessare il suo orientamente sessuale. Alcuni, gli omofobi specialmente, lo avevano preso in giro per questo, altri, come lui, lo avevano stimato e preso come un esempio di vita, mentre altri continuavano a venerarlo continuando a sentire le sue canzoni e andando ai suoi concerti. I fan li aveva comunque e ancora oggi ne aveva tanti. Gli fece soprattutto rabbia quando venne a sapere che nei campi di concentramento, oltre agli ebrei, ai disabili e alle persone di colore, avevano sterminato anche tutti gli omosessuali. Da quel punto di vista il mondo gli faceva schifo perché era pieno di persone insensibili che giudicavano una persona senza nemmeno conoscerla. Una cosa che Andy non era mai riuscito a capire. Anzi, dicono che i gay siano anche più simpatici e sensibili. Ed era anche vero secondo lui. Si ricordò improvvisamente del suo compagno di banco delle medie. Il suo nome era Samuel Freeman ed era poco poco più piccolo di Andy di qualche mese. Era un ragazzino che portava sempre un paio di occhiali rotondi da vista stile Harry Potter. Era molto basso, con i capelli di un color nocciola sempre pettinati e senza nemmeno un ciuffo fuori posto. Gli occhi erano molto a palla e il loro colore era acquamarina, ma un po' più chiaro. Come Andy, era dall'aspetto gracile e veniva sempre preso di mira da tutti e Carroll lo difendeva sempre. Gli apparve un flashback e alzò gli occhi azzurri, coperti ovviamente dai suoi inseparabili occhiali, verso il cielo in cui non c'era nemmeno una nuvola.




L'aria afosa di Giugno inondava la città di Londra rendendola quasi irrespirabile. C'erano ben trentanove gradi quel giorno e tutti erano sbracciati e cercavano di resistere al caldo senza schiattare. Se Dio voleva, erano gli ultimi tre giorni di scuola e poi tutti gli studenti e tutti gli insegnanti sarebbero andati in vacanza. Nella scuola media London High School, Andy Carroll, un ragazzino tredicenne di bassa statura, con corti capelli ramati e con banali, ma pur sempre belli, occhi azzurri che si intonavano quasi con il colore del cielo. Stava seduto al banco, la mano che reggeva la testa e tentava in tutti i modi di non morire dal caldo. Il suo compagno di banco, Samuel Freeman, anch'egli di bassa statura, punzecchiava dispettosamente il fianco del suo compagno di banco con la punta della matita. Andy mugolava infastidito e tentava di scacciarlo via con la mano, ma Samuel era troppo dispettoso e continuava a dargli fastidio finché il ragazzino dai capelli rossi non prese la matita e la gettò per terra facendo la linguaggia a quell'idiota di Freeman. Si volevano molto bene, questo era certo, ma il loro era un modo un po' strano per dimostrarlo. Samuel fece una faccia da cucciolo bastonato che fece del tutto scogliere Andy. Odiava quello sguardo! Intanto il professore di italiano spiegava scrivendo alla lavagna ignaro di tutto quello che stavano facendo i due compagni. Probabilmente, data la sua età, non li aveva nemmeno sentiti. Forse era troppo occupato a cercare di resistere. Le finestre erano tutte spalancate e fortunatamente entrava un po' da aria, ma era comunque irrespirabile.
I due ragazzi parlarono a bassa voce per non venir scoperti dal professore. Il signor Hoult, insegnante di letteratura, era un uomo che ormai aveva quasi sessanta anni, era un uomo molto severo e rigido nelle regole e non gli andava bene che i suoi alunni si distraessero. Se solo beccava qualcuno a fare lo sciocco, lui non ci pensava di certo due volte a buttarlo fuori dalla porta e farlo rimanere fuori fino alla fine dell'ora.
"Te lo sei meritato!" Sussurrò Andy imbronciandosi.
Samuel si alzò dal banco e andò a raccogliere la matita per poi risedersi e guardare male il suo amico.
"E va bene. Forse ho sbagliato a punzecchiarti in quel modo! Scusa."
"Così va bene, mister "io sono l'idiota dell'anno"!" Lo canzonò.
"Ehi! Guarda che questo non era affatto divertente!" Protestò prendendo la matita, aprire il diario del suo amico e fare una linea marcata su tutta una pagina, ovviamente per dispetto. Iniziarono a ridere e tutta la classe si voltò incuriosita verso di loro. Lo guardò del professore fece salire i brividi ad entrambi: si sistemò meglio gli occhiali orrendi che portava e si avvicinò ai due battendo furiosamente la sua grossa mano sul banco.
"Voi due, Carroll e Freeman, mi spiegate cosa stavate facendo!" Urlò sbattendo il suo libro sul banco di Andy. I due sussultarono e si guardarono impauriti. Forse non era stata la cosa più logica mettersi a ridere e mostrandosi due cretini. Erano in terza media, fra tre giorni avrebbero terminato la scuola e poi, una volta finita l'estate, sarebbero andati al liceo. Entrambi andavano bene a scuola, ma a volte tenevano un comportamento da immaturi, specialmente con il signor Hoult che ne aveva fin sopra i capelli di quei due studenti dispettosi. Avevano cercato di dimostrare al loro professore di letteratura un po' più di rispetto verso di lui, che era uno dei loro insegnanti più anziani, ma non resistevano a punzecchiarsi a vicenda. Però sapevano che il loro professore voleva bene ai suoi alunni e non solo a loro. Anche a tutti gli altri!
"Mi scusi, professore. E' colpa mia. L'ho punzecchiato al fianco con la matita e abbiamo iniziato, diciamo, a "besticciare"." Spiegò Samuel facendo il buffo segno delle virgolette. Tipico di lui. Il professore inarcò un sopracciglio bianco guardandoli confuso.
"Ah sì? Ti diverti così tanto a infastidire i tuoi compagni nell'ora di lezione?"
Andy guardò il professore e si stupì di quanto avesse sudato. Capì in quel momento che fare il mestiere dell'insegnante non doveva essere affato facile! "Mi scusi, davvero."
Poi si voltò verso Andy poggiando entrambe le mani sul banco.
"E lei, signor Carroll?"
"Beh, io mi sono infastidito e, come ha detto lui, abbiamo iniziato a "besticciare"." Lo imitò il ragazzo dai capelli ramati facendo il segno delle virgolette e un boato di risate, da parte degli altri suoi compagni, si diffose nella stanza innervosendo ancora di più il professore. Meno male che poi avrebbe preso la pensione e sarebbe rimasto a casa.
"Perché non vi accomodate fuori fino alla fine dell'ora?"
"Ma professore..." Cercarono di ribattere in coro, ma l'uomo anziano li interruppe fulminandoli con lo sguardo.
"Ho detto: fuori!"
I due poveri studenti scattarono in piedi e corsero fuori dalla porta restando in corridoio. Tirarono un sospiro di sollievo per essere riusciti ad uscire da quell'inferno chiamato classe e corsero entrambi in bagno ridendo.
"Ma hai visto l'espressione di quel pazzo, mentre gli spiegavo cos'era successo?" Strillò Samuel ridendo per poi fermarsi e riprendere fiato per la corsettina che avevano fatto per arrivare in bagno. Adoravano stare lì dentro. Era sempre molto pulito e nell'aria c'era sempre un odore buono di vaniglia che inebriava le narici. Nel bagno c'erano solo loro due: era completamente vuoto. Meglio, pensarono entrambi, almeno potevano parlare dei fatti loro tranquillamente senza venir disturbati.
"Già e poi quando gli hai fatto il segno delle virgolette!" Rise Andy appoggiando il corpo alla parete.
"Sì. Sai, a volte rimpiango questi anni di scuola delle medie."
"Anch'io. Tre giorni e poi non rivedremo più questa scuola."
"Sì, ma guarda il lato positivo! Rimangono ancora tre giorni e ne vale la pena goderseli ancora fino in fondo, no?!"
Ed era anche per questo che, sotto sotto, Andy stimava il suo amico Samuel: lui era sempre stato molto ottimista e odiava molto vedere tutte cose con lato negativo, com'era solito fare da Carroll. Anche quando avevano un compito, lui partiva sempre in quarta dicendo che era sicuro che avrebbero entrambi preso un bel voto e infatti capitava sempre! Beh, era anche dovuto al fatto che a tutti e due piaceva studiare.
"Sì ed è venuta anche l'ora di dire gli ultimi segreti." Disse Samuel facendosi serio. Talmente serio che fece quasi paura al suo amico.
"Che vuoi dire?"
"Che devo dirti una cosa che ho tenuto nascosto."
Dentro un bagno, un ragazzo di terza stava nascosto in piedi sulla tazza e sorrideva maleficamente registrando con il suo cellulare tutto quello che i due si stavano dicendo. Sarebbe stato l'ultima volta in cui avrebbero potuti prenderli in giro e questi era curioso di sapere il segreto.
"Quale cosa?" Chiese curioso Andy.
"Un segreto che ho tenuto nascosto fino a questo tempo e che non ho mai detto a nessuno in vita mia, a parte ai miei genitori. Voglio dirtelo a te perché so di potermi fidare e che non mi tradiresti mai!"
"Samuel, per favore, taglia corto."
"Sono gay."
Andy era sconvolto: lui era gay?! Aveva un amico omosessuale? Beh, non aveva nulla contro di essi, sia chiaro, ma era rimasto un po' sconvolto dalla notizia. Non se lo aspettava.
Il ragazzo, che continuava a stara nascosto dentro il bagno, ghignò sentendo quella notizia così tanto scandalosa. E così quello sfigatello di Freeman era gay! Il giorno dopo l'avrebbe saputa tutta la scuola, anche se purtroppo erano gli ultimi giorni e non avrebbero più potuto prenderlo in giro! Ma gli ultimi due giorni volevano goderseli ancora.
"Ora mi prenderai in giro a vita."
Il ragazzo dai capelli rossi prese per la spalle l'amico e lo fissò negli occhi. Samuel iniziò a sudare freddo: il suo viso era molto vicino a quello di Andy. Arrossì leggermente e il suo cuore iniziò a battere forte. Anche se non lo aveva mai dato a vedere, gli piaceva Andy dalla prima media, era stato la sua prima vera cotta, ma non aveva mai avuto il coraggio di confessarglielo. Ma ora, che era quasi alla fine delle medie, avrebbe dovuto dirglielo e cercare di rubargli il primo bacio più bello di tutta la sua vita. Avrebbe, poi, con la fine della terza media, dovuto trasferirsi per il nord dell'Inghilterra, verso Edimbirgo, che non era affatto vicino da Londra. Si sarebbero mai rivisti? Samuel sperava tanto di sì.
"No! Non pensarci nemmeno," cominciò Andy sorridendogli. Samuel si sentì scogliere del tutto. Adorava il suo sorriso. "Non sono una di quelle persone razziste che giudica una persona così, dal suo orientamento sessuale. Non pensarci nemmeno, Samuel. Io ti voglio bene e non ho intenzione di perderti solo perché tu sei omosessuale. Anche se lo sei, a me non importa, rimani sempre mio amico. Il simpatico, dispettoso e ottimista Samuel Freeman. Il compagno di banco pazzo, il primo vero amico che ho avuto." Concluse parlando veloce e sperando che Samuel ci avesse capito qualcosa di quello che aveva detto.
"Grazie. Grazie tantissimo, Andy. Ti voglio bene, anzi no... io... " Tentò di dire guardando verso il pavimento, più verso le sue scarpe, e torturandosi le mani nervosamente. Quando era nervoso, le mani gli iniziavano a prudere e iniziava a grattarsi dappertutto. Stessa cosa che succedeva, tutto sommato, ad Andy. Non erano poi così diversi loro due.
"Tu?" Lo incoraggiò Andy lasciandolo e continuando a fissarlo negli occhi. Era imbarazzato. Chissà cosa voleva dirgli di tanto importanto.
"Io... tu... mi piaci! Dal primo anno delle medie. Da sempre, praticamente." Disse tutto rosso comprendosi il viso con le mani.
Oh, oh, il piccolo Freeman aveva fatto un grande errore a dire tutte queste cose. Il ragazzo nel bagno aveva tutte le prove registrate sul suo cellulare. Il giorno dopo le avrebbe fatte sentire a tutta la scuola. Si alzò leggermente cercando di non farsi scoprire e decise di fare un video per fare vedere l'imbarazzo di entrambi e per umiliarli ancora di più. Finalmente i suoi amici lo avrebbero accettato nel gruppo per questa prova alquanto scioccante. Lui si chiamava Terence Lion ed era un ragazzo come tanti che faceva quelle cose orribili solo per venir accettato dagli amici, come molti facevano. In realtà lui non veniva definito una persona cattiva, era stato per pochissimo tempo amico dei due, ma poi ha voltato le spalle ad entrambi ed è andato con un altro gruppo con persone, diciamo, più "popolari". Sotto quel punto di vista, senza dubbio, era molto superificiale e ancora doveva maturare, poco ma sicuro.
"Cosa? Io ti piaccio?" Era sconvolto. SCONVOLTO! Non poteva credere di essere stato così ingenuo da non accorgersi di piacere al suo migliore amico. Per tutto quel tempo a Samuel era piaciuto Andy e lui non si era accorto di niente! Beh, effettivamente non lo aveva mai dato a vedere e lui non aveva di certo potuto leggergli nella mente.
"Sì. Mi piaci da sempre."
"I-io, non so che dirti." Balbettò indietreggiando fino ad arrivare al muro. Samuel si avvicinò a lui e poggiò le mani sul muro del bagno avvicinando il suo viso a quello del suo "amico" . Terence era sempre più soddisfatto del video che stava facendo: possibile che fossero così stupidi da non accorgersi che stavano venendo ripresi?
"Posso rubarti un piccolo bacio?"
"Cosa?! Senti, Samuel. Io, vedi, ecco..."
Non ebbe il tempo di finire la frase che Samuel mise a contatto le sue labbra con quelle di Andy per unirle nel loro primo bacio. Samuel infiltrò la sua lingua nella gola dell'amico e, non appena trovò anche la sua lingua, iniziò ad accarezzarle e insieme iniziarono a fare una danza quasi intrecciata.Il loro primo bacio. Era stato il loro primo bacio. Con il proprio migliore amico.
Andy teneva gli occhi chiusi e aveva ricambiato affondando le sue dita nella chioma color nocciola dell'amico. Era stata una bella sensazione, doveva ammetterlo, ma non si sarebbe mai aspettato di dare il suo primo bacio a un ragazzo, specialmente al suo migliore amico!
Samuel, invece, teneva le sue mani sui fianchi del rosso e lo stringeva a sé in modo quasi possessivo. Ora che aveva la possibilità di stringerlo fra le sue braccia, non voleva sprecare quell'occasione.
Terence, invece, continuava a riprendere. Era sicuro che il suo video avrebbe avuto successo e che sarebbe finito dritto su Youtube! Chissà quanti commenti gli avrebbero lasciato. Al solo pensiero, un ghigno gli sfuggì spontaneamente.
Dopo una manciata di secondi, entrambi bisognosi di ossigeno, si staccarono e iniziarono una lotta di sguardi fra di loro fissandosi per un po'. Andy non sapeva cosa fare. L'unica cosa che fu in grado di fare fu quello di correre via.

Il giorno dopo il ragazzo dai capelli rossi arrivò a scuola di cattivo umore. Non aveva chiuso occhio, aveva passato del tutto la notte in bianco: non aveva fatto altro che pensare a quel bacio avvenuto il giorno prima con il suo amico. Quando le sue labbra avevano fatto contatto con quelle di Samuel, aveva sentito le farfalle nello stomaco e per alcuni secondi, prima di ricambiare, era rimasto paralizzato. Sotto gli occhiali che portava, si potevano ben notare due occhiaie che non passavano di certo inosservate. Doveva comunque cercare di godersi gli ultimi due giorni di scuola.
Arrivò verso il vialotto della scuola per poi ritrovarsi all'ingresso dove tutti iniziarono a guardarlo sghignazzando. Risatine ambigue, sguardi maliziosi, sguardi di disprezzo. Ma che diavolo era preso a tutti all'improvviso? Va bene che aveva un aspetto da uno che sembrava fosse appena uscito fuori dal manicomio, ma non pensava di certo di far così paura. Ok, forse sì. Forse faceva molta paura. Un bullo della sua stessa età, con dietro i suoi scagnozzi insopportabili, si avvicinò a lui e lo spinse. Tutti si misero a ridere e lui si fece piccolo piccolo: avrebbe voluto sotterrarsi. Non pensava che dei ragazzini tredicenni potessero essere così tanto crudeli.
"Brutto schifoso, l'hai già preso?!" Gli sputò velenoso con una voce di puro disprezzo.
"Che finocchio." Uno scagnozzo.
"Che checca del cazzo." Lo scagnozzo numero due.
"Io scommetto che lo da anche al suo cane." Lo scagnozzo numero tre.
Continuarono così a prenderlo in giro per svariati minuti finché non si stancarono e girarono i tacchi dando un pugno nello stomaco al povero ragazzo. Andy avrebbe voluto piangere. Come potevano così senza cuore? Come avevano fatto a scoprire quello che era successo ieri? Che li avessero spiati? Si rialzò in piedi e, incurante di tutti gli sguardi carichi di puro odio rivolti verso di lui, entrò in classe poggiando lo zaino per te. Era ancora vuota e in classe c'era Samuel che guardava fuori dalla finestra. Sembrava arrabbiato.
"Buongiorno." Lo salutò Andy con un tono e con un'espressione cupa in volto.
Samuel si girò verso di lui e si alzò di scatto dalla sedia guardandolo malissimo. Ma che diavolo gli era preso?!
"Buongiorno?! Buongiorno?! Hai ancora il coraggio di dirmi buongiorno?"
"Ma che diavolo dici, Samuel?!"
"Io mi fidavo di te! Mi fidavo di te! E tu che hai fatto?! Non hai perso occasione per andare a sputtanarmi per tutta la scuola!"
"Ma che cazzo stai dicendo, Samuel?! Io non ho fatto proprio nulla. Guarda che hanno preso in giro pure me!" Si difese allontandosi da lui. Non immaginava che potesse aggredirlo così senza avere nemmeno delle prove.
"Non ti credo. Non ti credo più ormai. Il bagno era vuoto e gli unici eravamo io e te."
"Ripeto: ma che cazzo dici?! Perché avrei dovuto dirlo agli altri?"
"Perché sei uno stronzo come tutti gli altri!"
Accadde tutto in un attimo: la mano di Andy andò a contatto con quella di Samuel e gli lasciò la guancia rossa con sopra il segno delle dita. Gli aveva tirato uno schiaffo, ma non avrebbe voluto farlo. Si era pentito del gesto che aveva appena fatto. Entrambi erano sconvolti. Samuel perché non si aspettava che l'amico potesse essere così manesco e Andy perché aveva reagito impulsivamente, senza pensarci.
"Samuel io... mi dispiace! Non volevo farlo." Tentò di giustificarsi, ma l'amico lo spinse via iniziando a piangere.
"Ti odio, non voglio più vederti!"
Scappò via dalla classe in lacrime ed Andy non provò nemmeno a fermarlo. Era troppo scioccato, era rimasto paralizzato nella stanza e non sapeva cosa fare. Dopo la fine della scuola, Samuel si trasferì e i due non si rividero più.



Si sentì toccare la spalla più volte. Sembrava quasi del tutto preso dei suoi pensieri e che ogni minimo rumore non arrivasse al suo cervello. Josh aveva provato a chiamarlo più volte, ma fu del tutto inutile. Le possibilità erano due: o quello sfigato era diventato sordo, o era talmente preso a pensare a qualcosa che non si era accorto neanche che lui lo stava chiamando da più di mezz'ora, per modo di dire. Iniziò a scuoterlo per le spalle dandogli dei piccoli schiaffetti sulla guancia riuscendo a farlo svegliare dal mondo dei sogni.
Andy si riprese e sussultò nel vedere Josh schiaffeggiarlo più volte.
"Ma che fai?!" Chiese il ragazzo dai capelli rossi toccandosi la guancia che era stata tempestata dagli schiaffetti. Si ricordò di quando Andy tirò uno schiaffo a Samuel. Da quel giorno non si parlarono più, non si guardarono neanche più.
"E' più di mezz'ora che ho provato a chiamarti! A che diavolo stavi pensando?!" Gli chiese furioso incrociando le braccia al petto.
"A niente. Non preoccuparti."
"Bah, tu sei strano." Disse confuso alzando gli occhi al cielo.
"Lo so." Ridacchiò Andy.
"Piuttosto, guarda che meraviglia."
Andy lo guardò confuso poi si girò realizzando tutto e si stupì. Erano sopra la terrazza di un gran grattacielo e la vista da lassù era stupenda. In lontanaza poteva vedere l'acqua del Tamigi illuminata dalla luce del sole che la rendeva brillante, con il famoso London Bridge che illuminato di sera era davvero bello. Londra era davvero una bella città e era fiero di viverci.
"Bello, il Tamigi, vero?"
Il rosso annuì e continuò a guardare sedendosi sulla ringhiera e pregando Dio di non cadere. Era parecchio alto e sarebbe bastato poco per cadere e uccidersi. Soffriva un po' di vertigini, ma niente di che tutto sommato. Non aveva tantissima paura di cadere. Josh ghignò e si sedette accanto a lui arreggendosi per bene.
"Ci vieni spesso qui?"
"Nel fine settimana ci vengo qui con Samantha."
"La tua fidanzata?"
"Ovvio, sfigato."
"E cosa fate? Fissate il paesaggio?" Sbuffò ironico senza guardarlo. Ricevette un pugno dalla spalla da parte del suo nemico. Già, del suo nemico. Si stupiva di essere lì con lui in quel momento. A parlare, soprattutto, come se fossero due conoscenti qualunque.
"Ahia, mi hai fatto male!" Si lamentò toccandosi la spalla.
"Cavolo, sei debole, sfigato." Lo prese in giro dondolando le gambe per aria. "Comunque scopiamo."
Andy spalancò gli occhi. Scopavano? In un posto del genere? Evidentemente avevano entrambi qualche rotella fuori posto. In un posto all'aperto, dove tutti avrebbero potuto andarci, scopavano? Avrebbero potuto ricevere il premio idiozia dell'anno.
"Non avete paura di essere visti da qualcuno?"
"Ma che ce ne frega a noi. L'importante è scopare."
"Non potete starvene in camera, piuttosto che venir fin qui per scopare e basta?"
"Beh, la maggior parte delle volte iniziamo con l'intenzione di parlare e basta, ma poi una cosa tira l'altra e... insomma hai capito." Gli disse malizioso tirandogli una gomitata. Carroll fece una faccia disgustata. Non voleva neanche pensarci.
"Che schifo." Commentò disgustato.
"Beh, ovvio per uno sfigato di sedici anni che non ha mai dato nemmeno il primo bacio."
Si ricordava, il giorno in cui andò a dargli ripetizioni, di quando aveva detto a Josh di non aver mai baciato nessuno. In realtà non era così. Aveva dato il suo primo bacio a Samuel e non era stato tutto sommato così male. Sicuramente Josh Pitt era omofobo e non ci avrebbe pensato due volte ad andare a spifferarlo a tutta la scuola.
"Questi sono affari miei, Pitt."
"Tsk. Come se me ne importasse, infondo!"
"Mi spieghi una cosa, Pitt?"
"Che vuoi?" Josh si prese una sigaretta dal pacchetto e la accesse portandosela alla bocca. Andy odiava il fumo, non lo aveva mai sopportato. Gli dava proprio noia.
"Perché sei cattivo nei confronti degli altri? Perché te la prendi con i più deboli?"
"Non vado di certo a raccontarlo a te, Carroll."
"Ti sembro una persona pettegola? E poi, anche se gli altri lo sapessero, che ci sarebbe di male?"
"Rovinerei la mia reputazione, ovviamente. Ma sono cose che tu non puoi capire, Carroll."
Bastardo com'era, consapevole del fatto che a Andy desse noia il fumo, buttò il fumo che aveva inspirato sulla sua faccia. Andy iniziò a tossire e sventolò la mano infastidito cercando di mandare via il fumo.
"Cavolo, che schifo! Lo sai che mi da noia il fumo."
Josh lo prese per il giubbotto e lo guardò male continuando a buttare il fumo sulla sua faccia. Andy si spaventò: forse si era spinto troppo in là. Non avrebbe dovuto rispondergli in quel modo.
"Chiariamo due cose, razza di sfigato che non sei altro. Primo: io faccio quello che mi pare e tu non sei nessuno per dirmi quello che devo fare. Secondo: non rispondermi più in quel modo perché potrei davvero perdere la pazienza e, inoltre, potresti farti molto male. Sono stato abbastanza chiaro o devo farti un disegnino per fartelo capire?!"
Era perfido e più i giorni passavano e più Andy lo odiava sempre di più. Non vedeva l'ora di non rivederlo mai più perché ne aveva fin sopra di capelli du quello scemo di Josh Pitt.
"Rispondi, imbecille. Sono stato chiaro sì o no?!"
"Sì, ho capito." Disse stringendo i denti.
"Bene."
"Che si fa adesso, dunque?"
"Beh, tu che vuoi fare? Non dirmi che vuoi ritornare subito alla scuola."
"Verremo senz'altro messi in punizione e la mia media scenderà!" Avrebbe voluto dirgli più cose, ma non ci teneva a essere picchiato.
"Oh, poverino. Quanto mi dispiace." Disse sarcasticamente. Finì la sigaretta e la gettò per aria fregandosene.
"Inquini?!"
Josh scoppiò a ridere ironicamente. Era proprio senza speranze quello sfigato. Invece di pensare a trovarsi una ragazza, pensava a studiare, a mantenere la sua media scolastica e a non inquinare l'ambiente. Era uno sfigato nel vero senso della parola.
"Ma stai zitto, Carroll."
Ci fu il silenzio fra di loro e poi entrambi si alzarono come se si fossero letti nella mente. Sembravano quasi telepatici in quel momento.
"Che fai, mi segui?" Chiese Josh contrario.
"Veramente no. Abbiamo fatto la stessa cosa leggendoci nella mente." Ridacchiò spostando di nuovo gli occhi verso il paesaggio. Era davvero bello e avrebbe dovuto venirci più spesso.
"Che cazzo ridi?!"
"Ehm, no niente."
"Io l'ho sempre detto che hai qualcosa che non va, moccioso."
"Sì, forse hai ragione." Sorrise.
Andy non lo notò perché era girato, ma Josh sorrise. Era un sorriso allegro, non era un sorriso ironico come era suo solito dimostrare. Un sorriso che non era proprio da lui fare.
"Coraggio, sfigato. Andiamo."
"Dove vuoi andare?" Chiese perplesso attendendo una sua risposta.
Josh si battè una mano sulla fronte: non c'era proprio nessuna speranza con lui?!
"In giro per la città, ovviamente."
"E-e la scuola?"
"Ci beccheremo una punizione. Pace."
"Ma io..." Josh lo interruppe subito avvicinandosi a lui.
"Senti, Carroll, vuoi continuare a essere uno sfigato per tutta la vita?!"
"Certo che no!"
"E allora fai come dico io e lasciati andare! Divertiti un po', cavolo! Sembri un cadavere da quanto studi."
"Va bene. Tanto una punizione non credo sia nulla di che."
"Appunto, quindi andiamo!"
Andy se ne fregò altamente delle conseguenze che sarebbero avvenute dopo il loro ritorno a scuola. Avrebbero preso una punzione, ne era sicuro. Ma per una volta voleva lasciarsi andare e divertirsi senza preoccuparsi di fatti negativi. Voleva pensare positivo, come faceva sempre il suo amico Samuel. Già, erano ormai tre anni che non lo vedeva più. Gli mancava molto e gli voleva ancora molto bene. Pensò a cosa stesse facendo in quel momento. Cercò di non pensarci e, ebbene sì, passò un'intera giornata in compagnia del suo acerrimo rivale. Strano, ma vero.
Trascorsero la giornata girando per la città e prendersi in giro a vicenda, ma divertendosi comunque. Visitarono qualche negozio di abbigliamento maschile provandosi i vestiti e facendo gli scemi. Andarono a vedere un film comico al cinema con tanto a base di popcorn, bibite e altre schifezze ultra caloriche. Erano in piazza seduti ad un tavolino di un bar all'aperto ed entrambi erano stupiti del fatto che si fossero divertiti. Insieme, per giunta. Nessuno, però, avrebbe dovuto sapere niente di questa giornata. Altrimenti sarebbero stati guai per Josh. La sua reputazione sarebbe andata a farsi fottere e i suoi amici lo avrebbero senza dubbio picchiato senza pietà.
"Nessuno deve sapere di questa giornata, okay?" Disse Josh ad Andy finendo di bere la sua bibita alcolica.
"Okay." Disse semplicemente. Lui aveva ordinato solo un'aranciata. Roba da sfigati, sia chiaro.
"Bene."
Il grande orologio della piazza iniziò a suonare. Si voltarono entrambi a guardarlo e videro che segnava le sei. Dovevano assolutamente tornare a scuola! Altrimenti la punizione sarebbe aumentata ancora di più.
"Andiamo subito." Dissero in coro.
Sorrisero e dopo presero il primo autobus che portava davanti alla scuola e arrivarono in pochi minuti. Giunti a scuola, fecero un sospiro e si incamminarono verso l'ingresso consapevoli di cosa sarebbe spettato a entrambi.





Angolo autrice <3:

*Arriva saltellando felice per tutta la stanza. Pensavate che non si fosse più presentata, eh?" Buonasera a tutti, carissimi lettori e lettrici! Eccovi di nuovo qua la vostra Alletta che torna dopo un paio di giorni di assenza! Sono davvero dispiaciuta, ma ho avuto molti impegni e mai un po' di tempo libero per aggiornare! Inoltre, vorrei informarvi che potrò aggiornare la scuola solo nel fine settimana perché sennò non ce la faccio. Quindi, i capitoli, d'ora in avanti verranno aggiornati o di sabato o di domenica. Non so se tutte le settimane aggiornerò, ma spero di potercela fare! Comunque, parlando del capitolo, Samuel inizialmente non voleva inserirlo, poi mi è venuto un lampio di genio e ho deciso di inserircelo! Ecco, a prima impressione, come vi è sembrato? Un po' stronzetto, ma pur sempre un cucciolotto sensibili, vero? *-* Cielo, questo è anche più corto di quell'altro! Devo dire che rimango sempre più soddisfatta di me stessa! XD Modestia a parte, ovviamente. Poi di Andy e Josh? Beh, sempre gli stessi. Però, è sembrato che ora non si odiassero più come prima, no? Sarà solo una mia impressione? Boh! I dubbi verranno chiariti nel prossimo capitolo, tranquilli! ^^ Il prossimo capitolo, forse, sarà uno dei più belli. (Nella prossima vita. -.- NdPubblico) D'oh e che io speravo di essermene liberata! Vaffanchiappola! -.-' Coooomunque, lasciando perdere la gente del pubblico pazza, parliamo di altro. Sono contenta che i fan di questa storia stiano aumentando! Non mi aspettavo che avesse avuto così tanti fan. Beh, non posso far altro che esserne contentissima! Se vedete che non aggiorno da parecchio tempo, non temete, sarà per via del tempo che non avrò! XD Siccome a volte ho il vizio di iniziare una storia e di non terminarla più, per mancanza di ispirazione o semplicemente per non saper come terminarla, con questa mi sono fatta un piccolo schema in modo che so già come finirà la storia! :D Quindi, non ci sono problemi. Poi mi sono affezionata troppo ai personaggi e non ho intenzione di lasciarli andare! *Zizi* Io, come sempre, sono contentissima delle recensioni che ho ricevuto. Ecco, ora passiamo ai ringraziamenti senza troppi giri di parole! XD Dato che mi sono spaccata la schiena per scrivere questo capitolo (strano, ma vero o.O) gradirei delle piccole recensioncine! ^^ Ho l'onore di averle o è troppo per me? ç__ç
Ringrazio, come sempre, i 30 che l'hanno messa nelle seguite, i 3 nelle ricordate e gli 8 nei preferiti! Spero che possano aumentare! Ne sarei davvero, ma davvero felice! ^^ Ora, invece, ai ringraziamenti delle recensioni. *Prende il microfono e fa vedere i recensori mentre i suoi occhi iniziano a luccicare, ahimè, iniziamo bene. Salviamoci tutti.* Beh 10 recensioni per un capitolo! *-* Non me lo sarei mai aspettata. Ecco qua:

La signorina NeXial, prima a recensire: *Strozza la ragazza riempendola di abbracci* Sììììì, un'altra nuova fan! *-* Ma benvenuta carissima! Ahimè, la tua recensione mi ha fatto tantissimo piacere! Non far caso a quell'ahimè ma ormai sono fissata a dirlo! XD Sono contentissima che ti piaccia. Davvero tanto. Non sai quanto mi faccia felice vedere che la gente è appassionata della mia storia e che arrivano sempre nuove fan! ^^ Quindi tu sei un'amante della coppia JoshxAndy, ma anche di ThomasxJean, ma preferisci la prima! Bene, la prima è in vantaggio! XD Grazie ancora. Un bacio. <3
Ps: Una volta, per l'ultima scena che hai detto sugli alieni, mi sembra che anche io abbia fatto una cosa del genere! O forse qualcun altro, boh, non ricordo! LOL. Qualcuno sì, forse! XD

La signorina Chiby Rie_chan, seconda a recensire: *Si fionda su di lei e abbraccia anche la seconda recentrice* Ciao, carissima! Wow, mi hai stupita quando hai detto che il capitolo scorso è stupendo! ^///^ Mi fate tutti così arrossire, ma sono felicissima! >////< Anche tu preferisci la JoshxAndy, come quasi tutto d'altronde! XD E comunque hai ragione: Josh è un cretino con la C maiuscola e Andy, beh... Andy è semplicemente Andy ed è pucciosissimo! Cosa ne pensi del personaggio di Samuel, invece? Un bacio, carissima! <3

La signorina YUKO CHAN, terza a recensire: *Abbraccia Yuko Chan tenendo in mano il microfono senza poggiarlo come una scema* Ciao, Yuko Chan! Mi fa molto piacere vedere che il capitolo scorso ti è piaciuta e sono contenta che tu mi abbia detto che sono migliorata. Sai, per scrivere i capitolo ci metto sempre tutta me stessa e mi spacco la schiena in due, ma alla fine ne vale la pena! Poi alla fine ne sono soddisfatta quindi vale proprio la pena! O.O L'ho ripetuto due volte! ^^' Vabbè! Comunque sì, come puoi ben vedere, Thomas si è dichiarato a Jean e non gli è per niente indifferente il francesino. Ora stanno insieme e sono entrambi felici di stare insieme! Riguardo a Andy e Josh... in questo capitolo, come puoi vedere, hanno trascorso una giornata insieme e ora si sono sciolti un po' di più fra lodo. Josh non è più così tanto cattivo nei confronti di Andy. Comunque succederà qualcosa fra di loro più avanti, poi vedrai. Spero di averti incuriosita con questo capitolo. E comunque quest'uscita è ben servita per entrambi. Josh ha aperto un po' gli occhi, almeno spero! Comunque grazie ancora! ^^ Un bacio grande. <3

La signorina barby_badgirl89, quarta a recensire: *Abbraccia la quarta fan e si siede sulle sue gambe baciandola sulla guancia* Ecco anche la quarta a recensireeee! ^^ Ehilà, tesoro! Riguardo alla tua poca assenza per via degli esami che mi hai detto, non preoccuparti! Anzi, pensa a studiare e non preoccuparti se non sei tanto presente. ^^ So che è molto dura l'università, ho un fratello che ci va e, da quanto vedo che studia, so quanto è impegnativa. Ti auguro, quindi, un bocca al lupo per i tuoi esami! ^^ Comunque sono d'accordo su quello che hai detto: Jean, con la sua gentilezza e la sua tenerezza, strega sempre tutti e con Thomas... beh con Thomas è favoloso, senza dubbio! Anche se tutti preferiscono la coppia principale, ma mi sembra logico. La storia è incentrata su quella! ^^ Pensa che inizialmente la coppia Thomas/Jean non doveva nemmeno esserci, ma l'ho inserita per movimentarla un po'! Poi vedrai che Thomas migliorerà nei prossimi capitoli nei confronti di Andy e anche la relazione fra quest'ultimo e Josh. Beh, che dire poi? Grazie tantissimo ancora! Sono davvero felice! Un bacio! <3

La signorina Yukari Hoshina, quinta a recensire: *Abbraccia la sua fan, che prima era Sydelle Keat, e la riempie di baci sulla guancia* Ciaooooo! ^^ Ormai bacio tutte sulla guancia, non ti preoccupare! XD Una curiosità: ma come mai hai cambiato nome? Il primo era molto bellino! Anche questo però lo è! ^^ Le tue recensioni lunghe mi fanno sempre palpitare il cuore! *-* (Esagerata -.- NdGente del pubblico) Mai una volta che mi dicessero qualcosa di positivo! -.-' Sempre a criticare questa gentaccia! Valla a capire! o.O Comunque, Thomas sta facendo progetti per entrare nella tua lista bianca a efarà di tutto per entrarci! ^^ Me l'ha detto proprio ora, solo che è troppo orgoglioso per dirlo! Solo che non ho capito bene se preferisci la coppia Josh/Andy o Thomas/Jean, ma comunque è in vantaggio la prima! ^^ Samantha verrà presto eliminata e immagino che ti sia salito un moto di rabbia quando hai letto il suo nome nel capitolo! XD Beh, io ti ringrazio ancora come sempre e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Un bacio, carissima! <3

La signorina SchwarzMeer483, sesta a recensire: *Abbraccia la sesta recentrice e si mette a sedere sulle sue gambe* Ciaoooo! ^^ (Che maleducata! -.-' NdGente del pubblico) -.-' Calma, Ale, stai calma! *Poi si rivolge alla fan sorridendole* Ulalà! Un'altra fan di Jean, ma che cosa strana! XD *Con tono ironico, ma va -.-* E come sempre, c'è una fan che preferisce la coppia Josh/Andy. Me ne farò una ragione e anche Thomas e Jean! Vero ragazzi?? *Lancia loro uno sguardo fulminante* (Ehm, sì... O__O NdThomas e Jean spaventati) Beh, che dire? Grazie ancora! Spero continuerai a seguirmi. Un bacio grande! <3

La signorina angewomon, settima a recensire: *Abbraccia la settima recentrice e si mette a sedere anche su le sue gambe* Ehi, cara! :D Ormai io chiamo tutti "signorina" in questa storia, stai tranquilla! XD Beh, ormai è inutile che lo dica, la coppia in vantaggio è AndyxJosh! XD Non c'è nemmeno bisogno di dirlo, penso che tutti l'abbiano capito! (Sìììì *-* NdJosh&Andy) (Noooo T__T NdThomas&Jean) ^^' Eddai, non c'è bisogno di prendersela! XD Grazie ancora tanto, un bacio forte e un abraccio forte! <3

La signorina fliss90, ottava a recensire: *Abbraccia la sua fan e la riempe di baci sulla guancia* Ooooh *-* ciao, carissima! Sono contenta di vedere una tua recensione! Però, ti prego, fammi il favore di non mangiare Thomas e Jean, mi servono! XD (*Thomas e Jean si nascondono dietro l'autrice spaventati*) Siete dei polli -.- mica vi mangia! *Tira uno scappellotto a entrambi* (Ahi! Questo faceva male!" NdThomas e Jean più la gente del pubblico che guarda male l'autrice*) Ehm ecco... non farci caso! ^^' Comunque tranquilla che fra Andy e Josh succederà qualcosa più avanti! Grazie ancora! Un bacio e spero continuerai a seguirmi! <3

La signorina minnyfive, nona a recensire: *La saluta con la mano, la abbraccia e da il benvenuta anche a lei* Bene, una nuova recentrice e fan della storia! Grazie per avermi commentato i capitoli. Sei un'altra fan della JoshxAndy! Un bacio.

La signorina BritinLover, decima a recensire: *Abbraccia anche l'ultima riempendola di baci sulla guancia* Ciaoooo, ecco un'altra fan! Dio mio, sono sempre più contenta! *-* Ti stimo per aver detto che ti sono simpatica per i miei angoli autori! Io faccio di tutto per far strappare ai miei fan un bel sorriso dalle labbra! :D Comunque sono d'accordo con tutto quello che hai detto: Jean è senz'altro un ragazzo d'oro e vuole molto bene a Andy, ora che sta con Thomas è ancora più felice! ^^ Comunque nel prossimo capitolo capirai meglio fra Andy e Josh. Ti ringrazio ancora per la tua recensione. E a questo volevo dirti anche un'altra cosa. Ho letto la tua fanfiction "Welcome To Virginia High School" e mi piace un sacco! *-* Non ho avuto tempo di recensirla perché l'ho scoperta da poco, ma l'ho letta tutta d'un fiato ed è stupenda! Sean lo adoro, è un tesoro! *-* Volevo dirti solo questo! ^^ Come fai ad avere tutte quelle recensioni? o.O Sei geniale! XD LOL, un bacio! <3

Ps: Riguardo il sondaggio dello scorso capitolo, vi informo che la coppia JoshxAndy, ci avrei scommesso anche la testa, è in vantaggio! ^^ La coppia ThomasxJean è arrivata al secondo posto. (Ma dai -.- NdGente del pubblico) -.-' Non commento, altrimenti finisce male!

Detto questo vi lascio perché le mie mani stanno chiedendo pietà. Spero di non ritrovarmele indolenzite! XD Alla prossima, un bacio a tutti i fan/lettori/lettrici di questa storiella! *Saluta con la mano così come fanno Andy, Josh, Jean e Thomas. Anche la gente del pubblico che è felice di non rivedere più l'autrice pazza per BEN una settimana*


La vostra, Alletta96 <3.

  
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