Knowing you

That's why I'm under your spell

Anna camminava spedita davanti a lui, come se sapesse dove si trovava casa sua. E, stranamente, non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. Non che fosse un pervertito o uno di quelli che lanciano occhiate lussuriose a tutte le belle ragazze che investono, no di certo. Generalmente non aveva mai sentito il bisogno di fare questo tipo di cose, aveva 17 anni e non si sentiva un pervertito in crisi ormonale. Eppure era attirato da quella ragazza. Non nel modo in cui ci si aspetta: non era il suo corpo, non era desiderio, non era colpo di fulmine. Era come se la conoscesse da una vita. Come se ci fosse qualcosa di particolare, in lei, che gli riportava alla mente strane sensazioni, piacevoli, molto piacevoli.

Preso in queste considerazioni, non si accorse che Lyserg non era più con lui. Il ragazzo, infatti, era rimasto qualche metro indietro, permettendo a Yoh di godersi il momento.
Per quanto si possa pensare, Lyserg era un ragazzo intelligente. E, soprattutto, conosceva il suo amico e sapeva che Yoh amava osservare Anna. Sapeva che lo affascinava ogni suo gesto, che gli piaceva osservarla mentre dormiva, mangiava, strepitava. In silenzio.

Era questo uno dei motivi principali per i quali stava facendo tutto questo. Odiava mentirgli, ma, in qualche modo, glielo doveva. E lo doveva ad Anna.

Si riscosse da questi pensieri tristi e raggiunse l'amico, non prima di notare la figura che, con passo cadenzato, si stava avvicinando, sorriso sardonico e un particolare brillio negli occhi.

- Allora, Yoh, non si saluta più?

- Onii-chan! Credevo fossi partito...come mai...?

- Non posso forse decidere di rimanere col mio fratellino?

- Certo, ma...

- E' perfetto, allora. Ti aspetto a casa, eh!

Così come era comparso, Hao scomparve in un lampo di luce accecante, senza dare a Yoh la possibilità di ribattere. Anna, che si era fermata ad osservare attentamente la scena, con uno sguardo malinconico, riprese a camminare come niente fosse. Al contrario di Lyserg, nessun sorriso vittorioso adornava il suo bel viso.

Yoh, ancora scosso, prese a camminare, seguendo, ancora una volta, l'Itako. Finalmente, dopo qualche minuto, Amidamaru comparve dando voce ai suoi pensieri

- Yoh-dohno?

- Mh?

- Non è strano che tutt'a un tratto casa nostra sia diventata così...affollata?

- Già...in questa situazione non vedo nulla di normale

- Credi che dovremmo agire in qualche modo?

Ora Amidamaru stava sussurrando

- No. No, è strano, eppure credo che prima o poi tutto sarà più chiaro

- ...

- Amidamaru?

- ...

- Tieni gli occhi aperti.

***

Il tempo di varcare la soglia di casa e questa pareva un campo di battaglia. Voci provenivano da ogni stanza, ragazzi che non aveva mai visto in vita sua giravano affaccendati per il soggiorno, qualcun altro discuteva in cucina (probabilmente con qualche elettrodomestico, in ogni caso, oramai, Yoh aveva deciso di ignorare questo piccolo particolare). Ren e HoroHoro si stavano litigando il telecomando, Hao li osservava, sorrideva e scuoteva il capo, rivolgendo la sua attenzione alla scacchiera di fronte a sè. A quanto pare Opacho stava vincendo la partita. Di nuovo.

Mentre Yoh rimaneva impalato, non osando entrare, Anna salì le scale che portavano alla sua camera, completamente a suo agio. Come se conoscesse quella marmaglia. Anzi. Come se si fosse rassegnata a quella marmaglia.

Liberando la testa da questi pensieri e ignorando volutamente la confusione che lo circondava, intimò a Lyserg di separare Ren e HoroHoro (che avrebbero presto distrutto il salone, per decidere se guardare Heidi o L'Isola dei Famosi....non c'è che dire, i gusti televisivi di entrambi lasciano decisamente a desiderare) e raggiunse Anna al piano di sopra, per mostrarle la sua camera.

A quanto pare, però, la ragazza non pareva averne bisogno. Si era comodamente sistemata nella camera adiacente alla sua, e stava spacchettando le sue cose. Curioso. S'era sempre chiesto come mai la sua casa fosse tanto grande e, soprattutto, ricca di stanze per gli ospiti. Dio benedica gli architetti.

Di tanto in tanto Anna lanciava fugaci occhiate al quadro appeso in camera, per poi tornare alla sua valigia. Guardò l'orologio, come se aspettasse qualcuno da un momento all'altro.

Yoh, che fino ad all'ora aveva osservato la ragazza in silenzio, Stava per uscire dalla camera quando una voce femminile attirò la sua attenzione

- Anna-san? Dove li metto questi?

***

La nostra oramai famosa figura oscura smise di osservare l'altrettanto famoso schermo, trasferendo la sua attenzione sulla giovane accanto a lei

- Sensei...sei...sicura di quello che stiamo facendo? E' giusto governare così la vita di Yoh? Spiarlo...

- Non stiamo decidendo nulla, cara. La vita di Yoh sarà come è giusto che sia. Tutto andrà come doveva andare.

- Ma...non è forse troppo?

- Mia cara, Sumiko¹  ha ragione...è prudente lasciarli entrare così prepotentemente nella sua vita? E, soprattutto, con tanta fretta? Yoh non è uno sprovveduto, sospetterà qualcosa...

L'anziana donna colpì il marito con il bastone, prima di replicare come nulla fosse.

- Quella parte di lui che ora non riusciamo a vedere l'accetterà. Non ci rimane molto tempo. E' l'unica via...

- Come desideri, Kino-sensei

***

TBC

Muahuahuahauahuahua...perfida a non finire, lo so lo so. Eheheheh...pensavate si trattasse di un Grande Fratello o Truman Show, uh? Invece no, si tratta di qualcosa di simile, ma molto più complicato. Decisamente più complicato.

¹ Sumiko è uno splendido personaggio di un'autrice di ff.net Non diventerà un personaggio principale, anzi. Mi serviva semplicemente un nome da dare a questa comparsa, e ho deciso di chiamarla come questo personaggio che mi piace tanto.

_Marik_

(che in realtà non è _Marik_ , ma un'altra autrice che vuole rimanere anonima...divertitevi a scoprire chi sono...)