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Autore: sweetevil    30/01/2011    3 recensioni
E se il mondo improvvisamente prendesse una piega che non avresti mai considerato? Una piega a tuo favore? Se ti desse la possibilità di riscattarti di tutte le sofferenze che hai provato? Come agiresti? Sceglieresti la vendetta o il perdono?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nikki Sixx, Nuovo personaggio, Tommy Lee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4 Maggio 2010

Quella musica da discoteca si addiceva ben poco a loro tutti, ma gli altri sembravano divertirsi, tra qualche bicchierino e qualche battuta. Lui no. Aveva lasciato un'altra volta la madre dei suoi figli, sapeva che non era la donna giusta per lui, ma aveva continuato a provarci per il bene dei bambini finchè non ci aveva sbattuto contro la faccia, e trovare Pamela nel suo letto con un altro uomo in atteggiamenti ben poco casti era stata una bella botta. Se ne stava da solo al bancone del bar a trangugiare alcolici di ogni tipo per smettere di pensare, non voleva annoiare gli altri con le sue lamentele e le sue paranoie, in più quando era ubriaco se era una serata "no" come quella sarebbe sicuramente diventato insistente, noioso e rompipalle. Quella sera stavano festeggiando il 59esimo compleanno di Mick e rovinarglielo avrebbe significato una bella lavata di testa da parte di Vince, lo sguardo deluso di Nikki e la finta indifferenza al tutto  da parte di Mick, che forse, anzi sicuramente, sarebbe stata la cosa che lo avrebbe fatto star male di più.
L'ultimo drink (almeno per ora), così aveva deciso prendendo in mano il bicchiere di doppio rum che aveva appena ordinato. Poi sarebbe tornato dagli altri indossando la solita aria da strafottente menefreghista che lo caratterizzava. Sapeva che non li avrebbe ingannati, infondo si conoscevano da una vita, ma era abbastanza sicuro che avrebbero tutti fatto finta di niente per passare al meglio la serata dedicata al chitarrista. In più il giorno dopo avrebbero avuto un servizio fotografico e presentarsi con i residui di una sbornia apocalittica non era una buona idea. Conosceva la fotografa solo di nome, era specializzata in scatti naturalistici e all'inizio erano tutti un po' indecisi se ingaggiarla o no, quel lavoro non rientrava nel suo campo, ma Nikki aveva garantito per lei. Aveva detto di aver visto una sua mostra e gli era piaciuta veramente tanto, aveva aggiunto anche che da lei avrebbero dovuto aspettarsi solo il meglio. In più era carina, o almeno le foto che aveva visto in internet la mostravano come una giovane donna abbastanza magra ma con le giuste rotondità al punto giusto. Proprio come piaceva a lui. Chissà, magari non era stata una cattiva idea mettersi in contatto con lei. Nonostante avesse rotto il suo fidanzamento da poco più di una settimana aveva assoluto bisogno di trovarsi un'altra compagna che gli facesse perdere la testa, per dimenticare definitivamente Pamela e innamorarsi di nuovo. Non era più abituato a stare da solo, le storie da una notte non andavano più bene per lui, era alla soglia dei cinquanta e voleva stabilità, una persona che lo aspettasse a casa al ritorno dai tour o dalle giornate di lavoro, qualcuno che ricambiasse il suo sentimento, qualcuno con cui passare il resto della sua vita insomma. Era strano da dire, ma si, Tommy Lee voleva una vita normale e tranquilla. Pensava di meritarsela dopo tutti i suoi trascorsi burrascosi in amore.




La vita notturna di Los Angeles l'aveva sempre affascinata, tutte quelle luci, la musica che fuoriesce dai locali, l'allegria che ti contagia.. eppure quella sera non si sentiva particolarmente allegra. Il suo umore era anzi dei più neri che mai avesse provato. Non perchè fosse arrabbiata con qualcuno, cioè si, ma come puoi sfogarti del comportamento di qualcuno che non sa nemmeno chi tu sia? La risposta l'aveva trovata ascoltando il suo album preferito, non appena le prime note di quel capolavoro dei Guns n' Roses avevano cominciato a diffondersi nella sua camera da letto. Lei non aveva del Nightrain a disposizione, ma qualsiasi tipo di alcolico avrebbe fatto ugualmente effetto.
Circa due settimane prima aveva ricevuto una telefonata in cui una voce maschile le chiedeva se se la sentiva di fare un servizio fotografico alla band di cui era manager, e lei aveva risposto di si senza neanche informarsi di chi si trattasse. Quando poi quella stessa voce le aveva detto che aveva un appuntamento con i Motley Crue per il 5 Maggio alle 9 e trenta del mattino, sarebbe volentieri sprofondata nella sua poltrona di pelle per non emergerne mai più.
Ed ora si ritrovava a girare per le strade della città alla ricerca di un locale che la attirasse, ma conoscendosi sapeva che se avesse continuato in quel modo avrebbe girato a vuoto fino al mattino successivo. Così entrò nel primo locale che vide e si diresse al bar.
Avrebbe potuto scegliere meglio, quella musica da discoteca le faceva venire il mal di testa, per non contare il tipo seduto qualche sgabello più in là che la fissava insistentemente. Decise di ignorarlo, c'erano buttafuori dappertutto, forse un po' troppi per i suoi gusti, ma almeno sarebbero intervenuti se quel maniaco avesse fatto qualche mossa verso di lei.



Tommy era ancora perso nei suoi pensieri quando una ragazza dall'aria scocciata e dalla faccia conosciuta si sedette al bar. Si mise a fissarla per capire dove la avesse vista prima, ma con tutti i capelli che le ricadevano sul viso non era affatto facile. Quando si tirò su i capelli con una matita lasciando ricadere solo qualche ciuffo sulla faccia la riconobbe. Era la fotografa che avrebbero dovuto incontrare il mattino successivo, quella a cui si era interessato da due settimane a quella parte cercando immagini e informazioni su di lei, ma a parte articoli riguardanti il suo lavoro e qualche foto non aveva trovato altro. L'aveva visto, ne era sicuro, ma lo stava ignorando, forse non lo aveva riconosciuto, così decise di avvicinarsi a lei e offrirle qualcosa da bere.



Il tipo che la guardava insistentemente si alzò dal suo sgabello e si sedette in quello accanto al suo. Hailey continuò a far finta di niente, anche se iniziava ad essere spaventata dal comportamento di quello sconosciuto, ma forse le sue erano solo stupide paranoie dovute alla situazone in cui si era trovata, l'idea di rincontrare suo padre l'aveva completamente shockata. Comunque, se avesse anche solo provato ad allungare le mani si sarebbe messa ad urlare, qualcuno tra tutta la gente che c'era sarebbe sicuramente accorso per aiutarla.
- Ehy ciao, posso offrirti qualcosa da bere?- banale, si ritrovò a pensare, avrebbe potuto benissimo trovare una frase migliore per attaccare bottone, se sperava di far colpo così su di lei si era sbagliato di grosso.
- Ho appena ordinato un Long Island, se vuoi puoi pagarmelo- rispose senza neanche guardarlo in faccia, aveva notato dalle braccia scoperte che aveva molti tatuaggi in più indossava dei pantaloni di pelle, quello era sicuramente un rocker e l'unico rocker con cui in quel momento le interessava era Nikki Sixx. Non perchè volesse incontrarlo per dirgli tutta la verità e poterlo finalmente riabbracciare, sicuramente se gli fosse capitato davanti avrebbe finto di non vederlo. Ma proprio non riusciva a togliersi dalla testa quell'uomo che le aveva procurato così tanti guai e dispiaceri.
-Certo! Allora.. hai intenzione di guardarmi prima che la serata finisca oppure non ti interessa sapere con chi stai parlando?- Tommy era sicuro che non lo avesse ancora riconosciuto, era stata tutto il tempo a testa bassa, a fissare il marmo nero del bancone, come se nascondesse chissà quali segreti.
Il comportamento di quella ragazza lo divertiva, sembrava essere tutt'altro che felice di parlare con lui, si era reso conto che anche per lei quella non doveva essere una bella serata, ma oramai aveva attirato la sua attenzione e non si sarebbe liberata di lui tanto facilmente. In più quei ciuffi scuri e un po' spettinati che le ricadevano sul viso stavano velocemente prendendo il posto della chioma bionda della sua ex, almeno per il momento.

Le aveva chiesto di guardarlo. Non sembrava offeso dal suo comportamento poco amichevole, anzi sembrava quasi divertito dalla situazione. Questo era sicuramente un punto a suo favore. Decise che se lui gli avesse pagato il suo drink, alzare lo sguardo e incontrare i suoi occhi era il minimo che potesse fare, glielo doveva, almeno per non risultare scortese. Ma di certo non si aspettava di incontrare quegli occhi. Aveva alzato la testa di scatto e aveva puntato le sue iridi verdi in quelle di lui, voleva metterlo a disagio, sapeva che era questo l'effetto che faceva sugli uomini e non esitava a giocare questa cosa a suo favore ogni volta che poteva. La sua bellezza a volte spaventava le persone, sembrava quasi di un altro pianeta, con la sua pelle chiara, gli occhi smeraldo e la bocca rossa, il tutto contornato dai capelli scuri un po' spettinati che le davano un aria da cattiva.
Ma quella volta fu lei a rimanere a bocca aperta. Non aveva riconosciuto quella voce, nè i tatuaggi sulle sue braccia e si stava maledicendo per questo. Tommy Lee, migliore amico di suo padre, la stava osservando con un sorriso beffardo in faccia, aveva certamente capito il motivo del suo stupore.
Si riscosse quasi subito, ricomponendosi e ritrovando quella spavalderia che aveva mostrato fino a poco prima.
- Sono riuscita ad attirare l'attenzione di Tommy Lee, dovrei esserne felice?- quella domanda era seria, non sapeva se esserne felice o no, se c'era lui in quel locale, c'era anche la possibilita che i suoi compagni fossero da qualche parte in giro.
- Credo di si, voglio dire.. non mi capita tutti i giorni di incontrare ragazze interessanti e carine come te-
Aveva deciso di farle capire subito il suo interesse per lei, così non avrebbe perso tempo se non fosse stato ricambiato o se lei non fosse stata come sembrava. Inoltre tra di loro c'erano si e no vent'anni di differenza, per lui non erano certo un problema, ma lei poteva non essere d'accordo. Le sue paranoie lo stavano portando verso considerazioni sbagliate, infatti la ragazza lo stupì piacevolmente assumendo un'aria maliziosa che Tommy gradì molto.
-Si, forse hai ragione, neanche a me capita tutti i giorni di ricevere un complimento dal mio batterista preferito- si avvicinò un poco a lui mordendosi piano il labbro inferiore guardandolo negli occhi, voleva vedere fin dove si sarebbe spinto, se aveva intenzione di rimorchiarla per quella sera o voleva provarci veramente con lei. Lo aveva sempre ammirato, sia per la sua bravura che per l'amore che aveva sempre dimostrato alla famiglia. Aveva letto dei suoi tentativi di creare una vera famiglia con la madre dei suoi figli, e anche se non erano andati a finire bene lui ci aveva provato. Hailey non cercava un padre voleva un uomo che le stesse affianco e la amasse per ciò che era e non sapeva se Tommy era l'uomo adatto a lei, ma le piaceva, parecchio anche e se lui fosse stato seriamente interessato a lei, bhè di certo non si sarebbe tirata indietro.
-Il tuo batterista preferito eh? Mi lusinghi così. Parlami un po' di te, voglio conoscere colei che si è aggiudicata il compito di farci delle foto e poi tu mi conosci già no? Ah ti avverto, saremo anche adulti, ma non siamo affatto facili da controllare, non hai idea di quanto potrà essere difficile gestirci per il servizio e poi io non sono per niente fotogenico- Aveva cominciato a parlare a vanvera, il servizio era l'ultimo dei suoi pensieri, avrebbe voluto "approfondire" la sua conoscenza in altri modi, ma gli sembrava inopportuno, inoltre non voleva che quella ragazza diventasse un'altra squallida storia da una botta e via. Non sapeva spiegarsi neanche lui il motivo di tutto ciò, ma lei era riuscita ad incantarlo come non gli succedeva da molto tempo.


Parlare di lei? L'ultima volta che lo aveva fatto ricorreva a quattro anni prima, con Frank. Non aveva alcuna intenzione di farlo, preferiva rimanere avvolta nell'alone di mistero che si era creata e poi cosa avrebbe dovuto dirgli? Che era la figlia di un suo compagno di band? Sarebbe sicuramente scappato a gambe levate e avrebbe raccontato tutto agli altri. No, non era il caso.
-Guarda che io non ti conosco affatto. Posso sapere cosa dicono i giornali di te, ma quello non sei tu. È solo l'immagine che ti sei creato o che ti hanno affibbiato. Dicono che sei irresponsabile come un bambino, ma un bambino non sarebbe in grado di prendersi cura dei figli, ne tantomeno di sopportare la vita che fai. È fantastico girare il mondo per fare ciò che più ami, lo so. Nel tuo caso è la musica, nel mio la fotografia, ma sono consapevole che dopo un po' la nostalgia di casa e la stanchezza lo facciano diventare estremamente stressante. E un bambino non potrebbe reggere tutto questo. Quindi posso affermare che non ti conosco affatto- Era brava. Maledettamente brava. Tommy si era reso conto che non voleva parlare di lei. Aveva tergiversato portando l'attenzione su di lui, non riusciva a capire perchè, ma decise di rispettare la sua scelta. Avrebbe aspettato, quella ragazza lo intrigava e non se la sarebbe fatta scappare.



  
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